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Autore: kymyit    28/11/2015    1 recensioni
Qualcosa è in moto a Digiworld fin dai tempi della sua nascita e nonostante i tantissimi anni trascorsi, non si è mai risolto. Lucemon è tornato e i Demon Lords complottano per abbatterlo.
A due gemelli l'onere di custodire i suoi poteri: Yamato e Ylenia Ishida.
I due saranno loro malgrado l'occhio del ciclone, fra digimon che li vogliono morti o vivi tutti per il loro tornaconto. Se poi aggiungiamo nuovi prescelti problematici e vecchi prescelti i cui digimon sono nientemeno che i cari Dark Masters, le cose si complicano assai.
Chi la spunterà nel caos della battaglia? Lucemon? Daemon? I digiprescelti? O forse sarà solo un massacro totale?
Saga Attuale: Wrath's Showdown.
Dopo aver avuto a che fare coi redivivi Dark Masters, i digiprescelti devono affrontare il Demone dell'Ira per ostacolare il suo progetto di assorbire i poteri di Lucemon sfruttando il piccolo Risei.
Witchelny, la città magica, viene assediata. Riusciranno i prescelti a vincere salvando non solo il bambino, ma anche Ken Ichijouji e i fratelli Saiba? Perché il demone ha più di un asso nella manica.
[ATTENZIONE: Sto aggiustando la storia dai primi capitoli, cercando di non fare troppi cambiamenti drastici.
Modificato CAPITOLO 1]
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Yamato Ishida/Matt
Note: Missing Moments, Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Chronicles of Light and Darkness' Quest'
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Twins' War Cap 26
Capitolo 26: Raccattare i pezzi




Don't cry for long
Our time is coming closer
Fight through the pain of it all
And remember that rising comes after the fall.
(After the fall, We as Human)



L'alba che sorse su Witchelny colorò coi suoi riverberi rosati le macerie sparse, causando un forte senso di malinconia a chiunque osservasse quello sfacelo. Chi si era illuso di poter preservare gli antichi edifici, le abitazioni, l'ateneo o la torre dell'orologio, anche solo una singola costruzione dalla furia del Demone dell'Ira, si era sbagliato. Pennacchi di fumo grigio si levavano lentamente al cielo pastello non più sconvolto dalle battaglie. Timidamente, alcuni digimon iniziarono ad affollare le vie distrutte per constatare quali danni avesse causato la battaglia. Un Magiciamon fece rotolare via un grosso masso, per cercare i resti della propria vita in quella che era la sua abitazione. C'era una vecchia foto sotto la polvere, la strinse fra le mani tremanti. Sarebbe stato meglio non combattere e arrendersi? Era il pensiero di molti. C'era chi voleva che la vita proseguisse distaccata da ogni tragedia e c'era chi pensava che Witchelny sarebbe morta col tempo, se avesse continuato ad isolarsi. Quello era ciò che Wizarmon pensava. La città era una comunità isolata da Digiworld. Loro si ostinavano a ritenerla un mondo a parte, ma la verità era che si trattava di un piccolo satellite, un piccolo mondo costruito nelle pieghe di uno spazio in perenne rivoluzione. Nonostante gli insegnamenti ricevuti, la sua patria era legata al Mondo Digitale a doppio filo, più di quanto gli stessi abitanti avessero potuto immaginare, più di quanto avessero voluto ammettere.
Il mago sospirò al vociare crescente, all'aria che sapeva di fumo e cenere, di corpi bruciati e di sangue. Perché i morti sparivano, ma non ciò che si lasciavano dietro.
-Wizarmon.-
Era Witchmon, la sua rivale di sempre. Assieme a lei c'era Sorcerimon, pochi passi più indietro. E c'erano anche due Magiciamon gemelli. Erano sempre stati i migliori dei loro corsi, loro cinque. Ma era storia vecchia, lontana. Al presente erano solo dei sopravvissuti ad una distruzione che non aveva risparmiato nulla. E a rendere il boccone ancora più amaro c'era la consapevolezza di essere stati traditi da qualcuno che stimavano e rispettavano.
-Se solo fossimo riusciti a capirlo... forse Wisemon sarebbe stato vivo, adesso.- disse con malinconia Wizarmon.
-Il senno di poi è inutile.- rispose Sorcerimon.
-I digiprescelti stanno pianificando il contrattacco.- continuò Witchmon -E sta per iniziare una riunione per decidere se affiancarli o meno.-
-Ce n'è davvero bisogno?- replicò Wizarmon -Chi vuole unirsi a noi lo faccia.-
-Senza Wisemon o Mistymon non abbiamo più una guida.- disse mesto il maschio dei gemelli di Earthlin.
-No, ce l'abbiamo ancora.- ribatté Wizarmon e col capo indicò la piazza.
La statua di MedievalDukemon era miracolosamente sempre al suo posto.

