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Autore: FrancyF    05/12/2015    2 recensioni
Era così arrabbiato, che avrebbe preferito morire. Si sarebbe stato meglio, così non sarebbe più ricascato in quella merda. Provocando solo casini: non c’è l’avrebbe fatta ad affrontare di nuovo lo sguardo compassionevole di sua madre, a confessare tutto a Lea. Non l’avrebbe di certo biasimata se, una volta saputo l’accaduto, avrebbe deciso di lasciarlo. Di andare via da lui. Ma senza di lei lui non era niente, tanto valeva affrontare la morte.
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Cosa sarebbe successo se Cory non fosse morto quel maledetto 13 luglio 2013?
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cory Monteith, Lea Michele, Quasi tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Due piccole linee rosa erano la risposta che Lea aveva cercato, forse quasi sperato inconsciamente.
Nei giorni scorsi non era stata più lei: era sempre nervosa, aveva attaccato per delle sciocchezze tutti, anche Sheila e Pearl. A volte, si era sentita nauseata e un po’ stordita. Addirittura, tre giorni fa, avrebbe voluto chiedere a Cory di potere assaggiare il suo hamburger, ignorando completamente i valori della sua dieta vegana.
E anche se il suo cervello le diceva che non era possibile, quel bastoncino di plastica era reale.
C’era solo una conclusione: era incinta. Doveva esserlo per forza.
E che poteva non esserlo? Lea e Cory avevano deciso di provarci, non seriamente però. O almeno quello era il loro piano. La brunetta si ricordava perfettamente la conversazione che aveva avuto con il marito appena un mese prima: lei si sentiva pronta ad avere un figlio, quindi l’aveva detto a Cory, e lui era stato d’accordo nel provarci. Niente di serio però, aveva scherzato il canadese, solo per divertimento.
Ora, mentre era seduta sulle piastrelle bianche del suo bagno, fissando il piccolo bastone bianco, lo sapeva per certo. Era incinta e sarebbe diventa mamma in nove mesi.
E Cory papà.
Come cavolo faceva a dirglielo? Aveva paura che avrebbe reagito male, insomma ne avevano parlato, ma era pur sempre un imprevisto… non ci stavano realmente provando! E poi erano appena usciti da un anno e mezzo intenso di emozioni: la riabilitazione, il matrimonio, la fine di “Glee”… si erano rilassati e, adesso, lei aveva scoperto di essere incinta. E se Cory non fosse pronto? Insomma dopotutto lui era appena uscito dalla droga, non avrebbe potuto di certo biasimarlo se avesse avuto delle insicurezze.  
Istintivamente si portò una mano al ventre e sorrise. Sentiva di amare quel bambino immensamente. Si sentiva terrorizzata, certo, ma l’amore che lei e Cory provavano l’uno per l’altra era così unico e forte… e quel piccolo essere umano che cresceva dentro di lei ne era al prova. Non avrebbe rinunciato a lui per nulla al mondo.
Ora doveva solamente dare la grande notizia a suo marito.
-Ehi Lee…-
La ragazza sussultò quando sentì la voce del marito. Fece scattare la chiave della porta del bagno e uscì, cercando di comportarsi normalmente.
Ma, ovviamente, Cory la conosceva troppo bene.
-E’ da un’ora che stavi chiusa lì dentro... tutto ok piccola?-
-Dobbiamo parlare-.
Cory le rivolse uno sguardo interrogativo: quando sua moglie diceva quella frase era certo che c’erano guai in arrivo. Cercò di fare un rapido ripasso mentale, ma non gli sembrava di avere dimenticato nulla di importante.
-Che ho fatto?-
Lea deglutì, era così nervosa che stava quasi tramando.
-E’ meglio che ti siedi-.
Ora il canadese era preoccupato. Forse aveva visto qualcosa, forse lei sospettava una sua ennesima ricaduta? Tuttavia si sedette, e Lea lo imitò.
-Lee ti giuro sono pulito-.-Oh Cor non è questo…-
-Insomma se vuoi puoi farmi il test sono…-
-Cory sono incinta!-.
A quelle parole il ragazzo serrò la bocca e smise immediatamente d parlare.
-Cory mi hai sentito?-.
Nessuna risposta.
-Scusa potresti ripetere?-
-Cory sono… sono incinta. Aspettiamo un bambino, diventerai papà fra nove mesi-.
La ragazza non sapeva più come dirglielo, ma la reazione di Cory la sorprese del tutto.
-E me lo dici così?-
In un secondo Lea si ritrovò stretta fra le braccia del canadese, mentre grosse lacrime iniziavano a rigarle il volto per la reazione felice del marito.
-Amore è meraviglioso!-
-Non sei arrabbiato?- un sorriso enorme si dipinse sul volto della brunetta nell’osservare la gioia del marito: non lo aveva mai visto così felice.
-Che? Perché dovrei esserlo scusa? –
-Beh perché non è che ci stavamo proprio provando… -.
La risata del marito di un vero sollievo per Lea, che mostrò a Cory il test di gravidanza: era positivo non c’era dubbio.
- Ne sei sicura?-
-Si… due linee è positivo. Comunque pensavo di andare dal ginecologo per la prima ecografia-.
Cory si passò una mano fra i capelli e sospirò: era ancora scioccato, sarebbe diventato papà!
-Stai bene tesoro?- Lea gli passò una mano fra i capelli, scompigliandoglieli.
-Si, sono solo... ecco… sono solo sorpreso-.
La grande mano di Cory si posò sul ventre ancora piatto di Lea.
-Mi hai reso l’uomo più felice del mondo credimi-.
 
