Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: LuxITD    26/11/2015    1 recensioni
Elisa&Lorenzo.
La storia di un..qualcosa di più...il destino li aiuterà?
Scopriamolo,una tentazione,di sicuro,non è.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Non piango per te, le mie lacrime non le meriti”
Il pollice scaraventato via, lui allontanato bruscamente, per la prima volta voglio la sua pelle lontana
dalla mia, non deve confondermi, deve ascoltarmi e basta.
Sono stufa di queste mezze parole, di questi silenzi assordanti, dei “ti adoro”, dei “tesoro” che ogni
tanto mi concedi, esasperata da questi puntini, cosa cazzo sono quei puntini sospensivi?
Cosa mi rappresentano? Cosa stanno a significare? Cosa vuoi dirmi quando mi abbandoni a loro…che
 mi ami? Che vorresti star con me? Che non vuoi più lei? Che sei confuso? Che sei stranito? Che non
hai capito? A cosa servono questi puntini? A te, ma soprattutto a me?
Potrebbero avere talmente tante spiegazioni che io non so che segnale mandare al mio cervello.
Cosa ti lega a me e cosa vuoi dirmi con questi benedetti puntini? Tengono in sospeso me o te stesso?
La risposta non risposta più idiota di tutti i secoli, signori e signori, maledetti poteri che non funzionano
quando serve, cosa darei per indicarli con un dito e cancellarli dalla faccia del pianeta.
Però la mia ira può abbattersi su di te, mi dispiace ma questa volta non ci sarà nulla a contenermi,
nemmeno l’amore che provo per te.
“Cosa vuoi da me eh? Cos’è ora la Barbie non basta? Hai bisogno di essere capito, abbracciato,
rincuorato o vuoi semplicemente renderti conto che io voglio solo la tua felicità, che mi basta che tu sia
felice per esserlo anche io? Precisamente cosa vuoi, proprio oggi da me?”
“Ma ti sei ammattita per caso? La pioggia ti ha dato alla testa?”
Una risata fragorosa mi sconvolge, cosa le hanno fatto? E’ colpa mia?
“Si certo, sono io la matta ora? Ma ti senti? Tu lasci la tua lei per correre da me, un anno dopo il nostro
ultimo incontro, in un giorno che hai definito proprio tu come una specie di anniversario per noi, e poi
sarei io fuori di testa eh? Ma fammi il piacere di piantarla, almeno davanti a me”
Inizia a camminare e ad allontanarsi…la rincorro, non posso perdere anche lei, no, questo non potrei
accettarlo.
“Hey -mi blocca per il polso-guardami, ora sono qui. Perché non ti basta? Perché non guardiamo la luna
insieme?”
Si avvicina sempre di più, quasi arrivando a sfiorare la punta del mio naso, inclina la testa, mi sorride, è
ad un soffio dalle mie labbra, non posso cedere, ora no.
Un rumore sordo risuona tra i boati dei tuoni.
Gli occhi sgranati, il sorriso sparito e una mano che massaggia il rossore che è appena apparso sullo
zigomo sinistro
"Tu cosa hai intenzione di fare con i miei sentimenti? Me lo spieghi? Ci sei quando vuoi, mi prendo le
tue cattiverie gratuite senza che abbia fatto nulla, ti arrabbi da morire, che poi vorrei anche capire
perchè visto che non siamo niente, io e te.
Mi regali un sorriso, una rosa rossa, come un uragano mi stravolgi e poi te ne torni da lei?
Ma con credi di interagire? Con chi credi di parlare? Tu sarai un codardo, un uomo poco coraggioso,
ma io non mi tiro indietro, non l'ho mai fatto.
E se non hai capito di cosa sto parlando, beh è un problema tuo, sei tu che fai finta di non
capire...perchè io ti conosco, hai capito benissimo ma non puoi, anzi non vuoi, stravolgere la tua vita
vuota, la tua finta allegria, il tuo grandissimo disincanto, ma dai la colpa a me...pensi di non voler
stravolgere la mia di vita perchè non ne hai il diritto...
Beh ti dico una cosa, tu non hai il diritto di essere codardo e di trascinarci anche me in questa
bellissima bolla di sapone che ti sei costruito, io di tutto ciò non me faccio nulla.
A lei interesserà la rosa senza spine...a me invece non bastano solo i petali...io voglio tutto.
Ah dimenticavo...i tuoi sorrisi sono veri quando ci sono io, quando guardi me, quando stringi me,
quando vorresti baciare me...altrimenti sono solo delle paresi temporanee...ti bastano?
Leggo dai tuoi occhi che non è così...
...Ciao biondo"
“Dove vai?”
Nessuna risposta
“Fermati, vengo con te”
Altro silenzio
Ormai Elisa camminava senza più fermarsi, le lacrime libere di scendere, è stata male anche lei mentre
diceva quello che non aveva mai avuto il coraggio di dirgli in faccia, forse avrebbe capito, si era giocata
tutto, tutto per quell’uomo che non riusciva a mandare via dal suo cuore nemmeno a pedate, chi le
entrava dentro, difficilmente ne usciva. Lui era lì da anni ormai, non smetteva di amarlo mai ma non
riusciva a non odiarlo, sarebbero potuti essere felici insieme, ne era certo, non sbagliava mai, voleva
una cosa e così sarebbe stato.
Tutte le gocce di pioggia che scivolano sulla schiena fradicia, i ricci bagnati, gli occhi come due piccole
pozzanghere fangose, ad un tratto un caldo improvviso sulle spalle e quel profumo.
La sua giacca di pelle la copriva come un caldo mantello, le era bastato questo per sentirsi un attimo a
casa…ma la rabbia riaffiora sempre, non nasce mai dal nulla e non muore mai con il nulla.
La tirò via e gliela lanciò addosso.
“Non voglio niente da te, non più ormai…volevo il tuo cuore, non la tua stupida giacca”
Un sospiro lungo e faticoso…lo sguardo colpevole che leggermente si abbassa e il sorriso che piano
 piano si spegne.
“Se ti dicessi che hai ragione, tornerebbe tutto come prima?”
“No, ora sono io ad aver bisogno di silenzio…quello che tu ami tanto e poi sono io a  non essere più
quella di prima”
 
