Serie TV > The Walking Dead
Ricorda la storia  |       
Autore: LonelyWolf88    03/12/2015    3 recensioni
''Si allungò, stiracchiando i suoi muscoli e inarcandosi nel letto sullo sfondo di quella che sembrava una di quelle colazioni da sit-com in corso al piano di sotto. Oltre al mormorio della voce di Carol e quella che sospettava che fosse la voce di Sam, la casa era tranquilla. A lui sembrava deserta, e Daryl scoprì che quel senso di solitudine gli piaceva, che quella casa appartenesse solo a lui e a Carol e nessun altro. Che quello che succedeva tra le mura di quella casa apparteneva solo a loro. La loro famiglia, i loro ricordi.''
Questa è la traduzione di una piccola ma emozionante storia ambientata tra le mura di Alexandria, con protagonisti Carol, Daryl, Sam e .. tanti biscotti!
Genere: Erotico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Carol Peletier, Daryl Dixon
Note: Lime, Missing Moments, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
daryl's cookies capitolo 1
Scritta per Hanna ( Carol'sDixon ) da Ravenesque2
 
( https://www.fanfiction.net/s/11166369/1/Daryl-s-Cookies  )




Daryl's cookies 



  1. Capitolo 1


Il bancone della cucina era cosparso di briciole. Carol si accigliò esaminandolo con attenzione, poi si guardò intorno con sospetto, gli occhi socchiusi.

''Sam?''

Il suo tono era duro e impaziente e per un breve momento iniziò a pensare che forse si era immaginata tutto, proiettando all'esterno le sue paure più profonde, ma poi, proprio come quel mal di testa di cui difficilmente riuscivi a liberarti, eccolo lì. I suoi capelli e quei suoi occhietti vispi sbucarono fuori da dietro un angolo del bancone nella sua cucina e riusciva già a leggerci dentro la paura che non erano in grado di nascondere, anche se ancora non riusciva a vedere il suo volto per intero. Voleva lavorare su quella paura, voleva che fosse così terrorizzato dallo starle vicino da scappare via urlando, ma mentre lui si sollevava ulteriormente mostrando le labbra ancora ricoperte dalle briciole dei suoi biscotti, Carol si ritrovò invece a ridacchiare.

''Si signora?''. Quell'innocenza forzata però sciolse il suo cuore a poco a poco fino a quando fu costretta a mordicchiare l'interno della sua guancia per cercare di trattenere le risate.

''Hai visto i miei biscotti?Avevo intenzione di.. lasciarne qualcuno da parte per Daryl''.

Il viso del ragazzo sbiancò completamente mentre si strofinava goffamente il pugno sulle labbra, lasciando cadere le briciole a terra, sul pavimento che aveva appena ripulito.

''Mi dispiace..Pensavo che.. pensavo che li avessi fatti per me''. Il ragazzo stava tremando, rimase fermo e immobile al punto che Carol pensò che di lì a poco avrebbe finito con lo svenire di fronte ai suoi occhi. La sua fronte si corrucciò in confusione, anche se il senso di colpa e l'agitazione stavano cercando di spingerla a fare delle domande di cui non era realmente sicura di voler sentire la risposta.

''Va tutto bene..-''

Il cigolio della porta d'ingresso che si apriva e il rumore della balestra di Daryl che veniva poggiata dove solitamente le persone avrebbero lasciato le loro calzature sembrarono stimolare in Sam l'azione e il bambino si tuffò di nuovo dietro il bancone nascondendosi mentre il cuore di Carol divenne sempre più agitato e colmo di crescente preoccupazione.

''Hey..'' Daryl scivolò silenzioso all'interno della stanza, lanciando occhiate sospettose in ogni angolo prima di incrociare finalmente il suo sguardo sorprendentemente diffidente in quello divertito di lei. Sbuffò contro la sua stessa ansia, ridacchiò per essere stato colto in flagrante a comportarsi in modo così nervoso e in qualche modo quell'auto-indulgenza riuscì a farlo rilassare un minimo. Le sue guance si colorarono di un'intensa sfumatura di rosso e voltò il viso, cercando di nasconderlo a Carol che schioccò la lingua in segno di sconforto. Non aveva ancora finito, però, e nel secondo stesso in cui lui risollevò la testa per guardarla, Carol sentì come una scarica d'elettricità riempire l'aria e rimase perfettamente immobile, ad aspettare qualcosa, ad aspettare che questo qualcosa accadesse senza avere nemmeno idea di cosa potesse essere. ''Siamo soli?''

Lei annuì lentamente, sapendo che era l'unica persona rimasta in casa, dal momento che stava per iniziare ad occuparsi della cena, di nuovo, se non altro non appena fosse riuscita a chiarire le cose con Sam e a rispedirlo a casa sua. C'era un energia per quanto concerneva Daryl che la rendeva nervosa ma la eccitava al tempo stesso.

