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Autore: Gamora96    27/11/2015    1 recensioni
Dal testo: "Nonostante sembrasse tanto giovane, però, il suo sguardo tradiva una profonda tristezza, e una maturità che Luka non aveva mai visto, neppure negli occhi dei suoi stessi genitori"
Genere: Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Luka prese presto l'abitudine di andare a trovare Sarah ogni giorno. Non appena i suoi uscivano per lavorare nei campi, il bambino trovava una scusa per poter sgusciare fuori di casa e fare visita alla piccola bambola. Sarah era molto felice di avere Luka accanto a sè. A quanto pare era molto che non vedeva suo padre, e rimanere da sola in quella torre era insopportabile. Era così bello avere qualcuno con cui parlare. Luka, poi, era incredibile. Aveva un'energia fuori dal comune e quando parlava riusciva ad incantarla. Ben presto, il ragazzo iniziò a portare dei libri con sè, da leggere a Sarah che, a quanto pare, non aveva mai imparato. All'inizio la bambola si sedeva in un angolino, con le ginocchia al petto, e ascoltava incantata le favole che Luka le narrava, ma ben presto, il bambino decise di provare ad insegnarle a leggere, in modo che potesse gustarsi quelle splendide storie anche senza il suo aiuto. Un giorno, mentre la bambola leggeva una favola su di un cavaliere che rischiava la vita per salvare una dama, si rivolse a Luka confusa
"Qui c'è una parola che non conosco" disse alzando il libro e indicando col dito di legno la parola in questione "Amore ... cos'è?"
Luka ci riflettè a lungo. Non era facile da spiegare. Persino un adulto con una certa esperienza non poteva spiegare razionalmente e con assoluta precisione il significato di quella parola "L'amore" disse infine "È un sentimento. Il sentimento più forte che un essere umano possa avere"
"Solo gli esseri umani provano questo sentimento?" domandò Sarah seria
Luka abbassò lo sguardo, imbarazzato. Che stupido! Dimenticava sempre che lei non era umana "Beh ... suppongo di si. Non ne sono sicuro"
Sarah rivolse di nuovo il libro verso di sè e lo osservò attentamente. Sulla copertina, era stato ritratto il cavaliere, che portava tra le braccia la sua dama "Che tipo di sentimento è?"
"Non è semplice da spiegare. Amare una persona vuol dire ... tenere a lei, volerle bene. Ma non è semplice affetto, è qualcosa di più. Quando ami una persona vuoi passare tutto il tuo tempo con lei, sentire ogni giorno la sua voce ..."
"Tu provi amore?"
Luka fece spallucce "Voglio bene ai miei genitori, ma non credo sia la stessa cosa. Cioè si li amo! Ma in modo diverso!" sospirò "È una cosa da adulti comunque. La capirò meglio quando crescerò" Sarah mise via il libro leggermente offesa "Perchè solo gli esseri umani possono provare amore? Cos'hanno di tanto speciale?"
"Beh" disse Luka arrossendo "Per quanto ne so, è il cuore che ci permette di provare sentimenti, perciò immagino che provino amore le creature che hanno un cuore"
"Allora io posso provarlo!!" esclamò la bambola felice
Luka strabuzzò gli occhi sorpreso "Tu hai un cuore?" Sarah annuì con decisione, sempre più esaltata "Posso vederlo?"
La bambola si tirò su la maglietta, mostrando il petto nudo di bambina. Anche se il suo busto era ricoperto di pelle chiara, era evidente che si trattava di un corpo anormale. Era completamente liscio, privo di qualsiasi elemento anatomico. Metteva un po' di soggezione. Sarah non sembrò notare il disagio del bambino. Cercò con le dita il punto in cui doveva trovarsi il cuore, e spinse leggermente contro la pelle sottile. Afferrò con delicatezza la pelle sul suo petto e la tirò verso l'esterno, aprendo un piccolo cassetto che rivelò l'interno del suo corpo. Luka rimase a bocca aperta. Stavolta, viti e bulloni passarono in secondo piano quando vide il piccolo globo di luce azzurro che le brillava nel petto "Mio padre dice che è questo a rendermi viva"
"Che cos'è?"
"Non lo so di preciso, ma se gli esseri umani hanno bisogno di un cuore per vivere, allora posso dire che sia questo il mio cuore, perchè senza non vivrei"
"È bellissimo" Sarah arrossì, e Luka la imitò. La bambola richiuse il cassetto sul suo petto e rimise in ordine i suoi vestiti. Poi afferrò un nuovo libro e cominciò a leggere.

Sarah e Luka divennero grandi amici. Spesso il bambino riusciva a convincere la bambola ad uscire dalla sua stanza per giocare insieme nel castello, ma per quanto provasse non riusciva a convincerla ad uscire all'aria aperta. Diceva che suo padre non voleva, che era pericoloso per lei perche gli abitanti del villaggio non avrebbero capito. L'avrebbero guardata come fosse un mostro e le avrebbero strappato il cuore dal petto prima che lei potesse fare loro del male. Luka provava a convincerla che non era così, che come lui si era affezionato a lei anche gli altri lo avrebbero fatto, ma Sarah non lo ascoltava. Eppure sapeva che la bambola desiderava uscire e vedere il mondo, un po' come lui, che voleva lasciare il villaggio per scoprire cose nuove.
Un giorno la bambola gli mostrò la stanza in cui suo padre le aveva donato la vita. Era una stanza molto grande e buia, piena zeppa di cianfrusaglie e oggetti strani di cui Luka non conosceva l'utilizzo
"Tuo padre era un inventore!" disse il bambino con meraviglia analizzando attentamente ogni oggetto nella stanza "Ora capisco. Gli davano dello stregone perchè non capivano le sue invenzioni. Gli uomini di questo villaggio sono crudeli. Allontanano chiunque sia un po' diverso da loro"
"Lo diceva anche lui"
"Non hai idea di dove sia?"
Sarah fece di no con la testa "Era partito per non so quale tipo di viaggio. Mi aveva promesso che sarebbe rientrato presto ..." il suo sguardo si rattristò "A questo punto temo che sia morto"
Luka la prese per mano e la guardò con decisione "Non devi preoccuparti! Non rimarrai mai da sola. Ci sarò io qui con te"
   
 
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