Capitolo 2
Cominciamo male
Dopo cinque giorni di
scuola ci si aspetta che il sabato possa essere di riposo come la
domenica ma nessuno del gruppo si riposava.
Per quanto fosse un
dispiacere trascurare i loro Digimon non era facile conciliare i loro
impegni quotidiani e intanto prendersi cura dei loro amici. Si resero conto di
come le cose fossero cambiate, in tre anni: l'ultima volta che i
Digimon erano stati nel mondo reale per molto tempo avevano tante ore
da passare insieme, gite a Digiworld e pomeriggi interi passati
insieme alle creature digitali. I piccoli Digimon cercavano di capire
ma in fondo della vita umana quotidiana non conoscevano niente e,
spesso, si sentivano trascurati. Quello che se la passava peggio era
Gomamon: Joe non si staccava dai libri, le cose a scuola non andavano
come voleva e per lui era inaccettabile. Perfino la fidanzata di Joe
era arrivata a lamentarsi e sua madre lo pregava di uscire dalla
stanza per prendere un po' d'aria.
Taichi era all'allenamento
della mattinata, il pomeriggio c'era una partita. Sua sorella sarebbe
andata a vederla insieme a Mimi e avrebbero portato pure Meiko,
volevano che cominciasse a entrare nelle abitudini del gruppo.
Camuffati ci sarebbero stati pure i Digimon. Koushiro era impegnato
con una conferenza in videochat e Yamato aveva prove importanti, il
giorno dopo c'era un concerto. Takeru sarebbe andato con la sua
“amica” ad assistere, visto che il precedente concerto era stato
annullato. In tutto questo c'era una persona che ancora non sapeva se
ci fosse stata: Sora.
Ammettere quanto avrebbe
voluto averla lì era difficile ma era la realtà. Nessuno sapeva di
questo suo tormento inferiore...
Hikari era troppo giovane
per riuscire a comprendere i suoi sentimenti... Ecco, sentimenti.
Sora era amica di Taichi da quando avevano quattro anni e insieme ne
avevano passate veramente tante. Da quando erano alle superiori, si
era accorto che Sora indossava abiti e gonne, era diventata femminile
e non aveva più il corpo di una bambina...
<< Taichi! >>.
<< Sì? >>.
<< Ti sto chiamando
da almeno un minuto! >>.
<< Scusa... Cosa
c'è? >>.
<< L'allenamento è
finito. Abbiamo valutato bene gli schemi e siamo pronti. Ora andiamo
a pranzo, per le tre precise ci vediamo di nuovo qui >>,
disse
il suo compagno di squadra.
Taichi si alzò e andò a
cambiarsi. Guardò il cellulare nella speranza di trovare un
messaggio di Sora...
Niente.
<< Hikari >>.
<< Dimmi Tailmon >>,
disse la ragazza, preparando la borsa per andare al campo. Taichi era
già tornato dalla sua squadra e lei aspettava Mimi e Meiko.
Il Digimon era seduto sul
letto. << Tu e Takeru siete amici speciali?
>>.
La ragazza lasciò cadere
il portafoglio. << Siamo amici. Da quando hai sentito
questa
storia degli amici speciali, sei molto curiosa >>.
<< È solo che vi
trovo così diversi >>.
Hikari si sedette sul
letto accanto a lei. << Che vuoi dire? >>.
<< Parlate di
scuola, progetti per il futuro, amici speciali, cotte...
>>.
La ragazza guardò
Tailmon. Era un Digimon forte e serio, niente la turbava ma forse
quel periodo lontane l'aveva scossa molto.
Hikari era appena uscita
da quella fase in cui le ragazze smettono di essere bambine e
cominciano a essere donne. Quella fase in cui si guardarono allo
specchio per truccarsi e sistemarsi i capelli più a lungo. L'armadio
era pieno di vestiti, scarpe con un basso tacco, pigiami senza
orsacchiotti. Pantofole tinte unite.
