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Autore: Siyah    02/03/2009    9 recensioni
...Poi, prima che succeda qualsiasi altra cosa, prima di frasi inutili e superflue, si avvicina al suo collo e sussura al suo orecchio.
-Non sono Cenerentola.-
[What if? dell'episodio "Cenerentola in città".]
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaori/Greta, Ryo Saeba/Hunter
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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THE CRYSTAL KISS I BROKE
...I'm not Cinderella anymore...




I've been biding my time
Been so subtly kind
I've got to think so selfishly
'Cos you're the face inside of me…



L’afferrò saldamente per le spalle, deciso, voltandola completamente verso di lui, e mentre i centimetri tra loro diminuivano progressivamente Kaori non potè fare a meno di incontrare i suoi occhi scuri.
Il suo sguardo era rilassato, sereno, così diverso da quello che era abituata a vedere tutti i giorni: pericoloso, attento e impenetrabile. Quella sera Ryo aveva riso, scherzato con lei e aveva provato anche del desiderio per la donna che vedeva davanti a sé.
E proprio lì stava il problema: Kaori non era Kaori e quella serata sarebbe stata per lui, forse, come tante altre serate che passava fuori casa all’insaputa della socia.
L’unica differenza era che quella sera aveva incontrato "Cenerentola" e la cosa peggiore era che sarebbe stata solo Kaori a sentire su di sé la rottura dell’incantesimo; il giorno dopo si sarebbe dovuta svegliare nello stesso letto di sempre, sola, con gli stessi sentimenti dolorosi e la stessa routine stancante da condividere con il suo socio, di cui sfortunatamente si era innamorata.
Lo vide chinarsi su di lei inesorabilmente e istintivamente si sorprese a quella vicinanza così diversa a quella cui era abituata normalmente. Lui si fermò e senza cambiare espressione le disse ciò che non avrebbe mai pensato di poter sentire dalle sue labbra:
-Non così… Quando ci si bacia bisogna chiudere gli occhi… -
Panico totale.
Questo fu il sentimento che la avvolse all’istante più un misto di sorpresa e stupore, mentre qualcosa di bollente prese a scorrere nelle sue vene, facendo aumentare a livelli tachicardiaci il battito del cuore.
Il nostro primo bacio…
Anche se il suo cuore gridava e i suoi occhi riuscivano solo a vedere quelli di lui che si socchiudevano mentre con una mano le alzava il mento, la sua mente continuava a ripeterle che non era lei e che era tutta un’illusione ben architettata.
Le sirene in lontananza le risuonavano assordanti nelle orecchie come un monito e si rese conto che non aveva il tempo di tergiversare; se voleva afferrare qualcosa avrebbe dovuto prenderselo.
“Però…”
Non aveva mai visto i suoi occhi guardarla così intensamente, non li aveva mai visti teneri, così generosi e disponibili; ciò che lei vedeva ogni giorno era la parte impenetrabile e ferita, la stupidità certo, ma l’avrebbe mai guardata così come in quel momento?
Sentì le sirene cessare e di nuovo la brezza marina che le accapponò la pelle.
Spalancando gli occhi lo vide di nuovo distante, le braccia spalancate come se fosse stata lei a fuggire. La spiegazione non tardò ad arrivare.
-Le sirene non suonano più… Cenerentola… -
Dentro di sé la sorpresa non fu poi molta: era tipico di Ryo tirarsi indietro un attimo prima del salto; ma non poté evitare di fingere di non aver sentito quel dolore al petto, fastidioso.
Questo suo comportamento l’avrebbe perseguitata per sempre o col tempo sarebbe cambiato?
Delusa, si chiese, guardando per un ultima volta l’affascinante uomo davanti a sé, se sarebbe mai stato suo.
Il rumore della risacca sembrò voler lenire quella nuova ferita infertale e si disse che se l’era andata a cercare, dal momento che si ostinava a voler vedere cose che non c’erano.
Ryo non l’amava. Amava tutte le donne belle, a suo modo, e lei non faceva la differenza.
Si sarebbe dovuta accontentare per sempre delle mezze frasi, dei fugaci abbracci e cosa confinava con l’amicizia e cosa con l’amore?
Quella notte lei aveva visto, aveva provato, aveva sentito; poteva realmente toccare tutto ciò che quella notte aveva sfiorato o avrebbe convissuto con City Hunter per il resto della sua vita, nel buio dell’incertezza del domani, nel morire senza aver amato?
Morendo domani lei non avrebbe lasciato niente su quella terra, mentre si sarebbe portata solo rimpianti nell’aldilà.
Se lui fosse morto domani, e già il pensiero gli provocò una fitta di dolore, si sarebbe portato dietro i rari sorrisi che le rivolgeva e lo sconosciuto sapore delle sue labbra.
Non pensava spesso alla morte, perché preferiva ignorarla e vivere alla giornata, di quella vita insolita, così speciale e dolorosa allo stesso tempo, con il sorriso sulle labbra e l’amore nel cuore; nonostante fosse vero che era circondata da muti fantasmi e aveva rinunciato a conoscere sua sorella per stare accanto a quella vita.
Ora, nella sua sdoppiata personalità, il cuore diviso in due le urlava di prendersi quello che voleva finche poteva; in fondo la donna con cui Ryo aveva ballato era sempre lei, le stesse labbra, gli stessi occhi, lo stesso carattere, forse un po’ smorzato per cercare di non farsi scoprire, insomma solo un bel vestito e una maschera di trucco e parrucca a proteggerla.
Troppo sottile.
Quindi non era vero che non era lei, perché ogni sorriso era autentico; il punto era che lui non sapeva chi aveva davanti, quindi perché non dare un degno finale a quella commedia?
Le gambe si bloccarono contro la sua volontà, immobili per un nanosecondo infinito mentre lo sentiva respirare a solo qualche metro da lei.
“Soddisfa il tuo alter ego…”
Prese un respiro profondo.
“… Perché la tua Cenerentola non avrà una seconda possibilità…”
Si girò di scatto e il suo cuore decise per lei, muovendo il suo corpo verso di lui, che stava immobile dove l’aveva lasciato.
E anche se sapeva che lui non la vedeva preferì sapere che avrebbe conservato un ricordo completo di quella serata e nel tirargli indietro la spalla per avere accesso al suo viso ricordò le parole della sua amica:”… Se non ci si fa avanti al momento giusto, dopo non resta che piangere!”
E lei di lacrime ne aveva già versate abbastanza; avrebbe avuto quindi la rivincita, anche se sarebbe risuonata amara. Chiuse gli occhi.
E ti sta bene così?
“Sì.”

