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Autore: Fantoche72    05/12/2015    1 recensioni
Spesso ci ripetono che soffrendo si diventa più forti, si aumenta la propria "corazza personale", io non ci credevo...
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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Spesso ci ripetono che soffrendo si diventa più forti, si aumenta la propria "corazza personale", quell'armatura che si indossa sopra al cuore, quella che ci protegge dalle persone che ci fanno del male. 

Io invece non ci credevo, non ero diventato una sorta di "cavaliere dell'amore", ma assomigliavo più ad un vaso di vetro. Quel vaso che ti ricordano sempre di non toccare, perché altrimenti poi si rompe, e sono guai.

E così per ogni minima sciocchezza mi rompevo, mi frantumavo in mille pezzi, senza poterci fare nulla.
Non ero nient'altro che una minuscola formica, nella grande foresta che era la vita di tutti i giorni; tanto piccola e tanto fragile.

Era proprio in quei momenti bui che fuoriusciva la parte più primitiva del mio animo, quella parte che odiavo tanto. Mi accorgevo spesso di quanto fossi diventato una di quelle persone che detestavo: una persona egoista.

Avrei fatto, ed effettivamente facevo, i salti mortali per ricevere un po' d'affetto, quel tanto che bastava per tirare avanti, per finire la giornata senza scoppiare in lacrime, o per non doversi nascondere fra le coperte del letto, come succedeva ogni sera.

Perché alla fine mi capitava di preoccuparmi più di me che dei miei amici; "Le buone azioni fanno bene a te, più che a chiunque altro"... e io ci credevo, vivevo di quella semplice frase fatta, non vedevo mai l'ora che tutto l'amore che davo fosse ricambiato in qualche modo, un giorno.

Quando mi accorsi che tutto ciò che era necessario, era non aspettarsi nulla in cambio, era troppo tardi. Troppe lacrime perse e troppi vasi di vetro rotti invano. Non era rimasto più niente di me. Ero tenuto insieme da finte speranze e frasi fatte, un manichino senza vita.

Sarebbe anche bastato guardarmi intorno, notare che forse qualcuno lì per me, c'era. Lo stesso qualcuno a cui avevo sempre dedicato la stessa sporca bugia, un'infinità di volte : "Tutto ok, sto bene". Quel qualcuno che per anni aveva provato a rianimare nient'altro che una bambola senza stimoli e senza cuore.

Dopo essere risalito dall'abisso in cui ero finito, quindi, posso dire con certezza che col tempo, non si diventa più forti.

Forse più bravi a fregarsene o a fingere, si.
   
 
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