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Autore: MartaJonas    04/12/2015    1 recensioni
Penelope si disse che ormai era un caso perso, e nonostante tutto qualcosa li continuava a far incontrare ancora e ancora, e non importava quanto tempo passasse, non importava cosa stesse accadendo nella sua vita o cosa fosse accaduto in passato, non poteva far a meno di essere felice accanto a quel ragazzo.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Joe Jonas, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'We Come Back Every Time'
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Capitolo 4
The Greatest Weakness
 
 
Penelope aprì gli occhi, colpita inaspettatamente da un raggio di sole. Ci impiegò qualche secondo a realizzare dove fosse e cosa fosse successo. Si girò lentamente verso la parte interna del letto, premurandosi si coprire la sua pelle nuda, e lo vide. Dormiva come un bambino, con una espressione tranquilla e sincera in viso. Avvicinò la mano destra alla guancia del ragazzo, come per accarezzarlo, ma la tirò indietro prima che potesse sfiorarla. No. Aveva bisogno di pensare.
Si alzò dal letto, prese l’occorrente per vestirsi e andò in bagno. Si vestì e si lavò il viso.
«Cosa cazzo è successo?» disse realizzando davvero cosa fosse successo. «Io sono pazza. Pazza.» sussurrò tra sé e sé Penny.
Penelope, cosa cazzo hai fatto? Non hai pensato ad Andrea brutta stronza che non sei altro? Immagina quando lo verrà a sapere! No aspetta … non deve venirlo mai a sapere. Dio mio, non avrei mai creduto di diventare una persona simile. Una stronza. Va bene che è anche colpa sua che si è presentato con vino e cioccolati. Che cazzo dici, Penelope?! Gli hai detto tu di non fermarsi. Ora che faccio? Pensa Penelope, pensa.
Penelope non riusciva a stare ferma in quel bagno, con la mani sulla fronte, sul punto di una crisi isterica. Non si riusciva a spiegare razionalmente il comportamento che aveva avuto la sera prima. Era fuori da ogni logica, da ogni cosa. Stava con un ragazzo fantastico, benestante e che le voleva bene. Come le era venuto in mente di fare qualcosa del genere?
Il rumore della porta che si apriva la face sobbalzare e rimanere con il cuore in mano. Il tocco delle mani del cantante intorno alla sua vita le tolse il respiro fino a far accelerare il battito cardiaco all’inverosimile.
«Buongiorno» sussurrò il ragazzo lasciandole un piccolo bacio bagnato sul collo. La sua voce era ancora impastata dal sonno, e quella parola gli era uscita fuori in modo estremamente dolce e sexy che, sommata a quel bacio le aveva fatto venire la pelle d’oca.
Lo guardò metterle un braccio intorno alle spalle e guardarla. Era bellissimo ed terribilmente dolce, anche con quei capelli scompigliati e quei modi tutt’altro che aggraziati. Vaffanculo a lui e ai suoi occhi perforanti. Lo odio.
«Credevo che fossi andata via» aggiunse il moro. La ragazza scosse la testa e distolse lo sguardo. Non sarebbe riuscita a evitare di far trasparire il suo turbamento. Non in quel momento, senza neanche il tempo per riflettere su cosa dire e fare pace con se stessa.
Si liberò dal braccio del ragazzo e uscì dal bagno, tornando a sedersi sul letto con espressione inquieta e pensierosa. Joe vedendola così, con la testa tra le mani, si avvicinò a lei visibilmente preoccupato.
«Tutto bene?» le chiese Joe, inclinandosi in po’, cercando di scorgere il suo viso.
Penelope scosse la testa, poi lo guardò.
«Perché?» gli chiese, e lui la guardò con espressione interrogativa. «Tu sei fidanzato, con Gigi Hadid per di più. Io sono fidanzata, con un bravissimo ragazzo. Ciò che è successo ieri cosa significava? Perché è successo? Perché?» chiese alzandosi in piedi quasi a volerlo affrontare.
«Penny …» disse comprensivamente accarezzando il braccio della ragazza con un sorriso in viso.
Maledetto, ti odio Joseph. Joe non fece in tempo a parlare che Penelope eliminò il contatto tra di loro evitò di guardarlo girandosi di spalle.
