Day 31- Dolcetto o scherzetto?
La
festa alla Heartland Tower stava ormai volgendo a termine. Parte
degli invitati erano già andati via da diversi minuti; i
fratelli
Arclight erano stati i primi, mentre Yuma e i suoi amici li avevano
seguiti quasi a ruota. Anche gli ex-bariani stavano per togliere il
disturbo e Mizael era sollevato all'idea che quella tortura fosse
giunta al termine. Aveva apprezzato la compagnia, ma, come aveva
immaginato, Vector lo aveva preso di mira tutta la serata e non aveva
fatto altro che deriderlo per il suo costume a dir poco imbarazzante.
Per questo era contento di tornare a casa e toglierselo finalmente di
dosso. Era giunto praticamente all'ingresso della torre, quando si
sentì chiamare da una voce cristallina. Si voltò
e vide il piccolo
Haruto corrergli incontro, seguito a ruota dal fratello
maggiore.
-Cosa c'è?-fece il biondo, cercando di non far sembrare
troppo dura la sua voce. L'ultima cosa che voleva era trattare come
il suo solito il piccolo Tenjo.
-Vuoi
venire a fare dolcetto o scherzetto con me e il fratellone?
Mizael
lo guardò, tra il sorpreso e l'imbarazzato. Non si aspettava
una
richiesta del genere da parte del ragazzino e non si aspettava che il
maggiore acconsentisse. Che fine aveva fatto la loro
rivalità? Aveva
davvero senso uscire insieme come se nulla fosse, come se non lo
avesse realmente ucciso in quel duello sulla luna? Spostò lo
sguardo
su Kaito, convinto di notare una nota di disappunto sul suo volto, ma
l'unica cosa che vide fu il riflesso della figura di Haruto e la sua
solita espressione indecifrabile.
-Non credo che sia una buona
idea...
-Perché?
Mi piacerebbe davvero tanto che tu venissi con noi!
-Non
vorrei essere di troppo e po non sono molto interessato a festeggiare
Halloween...
Mizael
distolse lo sguardo dall'espressione di Haruto. Quegli occhi lo
facevano sentire sempre a disagio e gli ricordavano continuamente
tutti gli eventi di quella terribile guerra; lo facevano sentire
responsabile ed il rimorso era una di quelle poche emozioni a cui non
riusciva ad abituarsi. Sentire quella stretta al cuore e quel groppo
che gli rimaneva in gola era troppo per il suo orgoglio e per il suo
onore e gli occhi di Haruto lo facevano sempre sentire in questo
modo.
-Non ti credo. Secondo me hai solo paura di divertirti,
perciò potresti venire con me. Saremo solo noi due e il
fratellone e
non dovrai aver paura del giudizio degli altri. E sono sicuro che
alla fine riuscirò a farti apprezzare questa festa!
-Non è
quello il problema...-tentò di ribattere l'ex-bariano, ma si
bloccò
quasi subito. L'espressione felice di Haruto gli impediva di
continuare quel discorso. Non voleva farlo rimanere male e non voleva
ferirlo e far sparire quel dolce sorriso dalle sue labbra. Dopo
averlo fatto piangere per tanto tempo non meritava altro dolore. Lui
non si sarebbe mai sentito in pace con se stesso a ferire di nuovo un
bambino. Un guerriero non avrebbe mai dovuto farlo. Tutto qui!
-Va
bene, ma solo perché non ho molta voglia di ascoltare gli
sproloqui
di Vector.
Il bambino annuì, sorridendo contento, poi
afferrò la
mano del fratellone e tese l'altra all'ex-bariano. Mizael la
osservò
confuso; non si aspettava quel gesto da parte sua, non dopo tutto il
dolore che aveva causato. Non si trattava solo della morte di Kaito;
anche il dolore che loro bariani avevano causato
allo stesso
Haruto, quando avevano deciso di usarlo come arma per distruggere il
mondo Astrale e il dolore che avevano causato alla famiglia Tenjo in
generale per averli sfruttati per i loro scopi. Non meritava tanta
gentilezza e non meritava di essere trattato come un amico; dentro di
sé sapeva che l'unica cosa che meritava era la morte stessa
e,
forse, era anche l'unica cosa che avrebbe desiderato volentieri. O
forse era il perdono?
-Orbital
mi ha detto che c'è tanta gente in città. Se ci
teniamo per mano
non ci perderemo!-esclamò Haruto, con semplicità
e continuando a
tendere la mano libera al biondo. Mizael la osservò per
qualche
altro secondo e la afferrò, quasi timidamente, e
distogliendo lo
sguardo dai due fratelli.
-Spiegami in cosa consiste questo
"dolcetto o scherzetto"...
-Praticamente
suoniamo alle porte delle case, chiediamo "Dolcetto o
Scherzetto?" e le persone che ci hanno aperto ci danno un sacco
di dolciumi e caramelle. Se non lo fanno abbiamo il permesso di fare
loro uno scherzo. Innocuo, ovviamente.-rispose Haruto, tutto
contento. Mizael lo guardò per qualche secondo, sorpreso di
vedere
il bambino così eccitato; era fin troppo abituato a vederlo
nelle
vesti del bambino razionale e maturo, forse anche troppo per la sua
età.
-Vedo
che ti piace molto questa... cosa.
-E'
divertente e si ottengono un sacco di cose buona da dividere con gli
altri! E sono sicuro che ti divertirai anche tu, esattamente come si
diverte il fratellone!
Mizael
lanciò uno sguardo al maggiore dei Tenjo. Nei suoi occhi
c'era
ancora il riflesso di Haruto, ma questa volta la sua espressione era
meno indecifrabile del solito.
"Immagino
che questa festa sia molto più magica di quello che si
tramanda, se
è riuscita a farmi avvicinare a così tante
persone. Credo che il
prossimo anno sarà più divertente..."
L'espressione seria e
tesa dell'ex-bariano si allentò un po' e sul suo volto fece
capolino
un leggero sorriso, uno di quelli che si riservavano alle persone a
cui si voleva bene. E che in quel momento era rivolto al bambino che
gli stringeva la mano e a ciò che gli aveva appena fatto
realizzare.