NdA: Questa sfida è nata dal prompt “Non scegliamo noi chi amare e per questo non siamo noi che dobbiamo tradire.”
- Non sono io, quello che ha tradito.
Gellert esplode in una risata sorda e si lascia sfuggire un gemito subito dopo. Qualsiasi cosa gli provoca dolore, dopo il duello - gridare, parlare, muoversi, piangere, ridere.
Ridere.
Ridere.
- Non dirlo! Oh, amore mio, non dirlo.
Albus sa di mentire, ma non l'ammetterebbe mai, non davanti a lui - lui, al quale ha ammesso tutto, perfino di amarlo.
Gellert intanto ride. Gellert ha il corpo scosso da brividi e risate; è lo spettacolo più spaventoso a cui Albus abbia mai avuto il dispiacere di assistere.
Ride.
Ride.
Oh, è folle, folle, e Albus lo preferirebbe, sarebbe il solo a ricordare (come il solo ad amare, il solo a tradire).
Il solo, sulla terra, a ridere di se stesso, dopo la fine del mondo.
Ridere.
Ridere.
Si dice che non si sceglie di amare e non si ha diritto a tradire: Albus ha scelto. E ha tradito. È vero, è stato lui, Gellert non ha mai tradito, mai rinnegato nulla di quello che ha detto o scelto.
Intanto ogni risata e ogni gemito di Gellert gli si infrange contro e l'anima gli si spezza in schegge.