Anime & Manga > Fairy Tail
Segui la storia  |       
Autore: fs_rm    26/11/2015    0 recensioni
Natsu e Lucy si troveranno ad affrontare una missione diversa dal solito.
Un passato che nemmeno Loki sapeva di avere e un conto in sospeso tra lui e una strana maga.
Un bambino che Aries dice di conoscere e i ricordi degli spiriti.
Ma quando in rischio sará la vita di Lucy, Natsu dovrá fare una scelta sofferta.
Riusciranno a superare tutto insieme anche stavolta?
Dal Prologo:
[...]Gli spiriti hanno sentimenti perché anche loro sono giá stati umani.
Loro vivono,sentono, amano per in un'altra vita aver vissuto, sentito... amato[...]

Dal primo capitolo:
[...]Lei otteneva sempre ció che voleva.
In un modo o nell’altro.[...]

[Nalu e Lories]
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aries, Loke, Lucy, Heartphilia, Natsu
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic

Capitolo 9 - Oonokikan (Il Ritorno del Re)

Dopo essersi svegliato in bosco, sentendo una voce che lo chiamava, era arrivato davanti un castello e nonostante parzialmente distrutto e segni di fuoco scurivano le pareti, il palazzo si ergeva alto contro ciò che aveva passato e piante rampicanti rivendicavano il forte. 
La voce lo chiamò ancora e Leo finalmente entrò. 
Camminava per i corridoi per la prima volta eppure sembrava che li conosceva da sempre. 
Percorsi che s'intrecciavano e lo confondevano, quel posto sembrava un labirinto, si sarebbe già perso se non fosse quella voce. 
Quella voce... 
Era la voce di un bambino e lo guidava, lui conosceva quella voce e la seguiva. 
La voce lo portò a quella che sembrava la sala del trono, la maggior parte delle finestre erano rotte e i cocci brillavano sotto la luce della luna che filtrava senza ostacoli, le tappezzerie giacevano a terra, alcune bruciate e quelli  che un tempo dovevano essere i troni degli sfortunati sovrani erano rotti. 
Eppure Leo sentiva una certa familiarità con tutto quello 
Se chiudeva gli occhi poteva vedere come il sole illuminava il salone attraverso le alte finestre, una moltitudine di persone venute a vedere i loro sovrani che sorridenti sedevano nei loro troni oppure si univano agli invitati per festeggiare. 
- Cosa?! - Leo aprì gli occhi confuso, quella visione era così reale, cosa gli succedeva? 
Un silenzio pesante avvolgeva la stanza, nessuno osava fiatare e tutti guardavano il re che in preda ai nervi, camminava da una parte all'altra del corridoio, sussultando ogni volta che il silenzio era rotto dalle urla della regina 
- Altezza, per favore - pregò uno dei suoi consiglieri - Si sieda, un parto richiede tempo - 
Il re nulla rispose. 
La regina, sua moglie, prima di quella gravidanza aveva subito una serie di aborti naturali e quando finalmente era riuscita a portare la gestazione oltre i mesi più pericolosi, i medici non erano sicuri della sopravvivenza ne del bambino ne della madre. 
Sentire sua moglie urlare non lo rendeva nulla fiducioso. 
Fu il vagito di un neonato a svegliarlo dal suo trans, alto e forte, il pianto risuonò nel palazzo, emozionandolo, era nato, suo figlio era nato! 
Impaziente, il re rimase in fronte alla porta finché la medica non la aprì. 
- Allora? - chiese il sovrano - Mia moglie e il bam...- 
- Sia la madre che suo figlio stanno bene - lo assicurò la medica 
- Figlio? - 
La medica sorrise - Congratulazioni, è un maschietto - 
Ma il re non la ascoltava più, preso dalla vista di sua moglie e figlio. 
La donna sorrise mentre il re si sedeva al suo fianco, ammirando il neonato. 
- Come lo chiameremo? - chiese lei e il re guardò la finestra, la luce della luna illuminando la stanza. 
Quella notte il leone brillava nel cielo 
- Leo - rispose lui - Leo Regar di Denebola*- 


