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Autore: Miss Reedus    12/12/2015    2 recensioni
L'oscurità ha inghiottito tutto, ma non i suoi occhi, quei due cristalli azzurri risplendono nella notte, fuori dal nostro nascondiglio gli zombie vagano per Times Square assetati di sangue non curanti di ciò che sono diventati, ciò che ormai quasi tutta l'umanità è diventata; un ammasso di carne putrefatta errante. Daryl si accende una sigaretta, solo lui potrebbe fumarsi una sigaretta durante un'apocalisse di zombie, inizia a guardarmi - Hai paura?- mi chiede ed io annuisco tremando per la paura e per il freddo - Non devi avere paura, tutta questa merda...- indica gli zombie che si trascinano da una parte all'altra -... è solo merda ecco- cerco i suoi occhi nel buio - Ho paura che tu te ne possa andare- la mia voce trema - ho paura che tu possa diventare come loro, ho paura di rimanere di nuovo da sola- lui sbuffa e sento l'odore del fumo impregnare l'aria - Ehi...- si avvicina -... Non ti lascerò da sola. Quegli stronzi là fuori non mi avranno così facilmente, rimarremo insieme- sento delle lacrime inondarmi gli occhi - Sì, insieme... Ma fino a quando?- spero che lui non riesca a vedere i miei occhi lucidi - Fino alla fine del mondo- mi risponde
Genere: Horror, Romantico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daryl Dixon, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La copertina è stata realizzata interamente da me con PhotoshopCC. 
Crediti: sfondo (TheAJDeviant |Deviantart) corpo ragazza ( FairieGoodMother) corpo soldato (Freeport) viso uomo (Norman Reedus) viso donna         (Holland Roden). Vietata la copia anche solo parziale.

Finalmente a casa.
 