''Pensavo che avessi intenzione di preparare dei biscotti per me e Aaron questa mattina''

Il modo in cui si fece più vicino, quel fuoco che bruciava nei suoi occhi così espressivi che si agganciarono possessivamente ai suoi, forti e pieni di calore, deviò la sua attenzione per un attimo. Quando le sue labbra sembrarono riempire il suo campo visivo mentre scendevano lentamente fino a trovare le sue, si dimenticò completamente di tutto quello che aveva a che fare con i biscotti. Quella mossa inaspettata la portò ad ansimare contro le sue labbra, e con esitazione, la lingua di Daryl si precipitò fuori, scivolando brevemente dentro la sua bocca. Il gemito che crebbe bruscamente in lei sembrò quasi portare con sé anni e anni di emozioni represse. Le sue dita trovarono appiglio nell'intreccio laterale della cucitura del suo gilet mentre si faceva più vicina, il cuoio si piegava sotto la forza del suo pugno stretto, mentre lo tirava inconsciamente contro di lei. Il sapore di quelle labbra, quel mix amaro di sigarette e quell'aroma inaspettato di birra furono una gradita sorpresa, si aggrappò a lui in preda alla disperazione di sentirlo ancora più vicino. La sua tecnica non era quella di un principiante ma nemmeno quella di un esperto ma a Carol non importava perché qualsiasi abilità Daryl avesse scelto di condividere con lei era preziosa.

Quando il baciò finì, si sentì come se fosse alla deriva in mezzo alla nebbia. Gli occhi di Daryl erano lucidi come sospettava che fossero anche i suoi  e un'euforica risatina sorpresa scoppiò dal profondo dentro di lei. Il petto di Daryl si sollevava a un ritmo vertiginoso e il suo sangue sembrava quasi urlare dentro le sue vene mentre facevano a gara per rallentare fino a ritrovare un ritmo stabile. Le mani di Carol erano ancora aggrappate al suo gilet mentre lui continuava a starle così vicino, talmente tanto che ogni cellula nel suo corpo si sentiva richiamata in una stuzzicante attesa, desiderando di avere di più.

Daryl era evidentemente a corto di parole, la sua espressione passò lentamente da una di inebetita soddisfazione a una di sincera aspettativa. Carol trasse un profondo respiro per calmarsi e incontrò i suoi occhi, assorbendone quell'amore che sembrava quasi averlo dissanguato fino a che finalmente non aveva trovato il modo di liberarlo.

''Mi vuoi dire per che cos'era questo? Dopotutto, non ti ho preparato nessun biscotto''. Si ricordò improvvisamente di Sam e sospettò che se avesse guardato oltre le spalle di Daryl avrebbe visto quella testolina fare capolino da dietro il bancone per osservarli con curiosità.

''E' solo che..''. Stava lottando, le parole e le emozioni erano una confusione completa nella sua testa e nel suo cuore ma le sue labbra la rassicurarono del fatto che andava tutto bene, che avrebbe eventualmente trovato il modo di dirle quello che voleva dire e lo avrebbe fatto utilizzando le parole invece di fare affidamento solamente sulle sue azioni, che l'avevano già convinta a fondo. ''Non voglio che pensi che mi stia allontanando. Io..ci sto ancora provando''. Le sue mani armeggiarono timidamente lungo i suoi fianchi fino a quando non trovarono un appiglio, fino a quando non applicò una pressione sufficiente a far saltare un battito al suo cuore, mentre la tirava un po più vicina a lui. La baciò di nuovo, muovendo appena le labbra fino a quando quel bacio non si concluse con lui che ansimava forte contro di lei e il suo sangue che ruggiva attraverso tutto il suo corpo a quella dolce promessa. ''Quando tornerò, forse potremo provarci un po di più..insieme''

Gli occhi di Carol si riempirono di lacrime mentre annuiva, le parole le si bloccarono in gola. Dal punto di vista di un estraneo sarebbe pure potuto sembrare un flirt malizioso o quasi, ma l'incertezza nelle parole di Daryl riuscì a commuoverla e invece di provare a forzare le parole fuori dalla sua gola stretta, si gettò contro di lui, avvolgendo le braccia attorno al suo collo e premendo il corpo contro il suo più forte che poteva mentre lui la stringeva con ancora più foga.

''Ti preparerò degli altri biscotti'', gli sussurrò in un orecchio una volta che i suoi singhiozzi scemarono, poi affondò rapidamente il viso umido nell'incavo della sua spalla. Carol non riusciva nemmeno a ricordare quanto tempo era passato dall'ultima volta che aveva provato un sollievo del genere, questo livello di comprensione tra loro due faceva si che non avessero bisogno di troppe parole e Daryl stava finalmente cercando di aprirsi a lei. Non si era limitato solo a corredare un discorso da cliché con un bacio, gli aveva appena provato che aveva pensato a loro due, che voleva che diventassero un loro, probabilmente da molto più tempo di quanto lei potesse immaginare. Non pensava che ci fossero delle parole adeguate per spiegare il modo in cui lui la faceva sentire, ma avrebbe sempre potuto riversare tutto l'amore che sentiva per lui nei suoi biscotti.

''Lui..Non ti farà del male?''