°

-Si dia inizio alla riunione.- esclamò Taichi. Le ferite di tutti erano state medicate e risanate dalla magia curativa, altrimenti, Taichi e Yamato avrebbero avuto bende ovunque a proteggere la pelle ustionata e avrebbero puzzato di pomata lontano un miglio. Il secondo poi avrebbe avuto dolori ovunque, grazie al Demon Lord che gli aveva "stimolato" tutti i centri nervosi. Koushirou avrebbe avuto un occhio bendato a causa di una scheggia di legno che l'aveva ferito durante un'esplosione. Tentomon era stato colpito da Daemon mentre si evolveva e questo l'aveva salvato da morte certa, ma aveva riportato seri danni, tanto che c'erano voluti diversi minuti per rimetterlo in sesto. Infiniti minuti in cui il suo partner era rimasto col cuore in gola a pregare. Ylenia avrebbe avuto ancora le ferite inferte da Matadormon, così come Bearmon, che però era Superdigievoluta e perciò i danni si erano attenuati. Tailmon aveva riportato numerosi lividi e fratture, la sua lotta contro Kuzuhamon le aveva lasciato pesanti segni addosso e un sapore amaro per il triste finale. Hiroyuki aveva anche lui lividi ed ustioni, così come Mimi. Lilymon e Musyamon erano messi peggio di loro, ma tutto sommato erano in salute. Musyamon era un digimon molto resistente. Ciò non toglieva che DeathMeramon gli aveva fratturato parecchie costole. Mamoru aveva lividi ed escoriazioni ai polsi ed era stato avvelenato dalle ragnatele di Dokugumon. Anche LoaderLeomon ne aveva risentito in parte e il veleno gli stava corrodendo la corazza. Tutti, insomma, persino Mika erano rimasti feriti in modo più o meno grave. Persino Bakumon e Black Agumon, salvi grazie alla prima, che aveva gettato a terra l'altro Intermedio e la sua piccola amica, così che le fiamme di Daemon non potessero ucciderli.
Il digimon di Risei non era solo frustrato, era su tutte le furie per molteplici ragioni. Uno: non era riuscito a proteggere il suo partner.
Due: non aveva avuto speranze contro il Demon Lord in quella forma. Oh, ma l'avrebbe trovato. Aveva trovato cose che la maggior parte dei digimon non sapeva manco se davvero esistessero, sarebbe andato fino in capo al mondo per ritrovare il Demone e fargli sputare sangue per quell'affronto!
E per riavere il bambino.

Gli alleati non erano messi meglio e Jijimon e Babamon erano esausti, così come Wizarmon e i pochi abitanti di Witchelny che dopo la battaglia si erano dedicati alle cure magiche di tutti. I vecchi Mega non volevano perdere tempo per salvare il piccolo Risei e avevano dato fondo a tutte le loro energie. Erano anche loro nella sala, accasciati in un angolo a riprendersi dalle fatiche, ma attenti.
L'ambiente non era molto spazioso.
Era una stanza spartana, nel quale Andromon e Gennai avevano provveduto a sistemare un grosso computer e nella quale erano disposte in cerchio parecchie sedie. Lungo tutta una parete era aperto uno squarcio irregolare che si affacciava su una via alla periferia di Witchelny. Imperialdramon se ne stava accucciato là fuori a centellinare le energie, perché era l'unico che poteva muoversi rapidamente e raggiungere il nemico. Jijimon si era occupato di lui immediatamente, anche se non aveva subito molti danni.
Non potevano permettersi che involvesse.
-Meramon, allontanati, mi stai ustionando!- protestò Ogremon.
Leomon alzò gli occhi al cielo.
-E tu Yukidarumon non mi stare così attaccato, sei gelido!- continuò a protestare l'orco.
-Che bei ricordi.- fece Mimi, con un sorrisino malinconico. -E dire che la situazione era disperata anche allora...-
-Non è così disperata, se hanno ancora fiato da sprecare...- commentò Centarumon.
-Forse era meglio aspettare prima di curarlo...- commentò Jou, fissando l'orco in tralice.
Decisamente, la stanza era molto, molto affollata.
E se non fosse stato per qualche siparietto comico qua e là, l'umore sarebbe stato davvero pessimo, come nemmeno un'ora prima.