James abitava in una modesta casa a due piani in un piccolo quartiere che, sicuramente, prima che tutti si tramutassero in zombie doveva essere un posto davvero tranquillo e allegro in cui vivere, ma ormai era ridotto ad un lembo di strada con delle catapecchie abbandonate. James ci fece accomodare nella sala da pranzo - Scusate per il disordine ma...- - Tranquillo nessun problema- dissi tranquilla - Durante un'apocalisse chiedere scusa per il disordine della propria casa mi sembra una cosa ridicola- grugnì Daryl, io gli risposi con un'occhiataccia, ma lui fece finta di niente - Bene, allora per voi- disse James indicandoci - Ho la camera per gli ospiti accanto al bagno e alla mia stanza, così se vi serve qualcosa avete tutto a portata di mano- ci guidò di sopra, quando aprì la porta Kat si tuffò nel letto ed iniziò a saltarci sopra - James...- iniziai -... c'è solo un letto matrimoniale- all'inizio lui non capì - Oh... Diamine il letto singolo è di sotto nel garage. Oppure posso portare un materasso di sopra e la piccola dorme sopra a quello- guardai il letto e poi guardai Daryl, dopo qualche secondo anche lui si rese conto che avremmo dovuto dormire insieme - Non se ne parla- disse freddo - Ci dormo io con Daryl- disse Kat - Assolutamente no. Tu con lui non ci dormi affatto- lui mi rivolse uno sguardo di ghiaccio - Tu te ne vai a dormire in garage- dissi a denti stretti - Non credo proprio ragazzina- disse poggiando la balestra vicino al letto - Ehi smettetela vi prego- James gli mise una mano sulla spalla - se vuoi Daryl puoi dormire con me, anche il mio è a due posti- lui si liberò immediatamente dalla sua presa - Spero tu stia scherzando... L'ultima cosa che voglio è dormire insieme a te, preferisco lei guarda- disse indicandomi - BASTA!!- sbottai. Tutti tacquero. Mi avvicinai a Daryl e gli puntai un dito sul petto - Tu e Kat dormite qui- sentii un suo gridolino di gioia - Ma giuro su Dio che se provi a sfiorarla anche solo con un dito che ti uccido. Sfiorala e io ti...- lui mi prese delicatamente la mano e la spostò dal suo corpo e lasciò cadere vicino al mio fianco - Tranquilla, non sono un pedofilo- disse gentilmente con un sorriso appena accennato - E levati quella espressione da deficiente dalla faccia- lui rise - Scusa è che sono felice di non dover passare la notte con te...- mi guardò con un sorriso beffardo -... Tutto qui- si lasciò cadere su letto a peso morto - Daryl ricorda ciò che ti ho detto. Toccala e ti uccido- non mi rispose, James mi picchiettò sulla spalla e con un sorriso amichevole indicò una porta - Qui c'è il bagno e questa è la camera da letto- era la stanza più ordinata della casa, le lenzuola erano di un blu acceso e per un attimo mi dimenticai di essere nel bel mezzo di un'apocalisse, c'era una finestra da cui entrava la luce del tramonto che rendeva l'atmosfera calma e piatta, anche io mi lanciai sul letto - Scusa James- dissi col fiato corto - Per cosa?- mi soffiai via una ciocca di capelli dalla faccia - Per essermi buttata sul letto, ma dovevo farlo, scusami- lui prese la rincorsa e si distese accanto a me - Tranquilla, sai era da tanto che non mi buttavo su un letto- disse ridendo, mi girai e lo guardai, lui ricambiò subito lo sguardo e mi sorrise, imbarazzata distolsi lo sguardo e mi guardai intorno: era tutto così normale, dei poster attaccati alle pareti, dei normalissimi soprammobili ma, non c'era neanche una foto - Come mai non ci sono foto in giro?- lui chiuse gli occhi - Non mi piacciono i ricordi, la mia fidanzata è morta all'inizio dell'epidemia e...- si girò dall'altra parte -... Scusami mi fa ancora uno strano effetto parlare di lei al passato e ricordarmi che lei non c'è più ormai- mi avvicinai e lo abbracciai - Tranquillo, so come ti stai sentendo- non lo riuscivo a vedere in faccia, ma sentivo che stava piangendo - Mi dispiace moltissimo, James, ti prego non piangere- tirò su col naso - Sai, quando vi ho incontrati non hai idea della felicità che avevo in corpo- si fermò - rivedere altri esseri umani è stato... Bellissimo, grazie- lo abbracciai più forte - Grazie a te per averci ospitati, non so dove saremmo se non fosse stato per te- Daryl comparve sull'uscio della porta - Scusatemi piccioncini se vi sto disturbando, ma io e Kat abbiamo fame- anche lei comparve accanto a lui - Sì, molta, moltissima fame- disse sorridendo.
A cena mangiammo un piatto di pasta e una frittata, Daryl ripulì tutto e in meno di cinque minuti si era già stravaccato sulla sedia e si stava togliendo dei residui dai denti con uno stuzzicadenti mentre si dondolava con la sedia, ogni tanto gli lanciavo delle occhiate piene di disgusto - Che c'è?- mi disse alla fine, scossi la testa - Ah giusto tu sei una che ama le buone maniere, ma tesoro, non mi sembra il momento adatto per la buona educazione- sbattei le posate sul tavolo - Ti guardavo semplicemente per ricordarti che siamo degli ospiti e non mi sembra davvero il caso di sedersi in quel modo e che a qualcuno potrebbe dare fastidio-

-James ti da fastidio che io mi sia messo così?-

-Ehm... No no fai pure come vuoi-

-Kat a te da fastidio-

-No-

-Ecco, a nessuno da fastidio-

-Non hai chiesto la mia opinione- righiai.