Rispose nel momento in cui premette le sue labbra sulle sue.
Lo sentì irrigidirsi, le sue labbra immobili sulle sue che la fecero tremare; stava per allontanarsi spaurita quando d’improvviso le sue braccia la circondarono, possenti, stringendola e accarezzando le sue curve, mentre cominciava a rispondere al suo bacio con passione.
Si era girato completamente verso di lei o l’aveva portata davanti a sé, non aveva importanza, ma a qualche centimetro da terra poté sentire la passione crescere tra loro mentre le labbra di Ryo rispondevano con urgenza, febbrili, chiedendo e ricevendo altrettanto desiderio.
Nonostante il bisogno di rimanere così per l’eternità, Kaori si staccò da lui, le mani sul suo volto, respirando affannosamente.
Lui per un attimo apre gli occhi e la guarda e Kaori ha la certezza, unica, che comunque sta pensando a lei in quel momento, anche se quel "lei" non ha nessun nome.
Farà male, si dice, ma non si pente. Con un dito accarezza la sua tempia e scende fino alla guancia, imprimendosi nella mente l’espressione di quegli occhi antrace in quel momento.
“Come se potessi scordartela…”
Poi, prima che succeda qualsiasi altra cosa, prima di frasi inutili e superflue, si avvicina al suo collo e sussurra al suo orecchio.
-Non sono Cenerentola.-
E mordendosi le labbra sguscia via dalla sua stretta e lo supera senza guardarlo negli occhi, scappando; sa che non la rincorrerà e non può impedirsi di piangere.

