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Autore: Frasca94    26/11/2015    1 recensioni
Dal testo:
"Va bene che mi merito uno scherzo terribile per non aver assecondato James, ma addirittura farmi girare nudo alla festa del Luma Club lo trovo eccessivo" provò a farlo ragionare, mentre Felpato e Codaliscia gli toglievano giacca e scarpe.
"No, non andrai in giro nudo..." lo tranquillizzò una terza voce alle sue spalle.
"James sbrigati" disse Peter, mentre toglieva i pantaloni all’amico.
Remus si rese conto di conoscere quella terza voce, ma non era quella di James.
"James? Ma quella non è la voce di James" osservò il ragazzo, ormai rimasto in canottiera, boxer e calze.
"Infatti è la tua" parlò di nuovo la voce dietro di lui.
E finalmente Lunastorta capì, vedendo un altro Remus gattonare sotto al tavolo alla sua destra, vestito con il suo completo.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans, Remus Lupin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Ti faccio io la festa, Potter!
 
 
 
 
 
 
 
"No, Ramoso!"
"Ti prego Lunastorta…"
"Scordatelo!"
 "Farò tutto quello che vuoi... Fai andare me"
 "Neanche se mi regalassi ogni giorno una barretta di cioccolato!"
"E se fossero tre al giorno?"
 "JAMES, non mi tentare... Ho detto NO!"
 "Dai, Rem, potrebbe essere la sua unica possibilità" si intromise Peter.
 "No ... mi dispiace, ma non posso farlo, Codaliscia"
 "Su non fare tutte queste storie, cosa vuoi che sia" provò a convincerlo anche Sirius.
 "Sì, cosa vuoi che sia ingannare e tradire la fiducia altrui, Felpato!" commentò seccato Remus, affrettando il passo per non dover sopportare altri attacchi da quei tre.
 "Tranquillo, Ramoso, ci inventeremo qualcosa... Un'occasione del genere non va sprecata" lo rincuorò Sirius, pensando già ad un piano.
 
Poche ore dopo nel dormitorio maschile del sesto anno Sirius Black stava leggendo una rivista babbana sulle moto, Peter Minus stava cercando di finire un tema di Trasfigurazione per il giorno dopo, prendendo ispirazione da quello dei suoi amici, Remus Lupin era stranamente davanti allo specchio a sistemarsi il farfallino nero, come il suo abito da sera, mentre James Potter se ne stava sdraiato immobile con le braccia incrociate sul suo letto a guardare con insistenza il baldacchino.
 "James... Quante volte te lo devo dire... Mi dispiace, ma non posso farlo"
 "Ho capito! Vai e divertiti" disse in modo apatico lui senza guardarlo.
 Remus sospirò e poi si chiuse la porta alle spalle, lasciando i suoi tre compagni di stanza.
 Non appena sentirono scendere l'amico, i tre si alzarono veloci e si catapultarono sull’unico letto libero.
 "Dobbiamo sbrigarci" disse Sirius, mentre con gli occhi socchiusi scrutava il cuscino del suo amico.
"Ecco, guardate" squittì Peter, tutto contento di essere stato lui a trovarlo.
"Bravissimo Coda" si congratulò James, dandogli una forte pacca sulla spalla.
"Ora Ramoso è il tuo momento" affermò Sirius con un ghigno, lanciandogli una fiala, che teneva nascosta nel suo baule.
 
