Serie TV > The Walking Dead
Segui la storia  |       
Autore: Miss Reedus    02/12/2015    1 recensioni
L'oscurità ha inghiottito tutto, ma non i suoi occhi, quei due cristalli azzurri risplendono nella notte, fuori dal nostro nascondiglio gli zombie vagano per Times Square assetati di sangue non curanti di ciò che sono diventati, ciò che ormai quasi tutta l'umanità è diventata; un ammasso di carne putrefatta errante. Daryl si accende una sigaretta, solo lui potrebbe fumarsi una sigaretta durante un'apocalisse di zombie, inizia a guardarmi - Hai paura?- mi chiede ed io annuisco tremando per la paura e per il freddo - Non devi avere paura, tutta questa merda...- indica gli zombie che si trascinano da una parte all'altra -... è solo merda ecco- cerco i suoi occhi nel buio - Ho paura che tu te ne possa andare- la mia voce trema - ho paura che tu possa diventare come loro, ho paura di rimanere di nuovo da sola- lui sbuffa e sento l'odore del fumo impregnare l'aria - Ehi...- si avvicina -... Non ti lascerò da sola. Quegli stronzi là fuori non mi avranno così facilmente, rimarremo insieme- sento delle lacrime inondarmi gli occhi - Sì, insieme... Ma fino a quando?- spero che lui non riesca a vedere i miei occhi lucidi - Fino alla fine del mondo- mi risponde
Genere: Horror, Romantico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daryl Dixon, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La copertina è stata realizzata interamente da me con PhotoshopCC. 
Crediti: sfondo (TheAJDeviant |Deviantart) corpo ragazza ( FairieGoodMother) corpo soldato (Freeport) viso uomo (Norman Reedus) viso donna         (Holland Roden). Vietata la copia anche solo parziale.

James.

 

Quella notte non riuscii a dormire, rimasi sveglia insieme a Daryl a fare da palo. Quando sentivamo dei rantoli lui si alzava e andava a vedere cosa fossero. Sembrava che le ore non passassero mai, guardavo sempre il mio orologio impaziente di poter andare via da quel posto: i boschi mi hanno sempre inquietata, iniziai ad averne paura quando da piccola mi ci sono persa, Daryl notò che mi guardavo spesso dietro le spalle e scrutavo nell'oscurità - Paura del buio?-

-No, paura dei boschi in generale-

-Non sapevo si potesse avere paura dei boschi-

-Evidentemente non è così-

-... A-ha. Come mai questa paura?-

-Che ti frega?-

-Senti, sto facendo un enorme sforzo per cercare di essere gentile con te e di non buttarti tra le fauci di uno zombie del cazzo quindi, almeno, fai uno sforzo minimo anche tu, grazie-

-Che palle... È una paura che ho incominciato ad avere quando avevo 4 anni-

-Ok... E da cos'è nata questa paura?-

-Senti... Nulla di personale, ma non mi piace raccontare della mia vita e delle mie paure alle persone...- annuì silenziosamente -... e poi, non te la prendere, ma tu saresti l'ultima persona al mondo a cui vorrei raccontare di me stessa- rise - Non ci credo... L'hai detto veramente? Ma sei sempre così stronza con tutti o sono io che ti sto sul cazzo? Te l'ho chiesto non perché volevo sapere i cazzi tuoi, ma solo per passare il tempo visto che sono ancora le due di notte, che cazzo me ne può fregare a me dei tuoi problemi o il fottuto motivo di questa tua stupida paura!- si alzò e diede un calcio ad un pezzo di legno che fece innalzare molte scintille e si andò a mettere nel lato esattamente opposto a dove stavo io, dandomi la schiena. Forse fui troppo dura con lui quella notte. Pensai a Peter e mi chiesi dove fosse in quel momento, mi chiesi se stesse pensando a me, con chi fosse e se stesse bene o meno, il solo pensiero che qualche Infetto potesse averlo morso o ucciso mi faceva rabbrividire. Ogni tanto guardavo alle mie spalle per vedere cosa stesse facendo Daryl, ma ogni volta che mi giravo lui era sempre lì, immobile, seduto a guardare nel vuoto, continuai a guardarlo finché gli occhi non iniziarono a chiudersi da soli, ricordo che l'ultima cosa che pensai prima di crollare fu che dopotutto io e lui ci assomigliavamo molto, stesso carattere. Dovevano essere le quattro di mattina quando mi addormentai, Kat mi svegliò verso le otto - Forza svegliati! Dobbiamo andare- il fuoco si era spento - Andare dove?- mugolai - Dobbiamo spostarci, trovare un posto sicuro- disse Daryl raccogliendo tutte le nostre cose -... La signorina poi ha paura dei boschi, quindi meglio muoversi- mi guardò negli occhi in attesa che gli rispondessi a tono - Fanculo...- Kat mi tirò una gomitata - Ti taglio la lingua la prossima volta- disse lei cercando di avere un'aria minacciosa - Scusami Kat. Dove vorresti andare scusa?- lui iniziò a dirigersi verso una direzione ignota

-Sicuramente altrove- disse lui.