Quando aveva riaperto gli occhi, il digiprescelto dell'Amicizia aveva voluto sapere subito cosa fosse successo. Perché aveva un terribile sospetto.
-Dov'è Risei?-
Gli sguardi degli amici radunatisi intorno a lui alla spicciolata parlarono chiari, ma fu Koushirou a dare voce alla sua paura.
-Daemon ha preso Risei e Ken.-
-No!- il tono dell'amico fu più un lamento che un'esclamazione. Si afferrò la testa fra le mani per ricordare. Ricordare cos'era successo, perché lui invece era stato risparmiato.
-Wisemon ci aveva fatto fuggire.- iniziò Koushirou -Ma quando ti abbiamo sentito urlare, Risei è voluto tornare indietro.-
-Perché non l'avete fermato?- lo accusò Yamato.
-Ci abbiamo provato, anche se non avremmo voluto.- rispose Koushirou con lo sguardo distolto da lui per la vergogna. -E comunque, non riuscivamo a tornare indietro, fuori dal libro.-
Guardò gli altri.
-Non so spiegarlo, ma eravamo in una dimensione all'interno del suo libro. Non so dove di preciso o dove saremmo usciti, ma non potevamo tornare indietro. Risei però è riuscito ad aprire un varco.-
Guardò Yamato dritto negli occhi.
-Ha urlato e si è aperto un varco.-
-Come Majin Bu?- saltò su Daisuke.
-Come Majin Bu.- replicò Koushirou.
-Poi è corso fuori.- aggiunse Tentomon. -Non avevamo difese e lui ha preso Risei e Ken.-
-Vi aveva in pugno tutti e tre e ci avrebbe ucciso prima di andarsene se non fosse stato per Daisuke e Imperialdramon.- concluse il rosso.

Molti occhi puntarono il quattordicenne e il drago imperiale.
-Beh, non è stato solo merito nostro!- esclamò il ragazzo agitandosi sulla sedia.
-È stato il cavaliere.- spiegò Imperialdramon con la voce di ExVeemon.
-Noi non siamo riusciti a fermare Daemon e non sapevamo come raggiungerlo.- continuò con quella di Stingmon. -Abbiamo pregato di raggiungervi. Volevo raggiungere Kenchan... E l'ascia del cavaliere si è sollevata.-
Tutti si guardarono stupiti.
-Ha aperto il varco dimensionale.- spiegò Daisuke. -È stato come un colpo di vento. Un fendente e si è aperto un varco. Vi abbiamo visto e abbiamo cercato di fermare Daemon, ma il vigliacco è riuscito a scappare!- esclamò battendosi un pugno sul ginocchio. -Fortunatamente almeno siamo riusciti a colpirlo al braccio e ha lasciato la presa. Così almeno tu sei qui.- concluse guardando Yamato. -Mi dispiace per Risei! Te lo prometto, lo salveremo, io- Yamato gli mise una mano sulla testa per interromperlo.
-Va bene così, Daisuke. Grazie.- fece con un sorriso triste. -E grazie anche a te.- disse poi ad Imperialdramon..
-Cosa facciamo adesso?- domandò Iori.
-Dobbiamo raggiungere la base di Daemon e restituirgli il favore!- ribatté Daisuke.
-Con gli interessi.- aggiunse Miyako.
-Sapessimo dov'è! A proposito...- iniziò Taichi -Daemon ha portato via anche Neo e sua sorella.-
-Sua sorella?- domandò Yamato, spiazzato. -Quella ragazza era sua sorella?-
-Sì. Daemon deve aver fatto qualcosa anche a lei, hai visto quello che ha fatto a quella Kuzuhamon, no?-
Yamato annuì. E come poteva dimenticarsi di quello che aveva visto.
-Rei non era cosciente, aveva lo sguardo vacuo.- continuò Taichi e strinse i pugni -Finalmente quei due stavano tornando ad essere felici e lui... quel bastardo...-
-Perché mi stai dicendo questo?- domandò il prescelto dell'Amicizia, indagando sul comportamento dell'amico.
Il prescelto del Coraggio gli lanciò un'occhiata eloquente.
-Perché Daemon li ha usati per trovarci...-
-So benissimo che non è colpa loro.- replicò quello. -Probabilmente senza Neo Saiba non ci avrebbe mai trovati e questo mi fa incazzare, ma non li abbandoneremo, se era questa la tua preoccupazione.-
-Yamato...- Taichi lo guardò con occhi lucidi e luminosi. -Sei diventato così maturo...-
-Ma finiscila!- replicò tirandogli un pugno in testa.
-Sorina, il mio bambino è cresciuto!- continuò quello, imperterrito.
-Dai...- la rossa si grattò la nuca, sudando freddo. -Cerchiamo di pensare ad un buon piano.-

