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Autore: Lovy91    30/11/2015    1 recensioni
Dopo la comparsa di Alphamon i Digiprescelti si rendono conto che una nuova minaccia arriva da Digiworld. La nuova Digiprescelta Meiko con il suo Digimon entrano a far parte del gruppo e Taichi pensa che la nuova ragazza sia veramente strana... oltre che carina. Com'è carina Sora. Ma anche Yamato pensa che Sora sia carina.
Gli otto digiprescelti sono alle prese con la vita adulta e il rapporto con i Digimon è destinato a cambiare. Inoltre anche nel gruppo le cose non sono più le stesse...
Non saranno solo le battaglie digitale ad essere combattute...
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: TK/Kari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4


Chiarezza


Taichi decise di non dire neanche ad Agumon i sospetti che aveva su Meiko. Voleva cercare di capire cosa ci fosse di così misterioso in quella ragazza ogni volta che la guardava. Aveva notato come abbassava lo sguardo, timidamente, quando le parlavi e arrossiva. La pelle tanto chiara si tingeva di rosso che sembrava anche graziosa...
Il ragazzo scosse la testa, si stava cambiando le scarpe agli armadietti ed era ora di tornare a casa, dopo una lunga mattinata. Si mise le scarpe e quando guardò fuori si accorse che aveva cominciato a piovere, meno male che aveva sempre un piccolo ombrello dentro il suo armadietto.
Si stava accingendo a uscire e vide Meiko sulla soglia, stretta in una giacca bianca, che guardava fuori sconsolata. Un sacco di studenti avevano le cartelle sopra la testa per ripararsi e correvano fuori dal cortile scolastico, per tornare in fretta a casa. Lei non si sarebbe mai riparata con la cartella, era troppo delicata per un gesto simile.
Taichi pensò che non poteva lasciarla lì da sola e si avvicinò a lei.
<< Meiko >>.
La ragazza lo guardò, arrossì violentemente. << Ciao... Taichi >>.
<< Non hai l'ombrello? >>.
Scosse la testa.
Strinse il suo. << Ti accompagno a casa, se vuoi. È piccolo >>, puntò l'ombrello contro di lei, << ma se ci stringiamo, ci stiamo in due >>.
Meiko arrossì talmente tanto che era diventata bollente in faccia. << Va... bene >>.
Taichi aprì l'ombrello e si buttò sotto la pioggia, poi Meiko lo seguì sotto e si strinsero insieme per non bagnarsi.
La ragazza si sentiva totalmente a disagio, accanto a Taichi il cuore era un martello, da quanto batteva. Aveva notato il bel ragazzo castano dalla prima volta che lo aveva visto, di fronte alla sua classe con Mimi, ma la sua timidezza l'aveva fatta fuggire via. E dopo essere entrata nel gruppo, aveva subito capito che le sue speranze, anche solo di essere notata, erano a zero: lui non aveva occhi che per Sora.
Anche per Taichi non era facile stare attaccato a Meiko in quel modo. Solo per una ragazza aveva quel desiderio, di essere così vicini.
Lo guidò fino alla sua villetta, una delle tante simili e anonime di Tokyo. La casa era silenziosa e in penombra. Gli diede un paio di pantofole asciutte e lasciarono l'ombrello all'ingresso.
<< Mei? >>.
Meikumon arrivò in fretta all'ingresso saltando in braccio alla sua partner. Poi notò Taichi dietro di lui
<< Ciao Taichi! >>. Agitò la zampina. << Ti ha accompagnata a casa? >>.
<< Sì, come vedi piove a dirotto e io ero senza ombrello >>.
Il Digimon osservò l'ombrello. << Com'è piccolo! Vi siete stretti stretti? >>.
I due arrossirono. << Non come credi! >>.