Erano dettagli che
sconvolgevano non solo Tailmon, anche gli altri Digimon. Per quanto
fossero intelligenti, c'erano cose che non conoscevano e forse non
avrebbero mai capito. Era difficile accettare che non erano più
bambini, che un giorno avrebbero potuto avere un compagno fisso, un
lavoro, dei figli. Questo turbava le loro piccole menti digitali e ci
sarebbe voluto probabilmente un lungo tempo prima di comprendere.
<< Tailmon io ti
voglio sempre bene. Ma vedi... gli esseri umani cambiano, crescono e
si rapportano diversamente... Ora siamo grandi e ci sono cose che
magari fatichi a capire ma ti posso assicurare che niente è cambiato
nei tuoi confronti. Sei il mio Digimon e ti voglio bene, senza di te
sarei persa >>.
Tailmon abbracciò la sua
partner, rassicurata da quelle parole.
Agumon aprì la porta. <<
Disturbo? >>.
<< No, figurati >>.
<< Stiamo facendo
tardi! >>. Agumon vestiva con una tela cerata di un
colore
anonimo.
Hikari prese una tela
simile e la mostrò a Tailmon. << Ora tocca a te!
>>.
<< Yamato >>.
Il ragazzo stava provando
degli accordi con la chitarra elettrica. << Ehi
>>.
In compagnia del ragazzo
c'era una ragazzina molto carina: aveva i capelli castani lunghi
legati in una coda ordinata, occhi cerulei ed era appena più bassa
di Takeru.
<< Lei è Misae >>.
<< Piacere di
conoscerti >>, sorrise al fratello, quasi per prenderlo
in
giro. << Sei l'amica di mio fratello? >>.
<< Piacere mio! >>.
Si guardò attorno. << Siete pronti eh? >>.
<< Ormai sì, il
debutto sarà domani >>.
<< Non vedo l'ora di
vedervi! >>, squillò il cellulare. << Oh
scusate! >>.
Corse fuori e Yamato
scosse la testa, ridendo.
<< Carina la tua
amica >>.
Takeru si sedette
affianco a lui. << È carina, sì >>.
Yamato posò la chitarra
per terra e lo guardò. << Ho sempre pensato che fosse
Hikari
la tua ragazza ideale >>.
<< Hikari? Siamo
solo amici >>.
<< Non è che la
stai usando per far ingelosire lei, vero? >>.
<< Perché dovrei?!
>>.
<< Hikari sembra
molto fragile e timida ma secondo me sbagli metodo >>.
<< Non mi piace
Hikari >>, insistette il fratello.
Bugiardo, si disse. Sei un
bugiardo.
Hikari gli piaceva ma
era... Hikari! La sorellina di Taichi, la tenera Hikari, dolce con
tutti! Lui compreso. Aveva paura di confondere amicizia con amore e
di fare una grandissima e pessima figura. E poi aveva anche paura di
Taichi, era ancora troppo protettivo nei confronti di sua sorella.
Piaceva a tanti ragazzi ed
era inutile negarlo, di questo il fratello se ne accorto eccome.
Takeru vedeva come i compagni di squadra di calcio dell'amico
guardavano la ragazza e lui soffriva di gelosia. Tanta gelosia.
Misae era carina e dolce
pure lei... E finora non era una cosa molto seria, si frequentavano e
basta.
Ma non era Hikari.
Le ragazze erano sedute
sugli spalti di fronte al campo. Meiko era in mezzo a Mimi e Hikari,
in braccio Meikumon, nascosto anche lui da goffi vestiti. Era
imbarazzata, fin da piccola non era abituata a stare in mezzo a tanta
gente, stava sempre in disparte. Anche se soffriva a non avere amici,
era troppo timida. Hikari e Mimi ridevano insieme ai loro Digimon e
lei stava zitta ma era felice di essere in mezzo a loro, potevano
essere veramente amiche.