Nel frattempo Remus Lupin era sceso in Sala Comune e si era lasciato cadere su una poltrona vicino al fuoco.
 Gli dispiaceva di non aver accontentato Ramoso, ma quello che gli chiedeva era improponibile.
 Era immerso in quei pensieri, quando sentì una voce chiamarlo.
 Così si girò e vide all'inizio della scala che porta ai dormitori femminili la sua migliore amica.
 "Scusa il ritardo... Ma Alice ci ha messo una vita per sistemarmi i capelli" si scusò Lily, avvicinandosi all'uscita dietro al ritratto.
 Remus non ebbe il coraggio di dirle che ne era valsa la pena e che era bellissima, così le sorrise e la seguì fuori dalla Sala Comune.
 "Lo sai Rem che McLaggen mi ha chiesto di venire con lui alla festa?" gli confessò lei, ridendo.
 "Davvero? E tu cosa gli hai risposto?" chiese sorpreso Remus.
 "Che preferivo mangiare cacca di drago piuttosto" disse seria, scatenando le risate dell'altro.
 "Non ci credo!"
 "E infatti gli ho risposto semplicemente che ci andavo con te" ammise lei.
 "Ho sentito che va con una ragazza di Corvonero, però non conosco il suo nome…" disse lui, ma fu interrotto da Lily con uno sbuffo e un "Poverina”.
 Percorsero i corridoi parlando ancora del più e del meno, finché non arrivarono allo studio del professor Lumacorno.
 La ragazza prima di entrare, si fermò e fece un bel respiro per trovare la forza per affrontare la serata.
 "Ehi, può anche essere che tu ti diverta" la incoraggiò Remus.
 Lei gli fece un sorriso incerto e lo prese a braccetto.
“Non sopporto il modo di fare di Luma: questo vantarsi dei suoi studenti migliori con maghi e streghe famose… Speriamo che non mi veda subito” gli spiegò lei, guardandosi intorno per evitare di incontrarlo.
 Peccato che furono subito intercettati da Lumacorno, che si avvicinò a loro, stringendo nella mano destra un calice di idromele.
 "Lily, meravigliosa ragazza, vieni che ti devo presentare un bel po' di persone" disse tutto contento, passando il braccio libero sulle sue spalle.
 "È un piacere averti qui Raimond. Te la rubo solo per poco" esclamò il professore rivolto a Remus, che guardò l'espressione afflitta della sua amica, prima che fosse trascinata via tra la folla.
 Remus sospirò e si girò attorno in cerca del tavolo del buffet.
 "Sarà una serata molto lunga" pensò, mentre valutava l'idea di prendere un bicchiere di Whisky Incendiario.
 "Ti ha già abbandonato?" disse una voce alle sue spalle, facendolo sobbalzare.
 Remus si girò veloce, giusto in tempo per vedere una persona che lo trascinava giù per terra sotto al panno di velluto che copriva il tavolo delle bevande.
 "Sirius! Cosa stai facendo?" esclamò irato lui, cercando di divincolarsi dalla stretta dell'amico.
 "Tranquillo lasceremo andare Remus Lupin subito dalla tua donzella, ma prima dobbiamo toglierti i vestiti" gli spiegò con uno sguardo malandrino Peter, apparso vicino all’altro.
 "Va bene che mi merito uno scherzo terribile per non aver assecondato James, ma addirittura farmi girare nudo alla festa del Luma Club lo trovo eccessivo" provò a farlo ragionare, mentre i due gli toglievano giacca e scarpe.
"No, non andrai in giro nudo..." lo tranquillizzò una terza voce alle sue spalle.
 "James, sbrigati" disse Peter, mentre toglieva i pantaloni a Lunastorta.
 Remus si rese conto di conoscere quella terza voce, ma non era quella dell'amico.
 "James? Ma quella non è la voce di Ramoso" osservò il ragazzo, ormai rimasto in canottiera, boxer e calze.
 "Infatti è la tua" parlò di nuovo la voce dietro di lui.
 E finalmente Lunastorta capì, vedendo un altro Remus gattonare sotto al tavolo alla sua destra, vestito con il suo completo.
"Che spreco usare la Polisucco sul mio bel faccino" scherzò il nuovo Remus.
"James, non farlo" provò a fermarlo l'altro, trattenendo un sorriso, mentre gli altri tre ridevano.
"Non puoi fermare te stesso" esclamò Codaliscia, tenendo stretto l'amico per evitare che intralciasse il piano.
"Auguratemi in bocca a me" ironizzò James, controllando che la via fosse libera per uscire da sotto al tavolo.
Lunastorta si sarebbe messo a ridere, se non fosse stato in mutande e trattenuto da quelli che riteneva essere amici, mentre James si fingeva lui per passare una serata con Lily Evans.
 Così il finto Remus uscì, lasciando il vero Remus con la consapevolezza che se Lily avesse scoperto tutto, lui sarebbe stato il secondo a pagarla, subito dopo quel pazzoide del suo amico.
 
