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Autore: Martyx1988    01/03/2009    3 recensioni
Sviluppo della One-Shot "La dea dell'amore"...la solarità di Ayame, la freddezza di Hyoga, la lotta tra due dee, la scoperta del vero nemico e del vero amore, più divino della stessa dea che lo comanda...mescolate il tutto con un pizzico d'azione e un assaggio di comicità e...buona lettura!
Genere: Romantico, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cygnus Hyoga, Nuovo Personaggio
Note: Alternate Universe (AU), OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'La Dea dell'Amore'
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A divine love
(sviluppo della One-shot "La dea dell'Amore")

Capitolo 12 - Primi scontri

Il sole tramontava sul mare placido, accompagnato dal lieve infrangersi delle onde sulla spiaggia e dai richiami dei gabbiami, appollaiati
sugli alberi delle barche in porto o al largo e sui tetti delle case. Su uno di questi tetti, nascosta all'ombra di un alto camino, la giovane Galatea attendeva, con uno strano presentimento nel cuore. Avvertiva come una presenza alle sue spalle, qualcuno l'aveva seguita sin dalla partenza da palazzo Kobayashi, non l'aveva mai persa d'occhio, nè lo stava facendo ora. Non era però riuscita a dare un volto a quella presenza, non aveva percepito nessun cosmo che glielo permettesse. E nonostante tentasse di non badarci, la sua apprensione non faceva che aumentare.
Finalmente il suo obiettivo si fece avanti, inconsapevole del pericolo che stava correndo. Camminava tranquillamente sul lungomare, i lunghi capelli scuri agitati dalla brezza serale, gli occhi chiusi come se fosse in meditazione. Il suo passo era comunque deciso. Shiryu del Dragone. Galatea sentì il cuore accelerare i battiti e i muscoli tendersi, pronti allo scatto, ma il Cavaliere di Atena si fermò e aprì gli occhi, continuando a guardare davanti a sè.
"Volevi forse attaccarmi alle spalle, Sacerdotessa?" domandò pacato, voltandosi nella sua direzione. La giovane si chiese come avesse fatto a notarla, era sicura di essere riuscita a tenere nascosto il suo cosmo. Sospirò, a quel punto tanto valeva uscire allo scoperto. Balzò dal tetto a pochi metri da Shiryu, che seguì con gli occhi la sua leggiadra caduta. Uno sguardo di sfida era dipinto sul volto della giovane Sacerdotessa.
"Devi essere davvero molto in gamba se sei riuscito a percepire la mia presenza nonostante non mostrassi il mio cosmo. Vorrà dire che non commetterò l'errore di sottovalutarti" Galatea si mise in posizione d'attacco.
Shiryu, invece, non si mosse, ma continuò a parlare. "E' vero, sei stata molto brava a celare il tuo cosmo. Quello che non sai ancora nascondere è la tua apprensione"
La ragazza rimase spiazzata dall'affermazione del Cavaliere e spalancò gli occhi.
"L'ho roconosciuta subito" andò avanti Shiryu "Era la stessa che hai provato questa mattina a palazzo Kido. Ti ho tenuta d'occhio tutto il tempo e ora sarei in grado di distinguerla tra milioni di persone"
"Basta con le chiacchiere!" lo interruppe, impaurita dall'effetto che quelle parole avrebbero potuto avere su di lei "Dimostrami invece se sei bravo in combattimenti come a parlare. Indossa la tua armatura, avanti!"
"Purtroppo non ce l'ho con me e dovrò affrontarti senza, sempre che tu sia davvero convinta di volerlo fare"
"Ma certo che ne sono convinta! E con te disarmato sarà ancora più semplice"
"Questo è da vedere"
Anche Shiryu si mise in posizione d'attacco e accese il suo cosmo. Galatea lo percepì terribilmente potente, come pochi altri che aveva incontrato sul suo cammino. Ma alla fine erano tutti caduti e con quel Cavaliere non sarebbe andata diversamente. Si piegò leggermente sulle gambe prima di spiccare un salto altissimo. Una volta nel punto più alto sollevò entrambe le braccia sopra la testa avvicinando i palmi delle mani, su cui si venne velocemente formando una palla azzurra, simile ad un globo d'acqua marina. Quando raggiunse le dimensioni di una testa umana, Galatea scagliò la sfera contro Shiryu ad una velocità che lo costrinse a schivarla rotolando di lato. Una volta in piedi il Cavaliere guardò nel punto dove si era schiantato il globo e dove poco prima stava lui. Un cratere di due metri di diametro si apriva sulla strada, segno della potenza della tecnica della Sacerdotessa. Questa atterrò con leggiadria, tornando a fissarsi su Shiryu.
