EPISODIO 1
In quel momento mi resi conto di essere sola con lui.. Per la prima volta eravamo rimasti soli. I nostri amici erano andati via da pochi minuti e già mi sembrava passata un eternità, una volta avrei dato qualsiasi cosa per vivere questo momento e ora che lo stavo vivendo mi sentivo così stupida, così vulnerabile. Sentii un brivido scorrermi lungo tutta la schiena: e ora cosa avrei fatto? Cosa avrei detto? Sarei sembrata un idiota ai suoi occhi?? Ero lì, seduta sul divano e scrutavo con attenzione la TV anche se il programma che stava andando in onda non lo stavo seguendo per niente; pensieri di ogni genere mi passavano per la mente. Lui intanto si stava cambiando, eravamo appena tornati dal ristorante dove avevamo cenato con amici e con gli altri ragazzi della band e voleva mettersi in abiti comodi per stare a casa, "torno subito, intanto tu mettiti comoda" mi aveva detto. Sentivo i rumori provenire dalla stanza adiacente, speravo si muovesse a raggiungermi in salotto ma allo stesso tempo speravo di non vederlo più e ogni suo movimento mi faceva salire il cuore in gola. Ad un certo punto percepii che era tornato in salotto, dico che lo percepii perché non trovai nemmeno il coraggio di girarmi a guardarlo tre secondi, la cosa che mi faceva paura era il suo sguardo, mi metteva in soggezione, mi faceva raggelare il sangue nelle vene, mi faceva scoppiare il cuore. 
"Ohhh, adesso sì che sono comodo" , disse sedendosi sul divano. La sua voce... Era ad un passo da me e io ero terrorizzata. Continuavo a tenere gli occhi puntati sulla televisione anche se, ripeto, non la stavo seguendo per niente. Stavo nervosamente tenendo in mano il telecomando, sfogavo tutta la mia tensione su di lui mentre le mie dita erano ormai in un bagno di sudore. Lui afferrò il mio polso e mi tolse delicatamente il telecomando dalle mani, d'istinto mi girai e incrociai il suo sguardo. Quegli occhi brillavano come dei diamanti illuminati dalla luce proveniente della televisione, io mi sentii come sprofondare, cadevo e cadevo e cadevo ancora non riuscivo a fermarmi. Mi sorrise, la labbra spostate leggermente verso sinistra.
"Ti va di guardare un film?", mi sorrise di nuovo. Io volevo rispondergli, davvero, ma non mi usciva la voce.
Ad un certo punto, non so come, mi sbloccai: "c c certo! Eheh...che film vuoi guardare?" Chiesi abbassando nervosamente lo sguardo
"Quello che vuoi" rispose dolcemente.
"Emh..." Cercai tra i dvd il film che mi ispirava di più. 
"Guardiamo questo! Ti va?" Gli chiesi
"Certamente... Anche se avrei preferito un altro film..."
"Davvero??? Allora no aspetta, scegliamone un altro, scusami non volevo, io cr..."
"Ahahahahahah" scoppió in una fragorosa risata, e io mi sentii un idiota, una completa idiota davvero.
" ahah ti stavo solo prendendo un po in giro, va benissimo quello che hai scelto tu" ancora mi sorrise, ancora le labbra spostate verso sinistra, e io mi sentivo morire ancora per l'ennesima volta .
Il film partì. 
A me piacciono i film, la cosa che più mi piace fare è proprio guardami un film sotto le coperte al caldo, mentre fuori è buio e fa freddo ... Ma quella volta era diverso, c era qualcosa che mi impediva di dedicarmi completamente al film. 
Mi girai a guardarlo: lui aveva lo sguardo fisso sulla TV, le immagini si riflettevano nei suoi occhi creando flash di luce adesso chiari adesso scuri. La sua pelle era liscia e levigata, il naso e gli zigomi creavano armonia fra di loro, aveva un profilo perfetto che avrei guardato e riguardato per ore. Non potevo crederci. Ero lì con lui. 
Se me l'avessero detto mesi fa che questo sarebbe successo non ci avrei creduto, chissà quante ragazze avrebbe dato l'anima per essere al mio posto. È incredibile come tutto cominciò per caso. In qualche modo il destino mi aveva scelta, aveva scelto me. Continuavo a guardarlo mentre pensavo a tutto ció, avrei voluto passargli le dita fra i capelli e perdermi nel loro profumo, ma queso non fu possibile e la mia fantasia venne interrotta da lui che sentendosi osservato fece per girarsi verso di me. Io subito mi rigirai di scatto verso la TV. CHE VERGOGNA. Feci finta di nulla. Lui mi guardò per qualche secondo poi si girò anche lui verso la TV. Decisi allora che era il momento di incominciare a guardare seriamente il film,  quando ad un certo punto lui si avvicinò a me: mi mise il braccio dietro al collo, il suo calore si mischiò con il mio che era già elevato e sfociò in vampate, sentivo le sue dita che mi accarezzava il braccio sfiorandomelo delicatamente. Ok, stavo decisamente morendo.