«Dio mio, non ho mai fatto una cosa del genere. Mai. Eppure se si tratta di te mi sembra sempre che arrivare fino in capo al mondo per te non sia nulla di che» si sedette di nuovo sul bordo del letto e continuò «che abbandonare tutto e tutti per una passeggiata in piazza San Marco con te sia una cosa assolutamente normale.» Penelope si mise a gambe incrociate sul letto «E sei anche l’unica persona a cui permetto di trattarmi male senza neanche arrabbiarmi un po’, ma cercando solo di passarci sopra, preferendo soffrire io piuttosto che far provare dolore a te.» Joe si inginocchiò davanti alla giornalista cercando di incrociare il suo sguardo basso «Il brutto è che non rinnego niente di ciò che ho fatto; rifarei ogni cosa, ogni singola cosa così come è stata, sia ieri che sempre. Non mi sento neanche in colpa. E ti odio, ti odio per questo, ti odio perché fai emergere ogni mia debolezza, sei la mia più grande debolezza. Poi tra due giorni te ne andrai, e mi lascerai qui così, senza niente in mano, con un grande vuoto dentro e soltanto tanta confusione. Sola.» Si fu un attimo di silenzio, poi riprese «Scusami, lo so, sembro una pazza esaurita anche un po’ isterica e ti sarai fatto grandi risate mentre facevo questo discorso senza senso, ma devo ancora fare pace con me stessa.» Joe si sedette affianco alla ragazza, sul bordo del letto.
«Smettila. Smettila di sminuirti in questo modo e di pensare anche solo lontanamente una cosa del genere su di me. Stavo tutt’altro che ridendo mentre parlavi» Joe riuscì a raggiungere una mano della ragazza e a mantenere la stretta senza che lei se ne sottraesse «Andiamo per ordine, ok?» le accarezzò la mano rivolgendole un sorriso rassicurante. «Avevo in programma di lasciare Gigi già da un po’ di tempo, primo perché ci siamo stufati entrambi già da un po’, e secondo perché non ci vediamo veramente mai, quindi ho solo bisogno del momento giusto per chiamarla e dirglielo. Tu Penny sei sempre stata per me la migliore delle mie amiche, il nostro rapporto è sempre stato speciale, riservato. Sono sempre stato geloso di te, sempre perché credo che tu sia una delle persone migliori che abbia mai conosciuto e meriti il meglio e che nessuno mai ti faccia soffrire. Io non sono stato il migliore degli amici, e talvolta quello che ti ha fatto soffrire di più, perché a volte so fare davvero lo stronzo. Lo so, e mi dispiace dare il peggio di me proprio con te. Anche io non rinnego niente, era da tempo che non mi sentivo così come mi sono sentito ieri. Con te è stato diverso, diverso e bellissimo, e lo rifarei un altro milione di volte. Non è stata solo qualcosa da una sera e basta. Se tu lo vorrai non ti lascerò sola, una soluzione le troviamo. Siamo abituati a stare lontani
«Da amici»
«Il nostro rapporto sarà diverso dagli altri, lo è sempre stato»
«Non è così semplice, ma non voglio rinunciare a te. Mio Dio quanto ti odio per farmi giocare così a carte scoperte con te.»
«Lo so che non mi odi» disse avvicinandosi al viso della ragazza
«Sì che ti odio, scemo» lo provocò la ragazza, che ricevette in cambio un bacio sulle labbra, poi sulle guance, e sul collo, mentre le mani tornavano di nuovo a far solletico sui fianchi della ragazza che non potette far a meno di distendersi sul letto, così Joe non si lasciò sfuggire l’occasione di posizionarsi sopra la ragazza
«No che non mi odi» disse dopo averla torturata un po’ con il solletico, così come la sera precedente.
«Non hai idea di quanto ti odi» sentenziò la ragazza sorridendo e posizionando le braccia intorno al collo del moro e avvicinando al suo il viso del cantante che riprese a baciare.
 
No river is too wilde or too deep for me to swim to you
Come whenever I’ll be the shelter
that won’t let the rain come through
Your love, it is my truth
And I will always love you
Love you
 
Buonasera! 
Sì, lo so, è una vita che non aggiorno, ma non ho tempo per vivere ahahaha
Il capitolo non mi convince più di tanto, ma penso di aver più o meno definito come dovrebbe andarsi a concludere questa storia. Spero che a chi legga stia piacendo anche solo un po'! Sono sempre aperta a ogni commento (e critica!). Un bacio!
A presto, si spera!
  
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