-Ti do fastidio?-

-Si-

-Della tua opinione non me ne frega un cazzo quindi vaffanculo- e ritornò a dondolarsi, io lo fulminai con lo sguardo - Ah scusatemi, buon appetito- disse con un sorriso sarcastico. Esasperata mi alzai con il piatto e andai in veranda - Attenta a non farti mangiare dagli zombie- mi fermai e aspettai che finisse di sghignazzare, tornai indietro e gli rovesciai il bicchiere d'acqua addosso, lui perse l'equilibrio e cadde - Fottiti- io ero già diretta verso la veranda quando lui mi si parò davanti , indietreggiai e lui iniziò ad avanzare minaccioso, quando la mia schiena toccò un muro lui iniziò -Tu...- mi puntò un dito contro -...Razza di stronza e non continuo ad insultarti soltanto perché c'è una bambina e perché mia madre mi ha educato a...- - A quindi hai avuto una madre e hai ricevuto un'educazione? Non si direbbe.- tirò un pugno al muro poco lontano dalla mia guancia - Non provare a nominare mia madre o giuro che ti uccido. Stai zitta. Ti prego stai zitta o giuro su tua sorella che inizio a prenderti a botte e non mi fermo più - James si alzò con aria minacciosa e lui lo fulminò con lo sguardo come per dirgli di starsene al suo posto -Stavo dicendo: mia madre mi ha educato a non muovere un dito sulle donne e a non insultarle, ma giuro che io ti romperei la testa sul primo muro che mi capitasse sotto mano. Non provare più a parlarmi va bene? Non devi più guardarmi- -Tranquillo, neanche prima ti guardavo- tirò un secondo pugno, questa volta molto più vicino al mio viso, il rumore dell'urto mi perforò il timpano e mi immobilizzai, James fece qualche passo, ma Daryl gli rivolse di nuovo lo stesso sguardo - Non rivolgermi mai più la parola, tu, per me, da questo momento in poi non esisti più- mi guardò per un paio di secondi. Non riuscivo a dire o fare nulla, sentivo il suo respiro pesante e guardavo i suoi occhi azzurri che mi squadravano severi e pieni di odio, dopo un tempo interminabile uscì massaggiandosi il pugno e si mise seduto in veranda ed io rimasi ferma immobile contro il muro con ancora il piatto in mano, Kat andò fuori insieme a lui e James venne da me - Stai bene?- annuii piano - Quello è pazzo. Fai bene a non parlargli più, ma perché state insieme? Perché sta con voi?- non riuscivo a far uscire nessuna parola, dentro le mie orecchie rimbombava ancora il rumore del suo pugno contro il muro - Per...p-p-p-proteggerc-c-ci- dissi balbettando - Lui ci protegge- guardai James nei suoi occhi neri, gli misi il piatto in mano e andai di sopra. Mi distesi sul letto e iniziai a piangere, non per Daryl, ma per la paura che avevo avuto in quel momento, perché mi mancava Peter, avevo bisogno di qualcuno che mi proteggesse e nonostante la situazione Daryl per quanto possa odiarlo mi ispira un senso di protezione, piangevo perché volevo tornare a casa, perché non avrei mai voluto chiudermi la porta alle spalle e lasciare i miei genitori... Forse l'ultima parte non era vera, ma in quel momento avevo bisogno di qualcuno che mi consolasse e di solito era sempre mia madre che, quando non era sotto gli effetti dell'eroina, veniva ad asciugarmi il viso, piansi perché non volevo essere arrabbiata con Kat perché nonostante tutto era tutto ciò che mi era rimasto della mia famiglia, le lacrime continuavano a uscire piano piano e alla fine mi addormentai.

PICCOLO SPAZIO AUTRICE:

Eh si lo so, lo so è uscito in ritardo... Mooolto in ritardo, ma ho avuto un sacco di problemi questa settimana e purtroppo non sono riuscita a toccare neanche col pensiero il computer per impegni vari, ma eccolo qui. Che ve ne pare?? Che ne pensate del povero James? Io me lo immagino con la stessa faccia di James Franco, un brutto ragazzo insomma eh Beh io me ne torno a scrivere e lascio lo spazio a voi, da Miss Reedus passo e chiudo... Linea allo studio(?) <3 
MR.

 

  
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