"Questa era la Profondità degli Abissi, una tecnica che sottopone l'avversario alla stessa pressione che si riscontra negli abissi oceanici fino a schiacciarlo. Mi sorprende che tu sia riuscito ad evitarlo, ma la prossima volta non accadrà"
Galatea si rimise il posizione, imitata dal Cavaliere, quindi spiccò nuovamente un balzo. Shiryu, però, fece lo stesso e, prima che la Sacerdotessa avesse il tempo di attaccarlo nuovamente le lanciò contro il Colpo Segreto del Drago Nascente, constringendola a pararsi con le braccia. La difesa fu però inutile e l'assalto dell'avversario la colpì in più punti, facendola cadere rovinosamente a terra, dove rimase immobile e dolorante.
Shiryu atterrò vicino a lei.
"Non ti toglierò la vita, Sacerdotessa. Non è mia abitudine combattere contro delle donne, specie se giovani come te, anche se devo ammettere che ti sei dimostrata all'altezza. Solo non capitare più sui miei passi o non sarò così clemente la prossima volta"
Senza guardarla passò oltre, ma dopo neanche un metro qualcosa lo bloccò all'altezza del polpaccio. Si voltò e notò una sostanza biancastra arrampicarsi per tutta la gamba fino a metà coscia. Lo stesso stava accadendo per l'altra gamba.
"Ma cosa..."
"Non avresti dovuto sottovalutarmi così tanto, Cavaliere. E' stato un grave errore"
Galatea si era rialzata e non sembrava aver patito troppo l'attacco di Shiryu, a parte qualche graffio e qualche livido qua e la. Il ragazzo si maledisse per non averla resa innocua quando poteva.
"Che cos'è questa sostanza?" le domandò riaccendendo il proprio cosmo e sperando che potesse venirgli utile.
"La mia Prigione d'Avorio non lascia scampo a chi vi cade dentro. E posso scegliere a mio piacimento come plasmarlo. Potrei per esempio coprirti del tutto fino a farti diventare una statua, oppure lasciarti così imprigionato in balia dei miei attacchi"
"Ne convengo, sei molto abile come guerriera, ma sbagli se pensi che me ne starò con le mani in mano mentre tu mi attacchi"
Scagliò nuovamente il Colpo Segreto contro l'avorio attorno alle sue gambe, ma non riuscì nemmeno a fargli un graffio. A quel punto iniziò seriamente a preoccuparsi.
Nel frattempo Galatea era già in volo pronta a lanciare la Profondita degli Abissi.
"Fatica sprecata, Cavaliere! Il mio avorio non si scalfisce così facilmente!"
La Sacerdotessa lanciò il globo contro di lui, che tentò di pararsi con le braccia. Man mano che la sfera si avvicinava poteva percepirne l'immensa potenza che lo schiacciava verso il suolo. Quando mancavano pochi centimetri dalle sue braccia, lo scudo dell'armatura del Dragone si frappose tra esse e l'attacco di Galatea, bloccandone l'avanzata. Shiryu potè così tirare un mezzo sospiro di sollievo, prima di afferrare lo scudo a resistere insieme a lui.
"Non basterà un semplice scudo a fermare il mio attacco, Dragone!"
Galatea mise ancora più energia e spinse la sfera contro lo scudo del Cavaliere. Shiryu sentì la forza nelle braccia venirgli meno e schiacciare sempre più lo scudo verso di lui. La grande forza dell'attacco aveva iniziato a creare delle crepe sul lastricato intorno a lui e a spingerlo sempre più a fondo nel terreno assieme ai blocchi d'avorio, che non accennavano a rompersi. Mise tutto il suo sforzo in un urlo liberitorio e deviò infine la sferà verso il mare. In breva sparì all'orizzonte. Aveva consumato un sacco della sua energia nel resistere a quell'attacco e ora aveva il fiato corto. Lo stesso valeva per Galatea, che non riusciva a spiegarsi per quale motivo il suo attacco non fosse andato a segno.
