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Autore: Polly_anna    27/11/2015    14 recensioni
Questa storia partecipa al contest " al bivio". Cambia solo un po la storia che noi conosciamo, o forse cambia tutto. Buona lettura, per chi vuole =)
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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il mio amico dorme.
Dorme fra le mie braccia  dopo che entrambi abbiamo pianto, moltissimo, su questo amore non vissuto, sulla violenza dei nostri gesti, su quel che siamo.
 Un bacio, leggero, sulla fronte, mentre mi ricopriva le spalle e io piangevo, un  bacio a cui ho risposto con dolore, abbracciandolo.
Eppure sino a pochi istanti prima stavo urlando. E anche lui.
Il mio amico, il ragazzo dall'occhio verde su cui negli anni ho sentito ogni genere di commento femminile, di cui ho ammirato la calma, la pacatezza, il cuore, l'intelligenza, soffre come un cane a causa mia.
Io ho ridotto il mio amico all ombra di se  stesso.
Io non potevo lasciarlo andare via in quelle  condizioni.
il mio amico ha avuto una reazione pesantissima, mi ha fatto paura, e mi ha sconvolto.  
Ma io gli ho tolto la terra da sotto i piedi. Non si fa con la propria famiglia. 
A tuo fratello non si dice "basta, vattene , non ho più bisogno di te."

Sto sveglia, e passano le ore.
Quando eravamo bambini dormivamo spesso insieme, ma capitava molto più spesso che fosse lui a consolare me.
Non ce la faccio a vederlo così, piangere e supplicare perdono anche nel sonno .
Soffro molto per lui. Sono maledettamente responsabile del mio commilitone, del mio compagno d'armi, ma cosa devo fare?
Ha fatto una grossa fesseria il mio amico, a infrangere la regola dell'amico. E adesso non so cosa faremo.
Sta quasi albeggiando, e io non ho chiuso occhio.
Ho pianto un po', ma più che altro mi sono macerata nei pensieri.
Vorrei avere la facilità con cui Andrè ha sempre pianto, perchè dopo che si è pianto sfogarsi è più facile.
Non possiamo rimanere così.
Non entrerà nessuno, se chiudo la porta, ma devo chiuderla.
Così mi scosto, e la camicia si sposta, a ricordarmi ancora cosa è successo qualche ora fa.
Andrè... ma a te chi te lo ha fatto fare...
MA come ti sei fatto ridurre da questo fallimento di uomo che non è nemmeno una donna tutta intera...
Ma cosa ti ho fatto fare...
Chiudo la porta, mi lavo la faccia, e mi cambio, nella stanza da bagno.
Quando torno ad affacciarmi lui non c'è.
è scivolato via come un gatto...
Forse, se vado a prendere aria fuori, riuscirò a riordinare i miei pensieri meglio che stando qui ad arrovellarmi di fronte all'alba... 
 
Non ce l'ho con te. Preferisco dimenticare.

Sono qui da sola e queste parole risuonano nella mia anima con la stessa intensità con cui l'atlantico risuona nelle mie orecchie.
Fanno freddo, sul mare in inverno, la solitudine, e certe decisioni prese per te..
Preferisco dimenticare.

Che arroganza.
Ma arrogarsi non è chiedere un diritto ?
Quale diritto hai chiesto arruolandoti in mezzo a una ciurmaglia che non ti sopporta, per stare dietro a tua sorella?
Perchè lo sai vero, che stai perdendo tempo dietro a qualcosa che somiglia ad un incesto?
Nessun cenno a quella sera maledetta. Parole dure fra noi, ma io voglio un gran bene a mio fratello.
Solo vorrei si svegliasse. Non deve starmi dietro.
Anche se ho passato una notte intera a baciare le tue lacrime e ad accarezzare i tuoi capelli,  sei sempre mio fratello.
Anche se ti ammiro e penso che tu sia bello, nel corpo nella testa e nell anima, che la tua anima sia grande, sei sempre mio fratello.
E quando ti fanno a pezzi e ti trovo a piangere che non devo sposarmi, stai tranquillo non mi sposo con nessuno.
Ma non riesco a dirti " nemmeno con te." e in realtà nemmeno a pensarlo.
 
