Serie TV > The Vampire Diaries
Segui la storia  |       
Autore: Farbig_21    27/11/2015    0 recensioni
Bloody Diary è la classica storia, Elena s'invaghisce di Damon mentre è ancora fidanzata con Stefan. Stefan capisce e non capisce. Damon sta male, Elena è confusa. Katherine è la spacciatrice del gruppo. Klaus e Caroline ogni tanto fanno la loro comparsa. Droga, alcool e fame. Una fame eterna.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline Forbes, Caroline\Klaus, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Klaus | Coppie: Damon/Elena, Elena/Katherine, Katherine/Stefan
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Mi crogiolo nei miei vizi”

 
La cocaina aveva sistemato gran parte degli effetti del fungo. Damon d’altra parte stava lentamente degenerando sul bancone del Gryll, la bottiglia di whiskey aveva oltrepassato la metà e l’umore non era molto migliorato.
Elena oltrepassò la porta, in preda ad una sensazione di fame e nausea, arrivò al bancone quasi cadendo, e voltandosi lo vide. Lo sguardo di lui incrociato nel suo, intento a bersi anche lo stomaco, Damon.  Distolse lo sguardo, e notando la bottiglia, fece segno a Matt di portarle un bicchiere. Bevve d’impulso, veloce ed elegante. “Aahh! Mi ci voleva proprio!” Questa si che era una bella soluzione. “Non puoi fare altro che distruggerti” Le parole di Stefan risuonarono nella sua testa, scacciò il pensiero versandosi un altro bicchiere. “Stefan”- Appunto -” è già a nanna o ti ha dato il permesso di uscire?” “Finiscila, piuttosto come mai tu sei qui?” – “Mi crogiolo nei miei vizi.” - “A proposito di vizi, io e te dobbiamo parlare.”- “Stiamo parlando.” –“Sai cosa intendo.” Disse spazientita “Vuoi, quindi, parlare SOLI?” Damon sorrise, un sorriso provocatorio, dannato, eccitante. Era il sorriso preferito di Elena e lei doveva solo fare un passo, lo avrebbe baciato. Davanti a mezza Mystic Falls nel Gryll, bastava un passo e tutti avrebbero saputo che lei voleva solo lui. No. “Sta zitto, ci vediamo alla mia macchina.” – “Ti piacciono i posti stretti?” Elena non rispose, prese la bottiglia di whiskey, la infilò nella borsetta ed uscì. Entrò in macchina senza sapere bene cosa fare o dove andare, in un lampo Damon le fu accanto. Cominciò a guidare, non sapeva ancora in che direzione andare, ma doveva uscire da Mystic Falls, le serviva un luogo dove nessuno la conoscesse. Ma prima bisognava fare “rifornimento”. “Katherine, dove sei?” – “Mi sto facendo un bagno, voi tossici non mi date un attimo di tregua.” – “Arriviamo.” E attaccò, Katherine non fece neanche in tempo a dire “Arriviamo chi?!”
Arrivarono ad una piccola villetta appena fuori Mystic Falls, Katherine guadagnava un sacco ed era perfino riuscita a comprarsi una non troppo piccola, accogliente dimora. “Ci vediamo di sopra.” Si dissero all’unisono, e pochi secondi dopo stavano entrambi guardando Katherine che si faceva il bagno.
“Uffa, non si usa più bussare? Non sono ancora vestita.” – “Nulla che io non abbia mai visto” dissero, di nuovo, insieme. I loro sguardi s’incrociarono per un breve attimo prima che entrambi lo distogliessero imbarazzati. “Allora.. Se volete qualcosa da me dovete prima rispondere a tre domande.” – “Hm” – “Uno, cosa ci fate voi due insieme, a casa mia? Due, cosa diavolo è successo fra di voi? c’è una tensione che mette i brividi. Tre AVETE GIA’ FINITO I MIEI FUNGHI?” – “Uno, non sono affari tuoi. Due, non sono affari tuoi. Tre.. Eh” Damon era abbastanza divertito “Ma basta funghi, dacci qualcosa di meno pesante, un po’ d’erba magari.” – “E qualche pasticca” aggiunse Elena. “D’accordo, quanto?” – “10 grammi e quattro pasticche.” – “Io non prendo pasticche.”  Fece Damon “Sono inutili, neanche le sento.” – “Infatti sono per me.” Presero il tutto diedero un bacio a testa a Katherine e furono di nuovo in macchina. Nervosi e taciturni. Damon accese lo stereo  “Heaven, Have an easy place..” Talking Heads, Heaven. Niente di meno adeguato al momento.  “Dove andiamo?” – “A casa mia, ho bisogno di Zefiro.”