"Ringrazia la tua buona stella se ti sei salvato, Cavaliere, ma la prossima volta non andrà così"
Nuovamente si preparò a spiccare il salto, ma qualcosa le passò davanti fulmineo e due lingue di fuoco andarono a colpire i blocchi d'avorio attorno alle gambe di Shiryu, liberandolo. Questi all'inizio vacillò, ma una voltà ripreso l'equilibrio si mise in posizione d'attacco e prese a guardarsi attorno.
"Chi ha osato intromettersi?" domandò al nulla facendo saettare gli occhi in ogni dove, fino a quando non notarono Galatea. Era atterrita e tremava da capo a piedi, guardando un punto oltre le spalle del Cavaliere.
"Galatea, che succede?" le domandò, ma lei parve non sentirlo.
"Succede che è sempre la solita" rispose per lei una voce alle spalle di Shiryu. Il ragazzo si voltò e subit vide avanzare a passo lento un altro Cavaliere dall'armatura fiammeggiante e lo sguardo severo, straordinariamente somigliante alla Sacerdotesse dietro di lui.
"Qual è il tuo nome, Cavaliere, e perchè ci hai interrotti?" gli chiese Shiryu, dando le spalle alla Sacerdotessa.
"Palemone è il mio nome e sono un Ciclope di Efesto"
"E quale sarebbe il motivo della tua presenza qui?"
"Eseguo il mio compito di fratello maggiore" rise malignamente lui, tornando a guardare Galatea e rivolgendosi a lei "Non hai combattuto male, ma speravo in qualcosa di più"
Quelle parole parvero ridestarla e ridarle forza, perchè lo sguardo impaurito sparì dal suo volto per lasciare spazio ad un'espressione battagliera.
"Questa non è la tua battaglia, Palemone, tornatene dal tuo dio" gli urlò contro la fanciulla.
"Il mio dio mi ha chiesto di assicurarmi che il suo volere sia fatto, quindi il mio posto è qui"
"Non ho bisogno del tuo aiuto, era praticamente sconfitto se non avessi rotto i blocchi d'avorio"
"Certo, avresti usato ancora lo stesso attacco contro di lui, per la terza volta. E lui si sarebbe salvato con ancora più facilità"
"Cosa?"
"Sei inesperta e ingenua, sorellina, non meriti la carica che ti è stata assegnata!"
Una fiamma si accese attorno alla sua mano e una palla di fuoco sfrecciò velocissima verso di lei. Sarebbe stata colpita in pieno, se Shiryu non fosse intervenuto gettandosi su di lei e portandola a terra. La sfera di fuoco colpì un albero poco distante, disintegrandolo. Senza darle il tempo di realizzare quanto fosse accaduto, il Cavaliere si alzò in piedi parandosi a difesa davanti a lei.
"Spostati, Dragone, a te penserò dopo" ordinò Palemone mentre avanzava verso gli altri due.
"Ti sei intromesso nel nostro combattimento senza motivo alcuno, perciò prima mi libererò di te prima potrò continuare. Ma non ti permetterò di sfiorare Galatea neanche con un soffio"
"Molto bene, allora prima il dovere...e poi il piacere" ghignò il Ciclope e nuovamente la sua mano si infiammò "Preparati a ricevere l'Esplosione Vulcanica, Cavaliere di Atena!"
Shiryu non rispose alla provocazione ma posizionò meglio il suo scudo.
"Dragone, spostati" gli disse Galatea, che nel frattempo si era rialzata "E' una faccenda che non ti riguarda"
"Temo invece che questa faccenda riguardi entrambi e che voi Sacerdotesse non abbiate capito chi sia il vero nemico" rispose pacatamente lui, senza distogliere l'attenzione da Palemone. La ragazza rimase interdetta dalla risposta del Cavaliere e iniziò ad osservare il fratello. Uno sguardo malefico era dipinto sul suo viso, e nel vederlo un pensiero si fece strada nella mente della Sacerdotessa.
Se fosse la loro missione eliminare sia noi che i Cavalieri?
Palemone si stufò dell'attesa "Basta esitare! Dragone, preparati a soccombere!"
