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Autore: blu992    26/11/2015    3 recensioni
Anno 2017, Stiles è al college, ma qualcosa stravolge la sua vita.
Anno 2019, Stiles torna a casa, ma tutto è cambiato.
E soprattutto non è più da solo.
Dal primo capitolo:
“Ho trovato un altro lavoro, guadagnerò di più. Qui non ci bastava lo stipendio”
“Ah, bene. E dove ve ne andrete ora?”
“Torno a casa, papà"
Dal secondo capitolo:
Quando si era stufato di una vita di pericoli, si era trasferito per andare al college in un’altra città, ma anche lì non tutto era andato come previsto. Ed ora era di nuovo a casa, ancora a Beacon Hills e ancora una volta con una sfida davanti.
Una sfida che aveva calamitato su di sé l’attenzione di suo padre e del suo amico, che l’avevano abbracciato al volo e poi si erano dimenticati anche che fosse lì.
[Parte Text!Fic]
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Derek Hale, Nuovo personaggio, Sceriffo Stilinsky, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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30 Giugno 2019

“Papà?”

“Dimmi Viv”

“Ci sono altri bimbi?”

“Lo sai che gli zii non hanno figli, ma appena possiamo andiamo al parco. Il nonno mi ci portava sempre quando ero piccolo come te”

“E avevi amichetti?”

“Ma certo, ero sempre con zio Scott”

 

 

“Papi?”

“Cosa c’è?”

“Nella casa nuova, potto scrivere ul muro?”

“No, Vivienne”


 

“Papà?”

“Sì?”

“Pipì”

“Hai il pannolino”

 

“Tiamo arrivati?”

“Tra dieci minuti”


 

“Guarda papi!”

“Cosa?”

“Tiamo passati nella nuvoa!”

“Visto? Come gli uccelli”


 

“Papi, appetta”

“Cosa c’è piccola? Guarda, c’è il nonno che ci aspetta. C’è anche zio Scott”

“Fammi scendere. Tono grande”

“Ok, ma dammi la mano!”

 

 

“Fratello!”

Era a casa. Di nuovo. Solo questo pensò Stiles appena dopo aver visto suo padre e il suo migliore amico. Ne aveva passate tante in quegli anni, ma ritrovarsi tra le loro braccia fu come se tutto fosse tornato al proprio posto. Niente più salti mortali per dividere il tempo tra il lavoro e sua figlia, niente più serate a far finta di sorridere quando avrebbe solo voluto mettersi a letto e dormire. La vita era stata un po’ dura con lui. Si era ritrovato ad essere un adolescente diverso da tutti gli altri, sommerso dal sovrannaturale ed attaccato da mostri un giorno sì e l’altro pure. Quando si era stufato di una vita di pericoli, si era trasferito per andare al college in un’altra città, ma anche lì non tutto era andato come previsto. Ed ora era di nuovo a casa, ancora a Beacon Hills e ancora una volta con una sfida davanti.

Una sfida che aveva calamitato su di sé l’attenzione di suo padre e del suo amico, che l’avevano abbracciato al volo e poi si erano dimenticati anche che fosse lì.
 

“Tio, tio pungi!”

“Scusami piccola, ho dimenticato di fare la barba, ma non me lo dai un bacio?”

“Cetto. Anche a te nonno!”

“Ehi, ehi! Non stringerla così! Ricordi? Umani, guarigione lenta, dolore?”

“Figliolo, taci che così la confondi. Scott, lasciami abbracciare la mia nipotina!”

“’onno abbiamo passato entro una nuvola!”

“Siamo passati, Vivienne!”

“Cusa. Nonno, mi hai comprato il geato?”

“No, piccola, ma andiamo ora. Tuo padre può andare a casa con lo zio, io ti porto in giro, ok?”

“Ok, andate. E tu fa la brava! Scott, ho l’indirizzo della casa, mi porti lì? Così controllo le ultime cose”

“Sì, dov’è?”

“210 Clark Ave. Credo sia a tre isolati da papà e a quattro da te”

“ Che tipo di casa è?”

“Un appartamento in un palazzo. Quello che da piccoli credevamo fosse uno zoo perché aveva dei leoni di pietra all’entrata”

“Sì, lo ricordo bene”

 

 

“Scottie?”

“Mh?”

“Sei consapevole del fatto che non ci vediamo da sei mesi e che da quando siamo in macchina non parli?”

“Scusa, pensavo. Come è andato il viaggio?”

 

“Scott?”

“Mh?”

“Come sta Allison?”