-Sei nervosa Lee?- Cory accarezzò teneramente il volto della moglie.
Lea era stesa supina sul lettino dello studio del medico, il volto era tirato dalla tensione.
-Un po’…  voglio solo che il dottor Sherman mi dica che è tutto apposto. E’ la prima ecografia-
-Vedrai che andrà tutto bene-.
Il dottor Sherman li accolse calorosamente.
-Allora vediamo un po’... siete nervosi ragazzi?-.
Cory e Lea si scambiarono uno sguardo nevoso. Il ragazzo strinse ancora più forte la mano di Lea. Non voleva farlo vedere, non voleva che lei capisse il suo nervosismo, ma lo era davvero:  la sua innata capacità d’attore gli permetteva di fingere veramente bene a volte. Voleva veramente che il medico li desse la conferma della gravidanza, voleva constatare che suo figlio stesse bene.
Lea sospirò e chiuse gli occhi fino a quando nella stanza non si diffuse il suono di un tamburo leggero: era incinta, era il battito del cuore di su figlio.
-Eccolo qui, questo è il vostro bambino- il dottor Sherman indicò un puntino piccolissimo, ma nel vederlo il cuore di Lea si sciolse, lo amava già più di ogni altro cosa al mondo.  
-Amore hai visto?- sorrise immediatamente verso Cory, che fissava il monitor incantato, con le lacrime agli occhi.
Sapeva che l’essere stato un tossicodipendente non era il massimo per trasformarsi in un padre modello, ma voleva davvero impegnarsi per suo figlio.  
 -Se è una femmina la chiamiamo Faith- Cory abbassò il volume del televisore, beccandosi un’occhiataccia dalla sua moglie incinta.
Lea era incinta di cinque mesi, ma durante l’ultima visita di controllo si era rifiutata categoricamente di sapere il sesso del nascituro, malgrado le insistenze da parte di Cory e da entrambe le loro famiglie.
Sarebbe stata un’ulteriore sorpresa.
Lea fissò lo schermo muto, dove i ragazzi del “Glee” club stavano intonando “Take me to Church”.
-E’ una domanda?-
-No- il marito le accennò un sorrisetto –credevo che ti piacesse anche a te, è un bel nome. E poi sai ricorda la canzone “Faithfully” quindi è perfetto-.
Inspiegabilmente Lea gli diede ragione.
-E’carino- ammise, massaggiandosi la pancia –se è maschio a me piacerebbe Ethan-.
-Non mi piace granché stavo pensando di chiamarlo Marc come tuo padre, e poi avrebbe la stessa lettera per il nome e il cognome-
-E’ un motivo ridicolo!-.
Cory sbuffò ma sorrise immediatamente vedendo lo sguardo furente di Lea: era davvero diventato difficile avere a che fare con lei.
-Potresti dipingere la camera del bambino…-
-Cosa?! Amore ma se non vuoi sapere il sesso come faccio a dipingere la sua camera?-
-Beh usa un colore neutro!- sbottò lei, come se fosse la cosa più naturale al mondo.
Nella sua mente il canadese stava cercando disperatamente di pensare ad un colore neutro, ma Lea in tutta risposta si alzò buffando e si diresse in camera da letto, borbottando parole come “marito” e “ottuso”.
Pensava che quelli sarebbero stati i mesi più belli di tutta la sua vita, nove mesi di attesa, sogni e speranza. Invece non stava più come fare a gestire Lea, che sembrava ogni giorno più in preda ad una crisi ormonale, e per quanto tutti li ripetessero che l’atteggiamento di Lea era perfettamente normale, lui stava affogando in una crisi di nervi.
Quindi fece l’unica cosa che un uomo nella sua situazione avrebbe fatto: prese il telefono e compose il numero del suo migliore amico Justin.
-Ehi Cor come va?-
-Insomma… Lea è arrabbiata con me-
-Di nuovo? Cavoli ci credo! Ti vede come il colpevole che l’ha costretta a deformare il suo corpo- scherzò lui.
-Amico sono serio, non so’ più come comportarmi con lei!-
-Beh e io che bene so? Mica sono sposato… inventati qualcosa, avanti sei Cory Monteith dannazione!-.
Cory sospirò, scuotendo la testa: Justin non era mai stato un luminare nel dispensare consigli utili sui matrimoni, eppure sapeva che aveva ragione. Doveva sorprendere Lea. In qualche modo la gravidanza l’aveva scombussolata, in qualche modo Cory sapeva di doverla confortare. Avrebbe fatto di tutto per la Lea e per il bambino: erano loro il suo tutto adesso.
Un’idea gli si formò nella mente. Sorrise, prese le chiavi dell’auto e uscì: sapeva esattamente cosa fare.
 
