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Autore: Deppy    11/03/2005    2 recensioni
Tutti conoscono il famosissimo investigatore Poirot, creato dalla grande Agatha Cristie, e il suo amico/assistente Hastings.E se quest'ultimo avesse legami con il mondo della magia senza saperlo?
Genere: Avventura, Azione, Comico, Generale, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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L’uomo, comodamente seduto in poltrona, fece scorrere un’occhiata d’approvazione attorno a sé

L’uomo, comodamente seduto in poltrona, fece scorrere un’occhiata d’approvazione attorno a sé.

Bien, tutto era perfettamente in ordine. Il suo sguardo indugiò lungo i due divanetti di pelle accanto, approvando la perfetta geometria che scaturiva da essi, proseguendo poi sugli scaffali di vetro lucidati perfettamente e senza un solo granello di polvere. Con un sospiro di compiacimento tornò a fissare il fuoco che scoppiettava nel camino davanti a lui. Si prospettava proprio una bella serata! Tra poco il suo caro amico sarebbe arrivato, non appena avesse finito di cenare con…bah, non ricordava esattamente il nome, ma sicuramente si trattava di qualche aristocratica o cosiddetta aristocratica, appartenente al gran mondo londinese. Quanto a lui, era da circa un’ora riuscito a congedarsi dalla sua ospite, lady  Willard, adducendo come pretesto  qualche misterioso malessere. Era stato costretto a fuggire, perché la donna, nel corso della cena, aveva accennato ai suoi ultimi grandi successi, e un paio degli invitati avevano preso a fissarlo con troppo interesse per i suoi gusti. Meglio andarsene, prima di ritrovarsi a dover gestire casi come cagnolini smarriti o portasigarette perduti. Ultimamente, sembrava che i suoi clienti non facessero altro che proporgli casi di nessuna importanza per un detective del suo livello, oppure anche quelli che aveva accettato e che lo avevano incuriosito si erano rivelati di una facilità disarmante. Ma non esistevano più i grandi furti o delitti complicati, messi in scena in maniera grandiosa, da geni criminali, quelli che davano sale alla vita. Sospirò sconsolato. Forse lui era semplicemente troppo intelligente per la maggior parte dei comuni delinquenti. I suoi pensieri vennero interrotti da una sonora scampanellata, e pochi secondi dopo un uomo entrò nell’appartamento:

-Felice di rivedervi, Poirot!-

-cher Hastings, che piacere! Sono contento che vi siate precipitato qui, ma non era affatto il caso di correre.-

-Come sapete che ho corso?-

-perché il collo del vostro soprabito è completamente fuori posto. Non dà l’impressione di ordine che dovrebbe, vi fa apparire come un uomo trascurato-

-No! Non vi è ancora passata questa mania per l’ordine?-

-Mon amie, quante volte devo ripetervi che non si tratta affatto di una mania, per nulla. Ma tenere ordine e metodo in tutte le proprie azioni è l’unico modo per far sì che questi regnino anche nel nostro cervello, e…-

-Si, Poirot, avete ragione, ma a volte siete veramente seccante! Piuttosto, chiedetemi chi ho incontrato stasera a cena.-

-Non saprei, ma sono propenso a credere che la persona in questione sia di sesso femminile-

-In effetti si. Ma miss Pace è veramente una donna straordinaria, e pensare che ha perso il marito da poco…è ammirevole come sopporti il dolore!-

-Sempre che ne abbia, di dolore-

-Poirot! Cosa vorreste insinuare?!-

-Nulla, nulla…andate pure avanti con la vostra descrizione-

-Beh, dicevo, è anche veramente intelligente. Abbiamo conversato un poco, stasera, e alcune sue affermazioni sono state veramente illuminanti. Mi hanno dato da riflettere.-

-E fisicamente com’è, questa signorina? Attraente?- domandò l’altro, ansioso di scoprire il motivo di tanto interesse da parte dell’amico.