Meiko portò degli asciugami all'amico e gli indicò il bagno per asciugarsi un po'. Taichi osservò la casa ed era come l'esterno: anonima e familiare. Somigliava al piccolo appartamento dove viveva con la sua famiglia. Il bagno era essenziale, con la classica vasca giapponese e un grande specchio alla parete.
Asciugatosi i folti capelli uscì dal bagno e trovò Meiko con un asciugamano sulle spalle, si era cambiata, togliendosi la divisa scolastica e indossando un paio di pantaloni e una maglia rossa.
<< Fuori piove peggio di prima, ti consiglio di restare qui finché non passa. Se... vuoi >>. Non riuscì a guardarlo in faccia. Era stato tanto gentile e non voleva buttarlo sotto quella pioggia scrosciante.
<< Grazie >>.
Taichi la osservava parlare con Meikumon. Sembrava una ragazza timida come tante ma non riusciva a togliersi quella sensazione strana ogni volta che le era accanto.
<< Taichi sai che Meiko è una cuoca bravissima?! Stasera mi ha promesso una cena fantastica, resti con noi? >>.
Meiko non fece in tempo a fermare il Digimon e guardò Taichi, imbarazzata.
<< Non vorrei disturbare i tuoi genitori >>.
<< Mia madre oggi ha il turno di notte e mio padre va direttamente a una cena con il capo, dopo il lavoro. Sono spesso sola quindi non preoccuparti>>.
Taichi pensò che fosse un’occasione buona per capire qualcosa di lei. << Allora ci sto! >>.
Meiko era felice di averlo lì, si sentiva parecchio nervosa e doveva ringraziare Mei per questo. Il Digimon si mise ad aiutare la sua partner a cucinare e Taichi girò un po' per il salotto.
Sul caminetto c'erano una serie di fotografie e il ragazzo si mise a guardarle. Una era di Meiko da piccola, aveva due codette e un capellino giallo, seduta sull'erba che sorrideva. Un'altra era con i suoi genitori: il padre sembrava un uomo distinto e severo, sua madre era bionda, longilinea e aveva gli occhi azzurri. Meiko non sembrava assomigliare particolarmente a nessuno dei due.
Qualche altra foto c'erano parenti, un Natale, un picnic. Sembravano volerle molto bene.
Taichi tornò in cucina e Meiko era affaccendata ai fornelli, Meikumon era in piedi su una sedia a osservarla.
<< Ti serve una mano? >>.
La voce di Taichi le fece cadere il mestolo nella pentola, molto ansiosa. << N-no >>, si girò a guardarlo. << Se proprio vuoi aiutarmi, apparecchia con Meikumon >>.
Saltò giù dalla sedia, < Vieni, ti faccio vedere dove sono le cose! >>.


Alle sette spaccate si misero a tavola. Taichi aveva avvertito a casa che era a un allenamento fino a tardi e avrebbe mangiato con i compagni di squadra. La cena era una bistecca ai ferri, insalata e un riso particolare.
<< È un risotto. In Europa lo mangiano spesso >>.
<< E tu come lo conosci? >>.
<< Mia madre ha studiato in Europa per lungo tempo e una volta tornata in Giappone ha proposto questi piatti. Mio padre si è innamorato della sua cucina prima di lei >>, rise.
Taichi notò che nella sua casa si sentiva più a suo agio rispetto a quando era in mezzo alla folla.
<< Com'è stato vivere a Tottoro? >>.
<< Il dialetto lo trovano tutti strano >>, mangiò un altro po' di riso. Meikumon era già alla seconda ciotola. << Però è una bella città. Ci sei mai stato? >>.
<< Qualche anno fa con la famiglia. Come mai vi siete trasferiti? >>. Taichi doveva ammettere che quel riso era veramente ottimo.
<< Mio padre è architetto e ha ricevuto un'ottima proposta, mia madre ha ottenuto il trasferimento in un ospedale di Tokyo ed eccoci qui >>.
<< Tottoro mi piaceva >>, disse Meikumon.
<< E Tokyo non ti piace? >>.
Ebbe la sensazione di aver fatto la domanda sbagliata. Meikumon smise di mangiare e Meiko sussultò.
Il Digimon guardò Taichi con i suoi occhi verdi e grandi. << Tokyo è pericolosa >>.
<< Per i Digimon? >>.
<< Non solo >>.
Taichi era confuso ma Meiko salvò la situazione. << Ho anche il dessert, se ti va >>.
<< Eh... okay >>, balbettò Taichi.
Durante il pasto aveva osservato Digiprescelta e partner, la reazione a quella domanda gli aveva confermato che c'era da sospettare di Meiko e Meikumon.
Finita la cena aiutò a lavare i piatti, lei lavava e lui asciugava. Meikumon li metteva a posto, era tornata come prima, socievole e solare.
Mentre passava al Digimon una pentola, un'altra scossa di terremoto fece muovere Tokyo. La pentola cadde a terra e l'acqua bagnò Meiko sul grembiule, il piatto in mano cadde nel lavello, lei perse l'equilibrio e cadde proprio addosso a Taichi. Lui la sostenne e finirono per guardarsi negli occhi. Ci fu un secondo di vergogna e poi Meiko si ricompose, tesa come una corda di violino.
<< Un'altra scossa >>, disse Meiko.
<< Non è strano, qui è zona sismica >>.
Si accorse della sua faccia pensierosa. << Pensi a un Digimon? >>.
<< Forse >>.
<< Non ho visto distorsioni. E poi quegli strani uomini in nero avrebbero dovuto accorgersi di qualcosa >>.
La terra tremò un'altra volta e stavolta caddero tutti a terra e Meikumon sorresse la sua Digiprescelta. Stavolta la scossa era stata veramente forte.
<< Se continua così, crollerà qualche casa >>, Meiko si rialzò dolorante.
<< Se fosse un Digimon sottoterra? >>, chiese Meikumon.
Aveva smesso di piovere e Taichi decise che era il caso di dare un'occhiata. << Chiamiamo gli altri e vediamoci al parco qui accanto, dobbiamo fare luce su questa cosa >>.