Stasera ho gridato al cielo che sei mio .
E non so cosa vuoldire quando una donna marca su un uomo questa proprietà.
Forse con un fratello non si fa così. Ma io non lo so. Ho solo sorelle.
Il fratello di casa dovrei esssere io. Avrei dovuto esserlo per lo meno .... Che fallimento.
Ma non ho tempo per pensare ai fallimenti, perchè stavolta, chi piange sulle tue ferite, chi ha bisogno di essere rassicurata, consolata, abbracciata e baciata sono io. 
Stavolta voglio te, e voglio che tu stia bene.
Ma voglio capire qualcosa di me, e di quello che pensavo di amare come un fratello.
Ma forse non sei gelosa dei commenti che le dame fanno su tuo fratello.
Forse non noti le sue mani di saggio, i suoi capelli neri, quel bellissimo occhio cangianti. 
Forse  a tuo fratello non dici che hai dubbi sul vostro rapporto. Non è cosa da fratelli.

Mi avvicino a te.
Sono passati tre strani giorni, di silenzi imbarazzati, lunghe occhiate, tensione...
Faceva freddo l'altra sera quando mi hai raggiunto sulla terrazza con un mantello, e io ti ho confessato, incerta, a voce bassa, di averlo urlao al cielo, di aver detto che eri mio.
E mi vergognavio di dirti questa cosa.
Andrè, dagli occhi cangianti, ma chi te lo ha fatto fare? Perchè hai voluto me?
Era strano l'abbraccio in cui mi hai chiuso, mentre io guardavo verso il boschetto, e tu stavi dietro di me, la voce mi tremava, e tu ascoltavi. Incredulo. Timoroso. Mi hai circondato la vita con le braccia.
 Ma io mi sono già girata, e ti ho baciato. E non sapevo che lo avrei fatto prima di farlo.
 
Si corteggia tuo fratello dopo che lo hai baciato?
No. è l'uomo che ti deve corteggiare.
Ha senso che mio fratello mi corteggi?
Ma che periodo strano... la donna che non riesce ad essere un uomo, che si trova rose rosse sulla scrivania, sorrisi scintillanti di un unico occhio verde cangiante, biglietti infuocati o solo teneri, e si chiede di quale altra prova ha ancora bisogno, e vede un occhio verde in ogni rosa.
Ma chi l'ha detto che era mio fratello? ma io perchè ci ho creduto?
Andrè, a furia di passeggiate sulla senna, di mani fra i miei capelli, di parole buone sussurrate al mio orecchio, di sentirmi chiamare mia preziosa e mia amata, ci sto quasi credendo.
Quando ti dico che non hai fatto un buon  affare, tu sorridi e inizi la tiritera, mi stringi fra le braccia e guardiamo il tramonto insieme. 
Tu sei stata creata per essere la mia preziosa, la risposta alla mia vocazione.
MA anche tu. 
Mio prezioso.
Mio amico.
Mio amato.
Mio tutto.
E non lo sai, non so se riesco mai  a esprimerti quanto mi sei essenziale, quanto stando con te sento la vita, quanto è facile abituarsi alla felicità che invade la vita.
Io ora sono tua, e vorrei esserlo per tutti.
Il rispetto, e il desiderio con cui mi tocchi sempre, e il desiderio di te che sento crescere in me.
E intorno la vita che stiamo costruendo, e quella che ci circonda
Non ti dico nulla, ma ho iniziato a cercare una casa. E un sacerdote.
Ma tu mi spiazzi, una sera sul fiume, con una semplice domanda, che mi ricorda che è l'uomo a dover fare queste cose, che le decisioni si prendono insieme, e che io sono una donna.
Sono la tua preziosa.
Si, ti sposo. Non desidero altro mio amato.
Sei mesi di fidanzamento, gli stati generali che si avvicinano, la fatica, iil nostro reggimento che sa e non dice, un matrimonio segreto, che tanto altro non possiamo avere, ma sono tua, per sempre, di fronte a Dio e agli uomini.
  
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