La ricerca del buon piano non andò subito in porto, perché senza conoscere la locazione dell'obbiettivo era impossibile organizzare un attacco decente, figurarsi uno vincente, perciò il poco "buonumore" che c'era andò subito a farsi benedire. Ad un certo punto, mentre Mamoru e Iori sciorinavano ipotesi a Koushirou, Ylenia alzò la mano.
-Riguardo alla base, io avrei un'idea.-

°


Jou, Mimi, Ylenia e i loro digimon, insieme a Sorcerimon, si diressero in ciò che restava dell'ateneo, dove molte delle aule rimaste erano state adibite a ricoveri di fortuna per i feriti che l'ospedale non riusciva ad ospitare. Sorcerimon accompagnò i ragazzi in una zona isolata dalle altre.
-Mimichan...- fece Ylenia, mentre camminavano per i corridoi. -Come fai ad essere sempre così buona con tutti?-
La ragazza sembrò impacciata nel rispondere.
-Ecco... non mi sembrava giusto. Anche perché avevamo vinto, che senso aveva infierire oltre?-
-Infatti, non ce l'ha.- disse Jou. -Ma a loro non importa.-
-Vogliono solo difendere la loro città.- replicò Sorcerimon. -Personalmente non m'importa, ma so che se giustiziassero i prigionieri non potremmo individuare la base di Daemon, perciò mi opporrò a questa scelta, come Wizarmon.-
-Grazie, Sorcerimon!- esclamò Mimi.
-Calma, ragazza. Abbiamo una discreta fama qui a Witchelny, io, Wizarmon e gli altri tre, ma non tanta autorità come Wisemon o Mistymon. E dopo quello che è successo la città si chiuderà ancora di più in se stessa. Non so fino a quando acconsentiranno alle nostre richieste.-
-Non posso permettere che li uccidano.- Mimi strinse i pugni.
Jou si tirò su gli occhiali, era perfettamente d'accordo con l'amica, ma era molto pessimista al riguardo.
Sorcerimon si fermò davanti ad una porta e aspettò il gruppetto.
-Sicura?- domandò Bearmon.
Ylenia annuì.
-Sicura.-
Il mago di Baluluna aprì la porta su uno stanzone polveroso ed ampio rivestito di talismani, nella cui penombra giacevano incatenati molti dell'esercito di Daemon. Fra tutti loro spiccavano DeathMeramon e Dokugumon.
-Bastardi!-
E un Minotarumon che si lanciò con ferocia verso il gruppo. Non ci fu bisogno per i digimon prescelti di evolvere, perché Sorcerimon, con calma innaturale colpì il soldato al lato del collo col bastone e lo scagliò a terra.
-Non approfittare troppo della clemenza dei digiprescelti.- lo ammonì.
Il Minotarumon cercò di tirarsi su con rabbia.
-Sai che me ne faccio della clemenza di un gruppo di mocciosi?- si alzò e tentò nuovamente l'attacco -Preferisco morire qui e subito!-
Sorcerimon lo colpì nuovamente, con freddezza.
-Ma che stupidaggini sono!- urlò Mimi, la cui voce zittì il brusio inferocito levatosi. -Non si tratta di clemenza, ma di umanità! E mi spiace molto che tu non sappia cosa sia, perché ti farebbe bene averne un po'!- urlò contro il Minotarumon. Palmon alle sue spalle tese la zampa per dire qualcosa, ma le uscì solo un -Mimichan...- lamentoso.
-Però, che caratterino...- commentò Dokugumon. -Non starebbe male a dettar legge nel nostro esercito.-
DeathMeramon fece una risatina metallica, prima di riflettere su quanto detto dal commilitone. Anche l'altro tacque, pensieroso.
-Ti spiace se ti medico la ferita?- domandò Jou, accennando alla schiena di DeathMeramon.
-Sì.- replicò quello -Non accetto la pietà del nemico.-
Mimi fece per ribattere.
-Ma non intendo neppure morire.- rispose il digimon. -Posso fare da solo.-
Jou sospirò.
-Purtroppo non è cosa che puoi fare da solo.-
Il digimon emise un ruggito sommesso di frustrazione e la prescelta della Sincerità sbuffò.
-Uomini... mai che accettino aiuto.-