Entro un'ora e un'altra scossa dopo Taichi e Meiko erano al parco con Koushiro, Yamato, Hikari e Joe. Quest'ultimo abitava nelle vicinanze e le scosse di terremoto gli impedivano di studiare.
I Digimon furono richiamati e ognuno abbracciò il proprio Digiprescelto.
<< Queste scosse sono troppo strane >>, disse Yamato.
<< Secondo me è un Digimon che lavora sotto terra >>, continuò Joe.
<< Fratellone cosa ci facevi da queste parti? >>.
<< Era a cena con noi! >>, esordì Meikumon. << Vero Meiko? >>.
Tutti lo guardarono.
<< Pioveva e l'ho accompagnata a casa >>.
<< Gli ho offerto la cena, mi sembrano un ottimo modo per sdebitarmi >>, disse Meiko.
<< E non mi hai invitato?! >>, Agumon era indignato.
Hikari decise di stare zitta, sapeva della bugia detta ai genitori e avrebbe chiesto più tardi al fratello cosa ci faceva lì.
<< Comunque >>, disse Koushiro, << C'è una possibilità che il Digimon sia entrato nel mondo reale tramite una distorsione sotterranea >>.
<< Come facciamo? >>, domandò Tailmon.
<< Potremo andare nelle fogne >>, rispose Koushiro.
<< Le fogne? >>, disse schifato Joe.
<< Sì, Joe, le fogne >>, confermò Gomamon. << Quelle orribili e umide fogne >>. Gli diede una pacca di conforto sulle gambe.
<< Allora andiamo >>, disse Taichi. << C'è un tombino poco lontano >>.