La vocina curiosa e interrogativa di Sam li colpì come una doccia fredda, le braccia di Daryl si tesero e tutto il suo corpo si fece rigido. Carol poggiò la sua mano sulla sua schiena in segno di conforto, proprio sopra le ali che adornavano la sua veste mentre il suo cuore iniziava nuovamente ad accelerare violentemente ma stavolta per un motivo completamente diverso, Carol sapeva che era essenziale che il ragazzino capisse che non tutti gli uomini erano uguali, che non tutti gli uomini facevano del male alle donne che amavano. Che avrebbe potuto avere la possibilità di crescere in modo diverso.

''Daryl non mi farebbe mai del male, Sam''. La sua voce era densa di talmente tanta convinzione che anche Daryl si rilassò immediatamente sotto il suo tocco, girandosi lentamente per riuscire a vedere il piccolo intruso nella loro cucina, la piccola spia che era stata testimone del loro primo bacio. Sembrava stordito dal fatto di vedere un bambino che non faceva parte del gruppo stare dentro la loro casa, ma poi la comprensione ebbe la meglio e Daryl ignorò quello che Sam aveva detto e deviò l'argomento in un luogo decisamente più sicuro per tutti quanti.

''Sei venuto per i biscotti di Carol? Perché non sono ancora pronti''. Quell'informazione fu accolta da degli occhi sbarrati e uno sguardo talmente colpevole che fece scoppiare Carol in una risatina, lasciò andare parzialmente Daryl e già sentiva la mancanza del calore e della pressione del suo corpo contro il suo. Le dita di Carol scivolarono come piccoli fantasmi lungo la sua schiena, la superficie ruvida della pelle le solleticò i polpastrelli, socchiuse gli occhi in contemplazione di quel piccolo intruso.

''Sam stava per darmi una mano a prepararli''. Avrebbe fatto tardi con la preparazione della cena ma ormai non sembrava una cosa poi così importante.

''Giusto'', annuì Daryl, come se si aspettasse quel tipo di spiegazione. ''Fareste meglio a preparare due infornate, allora. Se il ragazzo ti darà una mano dovrebbe portare qualcosa anche a casa sua''.

Dopo la sua precedente apprensione e l'ansia dovuta all'improvvisa apparizione di Daryl, la promessa di poter avere degli altri biscotti sembrò tranquillizzare Sam.

''Grazie, Daryl''. Il ragazzino fu talmente impressionato che Daryl iniziò a sentirsi a disagio e poco a poco si trascinò lentamente verso la porta.

''Non è niente'', disse, arrossendo fino alla punta delle orecchie. ''E Carol che stai aiutando''. Rivolse il suo sguardo su di lei e si tranquillizzò, un timido sorriso che piegava all'insù l'angolo della sua bocca quando vide che Carol gli stava sorridendo apertamente.

''Tornerai stanotte? Ti preparo la cena'', gli promise, le sue labbra già fremevano al pensiero di avere altri di quei baci, era fermamente convinta che fare pratica fosse doveroso.

Daryl sbuffò. ''Casseruola?''

Carol sembrava un po stordita e fin troppo sorridente. ''Lo sai''

Lui allungò una mano per afferrare le sue dita, accarezzandole maldestramente con il pollice. ''Tornerò non appena avrò finito di passare attraverso tutto quello che Aaron pensa che io abbia bisogno di sapere''. Roteò gli occhi con aria scocciata e lei pensò che fosse la cosa più adorabile che lo avesse mai visto fare. Cercò di trattenersi dal comportarsi come una sciocca ragazzina innamorata alla sua prima cotta che l'avrebbe fatta ridacchiare per qualsiasi piccolo gesto che le faceva capire che il ragazzo che le piaceva era interessato a lei tanto quanto lo era lei stessa, ma non ce l'avrebbe mai fatta e Carol ne era consapevole. Sfiorò il pollice di Daryl con il suo e una vampata di calore rese le sue gambe deboli.

''Formerete una bella squadra'', ammise lei, lacrime d'invidia le fecero pungere gli occhi.

''Io e te siamo molto meglio'' le rispose Daryl. Quell'ammissione sembrò risucchiare via tutta la sua precedente spavalderia. Fece un passo indietro, un po scioccato dall'essersi spinto così in là. Sam si avvicinò a lui e Daryl gli scompigliò i capelli prima di tuffarsi verso l'uscita, afferrando la sua balestra mentre spalancava la porta d'ingresso. Si fermò, esitò un attimo, poi silenzioso come un piccolo topolino infilò nuovamente la testa dentro l'ingresso. Cercò il suo sguardo, cercò di sostenerla mentre il suo cuore batteva a un ritmo pazzesco che nessun essere umano avrebbe mai potuto sostenere senza crollare. Il suo timido atto evaporò alla vista dei suoi occhi gonfi e del suo dolce sorriso. ''Ci vediamo stanotte''. E dopodiché se ne andò, lasciando una raggiante Carol che tirava su con il naso con un curioso Sam, desideroso di sapere tutto di lei e Daryl, e una doppia razione di biscotti da mettere in forno.
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Walking Dead / Vai alla pagina dell'autore: LonelyWolf88