Quando l'avevano trovato, DeathMeramon era agonizzante. MetalPhantomon aveva voluto umiliarlo maggiormente ferendolo alla schiena. Come fosse stato un vigliacco, ripeteva con rabbia tentando di rialzarsi, circondato dai maghi che volevano fargli la pelle. E Mimi non aveva resistito a salvarlo. Si era intestardita e aveva impedito ai maghi di ucciderlo, a costo di venire colpita dagli incantesimi.
-Un buonismo ridicolo.- mormorò DeathMeramon, irritato.
Mimi lo fulminò con un'occhiataccia, gentilmente ricambiata dal nemico. E mentre fra i due volarono scintille, Ylenia ne approfittò per toccare il braccio del generale. In pochi, brevi, istanti scorse alcuni suoi ricordi.
Vide i cinque generali tirare a sorte per decidere chi di loro dovesse comandare l'attacco.
Li vide scherzare e litigare.
L'ambiente era spartano, così militare. Nessun indizio. Solo infinita malinconia e rabbia.
Altri ricordi, i compagni caduti.
Gli ultimi istanti di Kuzuhamon.
MetalPhantomon che si portava rapido alle sue spalle e gli apriva uno squarcio sulla schiena.
"Come se fossi stato un codardo!" urlava l'anima di DeathMeramon.
Alla malata gioia per la carneficina imminente si sostituì la confusione e la rabbia del tradimento, molto più comprensibile.
"Dove si nasconde?" pensò la ragazza. "Più a fondo."
-Ehi, che vuoi?- protestò DeathMeramon sottraendosi al suo tocco. S'intestardì e lo toccò di nuovo.
Un istante, fu sufficiente.
Vide un deserto circondato dall'oceano e alte montagne lisciate dal calore della lava inerpicarsi le une sulle altre.
Poi il flusso di ricordi s'interruppe, perché con uno strattone il digimon la allontanò da sé. La ragazza cadde a terra con un gemito di dolore.
-Yle!-
-Tutto bene, Bearmon...- la tranquillizzò la ragazza
massaggiandosi il fondoschiena.
Sorcerimon fece per colpire il nemico, ma lei lo fermò.
-Cosa credevi di fare?- domandò irritato il generale d'argento.
-Voglio salvare i miei amici, come tu vuoi vendicare i tuoi, ne sono sicura!- sbottò la prescelta della Memoria.
-Non sono affari tuoi!- ruggì il digimon.
-Buona nuova, lo sono!- replicò lei, che, a differenza di Mimi, un'altra ripassata di cazzotti glie l'avrebbe data.
-Yle, calmati...- la pregò Bearmon.
-Daemon vi ha traditi, possibile che non vogliate vendicarvi?!-
-C'è il mio onore in gioco, mocciosa! Che voi lo vogliate capire o no, non è affar mio! Io mi vendicherò! Non verrò mai a chiedervi di farlo per me!-
-Nessuno te l'ha mai offerto, bestione!- replicò lei.
Jou l'afferrò e tentò di allontanarla.
-Ylenia, aspetta, dai, lascia stare!-
-Lasciami, senpai!- si agitò lei -Questo bestione non prova la minima gratitudine!-
-Per favore!-
Il povero prescelto dell'Affidabilità ebbe il suo bel da fare per calmare la ragazza, in più i prigionieri lì intorno non se ne stettero zitti e il risultato fu che anche Mimi si agitò. Quando alla fine il ragazzo lasciò quella prigione di fortuna, era assolutamente stremato.
Gomamon era fiero di lui, perché in quegli anni Jou aveva accettato l'imposizione di non poter tornare a Digiworld solo a patto che Gennai gli fornisse libri e materiale per i suoi studi sulla medicina digitale. E se molte vite erano state salvate quella notte, Jou ne aveva i meriti.
Ma certo non sarebbe andato a raccontarlo a nessuno.
Modesto come al solito, sorrise Gomamon.
DeathMeramon, nel frattempo, mentre intorno a lui volavano commenti aspri e sprezzanti contro i digiprescelti, fissava con l'animo in lotta la borsa dei medicamenti lasciata ai suoi piedi insieme ad un foglio con le istruzioni per l'uso.


