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Autore: Aliseia    29/11/2015    2 recensioni
Forse sei passato tra noi, confuso tra gli uomini, i lunghi capelli chiarissimi raccolti in un buffo cappello di lana, come un artista di strada. O crudelmente corti, come un gelido uomo di potere.
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Thorin Scudodiquercia, Thranduil
Note: AU, Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'L'Audace Primavera (thorinduil)'
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Fandom: Lo Hobbit – AU
Genere: Slash - Introspettivo - Romantico
Rating: VM14
Personaggi: Thranduil; Thorin Scudodiquercia, Caleloth (OC – “Musical Elf” - Movieverse); Cabranel (OC-Nestadion-Thingalad : Movieverse)

Disclaimer: I personaggi e i luoghi presenti in questa storia in gran parte non appartengono a me ma a J.R.R. Tolkien, a Peter Jackson e a chi ne detiene i diritti.
Dedica: Questa storia è dedicata a Ghevurah per il suo compleanno. All’Elfetta di Primavera perché vuole bene a Cabranel. A _Orlando_ Salomé perché ha plottato tante volte un futuro AU nei suoi bellissimi racconti. A tutte coloro che amano la thorinduil, e che mi hanno ispirato con i loro racconti.
Note: il più AU dei miei racconti di Elfi. Sconsigliato per chi non ama le contaminazioni con i tempi moderni
 
 
 
 
The Light Will Stay On
 
 
Inside I think
Forest lights reveal a fire
One with myself
Now I sit with steady land underfoot
The morning appears
With its calm against the storm
And now the surface ripples
And now we break the dead calm
Dauðalogn (Sigur Ros)
 
 
Forse sei ancora nella Foresta, gambe e braccia intrecciate alle sue, in un groviglio d’amore denso come l’incantato stupore che vi circonda.
Rami e fiori non stanno alla pari con la tenacia delle sue braccia, con il candore delle tue lunghe gambe.
Nella stretta le tue vesti strappate, come straziati veli iridescenti intorno alle marmoree colonne di un tempio.
 
Forse siete partiti una mattina, tra brume bianche come la neve.
Tu guardavi avanti; lui, il Nano, era voltato. Gli occhi limpidi e asciutti mettevano a fuoco ciò che non gli apparteneva. Non più.
Tu non avevi bisogno di quell’esame. Senza girare le spalle vedevi senza guardare.
Il mondo degli Uomini. La tua amata Foresta, dove brillavano a intermittenza le luci dei nostri fuochi.
Le feste, i riti, le celebrazioni con cui ti avevamo detto addio, pur senza crederci davvero.
La nave di legno bianco scivolava sull’acqua, leggera e silenziosa come un candido scheletro dalle ossa vuote, fra muti cavalli di schiuma.
Hai preso la sua mano e hai usato con lui le stesse parole che riservasti a me, la stessa voce velata e remota. «Dobbiamo andare, mio caro». A lui sorridevi.
 
Egli si sarà voltato, allora, e avrà trovato nel tuo sguardo di materia astrale ogni ragione per proseguire il viaggio.
Lo stesso sguardo che mi impediva di lasciarti partire.
 
Forse sei passato tra noi, confuso tra gli uomini, i lunghi capelli chiarissimi raccolti in un buffo cappello di lana, come un artista di strada. O crudelmente corti, come un gelido uomo di potere.
 
Indovinai allora, sotto una ciocca biondo cenere, la punta seducente del tuo orecchio d’Elfo.
 
Eri nello sguardo che baluginava sotto la falda grigia di un cappello, nel sorriso intrappolato in una fotografia.
Eri sull’altro lato della strada, e un fiume di facce ci divideva.
 
«Cosa farò?» ti ho chiesto.
Quali battaglie combatterò, per chi?
 
Il mio amante era bellissimo. Il sorriso d’argento, come la sua spada. Gli occhi di puro smeraldo, come gli alberi della nostra Foresta. Così giovane, così diverso da te.
Lasciò scivolare a terra a una a una le placche di metallo dell’armatura. E quando fu nudo si strinse a me, che ancora ero armato. «Ascolta il mio cuore. Batte più forte dei tamburi di ogni guerra»

 
Forse sei ancora qui, mentre mi siedo in un angolo remoto, in questo giardino. E attendo.
Caleloth verrà, abbiamo un appuntamento.
Non c’è orologio né curva del sole che possa stabilirlo, ma so che lui mi sta cercando. E mi troverà.
Come sempre.
Chiudo gli occhi. Eoni di ricordi passano con scie di stelle nella mia mente.
E resto qui, da solo, finché il mio amante non entra nel cerchio dei miei pensieri.
 
Respira a fondo, gli occhi che brillano. «Lui è stato qui» mi dice con un sorriso. Poi si rifugia nell’arco teso delle mie braccia.
«Non è mai andato via»
 
 
And long after we're gone
The light will stay on
The light will stay on
And long after we're safe
The lights will not fade
The lights will not fade*
 
 
 
 
 
*The Light Will Stay On - Walkabouts
 
 
 
 
  
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