 
Un bacio veloce sulla fronte ed uno a fior di labbra, io non voglio farle del male, ma se non riesco a far
del bene a me stesso, come posso fare per trasmetterle i miei sentimenti?.
“Io non ti lascio andare? Intesi?”
“Senti, ciao, non ho più nulla da dirti”
Giro i tacchi e me ne vado, mi sfioro le labbra con un dito…alla fine m’ha baciata.
 
 
Oggi che fatica che si fa 
come è finta l'allegria 
quanto amaro disincanto..."
Sempre qui a fingere un'allegria che non c'è...quanto vorrei che tu fossi qui, con me.
Sorrisi finti in ogni dove.
È davvero questo il mio destino? Eppure mi bastavi tu e le nuvole se ne andavano.
Era tutto più spontaneo, più emozionante, più reale.
Eravamo noi, sinceramente, nessun'apparenza, solo noi.
Perché è così solo con te?! Perché mi prendi dentro come nessun'altra? Come nemmeno Lei è mai
riuscita a fare?
Mi piaci forte e mi prendi dentro, i Pooh nelle orecchie, pur senza cuffie.
E se ci fossi tu qui, nei giorni miei? 
Il disincanto troverebbe la sua via...sarebbe tutto un...incanto.
 
Cretino, sei davvero un emerito cretino.
In ogni abbraccio cerco te, chiudo gli occhi e ti immagino, le tue mani sul collo, le mie sulla tua schiena.
Qualche volta, ti cerco nei miei pensieri, cerco i tuoi capelli lunghi ricci, il tuo sorriso quando mi guardi.
Quel profumo dolce che, ogni tanto, mi sveglia la notte e mi stordisce di giorno.
Quando sono totalmente immerso nei ricordi ti sento mentre mi chiami "amore bello".
Ti ho mai detto quanto mi piace?
I tuoi occhi vispi, le tue gote più rosse e il tuo sorriso accennato.
Poi apro gli occhi e non ci sei...non sei quasi mai stretta tra le mie braccia, il più delle volte ritrovo
sempre e solo Lei.
È tutto mi sembra più vuoto, solo tu sai come farmi sentire a casa senza esserlo davvero.
Perché io con te starei bene anche nel deserto, solo io e te.
Tu sei l'unica donna che sa capirmi veramente.
Te l'ho mai detto?
Ti ho mai detto cosa sei per me?
Ti cerco e non ci sei, stringo un'altra e penso a te...forse sarà la mia eterna prigione, per non essere
stato abbastanza coraggioso.

Per non aver stretto i tuoi polsi tra le mani e non averti detto: "Voglio te, in ogni declinazione del
termine”
Un monologo interiore, l’unica cosa che riesco a fare…quando sei vicino a me non riesco a dire quello
che vorrei. Il solito codardo, ha ragione, come sempre.
Spero solo che trovi il biglietto e le chiavi che ho lasciato dentro la tasca della sua giacca mentre mi
abbracciava, con lei tutte le precauzioni del caso sono necessarie, scusami se puoi…perché io a te, tengo davvero.
 
“E queste cosa sono?”
Elisa le guardava e non riusciva a capire…




Angolo autrice:
Ed eccomi qui,prima del previsto in realtà...questa storia mi sta prendendo dentro ed esce prepotentemente senza darmi alcun preavviso.Speriamo che l'ispirazione non mia abbandoni,ma visti gli stimoli,ne dubito fortemente.
Lorenzo ha fatto scoppiare la rabbia in Elisa...prevale la delusione e l'amore che non è libera di esprimere...a prestissimo.     I. 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: LuxITD