°


Quando il gruppetto tornò nella "sala riunioni", fu accolto da un'opprimente aria d'attesa.
-Allora?- saltò su Yamato, raggiungendo sua sorella. -Dov'è?-
-Ehm...- fece Ylenia -Non lo so...- e prima che il maggiore ribattesse, la ragazza si rivolse al prescelto della Conoscenza. -Ho visto un deserto sul mare e delle montagne.-
-Oh, fantastico... siamo su un'isola piena di deserti, montagne e, guarda un po', in mezzo al mare!-
-Yamarin, stai calmo.- s'intromise Taichi.
-Non dirmi di stare calmo, accidenti!- sbottò quello. -Stiamo solo perdendo tempo!-
-Se preferisci andare a cercare per tutta Digiworld senza uno straccio di idea, fa pure.- ribatté il ragazzo del Coraggio.
Koushirou prese da parte Ylenia.
-Meglio se mi descrivi quello che hai visto.-
Lei annuì e i due iniziarono una nuova ricerca, mentre, purtroppo per i timpani di tutti, Taichi e Yamato continuarono a battibeccarsi.
-Così?-fece Koushirou, mostrando a Ylenia la foto di una costa frastagliata.
-No, no, le rocce erano più scure e poi era visto dal mare...-
-Come se fosse un'isola? Così?-
-No, le montagne erano diverse, più lisce... ecco, tipo queste.-
-Da quando sei così prudente?- continuò Yamato.
-E tu da quando sei così attaccabrighe?- replicò il leader dei digiprescelti -No, aspetta. Sei sempre stato così!-
-Ok, stop!- s'intromise Sora, separando i due. -Avete ragione entrambi. Ci vuole un buon piano che metta Daemon nel sacco in modo da sconfiggerlo in fretta.-
I due si ruggirono contro, la tensione li stava logorando.
-Basta, pareggio!- esclamò Sora.
-Il pareggio non è contemplato!- replicarono i ragazzi in coro, lasciando di stucco non solo la prescelta dell'Amore, ma anche i presenti.
"Roba da pazzi, sono sincronizzati anche quando litigano..." pensò Sora sudando freddo.
-TROVATO!-
L'urlo di trionfo di Koushirou salvò la situazione.
-Grande!- esclamò Ylenia battendogli il dieci.
-Dov'è?!- ruggì Yamato.
-Diglielo prima che ti sbrani...- mormorò Hiroyuki, mentre il rosso si rimetteva a trafficare col suo portatile con tutta la calma del mondo.

