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Autore: Rosalia100689    02/03/2009    2 recensioni
A volte, persone che credevamo uscite per sempre dalla nostra vita vi tornano come un fulmine a ciel sereno.. Ed allora iniziano i guai!!! Per Veronica, Tom e tutti gli altri personaggi della serie, questi "guai" hanno un nome preciso. [dal primo capitolo:con mani tremanti, il batterista si apprestò allora a leggere quello scritto.. ciò che lesse lo lasciò per un momento incredulo
: “ Ho bisogno di te.. Per favore vieni vicino al tuo bus dopo il concerto. Da solo. E’ importante. Non ti farò del male, ma non farti accompagnare!” ] Chi sarà questo misteroso personaggio?? Leggete e capirete.. Dedicato a chi ha apprezzato "Missione: Teddy" e "Questione.. di feeling?", terzo ed ultimo episodio della serie.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'MISSIONE: TEDDY... LA TRILOGIA!'
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CAPITOLO 2
12.07.2011
Innsbruck, h 09:00
Tanja non credeva alle sue orecchie: suo marito le aveva infatti appena raccontato della vicenda di Anya, che lui stesso aveva appreso dalla ragazza poche ore prima sul bus, restandone sconvolto: “Poverina, sul serio: farsi 500 km per vedersi sbattere la porta in faccia da chi l’avrebbe potuta aiutare! Ma che le dice la testa a Federica, è impazzita di botto? Comunque, dov’è Anya, ora?” imbarazzato più che mai, l’uomo rispose con un filo di voce: “Ecco, l’ho fatta salire su un aereo.. dovresti.. ecco si ..dovresti andarla a prendere all’aeroporto tra un’ora!” Furiosa più che mai, Tanja parlò senza neanche pensare: “TU hai fatto COSA, Saki?? E’ al nono mese di gestazione, per la miseria! E poi, non posso mica accogliere in casa la Puttana di Tom, per quanto in difficoltà possa essere.. trovale un hotel, qui non può stare! Torna presto, ok?” Accorrendo all’istante dopo aver udito sua madre urlare, Jonas volle saperne di più; apprestandosi allora a spiegargli la vicenda per sommi capi, la donna ricevette una ramanzina che la fece molto riflettere: “E’ disperata, incinta, sola.. e tu non l’accogli solo perchè anni fa ha scopato 10 minuti con Tom?? All’epoca lo conoscevi appena, quel puttaniere da strapazzo ed ora lo difendi a spada tratta? Siete proprio tutti impazziti.. per fortuna, papà è l’unico che ancora capisce!” colpita nel profondo, Tanja dovette sedersi sul divano per non cadere prima di tornare finalmente a parlare: “Ma come parli, eh? “Scopato”, “puttaniere”.. modera i termini, ok? Questa è casa mia, e decido IO chi farci entrare e chi no, fino a prova contraria! Lo so, forse è eccessivo considerarla ancora una poco di buono, ma Veronica ha sofferto le pene dell’inferno a causa sua, ed io non posso pugnalarla alle spalle accogliendo Anya in casa.. se sei così bravo, perchè non l’aiuti tu, SUPERMAN DEI POVERI!!!”Uscendo arrabbiatissimo da quella casa, Jonas era in preda ad una crisi di nervosismo, e parlava da solo :“Superman dei poveri.. Superman dei poveri!!Almeno io alla ragazza ci ho pensato, tu no, mamma: e sai che faccio ora? Prendo l’autobus e la raggiungo in aeroporto, visto che tu non hai intenzione di farlo.. e la porto in camera mia! Superman dei poveri, all’arrembaggio!”

Volo Kiev- Amburgo, h 10:13
Evitando accuratamente di parlare di ciò che era successo sul bus meno di 12 ore prima, Federica era intenta a giocare con Lukas mentre conversava con Veronica : “Finalmente, si torna a casa.. menomale che l’influenza ci ha risparmiati!” ridendo, la sua amica volle cambiare discorso: “Fifi, non m’inganni, lo sai? Che è successo sull’autobus, stanotte??” : “Assolutamente nulla, perchè? Gustav ed io non volevamo tornare subito in hotel, così ci siamo rifugiati nel bus per stare un po’ soli, tutto qua! Dai, non è successo nulla, sul serio..” in preda ad una vera e propria crisi di panico, Federica era riuscita a raccattare solo quelle poche parole nel suo cervello.. per sua fortuna, Veronica sembrò crederle! : “Sarà.. Vieni Kiko, andiamo da papà a dormire! A dopo, bella!!”

