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Autore: Sylvie91    25/11/2015    3 recensioni
-Perché il tuo libro ha il nome di Bilbo?-
-Non lo so, ti posso solo dire che il titolo non mi è nuovo… è come se l’avessi già letto, ma quando l’ho aperto ho scoperto che non vi è scritto nulla dentro-
Gandalf apre il libro con aria incuriosita, poi rialza lo sguardo verso di me e dice –C’è un capitolo-
-Cosa?-
- Si è scritto, c’è il racconto dell’incontro tra me e Bilbo, di te non c’è alcuna citazione al riguardo è come se non esistessi-
Gli prendo il libro dalle mani e comincio a sfogliarlo in maniera nervosa, leggendo a salti e in maniera incompleta; alla ricerca del mio nome, perché non è scritto? È come se non esistessi ed allora cosa sono in questo mondo?
... IN REVISIONE!!! MOLTI CAPITOLI CAMBIANO, ALTRI SONO RIVEDUTI E CORRETTI... vi auguro comunque una buona lettura se vi va! le recensioni vecchie non le ho cancellate ma saranno man mano spostate al capitolo corrispondente.
Genere: Avventura, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Bilbo, Gandalf, Nuovo personaggio, Thorin Scudodiquercia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'L'angolo del nano.'
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Ed eccolo il re che comincia l’ennesima canzone, mentre gli altri scagnozzi ci perquisiscono ancora e ancora e io do erronee e non volute gomitate ancora e ancora, finchè uno dei mostriciattoli non sguaina la spada di Thorin e la butta spaventato ai piedi del suo padrone.
Il re altrettanto spaventato sale sul trono –Conosco quella spada è la Fendiorchi!- urla indicandola, mentre quei mostri cominciano a frustarci con le catene il sovrano continua a parlare, sento già formarsi lividi dritti e scuri sulla mia schiena.
Uno mi prende per le spalle e mi abbasso in modo da fargli perdere la presa, gli prendo il primo braccio libero e lo scaravento davanti, una volta a terra lo supero calpestandolo come se fosse un tappeto per andare ad aiutare i miei compagni.
Uno dei nostri è a terra trattenuto da cinque di quei mostri faccio per avvinarmi, ma vengo letteralmente placcata da altri due, credo che Thorin sia in pericolo, ma non sono sicura… l’ho visto per solo un attimo.
-Tagliateli la testa!- urla il Re degli orchi.
Ma nell’arco di un attimo un forte bagliore, una luce bianca ci inonda, un forte vento spazza via i globin su di noi e fa cadere a terra il loro re; non capisco cosa è successo vedo in fondo al ponte quella che è una figura conosciuta.
Un’alta ombra che tiene in una mano il bastone e nell’altra una spada lunga  che emana un bagliore blu, in testa un cappello grande la cui punta è piegata all’indietro: Gandalf! Ma da dove è spuntato fuori?
La luce ritorna normale a poco a poco e la sua figura si staglia su di noi, che non siamo altro che un tappeto di corpi schiacciati dal precedente vento e lentamente ci alziamo aiutandoci gli uni con gli altri.
 –Imbracciate le armi! Combattete! Combattete!- ci incoraggia lo stregone.
Mentre Gandalf attrae l’attenzione, io e miei compagni riusciamo a recuperare velocemente le armi cominciando lo scontro, recupero anche un paio di coltelli da lancio che scaglio velocemente colpendo la schiena di un goblin che stava per prendere Fili alle spalle.
Impugno la mia spada a due mani per dare più forza ai fendenti e ferisco un paio di globin, Thorin invece lede e fa cadere nel baratro il Re dei goblin, che nella sua caduta travolge anche qualcuno dei suoi scagnozzi; mentre Bombur lancia in aria armi a non finire.
Riesco a raccogliere un'altra spada corta mentre Gandalf ci incoraggia a seguirlo su un lungo ponte di legno, essendo io a chiudere la fila una volta arrivata sulla prima piattaforma taglio le funi su cui poggiava il ponte appena sorpassato, spero che non ci siano inseguitori in tal modo.
Continuiamo a correre per i maledetti ponti di legno e a ogni piattaforma mi attardo a rompere le corde portanti come ho fatto al primo, ad un certo punto qualcuno mi scosta e una freccia mal lavorata mi passa ad un palmo dal naso –Anaïs, muoviti…hai fatto un buon lavoro, ma adesso è ora di correre e basta!- mi sgrida Kili prendendomi per mano.
Infatti corriamo mentre vediamo che le piattaforme e i percorsi circostanti si riempiono di quei orribili globin, cominciano ad attaccarci frontalmente rallentando la nostra corsa; Dwalin prende un enorme trave e con quella letteralmente ci spazza la strada facendo cadere gli avversari da una parte e dall’altra del ponte.
Seguo Kili, non sono sicura di dove stiamo andando e non riesco neanche a vedere dove sia Fili in questo momento, passiamo un lungo ponte sospeso nel vuoto con gli avversari che ci piombano addosso numerosi
Cerco di mettere in pratica quanto Fili e Kili mi hanno insegnato, ma noto che la pratica è ben diversa dagli esercizi svolti, mi sento troppo lenta e sono solo fortunata che gli avversarsi non sono molto forti.
