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Autore: twilight98    01/12/2015    2 recensioni
Ciao a tutti ragazzi, oggi in comincia la 2°parte di "la mia storia". Vi consiglio di leggerla perché sarà una storia ricca di colpi di scena. Baci!!
Genere: Avventura, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jeremy, Fitzgerald, Nuovo, personaggio, Phone, Guy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~Questo stesso pomeriggio mi sono preparato psicologicamente ad affrontare la mia quarta notte e non vedo l'ora di prendere a calci nel sedere quella sotto specie di coniglio zombie. Adesso sono le 21:00 e in ben che non si dica, con la stessa decisione di un uomo quando si prepara alla battaglia, indosso la mia divisa viola e mi dirigo verso la porta d'ingresso, ma a distrarmi dalla mia meta è la vocina spaventata ed infantile di mio figlio.
N: << p-papà? >>
J: << Nathan?, ma non dovresti essere già a letto? >>
N: << è solo c-che ho paura c-che una volta uscito da quella porta tu non tornerai mai più a casa >>
Rimango a guardarlo per un po', incredibilmente scioccato da questa sua affermazione, finché non rispondo. E gli prendo le sue piccole manine fredde e tremanti.
J: << oh tesoro……non….non c'è bisogno che tu sia cosi spaventato. Io sono in grado di cavarmela da solo e poi finora sono sempre tornato >>
N: << s-si, ma ora h-ho un brutto presentimento. Non potresti non andare a lavorare, solo per stanotte!? >>
La sua proposta è davvero invitante, ma non posso non andare a lavoro, sono solo ad un passo a scoprire la verità su Springtrap e forse anche su mio padre.
J: << no tesoro, oggi proprio non posso. Ma se vai a dormire posso andare a rimboccarti le coperte! >>
N: << v-va bene…….ma promettimi che ritornerai a casa >>
J: << te lo prometto!! >>
Dopo aver rimboccato le coperte a mio figlio vado a lavoro, ma senza sapere che dietro l'angolo c'è qualcosa che mi sta seguendo. Mi dirigo subito nel mio ufficio, quando mi seggo sulla mia poltrona, scoccane le 12:00.
J: << forza John…..ce la puoi fare…….tu sei molto più di quella sottospecie di coniglio zombie! >>
In lontananza, in fondo al corridoio, arriva un rumore cosi forte che mi alzare dalla sedia; incominciamo bene.

Intanto:

BOOM!!!!
Senza che me ne rendessi conto avevo fatto cadere una maschera di una volpe appesa al muro.
N: << Perfetto! Spero che papà non mi abbia sentito >>
Mi guardo intorno sperando di trovare……ehm….di trovare…….insomma di trovare qualcosa che mi dica che cosa sta accadendo a papà. Questo posto mette una tale paura, non c'ero mai andato di notte. All'inizio sembra tutto tranquillo ma ad un certo punto sento uno strano rumore di passi robotici, ma sembrano abbastanza lontani.
N: << tranquillo Nathan, qualunque cosa fosse adesso se n'è andata! >>
Prendo dalla mia tasca del pigiama il mio cellulare per farmi un po' di luce e continuo ad andare avanti. Passo per varie stanze senza trovare un bel niente, solamente qualche rumore in lontananza.
N: << uff…che noia ragazzi!!. Ehi aspetta un po'…..non sarà forse che…. >>
Punto il mio cellulare verso il corridoio dalla quale è giunto il rumore, forse è lì che devo andare, forse laggiù c'è la causa di tutti i problemi di papà.
N: << beh, come dice sempre il nonno: "a mali estremi, estremi rimedi"!! >>
Facendomi luce con lo schermo del mio cellulare entro in quello strano corridoio: le mura sono spoglie e piene di spaccature e infondo c'è una stanza con la porta semi aperta e da lì esce una luce bianca che non promette niente di buono, ma con un sospiro entro in quella stanza; è stanza spoglia con i muri sporchi con qualcosa di scuro e vecchio, che non riesco a distinguere e la luce va e viene. Improvvisamente, appare davanti a me un robot con le sembianze di coniglio dorato, ma orribilmente malandato e con la puzza di carne marcia che mi entra nelle narici, ma ciò che mi lascia pietrificato dalla paura sono i suoi occhi: occhi ne morti ne vivi, occhi che non mostrano alcuna emozione se non stanchezza, dolore, rabbia e soprattutto……pazzia. Spaventato cerco di ritornare indietro, ma la porta dietro di me scompare, velocemente mi rigiro ma il coniglio è già a un centimetro di distanza da me.

…………………….

N: << AHHHHHHHHHH! >>
Il rumore di un grido mi fa saltare dalla sedia facendomi distrarre dal mio lavoro.
J: << MA CHE C****? >>
N: << AITOOOO!, PAPA' AIUTAMI!!! >>
J: << Nathan? >>
Mi guardo intorno smarrito alla ricerca di mio figlio, ma come era arrivato qui?
N: << PAPA' AIUTAMIII!! >>
J: << ARRIVO NATHAN!! >>
Esco subito dal mi ufficio e mi dirigo da dove arrivano le urla, finché non entro in una stanza completamente spoglia, la stessa del mio sogno, ma dove non c'è nessuno.
J: << NATHAN….NATHAN DOVE SEI? >>
L'unica cosa che riesco a trovare di mio figlio è solo il suo cellulare, prendo quel cellulare e lo stringo al mio petto, rimango cosi finché davanti non appare la figura di mio padre che mi sorride, ma è solo questione di un secondo e lui scompare esattamente come è apparso, poi sento una mano che sfiora la mia spalla, mi giro e vedo che è Jonathan. Sempre con lo sguardo fisso sullo schermo del cellulare, inizio a parlargli.
J: << Jonathan…..il coniglio zombie che mi sta perseguitano è mio padre, giusto? >>
JH: << Si >>
J: << è venuto per vendicarsi? Per farmi provare quello che ha provato lui quando ho ucciso Kenny, per questo ha preso Nathan? >>
JH: << c'è solo un modo per rispondere a questa domanda e tu lo sai! >>
Io continuo a guardare lo schermo del cellulare di Nathan e Jonathan continua a parlare.
JH: << è da tento tempo che scappi dal tuo passato, adesso è il momento di affrontarlo se vuoi cambiare il tuo futuro >>
J: << allora farò cosi!! >>

   
 
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