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Autore: Meissa    03/03/2009    7 recensioni
[...]“L’ha voluta chiamare Lily Luna,” esordisce Ginny, rompendo il silenzio.
“Lo so,” risponde Luna, dirigendosi verso la porta. “Ma tu non hai nulla di cui preoccuparti,” dice voltandosi e sorridendo con dolcezza.
Conversazione tra Ginny e Luna subito dopo la nascita dell'ultimogenita dei Potter. Per festeggiare i miei tre anni nel mondo della scrittura amatoriale *.*
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Luna Lovegood
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Nota:
Legata a Come sempre, una conversazione tra Ginny e Luna dopo la nascita dell’ultimogenita dei Potter, quando Luna va a trovare Ginny in Ospedale il giorno dopo. Accenno di Harry/Luna.
Per festeggiare i miei tre anni su Efp *.* Non ho festeggiato il primo, non ho festeggiato il secondo, almeno il terzo dovevo festeggiarlo. Anche perché oltre a essere tre anni su Efp sono tre anni nel mondo della scrittura amatoriale in gnerlae ed è qualcosa di cui essere fiera, secondo me.

Nulla di cui preocupparsi



“Ciao Ginny!” esclama una Luna particolarmente festosa aprendo la porta.

Ginny sa che è Luna solo dal tono di voce, che in ogni caso, nonostante la manifesta allegria, resta sempre un po’ sognante. L’amica è infatti nascosta dietro un gigantesco cesto di fiori di campo.
Almeno questa volta, pensa Ginny, si è risparmiata cose strane. Quando è nato Albus, Luna si è presentata con un grosso cesto di brillanti e profumati fiori che davano sorte propizia alla madre e al bambino, secondo lei, e altro non erano che rarissime piante velenose, come aveva detto loro Neville.

“Solo fiori di campo?” domanda Ginny con un sorriso stanco.

“Ho pensato ti piacessero. Non mi sembri tipo da rose, sai,” aggiunge Luna pensosa, posando con grazia il cesto di fianco al letto di Ginny, che involontariamente si ritrova ad invidiarne l’eleganza innata dei gesti e dei movimenti. “E poi, sai Ginny, sono profumati, e danno idea di casa,” dice prendendo un fiore tra le dita e rigirandolo, portandolo al viso per sentirne il profumo. “Casa tua sa di campagna, e questo posto è così impersonale…”

Luna sembra quasi stia parlando con se stessa più che con lei, nota Ginny. In fin dei conti è sempre stata Luna la più forte, tra loro. Luna riusciva ad andare avanti anche senza di loro, in passato, Ginny si rende conto che lei non ci sarebbe riuscita: né in passato, né ora.

“È una stanza di ospedale… immagino non siano famose per l’allegria,” si ritrova a spiegare l’ovvio Ginny, ma Luna lascia sempre senza parole.

“No, hai ragione. Mi spiace non essere potuta essere qui prima, ma Harry è venuto a dirmelo ieri sera e ho pensato fossi stanca e ti stessi riposando, e che fosse meglio venire stamattina. Un parto non è uno scherzo, dopotutto,” dice seria avvicinandole il fiore che tiene in mano per permetterle di odorarlo.

Ginny sente il profumo e sorride, Luna sa sempre qual è la cosa giusta. Quei fiori le ricordano casa, sanno di casa sua. Luna non deve aver avuto dubbi su cosa scegliere, se la immagina, andare a colpo sicuro, senza troppe scene. Luna ha il dono di capire le persone, l’ha sempre avuto, ed è qualcosa che le ha sempre invidiato. In effetti, sono tante le cose che invidia di Luna e sa anche perché.

“È stato improvviso. Quella capricciosa ha deciso ieri pomeriggio che era il momento giusto per vedere la luce. Abbiamo fatto appena in tempo ad arrivare, aveva fretta, lei.”

Luna sorride, annuendo, e Ginny ricambia, rigirandosi tra le dita il fiore che Luna le aveva porto prima, mentre il silenzio invade la stanza.

“L’ha voluta chiamare Lily Luna,” esordisce Ginny, rompendo il silenzio.

“Lo so,” risponde Luna, dirigendosi verso la porta. “Ma tu non hai nulla di cui preoccuparti,” dice voltandosi e sorridendo con dolcezza.




Spazio Autrice:
l’avevo detto che mi era partita la fissa per Harry e Luna. E credo che Ginny in un certo senso sia un po’ gelosa di Luna, perché Ginny è una sveglia e lo sa che tra loro c’è e ci sarà sempre qualcosa. Qualcosa di diverso tra quello che c’è tra lei e Harry,ma è comunque un qualcosa, ed è un qualcosa di indissolubile. E poi, dai, Ginny qualche domanda deve essersela fatta dopo che suo marito ha deciso di chiamare la loro figlia come una delle loro migliori amiche, che non è deceduta. E Ginny non è una che ci gira troppo attorno, è una donna decisa e da una come lei non mi aspetterei niente di meno che questo. È sicura di ciò che Harry prova per lei, e sa anche della differenza del rapporto tra il marito e lei e quello di Harry con Luna, ma ha bisogno di sentirselo dire: è umano aver bisogno di rassicurazioni.
Ecco, ho finito, opinioni molto gradite u.u
Sono imperdonabile ma le risposte a tutto le dovrò aggiungere domani, può essere anche giovedì: tra verifiche di matematica, tavole di disegno, versioni di latino, temi e interrogazioni di fisica è un miracolo che sia risucita a postare. Però ci tenevo, tre anni son sempre tre anni!
   
 
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