Ad un certo punto scivolo dal ponte e mi aggrappo al bordo, fortunatamente  Kili se ne accorge e ritorna velocemente indietro, mentre cerco di issarmi da sola senza molto successo.
-Kili, va avanti! Stanno arrivando!- urlo, non voglio che perda troppo tempo per me.
-Ma sei fuori? Fili mi uccide se ti lascio qui! Bofur, intrattienili mentre la aiuto!- risponde cercando di impostare il suo solito sorriso.
Vedo Bofur che ritorna indietro di corsa e c’è anche Nori assieme a lui.
Spero di riuscire prima o poi a ricambiare il favore che mi stanno facendo, stanno rischiando la vita per me e non so neanche cosa sto provando davanti a questa prova di lealtà nei miei confronti; mi tengo alle braccia di Kili e con il suo sostegno riesco a risalire sul ponte ricominciando assieme la folle corsa.
I goblin continuano il loro attacco cercando di salire sulla piattaforma con delle funi, ma arriva veloce l’ordine di Thorin di tagliare le corde che tenevano in piedi la base di legno e lo spettacolo che si profila è quasi comico, una decina di goblin che dopo essersi lanciati con le funi si vanno ad arenare sulla base legandosi da soli contro i legni di questa.
Di colpo Kili blocca la corsa e per difendersi da delle frecce prende una scala che trova lì vicino per incastrare tra i suoi spazi le teste dei goblin e spingerli nelle profondità della montagna, per poi utilizzarla  come ponte per attraversare il crepaccio in cui sono caduti poco prima i mostriciattoli.
-Avanti presto!- ci incita Gandalf facendoci da guida sino ad arrivare a un punto morto.
Thorin si guarda un attimo attorno e poi taglia le corde che sorreggevano, al lato della montagna, lo spiazzo in cui ci troviamo tutti e come se fosse un immenso dondolo questo si muove fino ad arrivare ad un altro percorso dirimpettaio alla posizione in cui eravamo prima.
-Saltate!- ci ordina Gandalf.
Io ho paura del vuoto guardo giù e non riesco a saltare subito al primo turno , troppo impegnata a pensare a cosa succederebbe se faccio un salto troppo corto e che non è nelle mie intenzione diventare una frittata.
La seconda volta che riusciamo ad avvicinarci allo spazio di atterraggio Thorin, notando che ero parecchio in crisi, mi prende per la vita e saltiamo assieme; mentre vedo Fili che rimane a  combattere con i goblin  avvicinatosi coprendoci le spalle.
Fili salta per ultimo e riesce ad atterrare sano e salvo per un pelo, tagliando alla fine la fune che permetteva il dondolio della piattaforma; tiro un sospiro di sollievo nel vederlo vivo e in forza, quando l’ho perso di vista ho temuto parecchio per lui, come quando l’ho visto schiantarsi contro la parete di roccia.
Continuiamo la corsa infinita non risparmiando colpi ai nostri nemici, i ricordi degli insegnamenti si intramezzano ad ogni mio colpo e rimpiango il tranquillo soggiorno dagli elfi, contrariamente agli allenamenti in questo caso c’è il dubbio, in questo caso ogni fendente che va a segno è un passo in più verso la salvezza.
Non mi posso che appigliare alla mia voglia di sopravvivere e di tornare a casa, lontano da questo mondo così strano e pericoloso.
Improvvisamente Gandalf  con il suo bastone magico fra crollare parte della montagna facendo scendere quella che è una roccia sferica di dimensioni spropositate, i nani la spingono andando a travolgere non pochi nemici finchè non finisce anch’essa nello strapiombo.
Non ce la faccio più a correre, le gambe cominciano a farmi male e ho dovuto cambiare mano per reggere correttamente la spada, spero con tutto il cuore che l’uscita da questo incubo sia vicina.
Stiamo passando l’ennesimo ponte quando davanti a noi si erge in tutta la sua stazza il Re dei globin  distruggendo il legno della piattaforma, bloccando la nostra corsa e circondandoci con i suoi sgagnozzi.
-Pensavi che mi potessi fuggire?- chiede ironicamente il Re colpendo Gandalf col suo scettro facendolo cadere su di noi –Che cosa intendi fare ora?-
E per tutta risposta lo stregone lo colpisce su un occhio col bastone e gli taglia l’addome con colpo secco e violento, il Re  si inginocchia dal dolore e si rivolge di nuovo a noi –Sarò sconfitto.-
Gandalf a queste parole lo finisce con un colpo secco alla gola, appena il corpo ormai privo di vita del re si affloscia sul ponte questo comincia a cedere e ci troviamo in caduta libera attaccati ad una costruzione di legno.
Scendiamo negli inferi della montagna a velocità spaventosa, mi  aggrappo con tutte le mie forze ad una delle travi di legno chiudendo gli occhi non volendo vedere ciò che avviene intorno a me e sentendo solo il vento tra i capelli creatasi dallo spostamento della costruzione.
