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Autore: LorasWeasley    02/12/2015    3 recensioni
AU [solangelo]
Raccolta di One-Shot
Ogni storia è fine a se stessa, non collegate assolutamente tra di loro.
-Un bacio al gusto di alcool
-Un bacio sotto il vischio
-Un bacio da meritare
-Un bacio sul palco
-Un bacio che mai sarà dato
-Un bacio dato per gioco
-Un bacio a San Valentino
-Un bacio al sapore di sangue e lacrime
-Un bacio che ti salva la vita
-Un bacio per una scommessa
-Un bacio spinto dalla gelosia
-Un bacio cullato da una melodia
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nico di Angelo, Nico/Will, Quasi tutti, Will Solace
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Uh,che novità, guardate un pò chi è tornata? Con delle nuove Solangelo, si davvero strano! Ahahah
Questa sarà una raccolta di One-Shot NON collegate tra di loro, ognuna è una storia a se. Ognuna parlerà di un bacio differente.
Vi lascio con la prima storia, spero vi piaccia!
A presto, Deh
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Kiss


Un bacio al gusto di alcool


 
Nico lo cercò con lo sguardo.
Aveva uno strano sorriso in volto e gli occhi che gli brillavano, sicuramente tutto merito dell’alcool.
Era passata la mezzanotte da esattamente 17 minuti ed erano appena finiti i fuochi d’artificio.
Insomma, la notte vera e propria era appena iniziata e metà di loro era già abbastanza ubriaca.
Nico gli si avvicinò barcollando e si aggrappò alla sua maglietta per non cadere, iniziando a strattonarla verso l’alto.
-Voglio farmi il bagno- annunciò Nico continuando a strattonargli la maglietta per togliergliela.
Lo sentì anche Percy, che era messo decisamente peggio di Nico, e iniziò a convincere i suoi amici per farsi tutti un bagno, perché “Che Ferragosto sarebbe senza bagno di mezzanotte?”.
Poi corse in acqua mentre una esasperata Annabeth lo rincorreva urlandogli “Percy, almeno togli le scarpe!”
Qualcun altro seguì il ragazzo in acqua.
Will non era molto felice di quell’idea, ma Nico era diventato abbastanza insistente, così si tolse la maglietta da solo, visto che il ragazzo non riusciva neanche a stare in piedi.
Lo seguì leggermente riluttante – Perché devo farlo anche io?
-Sono abbastanza lucido da rendermi conto di non essere lucido e, quindi, di poter annegare.
Poi corrugò la fronte riflettendo su quello che aveva appena detto e iniziò a ridere – Non ha senso, okay, ma il punto è quello. E tu non vuoi farmi annegare, vero?
E gli uscì il labbro inferiore in un modo così dolce che Will perse un battito.
Tutti loro erano amici da un vita, frequentavano un campo estivo ogni estate da quando avevano all’incirca sei anni.
Aveva legato con tanti ragazzi: Percy, Annabeth, Piper, Leo, Cecil e molti altri. Poi c’era Nico.
Forse erano migliori amici, non era proprio sicuro di ciò, però era sicuro su una cosa: aveva una cotta stratosferica per quel ragazzo da ormai due anni.
Ed essere un diciassettenne con gli ormoni a palla non aiutava per niente.
Fu un bagno che durò al massimo 10 minuti: i 10 minuti più lunghi della sua vita.
Passò metà del tempo cercando di non far annegare Nico, un’altra parte a contenere l’eccitazione, visto che il moro aveva sempre odiato il contatto fisico e adesso se lo ritrovava mezzo nudo, incollato a lui come una cozza per non annegare, e un’ultima parte a sussultare chiedendosi costantemente cosa fosse quella cosa viscida che gli toccava i piedi, nel mare completamente nero non riusciva a vederlo, ma sperò vivamente che fossero solo alghe.
Tutti gli altri erano già usciti da diversi minuti ed erano rimasti solo loro due.
Nico lo stava fissando intensamente, nei suoi occhi brillava il riflesso della luna, sembrava anche vagamente lucido in quel momento.
Poi gli si allontanò di scatto e iniziò a tornare a riva, Will lo seguì riprendendo a respirare.
Quando fu del tutto fuori dall’acqua Nico riuscì a inciampare su dei vestiti, messi in un mucchietto sulla sabbia da qualcuno, e a finire a terra, parò la caduta con le mani e se le sporcò tutte di sabbia.
Si rialzò fissandosi con un mezzo broncio e tornò in acqua.
-Mi lavo solo le mani- annunciò a Will.
-Sole le mani- specificò meglio il ragazzo.
-Si, si, solo quelle.
Neanche il tempo di finire la frase che barcollò e cadde tutto dentro l’acqua.
Will sospirò esasperato e si precipitò a ripescarlo.
Se lo caricò in spalle e tornò alle loro tende.
Mentre si incamminava Nico si lamentava per la posizione scomoda e per il fatto che vedesse il mondo al contrario più del solito.
Poi chiuse la bocca e iniziò a percorre la sua schiena con le proprie dita, facendo dei disegnini astratti.
Quando arrivò al limite del costume commentò tranquillamente –Hai un culo per il quale le ragazze ucciderebbero, lo sai?
Will lo lasciò andare di scatto, come se avesse preso la scossa, stava per dirgli qualcosa, anche se non sapeva bene cosa, quando Annabeth lo chiamò con un tono di voce quasi mortificato.
Il biondo neanche si era accorto che erano arrivati al cerchio che avevano fatto con le tende.
-Che c’è?- Domandò timoroso avvicinandosi.
-Percy ha vomitato- annunciò la bionda.
-Oh, bè, considerando come sono messi non penso sarà l’unico della …
-Dentro la tua tenda.
Will si bloccò di scatto.
-Cosa vuol dire “dentro la mia tenda”?
-Quella è tua, no? Mi sono resa conto troppo tardi che non era la nostra, mi dispiace …
Will non sapeva che dire, e adesso?
Poteva peggiorare la serata? Assolutamente si.
Percy arrivò da loro barcollando e tutto felice annunciò – Tutto aggiustato! Ho asciugato con il sacco a pelo.
-Hai asciugato il tuo vomito nella mia tenda con il mio sacco a pelo!?
Non ricevette risposta perché Percy si allontanò velocemente, ma fece solo due passi che tornò a vomitare.
Annabeth riuscì solo a lanciargli uno sguardo di scuse prima di seguire il suo ragazzo per aiutarlo.
-Will?
La voce di Nico veniva da dietro di lui, si era seduto dentro la sua tenda.
-Voglio dell’altra vodka.
-Non se ne parla- chiuse il discorso.
A quel punto arrivò la voce di Leo.
-Ragazzi, stiamo andando al chiosco a ballare, venite?
Nico si buttò all’indietro coricandosi del tutto nella sua tenda e portandosi una braccio davanti gli occhi.
-Scordatelo, mi sento la testa scoppiare.
Qualcun altro acconsentì e Will disse infine – Mi sa che io passo.
-Dai, ci sono un sacco di ragazze!
Will storse la bocca.
-Ah giusto, tu e la tua cotta. Poi un giorno me lo dici chi è? Non ora, che domani me lo sarò già dimenticato.
Will sospirò e tornò a controllare che Nico non fosse morto.
Lo trovò che sghignazzava, quando si sedette al suo fianco il moro scostò il braccio dagli occhi e lo fissò con uno strano sguardo.
-Io lo so.
-Cosa?
-Chi ti piace.
Will cercò di sembrare indifferente.
-Ah si?
-Oh si, ti piaccio io.
E prima che il biondo potesse dire una qualsiasi cosa si ritrovò le labbra di Nico sulle sue.
Era ciò che aveva sempre sognato, lui che lo baciava lentamente ma con fermezza, lui che si sedeva a cavalcioni sulle sue gambe, lui che gli accarezzava il petto e la schiena arrivando all’elastico del costume.
Era tutto ciò che aveva sempre immaginato e Will lo bloccò.
-Sei ubriaco, Nico.
Negli occhi del moro passò un lampo di lucidità e si staccò da lui con un sospiro.
-Hai ragione, non sarebbe giusto.
Tornò a stendersi come se non fosse successo assolutamente nulla.
-Domani neanche lo ricorderò.
-Io si però … - rispose il biondo in un sospiro.
 