-Allora?- insistette il prescelto dell'Amicizia avvicinandoglisi ancora di più con Black Agumon al seguito.
-Sì.- rispose Koushirou. -Grazie a Ylenia, ora so dove si trovano.-
Spinse il pulsante d'invio e sulla parete integra si proiettò la mappa di un continente.
-Si trova in questa zona del continente WWW.- continuò il rosso, indicando un'isola ad est del continente. -Ovviamente nascosta dalla solita barriera.-
-Dubito che riusciremo ad entrarci come nell'altra base...-commentò Pyomon.
Koushirou fece un sorrisetto furbo.
-Già... però Daisuke e Imperialdramon mi hanno dato un'idea.-
Il prescelto di Coraggio e Amicizia s'irrigidì.
-I... io?-
-Devo ancora verificare, ma credo funzioni.-
-E quella cosa?- domandò Yamato, speranzoso.
-È quasi pronta.-
-Come quasi? Non abbiamo tempo per- Koushirou interruppe l'amico, che stava già andando nel panico. -Tranquillo, Yamato. Ci vorrà mezza giornata per finire.-
-Mezza giornata?! Non abbiamo tutto questo tempo!-
-Sì, invece.- replicò il prescelto della Conoscenza. -Perché per attraversare l'oceano ci vogliono minimo due giorni di tempo.-
Se in quel momento Koushirou sperava di placare l'amico, scoprì a spese dei suoi poveri timpani di aver peggiorato la situazione.
-Due giorni?!-
-Due giorni. Per loro. Noi abbiamo Imperialdramon.-
Yamato tacque, preso in contro piede.
Rimase in silenzio per qualche secondo. Era nervoso, troppo nervoso. I suoi nervi stavano cedendo e il peggio doveva ancora iniziare.
Strinse i pugni.
-Mi dispiace... so che non dovrei agitarmi così...è solo che...-
-Scuse accettate.- s'intromise Taichi dandogli due forti pacche alle spalle. -Ora pensiamo a come fare il culo a strisce a Daemon.-
-Aspetta almeno che mi scusi bene!-
Mentre i due si punzecchiavano ancora un po' sotto gli sguardi di compatimento dei loro digimon e di Sora e Pyomon, Yukidarumon sollevò un altro problema.
-Anche se sappiamo come raggiungere la base, dobbiamo sapere chi stiamo per combattere, ragazzi. Daemon non ci ha pensato due volte ad eliminare i suoi generali, evidentemente conta su qualcuno di molto più forte al suo servizio per rimpiazzarli.-
-Come MetalPhantomon.- convenne Leomon. -Ho notato che aveva una stella d'oro addosso, mentre quegli altri generali una d'argento.-
-Brutto segno...- commentò Daisuke -Beh? Non sappiamo nulla di loro?-
-Purtroppo Daemon non scopre mai le sue carte.- protestò Ogremon -Conoscevamo quei cinque di fama e MetalPhantomon per essere il suo luogotenente, ma per il resto...-
-Si dice che si sia circondato di potenti e spaventosi guerrieri, che portano distruzione e morte ovunque.- continuò Leomon.
-Ho sentito che uno di loro è un digimon marino dal veleno letale.- fece Yukidarumon. -E che un altro è velocissimo, tanto che ha sterminato un intero villaggio in pochi attimi.-
-Mmmm... io ho sentito solo che MetalPhantomon raccoglie personalmente energie negative torturando psicologicamente le sue vittime con incubi tremendi.- commentò Meramon.
-Forse potremmo costringere i prigionieri a parlare.-
ghignò Ogremon agitando la sua clava d'osso.
-O forse potremmo chiedergli di farlo per favore.- lo contraddisse Mimi piegandosi verso di lui e facendogli gli occhi dolci.
-O forse potremmo... potreste- si corresse Ogremon -chiedergli per favore di vuotare il sacco, ecco.- biascicò seccato, evitando lo sguardo della ragazza.
-Dubito che ci diranno qualcosa.- fece Gomamon, caustico.
-Tentar non nuoce.- replicò la ragazza sulla porta.
-Mimi, aspetta!- le corse dietro Palmon, esasperata.

°


DeathMeramon si sarebbe aspettato torture e ancora torture, non certo una ragazzetta coi capelli rosa che gli chiedeva dove fosse il loro quartier generale e chi fossero i guerrieri più temibili al servizio di Daemon.
-Tu... sei completamente fuori di testa!- esclamò Dokugumon, sconvolto.
Un coro d'insulti e frasi poco decorose si levò contro la prescelta della Sincerità e la sua partner. Palmon si tenne pronta ad evolvere al minimo pericolo e Sorcerimon era al suo fianco, silente e attento.
-SILENZIO!- tuonò DeathMeramon. -Voi digiprescelti siete pazzi. Volete davvero sfidare uno potente come Daemon?-
Mimi lo fissò senza dire una parola.
-Tsk...- il digimon si passò la mano fra i capelli. -Il mio onore non mi permette di rivelare informazioni che indeboliscano il mio Signore.-
-Che vi ha traditi.-
-Mimi!- esclamò Palmon.
DeathMeramon si batté le mani sul petto fasciato.
-Ma sono in debito con te e il tuo amico occhialuto, perciò vi dirò una cosa: a guardia della sua base,-
-Nell'isola ad est del continente WWW?-
DeathMeramon tacque un attimo.
-Sì.- disse freddo. Il tempo di zittire i cori di protesta e poi riprese.
-Daemon ha altri cinque generali. Solo sconfiggendoli potrete ottenere le cinque chiavi d'accesso.-
-Chi sono questi cinque?- domandò speranzosa la ragazza.
-Sei sorda? Ho detto una cosa.-
-Ma questo non serve a nulla!- protestò lei.
-Allora lascia che ti dica io una cosa.- gracchiò Dokugumon. -I nomi di quei cinque sono: MetalPhantomon il Mietitore, Spinomon della Pioggia di Sangue, Pukumon la Scheggia Velenosa, Devitamamon il Distruttore e TygerVespamon l'Inseguitore. Anche se hanno dei nomi di merda, non sottovalutateli. Francamente, spero li facciate a pezzi.-
-È un modo per dire che fate il tifo per noi?- Mimi gli fece l'occhiolino.
-Se lo farete, Daemon capirà chi sono i veri inetti.- replicò DeathMeramon. -E ora sparite, non vi diremo altro.-

°


-Ci sei andata davvero?- esclamò Sora, sconvolta.
-Credevi fossi in bagno?- rispose Mimi -Comunque, sì. E sono anche stati molto gentili a dirmi i nomi dei nostri prossimi nemici. Che dovremo sconfiggere per entrare nella base.-
-Solo?!- esclamò scoraggiato il prescelto dell'Amicizia.
-Scusa, biondo, sono la ragazza di un genio, non sono attrezzata per i miracoli. Ancora.- ribatté quella.