Zefiro era il bong di Elena, un Roor, di 55 cm in vetro, dritto, micidiale ed implacabile. Implacabile come il Dio.  “Ma tu entri dal retro, non voglio che nessuno di veda.”
Non voleva fare nulla d’avventato, doveva solo parlare con Damon in un luogo in cui nessuno potesse né vederla né sentirla. Chiuse la macchina e percorse il tratto di strada che la portava alla sua porta. Aprì e andò in cucina, Damon la stava aspettando, con già in mano un altro bicchiere con un intruglio marroncino, probabilmente Fernet. Lo guardò appena e andò di sopra. Si chiuse in bagno e si guardò allo specchio, aveva le occhiaie più scure e più incavate del solito, era dimagrita, ma rimaneva bellissima. Si  sciacquò volto e polsi e andò in camera sua, aprì l’armadio, prese Zefiro e scese di sotto. Damon era ancora nella medesima posizione. Elena chiuse le tende, prese la sua borsa, e si sedette al tavolo, esattamente di fronte a lui. Cominciò a sgrammare l’erba, un odore fresco e piacevole si dissolse nell’aria, aggiunse un po’ di tabacco e riempì il braciere fino all’orlo. Prese una boccata d’aria e tirò su, lentamente. Chiuse gli occhi, respirò a fondo e ripose lo sguardo in quello languido, di lui. Era ora di affrontare l’argomento. “Senti, è stato..” Stava per dire esattamente le stesse parole che gli aveva rivolto poche ore prima. Ma si corresse. “E’ stato bellissimo, ma non accadrà più, non dovrà più accadere, mai più.” – “E allora perché sono qui?” – “Cosa? Perché, ecco, io, noi..” Noi, non si era mai rivolta a lui dicendo “noi”, aveva un suono strano, dolce ed aspro allo stesso tempo “Noi dovevamo parlare, e qui.. Qui non c’è nessuno. Siamo soli” Fece un altro tiro “Damon, io ti voglio bene. Ma amo..” . “Ma amo Stefan, lo so. Elena ho capito! Io non ti ho chiesto nulla, sono due giorni che TU mi stai intorno. Prima vieni a casa mia, poi al Gryll, poi mi porti qui. Sei tu che vuoi qualcosa, io non ti ho chiesto nulla.” Non ci aveva pensato,  erano giorni che passava molto più tempo con Damon che con il suo fidanzato. “Non è vero, è che dovevamo parlare tutto qua. Ora che ho chiarito tutto.. Puoi andare, se vuoi.” – “Sai bene che non voglio andarmene, come tu non vuoi che io me ne vada.” Si avvicinò a lei, talmente vicino da sfiorarla con la punta nel naso. Elena chiuse gli occhi, d’istinto si abbandonò alle labbra di lui, fredde. Il sapore di alcool sulla lingua. Damon la prese in braccio, ella gli si avvinghiò alle anche senza smettere di assaporarlo. Lei sapeva di fumo, di nostalgia mista a lacrime. Damon la spinse contro il muro, avvolgendola, sentendone ogni sfumatura. Dal profumo di sangue all’odore dei suoi capelli. Elena si sottrasse violentemente alla tentazione, allontanò da se Damon, lanciandolo al di là della stanza. Lui la guardò duramente e svanì.
                        

 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: Farbig_21