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Autore: Jane Petterson    01/03/2009    1 recensioni
Questa FF parla di Harry e Cho-Chang e del loro "amore", scoperto a San Valentino... "E quello era l’inizio di un sogno… di San Valentino…"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cho Chang
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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I capelli nero pece svolazzavano dietro la schiena della ragazza seguita a ruota da Harry. Non se n’era accorta. Continuava a saltellare per i corridoio, con al petto i soliti libri, rilegati da un elastico nero. La cravatta argento e blu sempre al proprio posto, in ordine. Canticchiava tra se e sé un motivetto allegro. Era il giorno di San Valentino. Come poteva non essere felice? Poggiò le mani bianco pallido sulla grande porta della sala grande; spinse. La porta si aprì con il solito, vecchio cigolio. Una moltitudine di coppiette erano sedute ai tavoli delle proprie casate. C’era un via vai di risate, baci e scambi di regali. Solo qualcuno se ne stava in disparte in un angolino. Svolazzò al tavolo dei Corvonero, come una farfalla. Farfalla, proprio come il significato del suo nome. Libera come l’aria. Ma poi tanto libera non era. Da pochi giorni cercava Harry. Ma senza risultati. Eppure le era sembrato attratto da lei. Salutò le sue amiche che, appena videro Harry emisero gridolini di stupore e gioia. Cho-Chang si voltò, guardando con i suoi occhi a mandorla e scuri, il volto di lui. Sorrideva. -Ciao, bella ragazza.- disse Harry intimidito da quelle stupide delle amiche di Cho. Anche lei sorrise, con le guance leggermente arrossate dallo stupore. Harry? Era… lui? Si! Si diede un pizzicotto sulla gamba destra, da sotto il tavolo, per verificare che tutto fosse vivo, reale. Lo era proprio, dato la fitta che provò sulla pelle appena irritata –da lei stessa, poi- , su cui sarebbe rimasta un piccola chiazza rossa per qualche giorno. Si alzò, prendendo Harry per un braccio. Le sue amiche ridevano ancora e le “fulminò” con uno di quegli sguardi glaciali che sapeva fare solo lei. Le “cornacchie” si zittirono. Un ghigno di compiacimento. Trascinò il ragazzo in un angolo della stanza… -Perché? Lo sai come sono fatte- °°° Harry fece spallucce, guardandola ancora attraverso gli occhi neri, come i corvi. Era davvero bellissima, la sua Cho-Chang. Sospirò. -Scusa se non mi sono fatto vivo… ma…- °°° -Ma..???- Chiese la ragazza incuriosita. Che cosa le stava nascondendo??? °°° -Ma sono stato impegnato… per… questo…- disse Harry iniziando a cercare “questo” nella tasca del suo mantello. Tastò con l’indice il pacchettino duro, rivestito da una carta argentata a strisce blu. Proprio come la casata di Cho. Opera di Hermione. Lo porse con mano tremante alla ragazza. I mignoli ghiacciati. °°° Strabuzzò gli occhi. Harry.. che faceva un regalo a lei? Da non crederci. Si morse il labbro superiore. La bocca adesso sapeva di sangue. Colpa del labbro. Sciolse il nastrino che teneva ferma la carta da regalo. L’avrebbe conservata. Era davvero molto bella. Infilò il tutto nella tasca del suo mantello. Scatolina rossa, di velluto. La aprì. Silenzio. Un oggettino d’argento le scintillò sotto gli occhi. Un fermaglio… a forma di farfalla. Stupendo. -Ma… Harry…- °°° La zittì, posandole l’indice della mano destra sulle labbra. Un sorriso. -Sai che farei qualsiasi cosa per te, Cho-Chang. Non riesco a stare un attimo senza di te, credimi. E per le notte insonni puoi anche chiedere a Ron. Ha detto che mi butterà fuori dalla stanza, prima o poi- Disse ridendo. Così, per sdrammatizzare… ma cosa? °°° *Stupido* pensò la ragazza. Fece per parlare, ma l’indice del ragazzo era ancora posato sulla sue labbra. Lo scostò, con delicatezza. -Grazie…- Sussurrò con il suo accento orientale. Posò il fermaglio sui capelli nero pece. Abbassò lo sguardo, imbarazzata. °°° Le alzò il viso, guardandola negli occhi. Posò dolcemente le sue labbra su quelle di lei. La ragazza sussultò, ma lui la trattenne cingendole i fianchi. °°° Gli passò una mano dietro la nuca. Un brivido le attraversò la schiena. Anzi, non un brivido solo, ma molti… tanti. I loro cuori erano uno solo, ora. Ed era San Valentino. Si staccarono entrambi, imbarazzati. °°° - Cho-Chang… era da tanto tempo che volevo farlo… E chiederti se… vuoi essere la mia ragazza…- Disse Harry con voce spezzata dall’emozione. °°° E invece Cho aveva la voce spezzata dalle lacrime. Già. Lacrime. Dagli occhi a mandorla neri uscirono dei rivoli di acqua salata, che la ragazza asciugò con le dita fredde e pallide. *Stupida, così ti cade il fondotinta* pensò divertita. Un sospiro. -Certo, Harry Potter. Certo che voglio essere la tua ragazza.- Disse gettandogli le braccia al collo. Rise. °°° Nella sala c’era un silenzio di tomba, adesso. Tutti gli studenti si alzarono, applaudendo. I due ragazzi sgranarono gli occhi. Scoppiarono a ridere. La prese per mano. -Andiamo…- sussurrò. °°° -Si…- Furono le uniche parole che uscirono dalle labbra carnose e rosate della ragazza. °°° -Ti amo…- Sussurrò Harry nel corridoio, dopo che furono usciti dalla sala Grande. °°° La ragazza sorrise. -Sai, mi sono chiesta varie volte se ti amavo veramente. Ho scoperto di volere più bene a te che a me stessi. Ti amo anche io Harry…- Lo stava dicendo.. davvero? Si. E quello era l’inizio di un sogno… di San Valentino… Che sarebbe di certo durato. A lungo.
  
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