Con calma aprirono il tombino ed entrano dentro quei cunicoli freddi. Joe avrebbe voluto essere da qualunque altra parte, piuttosto che là sotto.
Meiko fu l'ultima a scendere ma ci fu un'altra scossa di terremoto. Cadde dalla scala e fu Taichi a prenderla a volo, essendo sceso prima di lei. Urlò e quando si ritrovò tra le braccia del ragazzo, sotto gli sguardi degli altri, quasi quasi non avrebbe voluto muoversi da lì. Taichi la fece scendere, Meiko era magrissima e pesava pochissimo, non era stato un grande sforzo.
Le ragazze andarono avanti con una torcia insieme ai Digimon e gli altri alle loro spalle, a controllare la situazione.
<< Koushiro, esattamente come faremo a trovare questo fantomatico Digimon? >>, gli domandò Tentomon.
Il ragazzo tirò fuori un piccolo portatile. << Sto usando una rete sotterranea e ho creato un programma in grado di trovare persone o Digimon anche a lungo distanza. Questi puntini siamo noi >>, li indicò sullo schermo.
<< Potrebbe essere dall'altra parte della città >>, disse Gabumon.
<< Non credo. Le scosse sono ben assestate >>.
Dopo dieci minuti erano tutti tremanti dal freddo, l'aria era fetida e il terreno scivoloso. Videro anche qualche topo e scarafaggio. Meiko e Hikari strillarono alla vista degli insetti e anche Joe non era particolarmente felice di vedere topi.
<< Ehi >>.
<< Che c'è Koushiro? >>, disse Yamato, preoccupato.
<< C'è un'altra presenza >>.
<< Sentite questo rumore? >>, Meikumon drizzò le orecchie.
<< Io sì >>, fece Tailmon.
<< Noi niente >>, risposero in coro gli altri Digimon. Gli umani erano perplessi. Camminarono un altro po' e il rumore diventò udibile da tutti. In fondo al tunnel c'era un vicolo cieco e lì un Digimon.
Sembrava una strana statua di granito beige. Aveva degli inserti di metallo sulla testa ed era alto e grosso.
Stava prendendo a pugni e scavando varie porzioni di muro e terreno. Ecco cosa provocava le scosse di terremoto.
<< Golemon >>, informò Koushiro. << È un Digimon granitico di livello campione >>.
<< Perché vuole a tutti costi scavare nella terra? >>, chiese Agumon.
<< Forse pensa di tornare a Digiworld così >>, rispose Gabumon.
<< Sarà un lavoro facile >>, disse Yamato.
<< Facciamo con calma, un attacco a sorpresa. Dobbiamo cercare di non fare troppi danni stavolta >>, disse Taichi.
<< Sono d'accordo >>, concordò Hikari.
<< Allora andiamo! >>. Gomamon fece per farsi avanti ma scivolò nel pavimento melmoso e cadde addosso a Meikumon davanti a lui. Il rumore fece smettere Golemon di lavorare e notò il gruppo.
<< Oh oh >>, fece Gomamon.
Golemon urlò ma rimase immobile, un punto interrogativo sulla faccia di tutti. Dal buco nel muro uscirono altri due Golemon.
<< Forse non sarà così facile come sembra >>, disse Koushiro.
<< Dobbiamo portarli fuori da qui, rischiamo di far crollare delle case. Siamo sotto la zona residenziale >>, disse Yamato.
I tre Golemon cominciarono a correre verso di loro e il gruppo preferì la fuga.
<< Dobbiamo correre verso il tombino, li portiamo al parco, lì non faranno male a nessuno! >>, urlò Taichi.
<< Pugno granitico! >>.
Gli altri urlarono ma il colpo non arrivò. Meikumon aveva creato uno scudo sferico attorno al gruppo e li protesse.
<< Brava Mei! >>.
Arrivarono al tombino e cominciarono a salire.
<< Ci pensiamo noi, voi andate avanti! >>, disse Gomamon. Si girò verso di loro. << Pesci d'assalto! >>.
Tanti pesciolini colorati spuntarono dagli scarichi e distrassero i Golemon. Il gruppo salì sulla scala e per ultimo Gomamon.
<< Grazie pesciolini! >>.
Non appena Gomamon mise le zampe sull'asfalto, i Golemon spuntarono da sottoterra distruggendo il cemento.
Gabumon, Agumon, Tentomon, Gomamon e Meikumon divennero Garurumon, Greymon, Kabuterimon, Ikkakumon e Tigramon.
I tre Golemon crearono una barriera rocciosa contro i Digimon e Garurumon lo frantumò con le lingue di ghiaccio.
Ikkakumon lanciò i suoi dardi esplosivi contro i Golemon uniti alla spada luminosa di Tigramon.
<< Sono veramente forti! >>, disse Koushiro.
<< Ricordo di aver incontrato un Golemon creato dagli obelischi, erano molto forti ma questi Digimon Infetti sono un'altra cosa! >>, ricordò Hikari.
Tailmon spiccò un salto e colpì i tre Golemon con tre pugni ben assestati ma uno mosse un braccio e la sbatté contro il muro, distruggendolo in parte. Greymon fu colpito da un pezzo di granito e finì a terra. I due fratelli corsero verso i loro Digimon per assicurarsi che stessero bene.
Kabuterimon colpì con delle scosse elettriche un Golemon e questo cadde a terra provocando un buco ma il secondo fece cadere il Digimon insetto a terra. Il terzo colpì Tigramon e Garurumon e anche loro finirono al tappeto.