Mosse il primo passo verso Shiryu, ma sentì qualcosa bloccarlo e, voltandosi, notò un blocco d'avorio attorno alla sua gamba sinistra che lentamente cresceva. Un altro ricoprì la mano infuocata, spegnendo le fiamme.
"Shiryu, attaccalo!" urlò Galatea, e il Cavaliere non se lo fece ripetere due volte. Si lanciò contro di lui e lo colpì in pieno col Colpo Segreto del Drago Nascente, la cui potenza riuscì a spezzare l'avorio attorno ai due arti. Palemone volò lontano e cadde di schiena lasciando un profondo solco dietro di sè. A fatica sollevò il busto e vide Galatea e Shiryu pronti ad attaccarlo nuovamente. Non avrebbe mai accettato una sconfitta, il suo orgoglio non glielo avrebbe mai permesso. E comnque erano due contro uno, uno scontro impari in cui aveva poche possibilità di vincere. Decise che li avrebbe affrontati singolarmente più avanti, e nel frattempo avrebbe aumentato la sua forza. Si rialzò cercando di nascondere la spossatezza dovuta al colpo subito.
"Per questa volta vi lascio in vita, Cavalieri, ma al prossimo scontro l'unico vincitore sarò io, tenetelo bene a mente!"
Con un balzò sparì tra i tetti della città e tutt'intorno calò nuovamente il silenzio. Fu Galatea a romperlo.
"Perchè mi hai salvato la vita, Dragone?"
"Te l'ho spiegato poco fa, non sei tu il nostro reale nemico" si voltò per guardarla negli occhi "Ho combattuto contro di te perchè questo era il tuo volere, ma non ti ho mai riconosciuta come nemico Spero che tu e le tue compagne lo capiate prima che sia troppo tardi"
Le diede nuovamente le spalle e riprese il cammino che stava intraprendendo prima dell'arrivo della Sacerdotessa, ma questa nuovamente lo richiamò.
"Shiryu, aspetta!"
Il Cavaliere si fermò obbediente e tornò a guardarla. Galatea si privò dell'armatura davanti ai suoi occhi, restando con la sua semolice e candida tunica addosso. Vicino a lei i pezzi della corazza avevano formato una piccola onda marina leggermente opaca.
"Ho inteso le tue parole" riprese lei, sorridente e serena "E ti prometto che tu e i tuoi compagni non subirete più nessun'offesa da parte mia. Sono inoltre sicura che le mie compagne comprenderanno ciò che tu mi hai rivelato oggi e che ho riscontrato negli occhi di mio fratello"
"Ne sono molto contento, Galatea" ribattè Shiryu sorridendo di rimando.
"Non è lontano il giorno in cui combatteremo nuovamente fianco a fianco, Dragone"
"Sarà per me un onore, Sacerdotessa" concluse con un leggero inchino, prima di voltarsi nuovamente e riprendere a camminare, lo scudo ancora al braccio, i lunghi capelli scuri al vento.

Scusate il clamoroso ritardo, ho avuto un po' di problemi in casa e non sono riuscita ad aggiornare...
Ad ogni modo eccomi qui con un nuovo capitolo che spero sia di vostro gradimento. Non sono un fenomeno a descrivere le scene di combattimento, mi auguro di aver reso la situazione al meglio :)
Vi anticipo che da questo capitolo ci sarà un po' più d'azione, quindi spero di attirare di più il vostro interesse ;P
Passiamo ai ringraziamenti di rito:
-MeMs: già, i nostri due eroi stanno un po' patendo in questo momento e purtroppo questo cap non è incentrato su di loro ma su un'altro trio che ritroveremo in seguito...grazie di tutto, attendo un tuo commento!!
-Krisalia Kinomiya:  eheh, i tuoi commenti sono sempre spassosi, grazie mille! Seiya metallaro ce lo vedrei bene cmq :P dimmi che ne pensi di questo capitolo!
-roxrox: ma sì, Seiya in fondo è una sagoma :D però per gli svoglimenti della love story dovrete attendere ancora un pochino...spero ti sia piaciuto il nuovo cap!
Un grazie ancora a chi ha inserito la fic tra i preferiti e ai lettori silenziosi e fedeli...a presto!!
   
 
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