-Ehm…-esitò l’altro, arrossendo-si, molto. Deve essere circa sui venticinque anni, occhi azzurri, capelli color oro con bellissime sfumature rossastre…ehm, credo sia tutto-

- è affascinante il modo in cui descrivete le persone, cher Hastings. Anche se dovrete ammettere che, quando si tratta di signore, site molto indulgente con queste.- Hastings fissò l’amico, cercando di capire se la frase era ironica, ma venne distratto da una seconda scampanellata alla porta. Poirot fece cenno d’alzarsi, ma l’altro lo precedette:-No, no, lasciate fare a me-. Nel vano della porta apparve un fattorino. Poirot riuscì a vedere, per quello che glielo permetteva l’ostacolo delle spalle di Hastings, che il ragazzo era decisamente divertito e anche un po’ sconcertato da qualcosa, che l’altro stava fissando, ma non riuscì a capire quale fosse l’oggetto del loro interesse. Dopo qualche secondo di parlottio, il fattorino ricevette la dovuta mancia e fu congedato.

-Allora? Di che si tratta-

Hastings stava tornando lentamente al divanetto fissando qualcosa che teneva tra le mani.

-è una lettera, indirizzata a me. Il ragazzo, sapendo che ero qui, e poiché dall’aspetto sembrava urgente, ha ritenuto opportuno consegnarmela in gran fretta-

-Sembrava urgente? Perché?-

Il destinatario la mostrò, e Poirot dovette fare uno sforzo per non scoppiare a ridere. La lettera era TUTTA coperta di francobolli, a parte un minuscolo spazio sul davanti dove qualcuno aveva vergato l’indirizzo con una scrittura molto piccola.

-Di sicuro ha messo abbastanza francobolli- scherzò l’investigatore.L’altro annuì distrattamente, aprendo la lettera . Pochi minuti dopo, assunse un’aria completamente sbalordita.

-Di che si tratta?-

-è una lettera di…sono alcuni miei parenti alla lontana, cugini di secondo grado di mio padre. Giusto, non avete mai conosciuto mio padre. Era ragioniere. Non aveva più rapporti con la famiglia da molto tempo, ma non ne conosco il motivo. L’unica volta che osai chiederglielo, mi rispose enigmatico che era meglio così, meglio evitare di frequentare gente strana, ma non capisco in che senso.-

-E…se no sono indiscreto, cosa vogliono da lei, dopo tutto questo tempo?-

-Loro…manderanno da me la figlia minore, per circa un mese, per riallacciare i rapporti.- Lesse Hastings dal foglio che aveva estratto dalla busta.

-Come, senza neppure chiedere il permesso?-

-No, chiedono una sorta di permesso, ma non indicano l’indirizzo a cui io potrei rispondere, quindi in pratica non ho altra scelta. E…arriverà stasera! Tra dieci minuti!-

L’uomo era sconvolto. Ciò andava contro tutti i principi dell’etichetta inglese. Non ci si comporta in questo modo! L’amico invece, essendo straniero, era più libero, e in quel momento rideva sotto i baffi osservando il suo sconvolgimento. Prese il foglio che era stato abbandonato sul tavolino di mogano e lo lesse.

 

Caro Harold, non ci siamo mai visti. Permettimi di presentarmi. Sono la cugina di secondo grado di tuo padre, William. Penso che lui ti abbia parlato di noi, anche se ho l’impressione che non nutrisse una grande stima della mia famiglia. Sarebbe bello però che dopo tutto questo tempo riallacciassimo i nostri rapporti. Per ciò, spero che ci permetterai di mandare da te mia figlia minore, Ginevra. È veramente una ragazzina educata, e sono certa che non ti disturberà affatto; inoltre, è molto più sveglia dei suoi 15 anni. Lei ha sempre desiderato conoscere la vita di Londra. Ringraziandoti ancora per la tua disponibilità

                                                                              Molly Weasley

PS- Arriverà alle 11 pm del giorno 15 luglio.

 

 

Ed ecco la mia prima fanfic!!! Spero di essermela cavata degnamente. Mi raccomando, aspetto commenti!!!

  
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