Rimase solo Ikkakumon. Il Digimon marino lanciò altri attacchi e i Golemon s’incattivirono ancora di più.
<< Ikkakumon! >>, urlò Joe, terrorizzato di vederlo distrutto. << Ce la puoi fare! >>.
Ikkakumon era ferito e debole. Si rialzò a fatica, doveva proteggere i suoi compagni che nel frattempo erano tornati allo stadio Intermedio. Joe corse verso Ikkakumon ma un Golemon puntò il Digiprescelto pronto a colpirlo. Ikkakumon si buttò per salvare l'amico e fu colpito in pieno.
<< No! Ikkakumon! >>, toccava il suo Digimon per cercare di risvegliarlo. << Perché l'hai fatto? Sei pazzo! >>.
Gli altri Digiprescelti erano coperti di polvere, i Digimon erano molto feriti.
Ikkakumon aprì gli occhi. << Io voglio proteggerti, hai fiducia in me >>.
La frase di Ikkakumon lo avvolse di luce bianca e Joe indietreggiò di qualche passo.
<< Sta per super Digievolvere >>, sussurrò Yamato.
I Golemon furono investiti dalla luce e li fece gemere di fastidio.
Zudomon fece la sua apparizione, simile a una tartaruga con un martello pericoloso.
<< Wow >>. Meiko e Meikumon erano affascinati. Era la prima volta che lo vedevano.
<< Zudomon >>, Joe aveva quasi le lacrime.
<< Joe, stai indietro >>. Si voltò verso i Golemon. << Voi sarete pure fatti di granito ma il mio martello è costruito in metallo digizoide! >>.
I Golemon la presero come una sfida e circondarono Zudomon. Batterò gli enormi pugni per terra e a quel punto Zudomon batté il selciato con il suo enorme martello e i Golemon furono investiti da una scossa elettrica potentissima, approfittando dalla distrazione lanciò il martello in aria come un boomerang e furono colpiti i tre Digimon Infetti, che finirono in minuscoli dati per poi sparire.
Un'altra luce e Pukamon era steso su un fianco, stanchissimo.
Joe lo raccolse. << Sei stato bravissimo >>.
<< Joe >>, sussurrò debolmente.
<< State bene? >>, chiese Taichi.
L'amico annuì.
<< Dobbiamo andarcene prima che arrivi la polizia, abbiamo fatto un bel caos >>, disse Koushiro.
I vari attacchi dei Digimon avevano distrutto il selciato, l'acqua degli idranti aveva cominciato a inondare le strade e alcuni pali della luce erano piegati a metà. Gli amici scapparono fino a superare qualche isolato e mettersi al sicuro.
<< Non avevo mai visto una super Digievoluzione con i miei occhi >>, disse Meiko affascinata.
<< Spero di farlo presto anch'io! >>. A Meikumon brillavano gli occhi.
Pukamon si era addormentato tra le braccia di Joe. << Lo porterò a casa con me >>.
<< Venite con noi, va bene? >>, Hikari sorrise ai due Digimon.
<< Mei, andiamo pure noi >>.
<< Anch’io e Gabumon >>.
<< Io indagherò un po' a casa per controllare se qualche Digimon non abbia avuto la stessa idea di entrare nel mondo reale dalle fogne >>.
<< È tardi, i nostri genitori si staranno preoccupando >>, disse Taichi. << Ci vediamo domani >>.
Il gruppo si salutò e si separarono.
Mentre erano per strada, Taichi sapeva cosa Hikari stava aspettando di chiedergli. Ci vollero solo cinque minuti perché la sorella minore gli facesse
quella domanda.
<< Taichi che ci facevi con Meiko? Cosa mi stai nascondendo? >>.
Agumon e Tailmon lo guardarono.
<< Ho dei sospetti su Meiko >>.
Hikari e i due Digimon si bloccarono. << Cosa?! >>.
<< Perché non mi hai detto niente? >>, chiese tristemente Agumon.
Taichi si mise all'altezza del Digimon. << Non volevo nasconderti nulla, prima dovevo essere sicuro di non sbagliarmi >>.
<< E non ti sbagli? >>, domandò Tailmon.
Scosse la testa. << Meikumon e Meiko hanno qualcosa di sospetto. Alphamon cercava Meikumon e quella ragazza. E Raremon ha puntato contro l'edifico solo dopo che ci era entrata con Sora >>.
Sora...
Hikari era confusa. << Che cosa pensi nascondano? >>.
<< Non lo so ancora. Meikumon ha detto che Tokyo è pericolosa, mentre Tottoro sicura. Inoltre... >>.
<< Inoltre? >>, lo incitò Agumon.
<< Lei non ha una Digipietra >>.
La sorella fece un mezzo sorrisetto. << Non tutti i Digiprescelti hanno le Digipietre >>.
<< Sì', lo so... Però non riesco a togliermi dalla testa che Meikumon non è un Digimon comune >>.
<< Ora che mi ci fai pensare... Forse vale la pena indagare un po' >>.
Taichi si girò verso Agumon. << Sei arrabbiato con me? >>.
<< No >>, gli sorrise. << Hai fatto bene ma non farlo più >>.
Taichi gli diede un leggero pugno sulla spalla. << Promesso amico! >>.


Angolo autrice!

Sono tornata con un capitolo un po' più lungo, avevo troppo da scrivere per spezzarlo! XD
I sospetti di Tai sono fondati, Meikumon è uno strano Digimon. E Meiko la protegge...
Stavolta è stato Gomamon ha salvare la situazione!
Alla prossima!





   
 
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