Leo Regar, principe erede del regno di Denebola. 
Era un titolo un po' troppo grande per un bambino di sette anni se chiedevano a lui, Re Sirius si sorprendeva sempre di come quel titolo pesasse sulle spalle del suo sorridente, piccolo Leo, che trovava più gioia a giocare che ad ascoltare i suoi professori che cercavano di mettergli in testa la politica, e di come, un giorno, quel titolo tornerebbe da Leo e lui non ci sarebbe più per guidarlo. 
- Non ti spaventa l'idea, Leo? - chiese suo padre - Credi di poter essere un re, dopo che io non ci sarò più? - 
Il bambino sorrise - Se sarò come te allora sarò il migliore! - 
Il re scompigliò i capelli al bambino sorridendo - Certamente sarai anche migliore di me! - 
- Ius, non starai di nuovo parlando su come è essere un re al povero Leo? - chiese una voce a metà tra l'accusatore e il divertito. 
- Mamma! - - Ara!** - 
Il bambino corse dalla donna circondandole la vita, il punto più alto che riusciva ad arrivare e la donna sorrise, i capelli biondo cenere mossi incorniciavano un viso delicato e gli occhi blu scuro brillavano come stelle. 
- Mamma! Mamma! Papà dice che sarò il miglior re di Denebola - esclamò il bambino rivolgendosi ad Ara 
- Ma ricordati, dietro a ogni grande uomo, c'é una grande donna - disse Siriuse abbracciando la moglie - Trovati una buona regina, Leo! - 
- Una regina? - 
- Dai tempo al tempo, Ius - lo rimproverò Ara - Ci vorrà un po' prima che Leo pensi in sposarsi e se assomiglia a me ci vorrà la persona giusta - 
- Oh! E io ero la persona giusta? - la stuzzicò il re 
- No, eri un bambino viziato con manie di grandezza - fu la sua risposta 
- Cattiva - rise Sirius 
- Huuum, non capisco - disse allora Leo facendo i suoi genitori ridere
 
Leo continuò la sua esplorazione del castello e dei suoi ricordi. 
Si trovava in una specie di sala dei ritratti, però, così come il resto del palazzo, era danneggiata e metà dei quadri erano rovinati. 
In uno dei pochi quadri comprensibili, Leo riuscì a distinguere i volti dei suo ricordi, un uomo sui ventidue, i capelli e gli occhi castano chiaro, un sorriso imbarazzato mentre abbracciava una donna. 
La donna che non poteva essere maggiore di venti, i capelli erano mossi ed arrivano alla sua vita, un biodo cenere simile ai suoi e gli occhi non aveva nemmeno bisogno di guardarli per sapere. 
- Blu - sussurrò lui 
Il bambino non fece rumore, il viso impassibile, nemmeno le file di condoglianze lo smossero. 
Denebola aveva perso la sua regina e Leo sua madre. 
Un attacco inaspettato di draghi aveva ucciso Ara Regar, che ora era portata per le strade in quel triste funerale. 
Cose, persone ed eventi passavano davanti ai suoi occhi, però lui non li vedeva. 
Non aveva sentito più nulla da quando era arrivata quella notizia. 
Re Sirius guardò il figlio, era rimasto silenzioso durante tutta la cerimonia e anche ora, tra le pareti della sua stanza nulla era cambiato. 
Sirius sospirò, non avrebbe mai pensato che sarebbe mai arrivato un tempo in cui non avrebbe potuto vedere il sorriso di suo figlio. 
Sparito insieme ad Ara. 
- Leo... - sussurrò suo padre 
- Come puoi... - 
- Huh? - 
- Come puoi fare discorsi e rimanere impassibile davanti a tutte quelle persone?! - urlò il bambino, Leo era solamente triste, Sirius lo sapeva ma lo feriva lo stesso - Come puoi essere così calmo quando la mamma è morta?! - 
- Leo, ascolta... - 
- No! Non voglio ascoltare, la mamma non c'é più, lei era tua moglie, non t'importava nulla di lei?! - 
- Lei importava il mondo per me! - urlò lui facendo zittire il bambino - Non dire mai più una cosa simile - 
Il bambino guardò a terra, le lacrime che aveva trattenuto fino ad allora scorrevano libere. 
- Mi manca - sussurrò tra le lacrime 
Sirius abbracciò il figlio, le spalle scosse dai singhiozzi, aveva solo dieci anni, non dovrebbe sentirsi così. 
- Anche a me -
 