*

You had to do, someone else
You should have been by yourself
Instead of here with me
Secretly, secretly

Skunk Anansie, Secretly



Mentre i tacchi della splendida donna che l’ha baciato si allontanano sul pontile, Ryo non può fare a meno di toccarsi le labbra, come se non fosse sicuro di aver vissuto tutto solo qualche secondo fa.
Il primo loro bacio.
Sembrava il primo nella sua vita, forse perché non se l’aspettava da Kaori; anche se aveva imparato a non sottovalutare quella ragazza che era entrata con prepotenza nella sua vita, anche ora che riusciva a nascondere il fatto che fosse diventata una splendida donna.
Ci aveva messo molto a capire che quell’insolita Cenerentola era Kaori, ma come non riconoscere il suo profumo e la sua risata che riuscivano a scaldare il suo cuore tanto provato?
Aveva colto l’occasione senza rompere l’incantesimo che quella sera il destino gli aveva voluto regalare; anche se non si sarebbe mai aspettato un finale del genere, nonostante dovesse ammettere che era stato lui a provocare la scintilla. Giustificabile, si disse, dal momento che aveva perso il sonno per anni nel chiedersi che sapore avrebbero potuto avere le sue labbra sulle sue.
Non avrebbe mai immaginato.
Aveva condiviso anni di convivenza con la sua partner e lei continuava ad essere un mistero, nonostante la luce che emanava radiosa sulla loro vita. Chissà il perché di quella sera, di quel regalo tanto prezioso…
Non si sarebbe mai aspettato di vederla così affascinante fuori dalle mura domestiche e così facendo il profondo sentimento che già provava per lei da – sempre forse? - era cresciuto ancora di più, il che non era un bene: avrebbe dovuto essere cauto e indifferente a lei, ma aveva ceduto alla tentazione che per una sera aveva potuto permettergli di farle tutti i complimenti che si meritava ma che doveva tacerle quotidianamente.
Con un sospiro tornò a guardare davanti a sé, accorgendosi che non sentiva più il rumore dei suoi passi concitati e che la brezza marina aveva lavato via il suo profumo.
Senza voltarsi prese a camminare nella direzione opposta alla sua, lento, il rumore delle onde che scandiva il ritmo dei suoi passi.
Rise a se stesso.
“A baciarmi non è stata Cenerentola…”
E questa era l’unica certezza che aveva.

THE END





Note dell'autrice: Ok, questa è la prima ff su CH e devo dire che l’idea è nata all’improvviso, dopo aver riletto per caso il volumetto che tratta dell’episodio, essendo questa una What if/Flash fic dell'episodio in questione. Vi chiederete voi: ma perchè proprio di questo? (Sempre se vi interessa^^') Semplice! "Cenerentola in città" non è un brutto episodio, anzi, della saga tra i due eterni indecisi e il non-bacio non mi aveva dato fastidio all'epoca del vol.31; il problema è sorto al volume 39 che finisce, dopo tante speranze, come? Come?! Con un semplice abbraccio!!! Secondo voi può essere?! Neanche un bacino piccino, piccino..(Che non sia tra un vetro logicamente -_-''') E allora è nata questa What if che è una rarità tra le rarità dal momento che è nata un pomeriggio e l'ho scritta e postata in tempi incredibilmente brevi per la sottoscritta, credetemi! XD
Ad ogni modo spero di non esser caduta nell'OOC e la parte di Ryo è volutamente più corta perchè, secondo me, rimane un tipo chiuso mentre Kaori si perde in vari "se" e "ma" prima di decidersi.. O almeno così credo dal momento che non sono il mio pairing ufficiale e quindi mi diventa un pò difficile manovrarli come voglio.
Detto questo spero di non avervi annoiato perchè ritornerò su questi lidi (non troppo presto però..) e mi dovrete sopportare ancora X'D
Bye bye!
Siyah
P.S.=Qualche commentino non mi dispiacerebbe proprio, sapete?*.*
P.S.S.= Un grazie speciale a Roshen che l'ha letta in anteprima, come sempre, e mi ha dato quei due o tre consigli che mi servono per non sfigurare ù.ù Spero di poter presto ricambiare tessssora!
  
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