Film > The Avengers
Segui la storia  |       
Autore: darkrin    26/11/2015    2 recensioni
12. - Dovresti provare a uscire con Sharon. Voglio dire, è una Carter, è un agente ed è bionda. I vostri figli sarebbero l’emblema del sogno americano – afferma Darcy con un ghigno, mentre la porta dell’ascensore si chiude alle loro spalle. (Darcy/Steve)
13. A volte Bucky scompare per giorni. A volte la familiarità e le sottese tensioni che ancora animano l’aria della Torre degli Avengers e il Winter Soldier che quasi gli brucia il sangue per tornare a premere il grilletto - terminare la missione -, diventano insopportabili. (Steve/Darcy/Bucky)
14. Mentre il mondo esplode, anche altre cose cadono a pezzi e l'unico filo di collegamento è quello di un telefono - anche se i telefoni non hanno più fili. (past-Darcy/Steve)
(Raccolta di minuscole storie sul tema della quotidianità | Coppie, Rating e Avvertimenti vari)
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clint Barton/Occhio di Falco, Darcy Lewis, Natasha Romanoff/Vedova Nera, Steve Rogers/Captain America, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Movieverse, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Note: 
- Giuro che mi piacerebbe essere in grado di scrivere cose profonde e sensate, ma LOL NOPE quindi, continuo a girare intorno alla demenzialità.
- C'è un riferimento a Jensen Ackles che è una strizzata d'occhio a questa storia perché io mi diverto così. 
- Ringrazio quell'anima santa che mi si è sorbita mentre scrivevo questa roba e che se l'è beccata per metà in anteprima e non mi ha spedita al manicomio a calci. Tivubì anche se non guardi The Lady.
- Sempre NO BETA quindi segnalatemi qualsiasi svista/errore/orrore/cose. 



 
Life with a Troll
 
 
 
- Dovresti provare a uscire con Sharon. Voglio dire, è una Carter, è un agente ed è bionda. I vostri figli sarebbero l’emblema del sogno americano – afferma Darcy con un ghigno, mentre la porta dell’ascensore si chiude alle loro spalle.
La ragazza ha i capelli scuri legati in una morbida treccia ( - Non ho fatto in tempo a lavarli ed è tutta colpa tua! -) e un sorriso malizioso sulle labbra dipinte di rosso. Steve esala un gemito disperato e lascia cadere la testa contro la parete alle sue spalle.
- Non anche tu, ti prego – supplica.
Da quando Bucky ha saputo degli infiniti e falliti tentativi di Natasha di trovargli una donna con cui uscire, ha deciso che è suo compito, in quanto unico vero esperto di tutto ciò che è Steve Rogers, trovare una donna che Steve non possa rifiutare. Natasha ovviamente non poteva accettare di venir messa da parte e sconfitta e, dopo mesi di tregua, Steve si è ritrovato ad essere nuovamente confrontato con un’infinita lista di nomi e possibili candidate per il cuore di Capitan America. E non dovrebbe davvero essere sorpreso che Darcy sia venuta a saperlo perché la giovane interna di Jane Foster sembra sapere sempre tutto ciò che accade nella Torre, ma aveva sperato che la voce impiegasse più tempo a raggiungerla.
Darcy ride, divertita, poggiandosi contro la sua spalla, mentre l’ascensore rallenta per fermarsi ad un piano a cui nessuno dei due deve scendere.
- Già vedo i titoli dei giornali: Capitan America finalmente corona il suo sogno d’amore con l’agente Carter, Neanche il ghiaccio spegne certe passioni, Al vero amore non interessa l’albero genealogico. Le case cinematografiche farebbero la fila per comprare i diritti della vostra storia, e, oh! Se dovessero scegliere Jensen Ackles per interpretarti devi assolutamente invitarmi alla prima! –
Conclude con un sospiro sognante che contrasta spaventosamente con il ghigno che ancora le aleggia sulle labbra e Steve ha improvvisamente l’orrendo presentimento che tutto ciò sia solo l’inizio di un lungo incubo.
 