<< La partita
comincia tra dieci minuti >>, Hikari guardò l'orologio e
poi
mise una mano nella borsa togliendo un pacchetto di patatine e
passandolo a Tailmon che allungava le zampe, ben felice.
<< Vuoi assaggiare?!
>>, fece a Meikumon. << Sono buonissime,
molto più di
quelle mangiate a Digiworld, queste sono fatte in modo strano
>>.
<< Gli umani
mangiano cose buonissime tutti i giorni! >>, replicò
Agumon
prendendo una manciata di patatine.
<< Meikumon non
mangia mai queste cose >>, disse Meiko.
<< Come mai? Palmon
vive di caramelle >>, rise Mimi.
<< Meiko è una
bravissima cuoca! >>, disse masticando patatine il
micetto.
<< Davvero?! >>,
esordì Hikari. << Accidenti, allora un giorno devi
cucinarci
qualcosa di buono >>.
Meiko annuì, arrossendo.
<< Certo >>.
Nello spogliatoio Taichi
si mise la maglia del suo numero e attese l'inizio della partita. Era
tentato di guardare dalla finestra che dava sugli spalti per vedere
se Sora era tra i tifosi, ma pensò che forse era meglio lasciar
perdere... Se non l'avesse vista ci sarebbe rimasto male, avrebbe
giocato di pessimo umore fin dall'inizio.
Sistemò la borsa nel suo
armadietto, sulla mensola più alta ma il peso gli fece perdere
l'equilibrio e diverse cose caddero sulla testa, occhiali modificati
compresi. Rimise calzini e maglie nella borsa, fece per togliersi gli
occhiali ma qualcosa attirò la sua attenzione: un'enorme distorsione
rossa proprio sopra il campo.
<< Oh no >>.
Le tre ragazze stavano
ridendo, Meiko si era sciolta. I giocatori cominciarono a uscire sul
campo e i tifosi emisero grida di entusiasmo.
<< Dov'è Taichi?
>>.
Si girarono a sentire
quella voce.
<< Sora! >>,
fece Mimi. << Pensavo non saresti venuta >>.
La ragazza fece un
passetto indietro, imbarazzata. << Be'... avevo un
impegno, mi
sono liberata solo ora >>.
<< Come no >>,
ridacchiò Mimi.
<< Seriamente, dov'è
mio fratello? >>.
Hikari guardava
preoccupata il campo. C'erano tutti i membri della squadra tranne
Taichi, a giudicare dalla loro faccia pure loro si facevano la stessa
domanda. L'arbitro fece per avvicinarsi ai membri della squadra del
Digiprescelto quando questo sbucò all'improvviso con gli occhiali
appoggiati sul petto, indicando con gli occhi il cielo. Le quattro
ragazze capirono al volo ma era ormai troppo tardi.
La bella giornata di sole
divenne improvvisamente grigia e dei boati fecero urlare tutti i
presenti. I cinque Digimon si liberarono delle tele cerate e vestiti
che li nascondevano, in allerta.
<< Sgombrate il
campo! >>, urlò Taichi.
Un odore nauseando si
diffuse, come se qualcosa avesse aperto le fogne.
Un Digimon orribile
apparve sul campo, una massa gelatinosa e puzzolente.
<< Raremon >>,
disse Tailmon.
<< Sarà un altro
Digimon Infetto >>, disse Sora.
Raremon urlò con quanto
fiato aveva contro gli spalti. << Fango! >>.
I presenti scapparono
tutti e le ragazze si buttarono sugli scalini e vennero protette dai
Digimon, il fango era melmoso e appiccicoso, le avrebbe soffocate.
<< Agumon!
Digievolvi! >>.
<< Anche tu Palmon!
>>.
Greymon e Togemon
apparvero in un secondo e si lanciarono contro Raremon.
<< Melma Corrosiva!
>>.
La melma li colpì in
pieno, ustionandoli.
<< Sora dov'è
Pyomon? >>.
<< L'ho lasciata
nello spazio digitale! >>.