Aeroporto di Innsbruck, stessi minuti
Dopo un iniziale smarrimento, dovuto al fatto che Saki avesse mandato il figlio sedicenne a prenderla, Anya sembrò tranquillizzarsi.. mentre attendeva l’autobus delle 10:15 assieme al suo nuovo amico, cercò di parlargli: “Ehm.. mi odi anche tu, vero?” Guardandola, lui le prese una mano e le parlò in tono dolce: “No, sul serio! Sono qui proprio perchè penso di essere l’unico, oltre a mio padre, che non ti odi, in questo periodo! Ho litigato con mia madre per questo, ma non m’importa: sono testardo e non amo pensarla come la massa.. piuttosto, dimmi qualcosa di te: chi è Anya Kasarov?” carezzandogli una guancia mentre sopraggiungeva il bus, la ragazza salì sul mezzo e prese posto accanto Jonas, prima di rispondergli: “Chi sono? Bè, la figlia di un petroliere, l’ex di un pilota di rally non per mia scelta.. e la Puttana di Tom, a quanto pare! E tu, chi sei?” : “Uno che fino a tre anni fa odiava suo padre, uno che porta il cognome della madre.. e Superman dei poveri, a quanto pare!” rispondendole a tono senza cattiveria, il ragazzo suscitò in Anya uno scoppio d’ilarità genuino : “Superman dei poveri è bella, Ahahah! Scusami, ma non ce la faccio a smettere di ridere..Ahahah!!!” ridendo con lei, Jonas le mise una mano sul pancione.. Tornando immediatamente serio, arrossì per aver compiuto un simile gesto, ma.. : “No, ti prego! Non mi da fastidio.. fin’ora solo io e mio padre avevamo toccato il pancione: mi fa piacere sapere che ora il club si è allargato! Mi hai detto che conosci tutto di me, dalla storia con Tom fino a quella della mia gravidanza controversa.. perchè allora mi stai aiutando?” chiese lei, confusa ma felice per il gesto del ragazzo. : “Te l’ho detto, odio la massa! Non giudico le persone da ciò che fanno sotto le coperte.. o dietro le tende rosse! Tutti possiamo sbagliare nella vita, l’importante è rendersene conto e non commettere più gli stessi errori,vero?”

Amburgo, h 18:00
Dopo essere tornati dall’Ucraina, i ragazzi non avevano perso tempo a sistemarsi nelle varie dimore presenti in città: -Bill e Ira a “Villa” Kaulitz, Federica e Gustav a casa di Andreas, Tom, Veronica e Lukas nell’appartamento della sala di registrazione- prima di ritrovarsi tutti assieme a casa di David Jost per una mega-cena tra amici! : “Che bello avervi di nuovo qui.. ora che avrete un mese di riposo, non vedo l’ora di passare un po’ di tempo con voi!” il primo a rispondere al produttore fu Bill, che gli era ancora grato per la vicenda di Veronica: “Il piacere è tutto nostro, David: hai fatto tanto per noi in questi anni, è normale che sia una gioia rivederti ogni volta.. ed ora su: offrici un bel Red Bull prima di cena, che ne dici??” ridendo, l’uomo si allontanò un momento per eseguire la richiesta del cantante: entrando in cucina, però, sentì dei passi dietro di sé.. e immediatamente riconobbe Tom, ansioso di parlargli: “Non volevo che ci sentissero.. In questi tre anni non t’ho ringraziato nemmeno una volta per l’ospitalità che le hai dato: se Kiko è con noi, un po’ lo dovrò sempre a te, perciò.. ok, arrivo al sodo: le voglio chiedere di sposarmi, mi faresti da testimone???” Spiazzato da quella richiesta, ma felice che il ragazzo avesse pensato a lui, David rispose in tono incerto: “ Tu e Veronica.. sposi? mi suona strano.. non che non sia bello, è solo.. strano, ecco! Per quanto riguarda il dover farti da testimone, va bene, ma solo se lo chiedi anche a Bill, ok? E’ tutto per te, non può non autografare il tuo certificato di matrimonio! Ci pensi? Le fan impazziranno per cercarlo in Internet!!” dando una pacca sulla spalla al suo amico, Tom dichiarò: “Di certo, non vorranno vedere il TUO di autografo, però.. skerzi a parte, grazie di cuore! A Bill ci avevo già pensato, ma credo che un solo testimone sia troppo riduttivo, ti pare? Spero solo che nessuno mi faccia fare la figuraccia che Lukas ha fatto fare a Saki, durante la cerimonia!!!”

