Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: namelessfed    27/11/2015    0 recensioni
«Quando le persone pensano alla neve la collegano subito a qualcosa di candido, innocuo, di certo non pensano ad un'assassina che sarebbe in grado di ucciderti con uno sguardo.»
---
Davano l'impressione di essere due poli opposti. Nessuno avrebbe mai immaginato che quelle due persone completamente diverse fossero invece tanto simili.
In molti dicono che gli opposti si attraggono. Ma se per una volta, fossero due persone apparentemente diversi ma così profondamente uguali ad attrarsi?»
'Ti odierò, se potrò. Altrimenti ti amerò a mio malgrado'.
Genere: Azione, Romantico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

«Neige dove vai?» Caleb la beccò mettersi il giubbino di pelle.

Odiava quando usciva e non lo avvisava, se le fosse successo qualcosa non se lo sarebbe mai perdonato.

«Esco» disse con nonchalance sapendo di farlo arrabbiare.

«Questo l'avevo capito,» alzò gli occhi al cielo «dove vai?»

«E' tutto il giorno che tengo d'occhio quel ciccione obeso di Wilson, ho diritto anche io a un po' di pace, non credi?» ovviamente era retorica, sarebbe uscita anche se Caleb le avesse detto di no.

La osservò cercare qualcosa nella borsa. Sussurrò un 'eccola' e cacciò la pistola che mise dietro ai pantaloni che le fasciavano le gambe magre.

«Aspetta che vengo anche io»

«Oh non pensarci neanche!» gli puntò un dito contro «Non ho bisogno di un cane da guardia»

Caleb sbuffò tufo della testardaggine della rossa.

«Almeno porta il cellulare» le lanciò l'iPhone che prese al volo.

«Ottimi riflessi» ridacchiò prima di chiudersi la porta alle spalle.

Nonostante fosse quasi Marzo per le strade tirava un leggero venticello che obbligò Neige a nascondere il viso nella sciarpa. Prese le cuffiette nella tasca del giubbino e le inserì nel telefono per poi mettersele nelle orecchie. Dopo quella lunga giornata l'unica cosa che le avrebbe migliorato l'umore era la musica.

Le vans nere -ormai distrutte- toccavano l'asfalto velocemente lanciando qualche sassolino che si trovava sul marciapiedi. Dopo almeno mezz'ora si trovò di fronte all'insegna del locale.

La campanella, postata sopra la porta, trillò segno che qualcuno era entrato. L'aria calda del locale costrinse Neige a liberarsi dalla sciarpa e dal giubbotto di pelle. Andò alla cassa e ordinò un cappuccino che non tardò ad arrivare, pagò e si diresse in uno dei tavoli liberi.

Portò la bevanda calda alle labbra e ne sorseggiò un po' mentre leggeva qualcosa dal telefono.

«Ehi Neve» la voce del ragazzo attirò la sua attenzione, sbuffò appena si rese conto che David era a pochi metri da lei.

Lo aveva conosciuto quando andava ancora a scuola, ha cercato in tutti i modi di farla "innamorare" di lui, ma tutti i suoi sforzi non facevano altro che giocare con la pazienza della ragazza.

«Mi chiamo Neige, no neve» sbottò.

«Ma neve è più bello»

«Sai cos'altro è bello? Un mio pugno sulla tua faccia»

Lo odiava. Era uno di quei soliti ragazzini con gli ormoni a mille che escono con le ragazze solo per portarle a letto, si credeva figo quando invece era solo stupido. L'avrebbe già ucciso se Caleb gliel'avrebbe permesso. Diceva che era figlio di una nota famiglia e che poteva aiutarli nella loro missione e che quindi non gli doveva torcere neanche un capello.

«E' quel periodo del mese?» ridacchiò credendosi divertente.

«E' completamente inutile che date la colpa al mestruo per il mio carattere da acida, la realtà è che mi state tutti sul cazzo»

«Quando ritorni a scuola?» chiese speranzoso il moro cambiando argomento.

«Non ritorno»

Ci aveva provato ad andare a scuola come la maggior parte di tutti i suoi coetanei. Ma vedere tutti quei ragazzi così immaturi e stupidi tutti i giorni metteva a dura prova la sua pazienza. E poi, a lei non serviva la scuola.

Sorseggiò il suo cappuccino prima di alzarsi e uscire dal locale.
Non si preoccupò si salutare David, sperò solamente che non l'avrebbe seguita. 
Aveva la rabbia facile, lo sapeva, ma davvero non ce la faceva a parlare con quel essere, la urtava e non poco.

Buttò il cartoncino della bevanda nell'immondizia ed entrò a casa.

«Com'è andata la passeggiata?» le chiese Caleb seduto sul divano intendo a vedere qualche film.

«Una schifezza, ho incontrato David» disse disgustata e si sedette sul divano vicino all'amico «Cosa guardi?»

«Ti prego dimmi che non l'hai menato» ignorò la domanda della rossa e ciò la fece sbuffare.

«No, non l'ho neanche sfiorato» roteò gli occhi «Cosa guardiamo?» ripetè.

«Horror?»

«American Horror Story»

Neige cercò la serie TV e iniziarono a vedere la seconda stagione, la sua preferita.

Caleb era il suo migliore amico, poteva sempre contare su di lui era l'unico trai quattro in quella casa che la sopportava più di tutti. Il suo carattere metteva a dura prova le amicizie, ma Caleb non l'aveva mai lasciata.

Neige si addormentò sulla spalla del moro dopo aver guardato la terza puntata della serie. Caleb la prese in braccio e la portò di sopra nella camera della ragazza.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: namelessfed