I ricordi sempre più vividi, si trovava ora in quella che un tempo era la sua stanza, la prima cosa che notò quando entrò furono i cocci di quello che un tempo doveva essere uno specchio, il letto era rovinato, le tende sbiadite avevano accumulato durante gli anni la polvere il che rendeva il loro originale colore discutibile. 
Il profumo dei fiori inondava la stanza. 
Re Sirius fissò arrabbiato il figlio e Leo si voltò con un sorriso colpevole 
Da quando aveva raggiunto l'età per bere, il giovane principe era facilmente trovato in uno dei bar del regno a festeggiare. 
Festeggiare, cosa, non ne aveva idea. 
- Padre! - 
- Leo! - la voce del re risuonò nella taverna - Ti piacerebbe spiegare cosa ci fai qui? - 
Molti degli aspettatoti della scena dovettero concentrarsi nelle proprie bibite dopo che lo sguardo del re li fulminò, le orecchie, nonostante tutto, erano attente ai possibili pettegolezzi del regno. 
- Beh, lo sai, da bravo principe che sono devo conoscere la mia gente e quale modo migliore se non ad una festa? - quella era una scusa patetica e lo sapeva pure Leo 
Il re sospirò - Torniamo al castello - 
Leo sconsolato, salutò tutti, i suoi amici erano comunque contenti, Leo aveva promesso un'ultima birra, le ragazze, proclamando teatralmente come lui sarebbe mancato, piangevano per l'addio. 
- Ma chi l'avrebbe detto? Mio figlio un donnaiolo - brontolò il re quando arrivarono alla carrozza dopo aver essere, finalmente, riuscito a staccare quelle ragazze da Leo. 
Il ragazzo rise allegramente - Non è colpa mia se sono irresistibile - 
Il re roteò gli occhi "Ara, ero davvero così quando ci siamo conosciuti?" ora capiva perché la donna  gli aveva dato tanto filo da torcere. 
- Papà?...- 
- Uh? - 
- Hai mai pensato a cosa saresti, se non fossi re? - Sirius si voltò per osservare il figlio che guardava fuori dalla finestra con un sorriso 
- Qualche volta, perché? - 
- Solo... - il ragazzo sospirò continuando a guardare il paesaggio - Cosa farei se potessi scegliere la mia vita, lo penso spesso - 
- Leo... - 


- Trovare una moglie? - chiese Leo sbalordito - Tu vuoi che io mi sposi? - 
- Entro la fine dell'anno - spiegò il re - Se sarai incapace di trovare una moglie fino ad allora, il tuo diritto di nascita sarà revocato - 
- C-cosa? Ma perché? - Leo non capiva 
Senza zii, fratelli o sorelle, lui era l'unico erede diretto di Re Sirius, se lui prendesse il trono, nessuno potrebbe... 
- Che razza di legge è questa?! - 
Il re ghignò - Non è una legge - 
- Ma... - 
- Te lo sto dicendo io! - 
- Papà! - 
- Senti Leo...- iniziò Sirius tornando serio - I miei consiglieri chiedono che per rendere il regno più forte, sia introdotto sangue magico alla nostra famiglia... - 
- In poche parole un matrimonio combinato - concluse Leo 
- Esatto - il principe osservò il padre, Sirius era stanco, lo notava dalle spalle curvate, le occhiaie sotto gli occhi e nonostante l'aspetto forte e la presenza di potere che progettava nella stanza, Leo sapeva che il padre era malato e sempre più debole, ma quello che lo colpì di più furono i suoi occhi. 
I suoi occhi tralasciavano la tristezza che sentiva fin da quando sua moglie era morta 
- Non voglio questo per te - 
- Papà... - 
- Quindi se non troverai qualcuno da amare fino ad allora, sarai libero per scegliere come vivere la tua vita - 
- Allora è fatta! - esclamò Leo sorprendendo il re - Ed un ballo sia! - 
- Eh? Un ballo? - chiese Sirius 
- Te l'ho già detto una volta - Leo sorrise - Non c'è modo migliore di una festa - 