Innsbruck, h 18:15
Dopo aver condotto Anya nel piccolo appartamento che suo padre ancora conservava in città, Jonas aveva conversato con lei per tutto il pomeriggio, restandone affascinato.. ora che il ghiaccio tra loro si era sciolto ormai da tempo, il ragazzo volle essere franco nei suoi confronti: “Mi piaci, lo sai? È’ la prima volta che una donna mi colpisce così.. sei bella, hai un cuore d’oro e un carattere splendido! Alexei è stato fortunato ad averti!” scompigliandogli i capelli, lei arrossì leggermente per tutti quei complimenti : “Grazie.. Jonas, non voglio ferirti, davvero, ma hai 6 anni meno di me: guardati, sei solo un ragazzo, mentre io sto per diventare mamma.. viaggiamo su frequenze diverse, mi capisci? Ti voglio solo come amico, DEVO volerti solo come amico, ok? Ti prego, non sprecare il tuo tempo con me!” estraendo poi un portafoto dalla borsa che non aveva ancora sistemato, la giovane gli mostrò una foto con una strana espressione negli occhi : “Ti presento Alexei.. gli saresti andato a genio, sai? Me lo ricordi tanto..” Prendendo in mano la foto, Jonas non sapeva che dire: “Alexei.. è triste conoscere una persona dopo morta! Peccato che la tua bimba non lo guarderà mai negli occhi, è simpaticissimo in questa foto.. capelli corti sparati, sorriso pieno, dito medio alzato.. era un tipaccio, vero?” : “ Era bello: fuori, dentro ed intorno! Sapeva farsi voler bene: lo conobbi in un periodo buio della mia vita, l’ha illuminata di colpo con i suoi sorrisi.. quando suo padre mi telefonò per dirmi dell’incidente, non volevo crederci: sarei dovuta partire con lui, ma all’ultimo rinunciai al viaggio! Capisci perchè non posso che vederti come un amico? Nel mio cuore ci sarà per sempre lui..”

Casa di Saki, stessi minuti
Non appena rientrato in casa, l’uomo apprese la triste novità.. e non esitò a dar contro a sua moglie! : “L’hai cacciato via? Sei impazzita, o cosa? Ha solo 16 anni, questa situazione è più grande di lui! Almeno, sai dov’è adesso? NO? Per la miseria, Tanja: aveva ragione, allora! Sei proprio uscita di senno..” uscendo in giardino, Saki telefonò immediatamente a suo figlio, che gli rispose al primo squillo: “Sono io..dove sei, Jonas?” felice di sentire una voce familiare parlargli, il giovane rispose col sorriso stampato in faccia: “ Ciao, papà! Siamo nella Casetta.. mamma t’ha detto tutto, immagino! Bè, sappi che non ho intenzione di tornare: lei è contenta, qui..” dandogli silenziosamente ragione, l’uomo concluse la telefonata con un annuncio preciso: “ Restate lì, arrivo appena posso!”

14.07.2011
Amburgo, h 12:00
Casa di Andreas
La situazione negli ultimi due giorni era sempre stata molto “borderline” per Federica e Gustav. Più volte, i due avevano infatti rischiato di nominare Anya nei loro discorsi.. fin’ora, erano riusciti a controllarsi, ma per quanto ancora ci sarebbero rusciti? :“Perchè non andiamo a Roma per un po’, Gus? Giusto qualche giorno, finchè non ci passa la voglia di parlare di LEI..” : “No, ok? Te l’ho già detto, scappare non serve a nulla! Dimentica in fretta quella storia e vedrai che in men che non si dica, Anya sparirà finalmente dalle nostre vite per sempre!” “

Villa” Kaulitz, h 12:02
Ignari di ciò che era successo nel bus poche sere prima, Ira e Bill non credevano ai propri occhi: avevano infatti appena ricevuto un pacchetto da parte di Tom e Veronica. Conteneva una serie di scatoline cinesi e un bigliettino che recitava così : “ Dopo più di tre anni e un bimbo, abbiamo finalmente deciso di sposarci!!! Siete i primi a saperlo, raggiungeteci appena possibile.. V. & T.” Affrettandosi ad uscire, i due non avevano però considerato, nella loro felicità, un piccolo particolare..

Note: i Tokio Hotel non mi appartengono, questa storia non è scritta a scopo di lucro né tantomeno intende dare una rappresentazione veritiera del carattere dei personaggi trattati. Tutto ciò che leggete è frutto della fantasia dell’autrice. Detto questo, vorrei ringraziare tutte le persone che leggono senza commentare.. Quest’ultima FF chiude finalmente il cerchio su tante questioni lasciate in sospeso; mi auguro che continuiate a seguirla! Devilgirl89
  
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