 
 
- Ho sentito dire che Janet, del terzo piano darebbe di tutto per uscire con te – gli annuncia Darcy, rubandogli un pezzo di pizza dal piatto e lasciandosi cadere con malagrazia sul divano.
- E ho sentito un sacco di voci interessanti su di lei. Un sacco. Di. Voci – continua, con la bocca piena di pomodoro e mozzarella, calcando le parole e spalancando gli occhi in un’espressione che dovrebbe essere evocativa di qualcosa che Steve non è certo di voler sapere.
- E è rossa. Dovresti uscire con una rossa. Tutti dovrebbero farlo almeno una volta nella vita – continua, depositandogli i piedi in grembo e poggiando la testa contro il bracciolo del divano. – Io l’ho fatto ed è stata un’esperienza indimenticabile – affermando scivolando sui cuscini.
Da quella posizione, la ragazza sembra quasi sparire, ingoiata dalla felpa e dai pantaloni troppo grandi che indossa: Steve ne può vedere solo le dita delle mani, che gesticolano furiosamente, il naso e qualche ciocca scura, oltre ai calzini spaiati – su uno spicca il martello di Thor e sull’altro il volto stilizzato di un Hulk furioso - che Darcy gli ha abbandonato sulle cosce.
- Non sapevo ci fosse una legge a riguardo – borbotta, posandole istintivamente una mano su una caviglia.
- Sì, l'ho stabilita io ora. –
Non ha bisogno di vederla per immaginare il ghigno che le piega le labbra.
 
 
 
- Il problema è che sono donne? Perché se preferisci c’è sempre Gary, lo scienziato che lavora con Bruce – afferma, come colta da un’improvvisa illuminazione, smettendo improvvisamente di fare quello che stava facendo per metterlo a parte delle sue riflessioni.
- Sono certa che Bucky e Nat non si faranno problemi ad approvare. Voglio dire, vogliono solo che tu sia felice, Steve-o. Potresti anche fare qualcosa per rassicurarli. –
- Darce. Sul serio? – chiede ed ha la voce un po’ spezzata, un po’ piena di dolore perché sul serio? Ora?
La ragazza rialza il capo per guardarlo da sotto le ciglia scure con l’espressione più innocente e falsa che Steve abbia mai visto e l’uomo deve stringere i denti per non ringhiare, per non muoversi, non –
- Cosa? – domanda con candore, mentre stringe leggermente le dita intorno alla base del suo sesso.
Steve esala un: Darce spezzato e Darcy è Darcy ed è rumorosa e non si vergogna di nulla, ma ogni volta che Steve pronuncia il suo nome in quel modo lì, che è metà supplica e metà desiderio – ogni volta che le lettere che compongono il suo nome gli scivolano fuori dalle labbra, con un sospiro assonnato o tinte di una punta di esasperazione o accompagnate da quel sorriso che dedica solo a lei – Darcy si sente arrossire come quando aveva dodici anni e una cotta per il suo vicino di casa e non aveva il coraggio di parlargli di niente se non del suo cane (la loro relazione era finita con la prematura morte di Fuffy ed è una storia di cui Darcy non parla. Mai) e sente una voglia stupida di sorridere riempirle la pancia, ma è Darcy e Darcy non arrossisce, non sorride stupidamente se non davanti ai gattini che infestano tumblr. Darcy è testarda ed ha un piano da portare avanti.
- Stavo dicendo… Gary. Lo scienziato. –
L’espressione sul volto di Steve si riempie di una tale assoluta disperazione, che Darcy non riesce a trattenersi dallo scoppiare a ridere sonoramente. Poggia la fronte contro la coscia dell’uomo  – e non aveva mai provato un tale apprezzamento per le cosce di un uomo prima di conoscere Steve.
Steve borbotta qualcosa, poco più in su, e le posa delicatamente una mano sul capo e si limita ad accarezzarle i capelli, ad aspettare che si calmi e non fa niente, non chiede niente, non pretende niente e Darcy lo ricompensa posandogli un bacio sulla pelle nuda.
- Sei impossibile – le annuncia, con un sospiro, quando la ragazza rialza il capo, ma lo dice con quel tono e quel sorriso che dedica solo a lei.




 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Avengers / Vai alla pagina dell'autore: darkrin