“Bene, ci vediamo poco perché è sempre occupata con la sua palestra, ma va tutto a gonfie vele”

 

“Quindi tua mamma si trasferirà da papà tra un po’”

“Sì. Sono felice. Finalmente possono vivere la loro vita con noi fuori dalle scatole”

“Eggià. Ora siamo fratellastri, mio caro Alpha!”

“Stupido, siamo sempre stati fratelli”

 

“Scott?”

“Mh?”

“Manca tanto?”

“No”

 

“Scottie?”

Stiles?”

“Perché Lydia mi ha chiesto come sto?”

“Forse crede che sei stanco per il viaggio”

“Scott…”

“Siamo arrivati”

 

 

“SCOTT! TU LO SAPEVI!”

“Non so di cosa tu stia parlando”

“Ah no? E questo cos’è?”

“Cosa? È una targhetta su una porta”

“Mi credi così stupido?”

“Certo che no”

“Scottie caro. Su questa targhetta c’è scritto Hale. HALE! E tu non potevi non saperlo. E sei stato strano per tutto il viaggio!”

“Se me l’avessi detto prima di comprare casa, ti avrei detto vicino chi saresti andato ad abitare!”

“Dio, ma questa città è così grande!”

“Beh, non direi…”

“TACI! Dimmi che ora non è in casa ti prego. Ascolta con quelle orecchie da lupo e dimmi8 che non c’è”

“No, non c’è nessuno. Non so nemmeno se abita ancora qui in verità, non lo vedo da un paio di mesi”

“Un paio di mesi?”

“Avrà da fare le sue cose. In questi anni, lo sai, ci siamo visti davvero poco, non so che vita faccia. Due mesi fa l’ho incontrato per strada e abbiamo preso un caffè. Poi non l’ho più visto”

 

 

(Ore 18:12) Sì, sto bene Lyds. SS

(Ore 18:19) Mi dispiace, non lo sapevo. LM

(Ore 18:22) Nessun problema. Non devo avere per forza rapporti con il vicinato. SS

(Ore 18:28) Giusto. LM

(Ore 18:33) Immagina quando saprà chi è il suo dirimpettaio. LM

(Ore 18:36) Appenderà un animale morto alla mia porta come minaccia. SS

(Ore 18:39) No, sconvolgerebbe tua figlia. LM

(Ore 18:42) Oddio! Ho una figlia! SS

(Ore 18:45) Le voci girano, lo saprà già. LM

(Ore 18:47) No! Ho una figlia, ed è con mio padre da tre ore! Due anni sprecati, me l’avrà viziata da morire! SS

(Ore 18:50) Sei davvero un bravo papà. LM

 

La prima giornata era passata.Vivienne dormiva già da un po', si era divertita al parco col nonno, ma si era anche stancata. Aveva passato un'ora a raccontare di quante cose aveva fatto, dov'era andata e quante persone aveva incontrato. Lo sceriffo l'aveva portata anche in centrale perché "Boleva far vedere a tutti che tono la bimba più bellissima del mondo". Le aveva comprato il gelato promesso e

anche un palloncino a forma di fragola che ora teneva legato al lettino. Stiles l'aveva messa a letto da poco più di mezz'ora e finalmente si era fermato a riflettere sulla giornata. Era tornato dopo quasi tre anni, ma tutto gli sembrava come l'aveva lasciato. Certo, suo padre aveva in progetto di convivere con la mamma di Scott e quest'ultimo ormai viveva da solo in un appartamento in centro; Lydia aveva pubblicato già un libro sui suoi studi di fisica; Allyson gestiva una palestra con uno dei più rinomati corsi di autodifesa; ma in fin dei conti erano sempre loro, il branco. Magari un po' più maturi, ma erano rimasti sempre al suo fianco. L'unico che sentiva essere cambiato era se stesso. L'essere padre gli aveva sconvolto la vita. Non che avesse piani per il futuro prima della nascita della sua bambina, ma di sicuro non si sarebbe aspettato quel cambiamento. Ora, però, a casa si sentiva di nuovo bene e al posto giusto. Il nuovo lavoro gli piaceva, avrebbe continuato il college a distanza e sarebbe diventato un ottimo informatico. Quella sera Stiles si addormentò sereno, senza pensare nemmeno ai dolori che avrebbe avuto il giorno dopo per essere crollato sul divano.

 

2 Luglio
 

(Ore 09:17) Sto venendo a casa tua a prendere tua figlia. LM

(Ore 09:21) Lo sai vero che se qualcuno intercettasse l'ultimo messaggio potrebbe fraintendere? SS

(Ore 09:22) Ah ah ah! Che ridere. La voglio trovare già lavata, profumata e vestita. Vestita bene. LM

(Ore 09:25) Mia figlia è sempre vestita bene! SS

(Ore 09:26) Ti sto portando la colazione. LM

(Ore 09:30) Le metto il vestito azzurro che le hai spedito qualche settimana fa! SS

 

 

"Papiiii, hanno tuonato"

"Un attimo!"

