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Autore: Aster Moony    01/12/2015    1 recensioni
Mi sedetti al mio solito posto, su una foglia di ninfea in mezzo al lago. Le mie compagne si erano già sistemate tutt'intorno e attendevano il racconto del Terzo Mistero: avevo promesso loro la rivelazione di quattro misteri di Fairy Oak per poi non parlarne mai più. La prima sera avevo parlato di amore, la seconda del difficile argomento della magia e la quarta avrei parlato di un addio. Oggi toccava all'amicizia e avevo scelto per parlarne il personaggio sicuramente più buffo e originale di tutto il villaggio!
- Buonasera a tutte, amiche fatate! - le salutai con un sorriso, come facevo sempre.
- Buonasera Felì! E' giunto per te il momento di svelarci il Terzo Mistero. Ci hai parlato di amore e dell'Infinito Potere e questa sera è il turno dell'amicizia. Siamo tutte curiose si scoprire cosa avrai da raccontarci. - intervenne Gocciargenteadigentilesaggezza calmando il brusio che si era diffuso tra le altre fatine.
Nella radura di diffuse il silenzio e io chiusi gli occhi per rievocare ancora una volta le immagini del villaggio che per tanto tempo era stato casa mia.
- Vi parlerò di Flox Pollimon e per farlo comincerò da una una brutta avventura a scuola...
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Flox Pollimon
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo due

Un “piccolo” problema…

Arrivate a casa ci fiondammo nella stanza delle gemelle.
-Uff! Per fortuna è andato tutto bene! –sospirò Vì mentre chiudeva la porta.
-Tutto bene?! Scarlet ci ha scoperto, la scuola ci è quasi caduta addosso e tu dici che è andato TUTTO BENE?!!!-urlai fuori di me mentre spruzzavo scintille per tutta la stanza (mi succede quando sono superfuriosissima!).
-Però se non ci fosse stato quel terremoto ci avrebbero scoperto tutti…-mormorò Flox cercando di sdrammatizzare. La fulminai con lo sguardò. Ok, forse ho un po’ esagerato, ma sono stata fin troppo paziente con loro e prima o poi tutti devono sfogarsi!
Flox mi guardò imbronciata. Era davvero strano vederla nei panni di Pervinca, anche se entrambe erano streghe del buio erano diverse in tutto.
Respirai piano e mi lasciai cadere su un gomitolo di lana.
-Ora, però, è tutto finito –dissi più a me stessa che a loro. –Un piccolo incantesimo e sarà tutto a posto.
Vì e Flox si misero una di fronte all’altra.
-Vì?
-Sì, Flox?
-Secondo te, qualcuno noterebbe le mie lentiggini se le colorassi?
-Cosa?!
-Bè, insomma! Le mie lentiggini! Hanno un solo colore e le trovo noiose! Non sarebbe bellissimo se fossero viola, gialle, verdi, blu, rosse, bianche, porpora, lilla…? Come se mi fossi spruzzata un pennello in faccia!
A quel punto intervenne Vaniglia.
-Flox! Scherzi, vero? Sarebbe bellissimo, ma si tratta di cambiare la natura delle cose ed è vietato!
Flox la guardò amareggiata.
-Ma se abbiamo già infranto una legge e non è successo niente, non capisco perché non dobbiamo infrangerne un’altra!
Mi si accartocciarono letteralmente le antenne a sentire quella frase.
-BASTA! –urlai. –TI RENDI CONTO DI QUELLO CHE HAI DETTO?! LE LEGGI SONO FATTE PER ESSERE RISPETTATE, NON PER INFRANGERLE!
Le tre ragazze mi guardarono ammutolite, poi mi calmai e mi sedetti sul mio gomitolo sbuffando (Che giornata!).
-Penso sia il momento di fare l’incantesimo e dimenticarci di questa storia. –borbottò Pervinca.
Vì e Flox chiusero gli occhi recitando mentalmente l’incantesimo, ma non successe niente.
-Qualcosa non va! –bofonchiò Vì, ancora con gli occhi chiusi. –È la decima volta che provo, ma niente!
Anche Flox non riusciva a trasformarsi. Strinse gli occhi e divenne sempre più rossa, fino a che non stramazzò sul tappeto.
Ci precipitammo tutte ad aiutarla e in poco tempo si riprese.
-Bel guaio! Ora che facciamo? –chiese Pervinca.
-Io corro da zia Tomelilla! –disse Babù avviandosi verso la porta a passo deciso, ma Vì la fermò.
-Non abbiamo fatto tutto questo per poi arrenderci alla prima difficoltà! –ruggì. –Dobbiamo risolvere il problema da sole! Siamo grandi, Babù!
-Tu… Tu hai solo paura di finire in punizione! –urlò Vaniglia, con le lacrime agli occhi.
Vì fece per risponderle, ma qualcuno bussò alla porta.
-Tutto bene, bambine? Vi ho sentite gridare. –disse mamma Dalia entrando nella stanza.
Le volai incontro sorridendo.
-Benissimo, Dalia. Le bambine stavano giocando.
Dalia sorrise rassicurata, poi si rivolse a “Flox”.
-È passata zia Ortensia poco fa! Ha detto che entro mezzora devi essere a casa.
I volti delle ragazze si incupirono.
-Non… Non può restare da noi questa notte? Abbiamo già fatto tutti i compiti e credo che la scuola resterà chiusa per un po’… -disse Babù con uno sguardò supplichevole.
Dalia sospirò.
-Ok, va bene. Chiederò a Ortensia se Flox può rimanere, ma solo per una notte!
Le bambine le rivolsero un sorriso a trentadue denti e lei uscì.
-Ci è andata bene! –disse Pervinca e per la prima volta io ero d’accordo con lei.
In quel momento qualcuno picchiettò alla finestra…

Salve grande popolo di EFP! Ecco che per Pervinca e Flox le cose si fanno più difficili.
Ce la faranno a risolvere le cose? Mmm... Scopritelo nel prossimo capitolo! ;)
Baci <3
                                                                                                                    Polliflox

 

 

   
 
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