<< C'è un PC
nell'ufficio dell'allenatore, vai a riprenderla! >>,
disse
Hikari.
<< Vengo con te >>.
Meiko si fece avanti coraggiosamente. << Meikumon potrà
proteggerti >>.
<< Grazie! >>.
Tailmon partì all'attacco
ma i suoi pugni erano niente contro quella massa informe. Ricadde con
grazia sull'erba ormai sporca e appiccicosa.
<< Fango! >>.
Tailmon saltò diverse volte per evitare l'attacco ma alla fine
fu colpita pure lei.
<< Togemon! >>,
Mimi corse verso il suo Digimon, era ancora a terra.
<< Greymon andiamo!
>>, lo incoraggiò Tai.
Raremon mosse la sua massa
gelatinosa verso l'edifico che comprendeva lo spogliatoio... e
l'ufficio dell'allenatore.
<< Sora e Meiko sono
lì! >>, urlò Hikari al fratello, scendendo verso il suo
Digimon.
<< Sora! >>.
Meiko e Sora entrarono
dentro l'ufficio, pregando che il portatile fosse acceso.
Fortunatamente lo era e Sora chiamo Pyomon ad alta voce.
<< Sora! >>.
<< Pyomon c'è
un’emergenza! >>.
Il Digimon uscì al volo
dallo schermo, in braccio a Sora. Improvvisamente tutto prese a
tremare, l'odore terribile penetrò dalle finestre, i vari trofei
caddero a terra.
Un urlo terribile e poi
una palla di fuoco. Greymon doveva averlo rallentato.
<< Sta venendo qua!
>>, urlò Meiko.
Fuggirono in fretta dalla
stanza, appena prima che il fango la invadesse. Il corridoio cominciò
a riempirsi e furono fuori poco prima di venire investite.
La scena che si presentò
era terribile: i tre Digimon erano a terra, sporchi di fango e
ustionati.
<< Pyomon! >>.
Birdramon volò sopra
Raremon e lo colpì con le sue fiamme ma lui le ritornò indietro con
un urlo crepitante.
<< Birdramon! >>,
Sora corse verso il suo partner Digimon sconvolta.
<< Meiko scappa! >>,
le urlò Taichi.
Greymon si alzò
faticosamente in piedi come Togemon e Tailmon. Si lanciarono contro
di lui ma con tre raffiche di fango acido le ributtò a terra.
Scivolò verso Meiko e Meikumon.
La ragazza indietreggiò
spaventata e il suo Digimon si mise di fronte a lei.
<< Non la toccherai!
>>.
Quasi per prenderlo in
giro si avvicinò ancora di più, gettando fango contro di lui e
allungò una mano schifosa verso la Digiprescelta.
<< Meiko no! >>,
urlarono tutti,
Il Digimon felino
arancione si rialzò. << Non toccarla! >>.
Una luce bianca apparve
dal Digivice di Meiko e allontanò Raremon, che grugnì di dolore.
Meikumon fu avvolto dalla
luce della digievoluzione, sparendo dalla vista di tutti. Meiko era
confusa e affascinata da quella luce, quasi ipnotizzata.
<< Meikumon
Digievolve... Tigramon! >>.
Meikumon era sparito e un
nuovo Digimon si piazzò davanti a Raremon. Il pelo era rimasto dello
stesso colore arancione ma striato da strisce nere, proprio come le
tigri. Il muso era allungato e gli occhi verdi grandi e minacciosi.
Gli artigli luccicanti, le bande erano molto più lunghe e il pelo
intorno al collo più folto. Intorno alla vita aveva una cintura con
una balestra e una spada nella mano destra.
<< Meikumon... >>,
sussurrò Meiko.
<< Meiko, ti
proteggerò io >>, disse con una voce molto più profonda.
Raremon, stanco di perdere
tempo, si gettò contro Tigramon con fare impulsivo, lanciando fango
a raffica. Con la spada distrusse ogni palla fangosa, proteggendo
Meiko.