-Ehi piccola- Cory fece timidamente capolino dalla porta della camera da letto.
Lea era sdraiata a letto ed era immersa nella lettura del libro “Cosa aspettarsi quando si aspetta”, un dono di Ann.
Sembrava che la crisi di nervi fosse passata.
-Ho qualcosa per te-  l’uomo le mostrò una rosa rossa. In effetti non era la sua idea migliore, ma non sapeva più cosa inventarsi. Quando Lea aveva fatto la prima ecografia l’aveva portata a cena fuori, quando aveva tagliato il traguardo del primo trimestre le aveva regalato una collana… seguiva i consigli di Taylor che si era raccomandato  di ricoprire una donna incinta di attenzioni e regali.
Lea gli sorrise e lo baciò sulle labbra.
-Ti amo-.
Il canadese tirò un sospirò di sollievo: era passata, la crisi era decisamente passata fortunatamente. Si sdraiò accanto alla moglie e lei lasciò che Cory le sollevasse la maglietta, per appoggiare la testa alla sua pancia. 
Non vedeva l’ora di potere stringere il suo bambino fra le braccia.


Penultimo capitolo ragazzi.
Oggi sono un po' di fretta... quindi ci vediamo sabato prossimo per l'ultimo capitolo SABATO 12 DIC.
FrancyF
 
   
 
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