Come out of that closet, baby,
the air’s so bright and disco out here.
― Suzette Mayr, Monoceros
Il Natale è la festa della solitudine e degli errori. In casa Marks, almeno,
non c’è giorno più triste del venticinque dicembre, davanti a un luminoso albero
di plastica, accerchiato dai regali sbagliati.
A Teagan vanno le bambole, la coroncina di cristallo, le scarpette da ballerina.
A Michael le pistole, il meccano, la moto elettrica.
A Teagan manca un dente, eppure ammicca all’obiettivo con l’insolenza di chi se
ne infischia.
A Michael manca un’identità e non sorride mai. Come un unicorno, anzi, ti guarda
dal basso e ti sfida a cercarlo: dietro ai suoi occhi, dove sboccia Nomi.
Al buio.