James si alzò in fretta senza dare nell'occhio e si affrettò a prendere un bicchierino di Whisky Incendiario in mano.
 Ne bevve un sorso per caricarsi, in vista della sua missione e poi si aggirò in cerca della Evans.
 Era una sensazione strana camminare in mezzo a tutta quella gente, senza ricevere alcuno sguardo sognante da parte delle ragazze e nessun complimento per l'ultimo boccino preso da parte dei ragazzi.
Era liberatorio per una volta non essere al centro dell’attenzione.
 Si rese conto di star sorridendo senza motivo a tutti quelli che incrociava e si diede dello stupido.
 "James... Sei Remus! Sguardo basso e non sorridere a tutti" ricordò a se stesso per evitare di essere scoperto.
 "Mi beccherà subito" pensò con il cuore che accelerava per la paura e l'emozione di poter parlare e conversare con lei come faceva Remus.
 Il suo cuore perse un ulteriore battito quando finalmente la vide fingere di prestare attenzione a Lumacorno e a un paio di maghi dall'aria importante.
 "Remus ha un cuore delicato" pensò, mentre il cuore gli martellava nel petto, avvicinandosi a lei.
 Una volta raggiunta, vide che a fianco a lei c'era anche Piton, che la guardava intensamente a intervalli regolari.
 James notò con dolore che Lily aveva un'espressione concentrata che però si aprì in un sorriso non appena vide il suo accompagnatore.
 E il cuore del ragazzo fece una capriola, perché quel sorriso era rivolto a lui per una volta.
 Ma di nuovo il suo viso si rabbuiò, quando si vide costretta a riportare l'attenzione al discorso di Piton e di uno dei due maghi.
 James non ci pensò un attimo, si affiancò a lei, che lo guardò sorpresa ed incredula, e fece un enorme sorriso alla "Potter", prima di interrompere Piton di proposito: "chiedo scusa ma ho promesso un ballo a questa bellissima ragazza prima di lasciare la festa"
"Oh, beato te, Raimond! Non è vero Piton? Andate pure" esclamò il loro professore, congedando la sua allieva preferita.
 James prese Lily per mano, ma, prima di andarsene, lanciò un'occhiata a Piton che era ancora più pallido e corrucciato del solito.
 Iniziò a camminare tra gli invitati, tirandosi dietro una stupita Lily Evans, finché non arrivò all'inizio della sottile pedana che tracciava la zona per ballare.
 Lì si voltò, lasciando andare a malincuore la mano della ragazza.
 "Remus... Grazie di avermi liberata da quello strazio" lo ringraziò lei, ancora allibita dall'assenza della solita timidezza dell'amico.
 "Non potevo vederti lì ad ascoltare Piton" esclamò James senza pensarci, dandosi subito dopo dello stupido: “Troppo diretto per Remus”
 Lily lo guardò con uno sguardo in cui si leggeva qualcosa che James non aveva mai visto verso di lui: tenerezza, gratitudine e amicizia.
 "Beh, perché non balliamo, visto che hai avuto questa idea geniale per scappare?" propose lei, ridendo, prendendo le sue mani e trascinandolo sulla pista.
 "Va bene" rispose James, preso dalla situazione, prima di ricordarsi di dover essere Remus.
 "Cioè... No! Lily, io... mi vergogno" ritrattò subito, cercando di rimediare.
 "Dai che ci divertiamo" provò a convincerlo lei, iniziando a muoversi a ritmo di musica.
 Lui fece finta di non voler partecipare, così lei si avvicinò velocemente e, prima che lui potesse sottrarsi, lo abbracciò, iniziando a dondolare per farlo muovere.
 James rimase inebetito e imbarazzato.
 "Sta succedendo davvero?" si chiese, mentre i capelli rossi gli solleticavano il mento e il respiro di Lily sfiorava il suo collo.
 Si mise a ridere perché non poteva credere a quello che stava succedendo, perché il solletico dei suoi capelli era una dolcissima tortura e perché purtroppo tutto quello non doveva accadere a lui, ma al vero Remus.
 "Perché stai ridendo?" chiese Lily, ridendo a sua volta e spostando la testa per poterlo guardare negli occhi.
 James si perse nei suoi occhi per un po' prima di rispondere: "perché avevi ragione... È divertente"
 Ma nello stesso momento in cui lo disse, si rese conto di quanto tutta quella situazione non fosse per nulla divertente... Aveva ragione Remus, non avrebbe dovuto farlo.
 E in quel momento impersonò alla perfezione il tormentato Remus Lupin.
“Alla fine, avevi ragione… Grazie a te mi diverto per la prima volta a una festa di Lumacorno” disse lei, tutta contenta.
 "Basta, devo mettere fine a tutto ciò" pensò, cercando una scusa per allontanarsi.
 "Remus, avevi ragione. Hai visto con chi è McLaggen? Meno male che ho rifiutato il suo invito" gli fece notare lei, cercando di farlo sorridere.
 "Cosa? McLaggen ti aveva invitata?" chiese lui disorientato, guardando il ragazzo che pestava continuamente i piedi a una ragazza, che purtroppo conosceva bene.