Jou fece per ribattere, ma la ragazza si mise una mano sul cuore.
-E, prima che facciate domande sceme, non hanno mentito. La mia Crest l'ha sentito. Sono davvero nel continente WWW.-
La ragazza e Palmon spiegarono ogni cosa agli amici e grazie a questo e a Koushirou riuscirono ad avere un vago profilo dei loro nemici. Nel giro di un'ora, avevano un buon piano da mettere in atto. Restava solo "quella cosa" da finire e poi sarebbero potuti partire alla volta della loro destinazione.
"Resistete, arriviamo." pensò Taichi, con lo sguardo rivolto al frammento di cielo che s'intravvedeva dallo squarcio.


Fine Capitolo 26


Note:
Spero che questo capitolo sia di vostro gradimento! Credo sia più corto degli altri perché è di transizione. Non succede nulla di che, lo so, ma ci voleva. Vi posso assicurare che ho sputato sangue per scriverlo, perché l'avevo già scritto ma poi sono sorti problemi logistici che io chiamo "La sindrome di Light Yagami". Ovvero che tutti si fanno le seghe mentali come Light @.@ e nessuno sa più come comportarsi...
Quindi adesso ho dei dubbi se ci siano punti che non tornano nel capitolo. Ho combattuto con me stessa per evitare che i personaggi se le facessero anche qui. Infatti, molte scelte che fanno, sono assai "ingenue"... e perciò mi farebbe piacere sapere che ne pensate, ecco.
Anche il prossimo capitolo è in parte scritto.
In parte, perché in realtà qui c'era un pezzo riguardante Ken e Risei, ma mi sembrava non ci stesse bene. Quindi, sarà nel prossimo e quindi Daemon avrà ancora un po' di gioia e felicità.
Yama: Ancora per poco. è.é

Mentre scrivevo la parte di Yle e DeathMeramon mi è venuto in mente quello sketch di Lilo e Stitch.

DM: Mi sta toccando!
Y: Non ti sto toccando.
DM: Mi sta toccando!
Y: Non ti sto toccando.
DM: Mi sta toccando!!
Y: Tocco l'aria.
DM: *Slurp*
Y:Uaaah!
Yama e Tai: MA IO TI AMMAZZO!!

E siccome la torcetta ancora mi serviva, non ho potuto metterlo (eh, non perché sarebbe praticamente OOC).
Nella scena precedentemente scritta, c'era Jun al posto di Ylenia e guardate che n'è venuto fuori:

Culumon & DeathMeramon

Altra scena tagliata pirla:

Taichi: Ok, vediamo come possiamo farli uscire allo scoperto... e se provassimo col tip tap? (vedi "Michi e no armor shinka")
Yama, Dai, Take, Iori: Già dato.

Ok, ok, vi lascio.
C'erano anche scene serie, per la cronaca, come i sensi di colpa di Kou, le seghe mentali di Kou per trovare la base (cioè le mie...). Un pezzo su Hikari... insomma. Ce n'era anche una con i cari Padroni delle Tenebre, che avrebbero dovuto aiutare dalla Terra Kou con la ricerca, ma non ci stava... cioè, hanno Ylenia e non la usano? Eh.
I cari mascalzoni, per la cronaca, hanno i loro casini sulla Terra e nella saga successiva a Daemon, li vedrete all'opera.
Poverini...
(No, solo perché volevano conquistare un mondo che conoscevano appena, ecco)



-Che diavolo volete?-
-Mi deludi, Ken Ichijouji.-
-Io? Il Seme delle Tenebre ha smesso di crescere. E comunque, a cosa ve ne serve uno solo? È pieno di fiori qui.-
-Il tuo non è un seme comune, Ichijouji, ma questo tu lo sai bene, anche se non era destinato a te.-


*Musichetta*

Al prossimo capitolo: Disperazione e Speranza.















   
 
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