La musica riempiva la stanza che decorata faceva la stanza sembrare anche maggiore e la luce dei candelabri brillava sui dettagli dorati delle pareti. 
Leo però era seduto il più lontano possibile dalla sala da ballo, aveva danzato con almeno sette ragazze da quando la festa era iniziata e molte altre cercavano disperatamente di farsi notare, il che normalmente non gli dispiacerebbe, però quella sera lui stava cercando una moglie, e quello aveva scatenato tutte le ragazze del regno. 
Dopotutto quale ragazza non sarebbe interessata al giovane principe, ricco ed affascinante, in cerca di una moglie da rendere un giorno regina. 
Leo sospirò, forse non era stata una grande idea. 
Fu allora che notò una ragazza dirigersi verso il giardino, il vestito bianco appena al di sopra del terreno, da come si guardava in torno sembrava confusa. 
Leo seguì la misteriosa ragazza e rimase sorpreso quando la vide togliere i tacchi e salire sul bordo della fontana, sorrise quando la sentì cantare allegramente. 
- Ehi! - la chiamò però questo la distrasse e lei perse l'equilibrio. 
Leo cercò di afferrarla ma tutto che riuscì fu cadere insieme a lei nella fontana e prima anche di accorgersene stavano ridendo. 
Quando la ragazza lo guardò, Leo rimase senza parole. 
I suoi occhi erano di un bellissimo violetta. 
Quando arrivò nell'ultima stanza, la voce che lo chiamava e l'aveva guidato fino ad allora smise, era arrivato dove la voce voleva. 
Era una stanza piccola se comparata alle altre, parte della parete era distrutta, così come il resto del castello, giocattoli erano sparsi per terra, alcuni distrutti, un piccolo letto, ovviamente di un bambino, era rovesciato, come anche i libri e i disegni che un giorno dovevano essere colorati erano ora sbiaditi, perduti nei secoli. 
Leo sentiva il popolo che lo acclamava mentre la corona dorata che una volta apparteneva a suo padre era posata sulla sua testa. 
- Ed ecco Re Leo Regar di Denebola! - gli applausi si fecero più forti e lui sorrise al suo popolo. 
La luce che entrava dava alla stanza un'aura eterea, come fosse ferma nel tempo. 
Ma l'unico ad esserlo era lui. 
Tutto quello che sapeva, tutto ciò che credeva di essere, era questionabile. 
Per la seconda volta in 700 anni, Leo non sapeva più chi era. 
Leo, lo spirito del leone oppure
Leo Regar di Denebola.









*********

 

Gomenasai, gomenasai, gomenasai, GOMENASAI!!! 

E' più di un anno che non aggiorno questa ff e non ho scuse ç_ç Immagino non vi ricordiate nemmeno più chi sono io T.T 

Spero vi piaccia nonostante il ritardo (*va a nascondersi in un angolo*) 

*: Denebola è la seconda stella (Se non si conta Algieba che è una stella doppia) più brillante della costellazione del leone, Regulus é la prima 

**: Ara è il nome latino della costellazione dell'altare 

Quando Leo dice "Per la seconda volta in 700 anni" la prima è dopo la morte di Karen ;) 

Ara non appare molto in questo cap e per ora non ho in programmazione di farla apparire di nuovo (forse, se trovo un qualche motivo per la sua presenza) però credo che la sua personalità sia simile a quella di Reina di Rave Master (chi altro capisce le referenze? XD) 

Per il fatto che l'intero capitolo sono basicamente i ricordi di Loke, la sua età varia parecchie volte, comincia quando è nato, passando per i suoi sette, dieci, quindici, diciassette e finisce ai suoi diciotto anni. 

Solo per specificare che Leo dice che se lui non diventasse re allora nessuno potrebbe e però non è proprio così, cercate di capire che Leo è cresciuto con tutti che gli dicevano "Tu sei il principe e un giorno sarai il re" però quando un re non può assumere il trono per una ragione o un'altra ci sono i reggenti che possono governare finché l'erede non è pronto, e caso Leo non si fosse sposato fino alla fine dell'anno il prossimo nella linea di successione sarebbe stato suo figlio e non lui. 

In un momento, che non ricordo quando, Mashima spiega che in Fiore, l'età minima per bere é 15 anni, in Denebola pure u.u 

Una mia amica aveva proposto che finissi il capitolo con la cerimonia di coronazione di Loke e allo stesso tempo il parto di Sean, e ho provato a scriverlo ma non è venuto molto bene, ma come ho adorato la sua idea Sean è nato nello stesso giorno della coronazione ^o^ 

Abbiamo un sacco di Leo in questo cap non è vero XD Beh, il prossimo avrà un sacco della nostra Aries-chan ;) 

Titolo prossimo chappy: Hikari o shuchō (Rivendicando la luce) 

A presto!!! 

 
 

fs_rm 

p.s: Sto pensando di scrivere una nuova ff intitolata "Dark Future" come si può capire dal titole é sul viaggio nel tempo, é la storia che ho detto di star progettando nell'ultimo capitolo. Cosa ne pensate? 
Vi dò l'introduzione(sto lavorando per migliorarla, gomen): 
"Degli strani bambini arrivano a Fairy Tail, conoscendo più di quanto possibile, possedendo magie che non dovrebbero. 
Chi sono quei bambini? E cos'è Ragnarok?" [GerzaNaluGruviaaccenni ad altre coppie]

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: fs_rm