-Ho capito, ma dove?-

-Un posto sicuro-

-Grazie della descrizione illuminante...-

-Cosa vuoi sentirti dire? Ogni cosa che dico non ti va mai bene. Dimmelo su. Così almeno ti stai zitta, cazzo-

-DARYL!!-

-Scusami Kat-

-Voglio che tu mi dica dove vuoi andare precisamente. Se in un posto chiudo o aperto, sei capace a dirmelo o no? Non mi sembra di aver chiesto la Luna-

-Dobbiamo andare in un posto chiuso, una città, un paese, una casa, qualsiasi cosa oppure preferisci fare ogni notte il palo?-

-”Dobbiamo”? Scusami da quando io e Kat ti seguiremo in questa tua “impresa”?-

-Infatti non siete assolutamente obbligate, sei vuoi rimani pure qui e fatevi mangiare dagli zombie-

-È quello che faremo infatti. Non ti seguiremo-

-No. Io vado con lui!-

-Kat ti prego, non è il momento per discutere- cercai di avvicinarla a me, ma indietreggiò -No! Io voglio stare con lui- disse quasi piagnucolando.

-Smettila di fare queste storie da bambina e vieni qui!-

-No!- andò vicino a lui.

-Kat smettila!!-

-No, smettila tu di fare la bambina. Perché non vuoi rimanere con lui??-

-Perché non lo conosciamo. Potrebbe essere benissimo un maniaco, un assassino o un criminale-

-Troppi complimenti, davvero, così mi imbarazzi-

-Non mi fido-

-Così arrossisco...-

-Senti, puoi starti zitto? Non sto parlando con te-

-Non stai parlando con me, certo. Stai parlando di me, è diverso, scusami se mi sento chiamato in causa chiedo perdono-

-Kat, per favore non ho la forza fisica e mentale per litigare con te. Andiamo via, salutalo e andiamo-

-Andiamo dove? Non andremo da nessuna parte, in qualche giorno potremmo essere morte e non iniziare a dirmi “Cosa ne sai?” perché lo sappiamo tutte e due che non supereremo mai la notte da sole. Anche se vuoi dire a te stessa che qui, ora, con gli zombie in giro, sei inutile. Anche se neghi a te stessa di aver bisogno d'aiuto per sopravvivere, noi abbiamo bisogno di lui- fissai a lungo Kat. Spostavo gli occhi da lei a Daryl e da Daryl a lei - No...- lei ridusse gli occhi a due fessure - Perfetto, allora abbandonami come hai fatto con mamma e papà- quella manciata di parole mi trafissero il cuore come una pioggia di coltelli - Kat...- dissi piano con voce rotta - Io resto con lui. Voglio sopravvivere, tu se vuoi abbandonami pure, non mi interessa- con le lacrime agli occhi non dissi nulla e iniziai a dirigermi verso la direzione in cui stava andando Daryl, passandogli vicino lo urtai facendogli cadere le sue cose - Aspetta...- disse piano Kat, ma io non volli voltarmi indietro e continuai a camminare senza sosta, sempre dritta. Non so bene dopo quanto tempo sentii dei passi raggiungermi, era Daryl. Non lo guardai neanche. Si affiancò a me - So che non vuoi avere a che fare con nessun essere umano in questo momento e anche se mi piacerebbe vederti tra le grinfie di uno zombie devo darti questo- mi mise un coltello in mano - cerca di non farti mordere e colpiscili in testa. Tra qualche chilometro dovresti sbucare su una strada asfaltata, gira a destra e vai sempre dritta e dovresti arrivare ad una cittadella- lo guardai con aria di sfida - Sempre che tu voglia rimanere con noi... Volevo solo dirti dove andare, per non perderti- fece una pausa - Beh, se ti vedremo andare in un'altra direzione vorrà dire che andrai per la tua strada- tornò indietro ed io accelerai il passo.