 "Ah sì, è con Violet Douglas" disse lui, cercando di concentrarsi su una via di fuga dalle braccia della Evans.
 Ma quando vide Lily aggrottare le sopracciglia, gli sembrò di aver commesso un errore.
 "Ma... Te l’avevo già detto e mi avevi detto che non conoscevi la ragazza" disse lei, fermandosi in mezzo alla pista.
 "Scusa, ma sono ancora sconvolto che potevi venire alla festa con lui, mentre ora che ho visto la sua accompagnatrice, ho capito chi è" provò a rimediare lui, facendola riprendere a ballare.
 "Come puoi esserti scordato la svitata che ha provato a dare un filtro d'amore al tuo amico Potter?" chiese lei con una smorfia nel pronunciare il suo nome.
 E in quel momento James desiderò non aver mai sentito come lei pronunciava il suo cognome in sua assenza. Era abituato al "POTTER!" urlato con rabbia nei corridoi, ma non al disprezzo puro che aveva espresso in quel momento.
 "Sai... dovresti dargli una possibilità... È cambiato... Cioè spesso fa anche delle stupidaggini, però..." disse lui senza riuscire a trattenersi.
 "Me l'hai già detto, Rem... Ma io..." sbuffò lei infastidita, stringendo di più le sue spalle, mentre continuavano a ondeggiare lentamente.
 James sentendo quelle parole, decise di regalare comunque più cioccolata all'amico, ma prima che lei continuasse, decise che era il momento di fare la cosa giusta.
"Lily, vuoi qualcosa da bere? Vado a prenderla" disse senza aspettare una sua risposta, facendo uno sforzo immane ad allontanarsi da lei, a lasciarla andare, a non stringerla più tra le braccia.
 Con passo svelto riuscì ad arrivare fino al tavolo e si tuffò sotto al velluto senza preoccuparsi che qualcuno potesse vederlo, andando a sbattere proprio contro ai suoi amici.
 "Che entrata col botto, Ramoso!" esclamò Peter.
 "dovresti dire Remus" ghignò Sirius, lasciando finalmente andare il vero Remus, che si avventò sull'amico, che piano piano si stava ritrasformando.
 "Come hai potuto farlo?" iniziò a dire, colpendolo dappertutto.
 "Rem, scusa, ho sbagliato... È stata una pessima idea, ok? Ora riprenditi i vestiti, prendile qualcosa da bere e vai da lei a ballare" ammise lui, cercando di difendersi come poteva dai pugni di Lunastorta.
 "COSA? HAI BALLATO CON LEI?" urlò Remus, indignato, mentre Sirius e Peter fischiavano e ridevano.
 "Sì, ma ho sbagliato, ok?" gli sussurrò Ramoso, togliendosi i vestiti per restituirli a Remus.
 "Io non lo avrei mai fatto!" commentò Lunastorta, senza sapere cosa pensare.
 "Ah, Remus... Grazie" lo interruppe James,sfilandosi in fretta la camicia.
"Per cosa? Per non essere riuscito ad evitare tutto ciò?"
 "No... Ma... Da domani avrai tutta la cioccolata che vuoi, amico mio" gli disse impacciato, prima di abbracciarlo.
 Remus era sempre più sconcertato, ma ricambiò il suo abbraccio perché James era la persona più buona che avesse mai conosciuto e sembrava aver capito di aver sbagliato.
 "Va' da lei, Lily non lo saprà mai" lo tranquillizzò James, sciogliendo l'abbraccio.
 "Tu dici, POTTER?"
"Per gli slip di Merlino" esclamò Peter, spaventato, mentre vedeva la Evans lasciar cadere dietro di sé il velluto.
 "Perché buttarti a capofitto sotto il tavolo, secondo te, non mi avrebbe fatto sospettare qualcosa? E poi, Remus non avrebbe mai interrotto una conversazione di Lumacorno e non si sarebbe sicuramente messo a ballare. In più mi aveva detto di non conoscere il nome di Violet Douglas!" spiegò lei, mentre dalla sua bacchetta iniziavano a uscire scintille rosse.
 "Te l'avevo detto!" sbuffò Lunastorta, rivolgendosi a Ramoso.
 "Sì, però... Aspetta Evans, Remus non c'entra nulla con questa storia, la colpa è solo mia e mi dispiace per quello che ho fatto" ammise James, cercando di rabbonirla. Per poi aggiungere: "ehi, ma allora sei gelosa della Douglas?"
"Inizia a correre, Potter" lo minacciò lei.
"James... Sei un idiota" disse Remus, perdendo ogni speranza.
Lui sospirò e disse: "va bene, aspetta solo che mi metta i miei vestiti e ..."
"Chi ha parlato di rivestirti?" Sorrise lei con un ghigno degno di un Malandrino.
"Evans, non ti facevo così intraprendente" esclamò Sirius con uno sguardo malizioso, per distrarla, mentre Ramoso sollevava il tessuto per svignarsela.
Lei si girò per insultarlo, ma si rese conto della fuga di Potter, così uscì anche lei, inseguendo un James Potter in mutande fuori dall'aula e per i corridoi.
"POTTEEER!"
“Perché non torni alla festa con Remus?” gridò lui, correndo il più velocemente possibile.
“Ti faccio io la festa, Potter!” rispose lei, cercando di fermarlo.
"Sapevo che sarebbe finita così. Mi devi cinque galeoni, Codaliscia" esultò Sirius, correndo insieme a Peter e Remus per non perdersi lo spettacolo.
  
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