Gli altri guardavano
sbalorditi quella nuova Digievoluzione.
Ormai Raremon era mosso
dalla rabbia e dalla vendetta, fu il punto debole su cui punto
Tigramon. Veloce come la luce lo confuse correndo attorno a lui, che
lo colpiva a caso, fino a che Tigramon non decise che era il momento
di finirla. La spada s’illuminò di una luce gialla, Tigramon fece
un salto e colpì Raremon roteando la spada e creando un tornado di
luce. << Spada Felina! >>.
Un’esplosione accecò
tutti e per trenta secondi nessuno capì più niente. Poi un raggio
di luce rischiarò le nubi grigie e la giornata ritornò a essere
serena.
Meikumon giaceva sul campo
distrutto, su un fianco, stanchissima.
<< Mei! >>.
Meiko corse verso la
piccola Digimon e l'abbracciò. << Sei stata bravissima
>>.
I Digimon ritornarono al
livello intermedio e barcollarono verso la coppia.
<< È stato
grandioso! >>, disse Agumon.
<< Non era mai
digievoluta prima? >>, le chiese Hikari.
Meiko scosse la testa.
<< Prima non sei mai
stata in pericolo e ha voluto proteggerti >>, disse Sora.
Taichi stette zitto ma
qualcosa non gli tornava più. Ripensò alla battaglia precedente con
Alphamon: quella volta erano presenti Meiko e il suo Digimon. E
Raremon aveva puntato contro l'edificio solo una volta che le ragazze
erano entrate. Certo potevano essere delle semplici coincidenze...
Guardava Meiko, lei rideva felice con Meikumon, fiera di lei. Ma per
Taichi qualcosa non quadrava...
<< Taichi >>.
Si girò verso Sora. <<
Ah ciao >>.
<< Non ho avuto
neanche il tempo di salutarti >>.
<< Non sapevo
saresti venuta >>.
Sora abbassò lo sguardo.
<< Ho deciso all'ultimo >>.
<< Sei arrivata al
momento giusto. Pensavo saresti andata a sentire le prove di Yamato
>>.
<< andrò domani al
concerto. Non mi sembrava il caso di andare anche alle prove, così
ho pensato... >>.
<< Non devi
giustificarti sai >>, disse un po' scontroso.
<< Non mi sto
giustificando! >>, reagì Sora. << Ti stavo
solo
spiegando com'è andata >>.
<< La partita ormai
sarà annullata, puoi andarci >>.
<< Ma si può sapere
che ti prende?! >>.
<< Niente. Ora è
meglio pensare a far stare bene i Digimon e andarcene a casa
>>.
Le altre ragazze avevano
assistito da lontano alla scena e si fecero gli affari propri.
Scapparono poco prima dell'arrivo della polizia e si divisero ognuno
per la propria strada.
Taichi era silenzioso con
Agumon in braccio.
Cosa diamine gli era
preso?
Aveva aggredito Sora senza
motivo. No, la verità era che sapere che sarebbe andata al concerto
di Yamato gli aveva fatto scattare la gelosia insensata. Lei alla
partita in teoria ci era venuta... Cosa contava poi? In fondo erano
amici ed era normale, anche Mimi ci era venuta. Andare al concerto di
Yamato per Taichi era un significato diverso, lei aveva piacere
ad andarci.
Cosa ne sapeva lui? Non
era nella testa di Sora e forse... cosa ancora più grave... neanche
nel suo cuore.
Angolo
autrice!
Salve a tutti!
Sono
tornata con il secondo capitolo!
Ho cercato di seguire i
suggerimenti che mi sono stati dati, spero di esserci riuscita :)
Come sapete di Meikumon
non ci sono ancora digievoluzioni quindi sono andata un po' a
fantasia, forse scopriremo a marzo quali sono!
Come potete notare i
Digiprescelti di Digimon Adventure 02 ancora non sono stati nominati
ma ho dei progetti pure per loro :)
Alla prossima!