"Movitii!"

"Tu infila la mano nella manica del vestito, non nel buco della testa"

 

 

"Tiaaaa!"

"Ciao Lyds, sei bellissima"

"Ciao tesori. Questa bimba è bellissima, non io"

"Vitto? Il vestito tuo"

"Ti sta benissimo, come immaginavo"

"Vieni, appoggia tutto sul tavolo così mangiamo"

 

"Questa casa è stupenda"

"Merito dell'agenzia, io ho scelto solo il numero di stanze"

"La mia è gialla. Cone il sole. Papi la tiene bianca, a lui piace bianco. Pelò poi non posso cololare"

 

"Posso venire con voi?"

"No! Sei maschietto"

"Brava Viv, niente maschietti!"

"E va bene, scendo con voi però, così passo in palestra da Allyson"

"Ok, andiamo"

"Avviatevi, prendo la borsa di Viv e le chiavi"

 

 

"Che ci fate ancora sull'uscio? Oh, ciao"

"Ciao Stiles"

"Papi. Papi. Papi"

"Smettila di tirarmi i pantaloni, cosa c'è?"

"Tia dice che tu sai chi è quetto signore"

"Ha ragione, te l'ha già presentato?"

"Sì, ma non gli ho dato la mano. Si chiama Drek"

"No, tesoro, si chiama Derek. Perché non ti sei presentata? Scusala, non parla facilmente con persone nuove"

"Figurati, è una solo una bambina"

"Ehi! Ho tue anni, papà dice che tono grande!"

Vivienne Stilinski, non ci si rivolge così alle persone più grandi, chiedi subito scusa"

"Ma papà..."

"Subito!"

"Cusa. Drek!"

" Beh, le passa subito la timidezza. È proprio tua figlia"

"Ehi, cosa vorresti dire stupido sourwolf?"

"Papi, chiedi cusa"

"Eh?"

"È più trande pure di te. Guadda che barba"

"Dai basta, c'è lo shopping che attende, andiamo noi tre. Ciao Derek"

 

 

"Stiles? Mi ascolti?"

"Scusa Alls, guarda qui che foto mi manda la tua amica"

"Ma che carina!"

"È la quarta in meno di due ore. Quattro vestiti diversi. Dovrò adibire la camera degli ospiti ad armadio"

"Lasciala fare, si diverte"

"Io lo farò un po' meno quando mi toccherà legare tutti quei nastri e fiocchi"

 

 

"Scott mi ha detto dove abiti ora"

"L'ho incontrato stamattina. Vivienne già lo odia. Lo chiama Drek con aria di sfida"

"Ha il tuo DNA"

"È quello che ha detto lui"

 

 

(Ore 17:17) Stasera cenate qui? Sceriffo.

(Ore 17:30) Vuol dire che devo comunque cucinare? E perché ti firmi Sceriffo? SS

(Ore 17:33) Perché mi piace così. Sceriffo

(Ore 27:34) L'altra domanda? SS

(Ore 17:36) Ho preso un bell'arrosto. Sceriffo

(Ore 17:40) Dopo passo a prendere le spezie. SS

 

 

"Tesoro, mangia la pappa dai"

"No!"

"Se te la faccio dare dal nonno?"

"No!"

"Vado a restituire tutti i bei vestiti che ti ha regalato la zia"

"Aaaaaa mmmh"

"Brava bimba"

 

 

"Ti è arrivato già tutto dalla vecchia casa?"

"Manca solo qualche scatolone"

"Manca Pisolo!"

"E Pisolo"

 

 

"Nonno! Nonno! Lo tai, abitiamo vicino a un signore"

"Hai conosciuto i vicini, piccola?"

"Tolo uno. È graaande. Però è antipatico, dice che tono una bimba piccola"

" Ma come si permette! E come si chiama questo signore cattivo?"

"Drek!"

"Si chiama Derek. Derek Hale, papà"

 

 

"E dai papà smettila di agitarti che così la svegli. Non sapevo abitasse lì, ok? E poi che problema c'è?"

"È un lupo mannaro"

"Anche Scott lo è. E con lui di sicuro ci abbiamo più a che fare"

"Non mi è mai piaciuto"

"Ci vivo di fronte, non assieme"




 

Note: La piccola Vivienne io la immagino un po' così... Anche se forse questa bimba ha più di due anni.

Le immagini sono tutte prese dal web! 


Alla prossima, Blu.

   
 
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