Alla fine la caduta è stata attutita dalle rocce che l’hanno notevolmente rallentata, purtroppo però mi ritrovo bloccata tra travi e funi; sento un forte dolore alla caviglia, spero che si tratti solo di una storta –Beh poteva andare peggio.- afferma ad un certo punto Bofur.
Non faccio a tempo a pensare che non si deve mai dire quella frase, che il corpo dei re dei globin ci piomba addosso mentre siamo ancora tutti incastrati.
Ci liberiamo il più velocemente possibile, provo ad appoggiare il benedetto piede dolorante ma devo censurare i mugugni di dolore, credo proprio che non riuscirò a correre per un po’, mentre cerco un posto per massaggiarmi la caviglia  Kili urla –Gandalf!-
Alzo lo sguardo curiosa ed un po’ preoccupata dal tono di voce del nano e vedo un vespaio di goblin che ci sta per raggiungere pronti a farci la pelle.
Io cerco di zoppicare come posso, fortunatamente Gloin mi si avvicina –Anaïs, monta sulla mia schiena ti porto io! Veloce!- obbedisco senza dire niente, lo ringrazierò finita questa avventura.
-Sono troppi non possiamo combatterli.- afferma Dwalin.
-Solo una cosa ci salverà: la luce del giorno! Andiamo!- risponde Gandalf.
Mi aggrappo come posso alla schiena di Gloin cercando di non dargli fastidio nella corsa; dopo poco riusciamo a vedere un pertugio dove la luce del sole ci saluta come portatrice di speranza e salvezza, Gloin ridacchia e allo stesso momento aumenta la corsa.
Finalmente fuori, scendiamo sul lato della montagna baciato dal sole, grazie alla discesa siamo più veloci e riusciamo a distaccare facilmente la grotta dove si nascondono i goblin, arriviamo ad un spiazzo mentre Gandalf ci conta preoccupato.
-Dov’è Bilbo? Dov’è il nostro Hobbit?- si guarda intorno lo stregone –Dov’è il nostro Hobbit?- ripete irato.
-Accidenti al mezz’uomo ora si è perso.- afferma Dwalin.
-Credevo che fosse con Nori.- risponde Dori, in questa battaglia di scarichiamo la colpa a destra e a manca; mentre io scendo dalla schiena di Gloin –Grazie, sei stato molto gentile.- gli dico anche se la mia voce risulta sommersa da quelle della discussione.
-Che cosa è successo esattamente?- si rivolge lo stregone a Nori.
-Ti dico io cosa è successo…-interviene Thorin –… Mastro Baggins ha visto la sua occasione e l’ha colta, pensava solo al suo soffice letto e al suo caldo focolare da quando ha messo piede fuori dalla porta. Non rivedremo mai più il nostro Hobbit. È ormai lontano.-
Non faccio in tempo a ribattere per le rime, che una voce conosciuta risponde–No.- e viene avanti a noi una figura altrettanto conosciuta.
-Ah Bilbo Baggins non sono mai stato così felice di rivedere qualcuno in vita mia.- afferma sorridente Gandalf.
-Bilbo, ti davamo per scomparso!- esclama Kili felicemente sorpreso.
-Ma come hai fatto a superare i Goblin?- chiede invece Fili più sospettoso.
-Ha importanza, Fili? Non credi che sia più importante che ora sia qui con noi?- lo zittisco mentre mi massaggio la caviglia, senza degnarlo di uno sguardo; so che lui mi sta guardando adirato, ma dopotutto è stato lui a il primo a fare il sostenuto.
-Hai ragione Anaïs, non ha importanza.- mi appoggia Gandalf –E’ tornato!-
-Ha importanza, voglio saperlo!- insiste Thorin –Come mai sei tornato?-
-So che dubiti di me, lo so, l’hai sempre fatto e hai ragione penso spesso a casa Baggins, mi mancano i miei libri, la mia poltrona e il mio giardino.- continua lo hobbit –Vedi quello è il mio posto… è casa mia, perciò sono tornato. Voi non ce l’avete una casa, vi è stata portata via e voglio aiutarvi a riprenderla, se posso.-
Sorrido teneramente a questa confessione di Bilbo, è riuscito a trovare un suo obiettivo per continuare la missione e sono convinta che anche Thorin creda alle sue parole tanto che ha abbassato la testa sentendo l’onestà incastonata in esse.
E anche gli altri nani  sono rimasti colpiti e lo capisco dal silenzio e dagli sguardi puntati a terra come di scusa nei suoi confronti, finalmente si è fatto valere e con queste poche parole probabilmente verrà anche maggiormente accettato dal gruppo.
Purtroppo questo momento di tranquillità non è destinato a durare a lungo, già si sentono dei ringhi e ululati avvicinarsi velocemente a noi, riconosco quei scuri versi: ritornano i Mannari.
-Siamo finita dalla padella…- inizia Thorin.




Ringrazio Gabrielle Pigwidgeon, per aver aggiunto la storia tra le seguite :) grazie! questo capitolo è praticamente uguale all'originale in verità a parte qualche aggiunta!
   
 
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