Camminai senza sosta per ore prima di scorgere in lontananza il famoso “posto sicuro”, non mi guardai mai alle spalle per controllare se Kat e Daryl fossero ancora dietro di me. Lungo la strada vidi molte macchina abbandonate, ma nessun Infetto o umano; sembravamo gli ultimi superstiti al mondo il che mi spaventava molto. Mancavano due chilometri alla cittadina quando sentii delle urla. Mi guardai intorno, ma non vidi nulla, mi scorsi dal guard rail e vidi uno spettacolo agghiacciante: c'era un uomo sopra una macchina circondato da zombie che da terra cercavano di morderlo, istintivamente scavalcai il “muro” d'acciaio e mi precipitai di sotto, c'erano una decina di metri tra me e gli Infetti così urlai di lasciarlo in pace, quando gli esseri si voltarono verso di me mi si gelò il sangue nelle vene. Iniziarono ad avanzare nella direzione delle mie urla. Non sapevo cosa fare, ma intanto gli zombie continuavano ad avvicinarsi. Mancavano pochi metri tra me e il primo Infetto, intanto sentii qualcuno scavalcare il guard rail e Kat che mi urlava di andare via. Mi tornarono in mente le parole di Daryl “Colpisci alla testa” presi il coltello e lo piantai nella testa del primo Infetto urlando, poi colpii il secondo, il terzo, il quarto, il quinto e infine continuai a colpire senza sosta il sesto. Quando realizzai quello che avevo appena fatto mi guardai le mani sporche di sangue, lanciai il coltello lontano da me e guardai i corpi che giacevano immobili a terra. Guardai le mie mani, il coltello, i corpi e infine l'uomo che prima era in cima alla macchina e che stava cercando di scendere, lo andai ad aiutare - G-g-grazie...- balbettò - Non c'è di che, lo avrebbe fatto chiunque- l'uomo mi strinse la mano tremando - Sono James, grazie, grazie, grazie per avermi salvato la vita- era alto, con i capelli scuri, con un accenno di barba e gli occhi neri, insomma un bell'uomo - Tutto bene?- Daryl comparve alla mia sinistra toccandomi il braccio, lo scostai violentemente - Certo che sto bene- così iniziò a squadrare James -... Tu saresti?- disse freddo - Oh io sono James, la tua ragazza mi ha salvato da quei... cosi- disse lui con un sorriso amichevole - Quei... “cosi” si chiamano zombie...- disse ancora più freddo -... Ed io non sono la sua ragazza- James sembrò imbarazzato - Scusatemi, non volevo...- gli misi una mano sulla spalla - Tranquillo nessun problema- cercai di sforzare un sorriso e lui sembrò apprezzare - Cosa posso fare per ringraziarti? Siete diretti da qualche parte?-

-No- disse subito Daryl.

-In realtà siamo diretti verso quella cittadella, stiamo cercando un posto sicuro-

-Sul serio??-

-Già-

-Capitate proprio a fagiolo, io abito lì. Ormai tutti sono diventati... Zombie- tutto d'un tratto si fece triste - Ma la mia casa è ancora in piedi, se avete bisogno...-

-No non ne abbiamo bisogno- lo interruppe Daryl, io gli diedi una gomitata - Certo che ne abbiamo bisogno...- dissi gentilmente - Perfetto allora sarete miei ospiti!- James venne scostato da Daryl - Scusami, puoi lasciarci soli un secondo?- disse scortesemente, lui annuì e andò verso il guard rail - Cos'hai in mente di preciso?- disse freddamente - No Daryl che cazzo hai in mente tu?! Cercavamo un posto sicuro no? Bene l'abbiamo appena trovato. Non ti sta bene? Perfetto allora vai da un'altra parte- seguii James, ma lui mi prese un braccio - Non mi fido- cercai di liberarmi dalla sua presa, ma inutilmente -Scusami?- dissi incredula - Ho detto che non mi fido di questo tizio- lo spinsi via - “Questo tizio” si chiama James e ci ha appena offerto un tetto sulla che per ora è tutto quello che ci serve- l'espressione di Daryl si fece più cupa - Ti ricordo che hai una sorella che è sotto la tua responsabilità, te l'ho detto, non mi fido di quest... James- mi scostai i capelli dalla faccia - Ripeto: non ti sta bene? Perfetto vattene da un'altra parte, ma io e Kat andiamo da James- Daryl rise - Sempre se Kat vorrà venire con te- lo fulminai con lo sguardo - Vai al diavolo- e finalmente raggiunsi James e Kat - Allora che fate?- mi chiese tutto sorridente - Se non ti siamo d'intralcio ti saremo davvero grati se ci ospitassi- lui aprì le braccia - Perfetto, allora siete i benvenuti. Venite con me- ci incamminammo verso la nostra destinazione - Secondo Daryl non è una buona idea, non ci dovremmo fidare di lui- mi bisbigliò Kat strattonandomi piano il lembo della maglietta - Sta zitta tu- le ringhiai liberandomi dalla sua debole presa. Accelerai il passo e mi misi accanto a James che d'istinto mi sorrise ed io ricambiai volentieri. Dietro di me sentivo lo sguardo duro di Daryl su di me che si faceva sempre più pesante man mano che ci avvicinavamo alla cittadina.

PICCOLO SPAZIO AUTRICE:

Eccoci qua. Stavolta il capitolo è un po' più lungo ecco perché è uscito più tardi del previsto. Non sapevo come far avolvere la storia, ma ora ho le idee chiarissime hehehehe. Devo ammettere che prima questa storia non mi convincesse più di tanto, ma ora che ho già in mente lo sviluppo mi piace veramente molto. Tutto questo che state leggendo è un grandissimo flash-back della protagonista, più avanti capirete perché. Spero vivamente che mi possa piacere, aspetto con ansia delle recensioni con anche delle critiche costruttive io intanto me ne torno nel mio angolino e lascio la parola a voi. Qui da Miss Reedus (eh si ho cambiato nome muehehe :3) è tutto, un bacione. Passo e chiudo <3
MR

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Walking Dead / Vai alla pagina dell'autore: Miss Reedus