Il mattino dopo furono svegliati dalla luce del sole che entrava prepotentemente dal buco nella tenda che qualcuno aveva appena aperto.
Will cercò di mettere a fuoco la situazione mentre Nico borbottava imprecazioni e maledizioni a chiunque fosse, si girava di schiena e nascondeva il viso tra le braccia.
Il biondo si mise seduto e scoprì di avere davanti a se Percy, aveva un aspetto davvero brutto, la sera prima aveva esagerato un po’ troppo con l’alcool.
-Hey amico- biascicò –Mi dispiace per quello che è successo ieri notte con la tua tenda, Annie mi ha raccontato tutto.
Will fece un gesto non curante con la mano mentre cercava di svegliarsi meglio.
-No davvero, mi spiace, te la vado a ripulire in acqua.
E detto questo si alzò scappando via, era esattamente quello che Will non voleva sentirsi dire.
Sentì la voce di Annabeth che inseguiva il suo ragazzo e commentava –Percy non penso sia una grande idea …
Will era del medesimo parere.
Si stava alzando per inseguirlo quando venne fermato da una presa ferrea sul suo polso.
Nico si era messo seduto, aveva gli occhi socchiusi visto che i raggi del sole gli davano fastidio.
Con la mano libera si sporse in avanti e richiuse la cerniera della tenda, facendo tornare l’ambiente in quella specie di buio.
Lo fissò intensamente negli occhi, poi commentò – Per tua informazione, ricordo ogni cosa di ieri notte.
Poi lo baciò.
Il moro aveva ancora la bocca impastata del sapore acre dell’alcool, nonostante questo Will si sentì in paradiso.
Gli infilò una mano tra i capelli e lo attirò di più a se approfondendo il bacio.
Fu quando le loro lingue iniziarono a rincorrersi e a giocare, che furono interrotti dalla voce di Percy.
-Wiiiiiiilll … Giuro che domani ti compro una nuova tenda!
  
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