Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: SofiFlo    06/12/2015    1 recensioni
Regina ed Emma sono due ragazze distanti dal mondo che si sono ritrovate ad abitare; ma forse sarà questo a far stringere le distanze tra loro.
[Swanqueen]
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, FemSlash | Personaggi: Cora, Emma Swan, Regina Mills, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Quella ragazza l’aveva sorpresa, con quel saluto spontaneo, ma non quanto si era sorpresa da sola, nell’essere andata ad attaccare bottone con una sconosciuta. Prese un respiro profondo, prima di iniziare, sorridendo, a parlare. “Buonasera. Ho…insomma, ho notato che sei entrata e…lascia stare. Ti posso offrire qualcosa da bere?” non sapeva neanche lei cosa esattamente avesse in mente.
“Certamente, grazie molte. Io sono Jean, è un piacere conoscerti.”
“Emma. Anche a me fa molto piacere, Jean.” Sedettero ad un tavolo e si fecero servire. Regina sedeva composta, leggermente a disagio, ma con un eleganza ammaliante. Emma, non potendo fare a meno di notarlo, sedette meglio che poté e iniziò a chiacchierare, sperando che la mora non notasse la sua postura scomposta. “Sei di queste parti?”
“Oh, più o meno. Non vivo in questo villaggio, ma non vengo da molto lontano. Sono in cerca di un lavoro, vorrei costruirmi una vita indipendente dalla mia famiglia. E tu? Lavori qui da molto?” Per quale motivo si stava aprendo così con una ragazza che conosceva da pochi minuti?  E come era riuscita a rivolgersi ad Emma con tanta spontaneità, una spontaneità che non sentiva veramente far parte delle emozioni che provava in quel momento. Regina si sentiva confusa, e una parte di lei voleva fuggire da quella conversazione, ma l’altra parte le diceva che sarebbe stato un errore, e che non c’era modo migliore di conoscere il mondo che conoscere persone diverse da quelle che l’avevano sempre circondata.
“Veramente, no. Sono arrivata ieri sera e penso di rimanere massimo una decina di giorni. Sono… solo una viaggiatrice solitaria. Mi fermo spesso, ma mai per più di quindici giorni. Lo faccio da dieci anni, oramai. Eh, non è noioso come può sembrare! È vero, è sempre la stessa routine, ma ogni volta si scopre qualcosa. Ho incontrato persone provenienti da tutto il mondo, alcuni viaggiatori come me, ogni sorta di artista, ho visto terre con i governi più differenti, e persone felici di cose completamente diverse. E c’è una sorta di magia nella scoperta delle vite altrui, nell’osservare mille facce diverse, ognuna con la propria storia, i propri demoni dal passato, i propri sogni. Credo che non esista persona a questo mondo che non ami viaggiare. Ops, magari tu lo odi…” Quella conversazione era già abbastanza imbarazzante anche senza che facesse qualche gaffe, come poteva presentarsi così sinceramente a qualcuno che non conosceva? Se non avesse capito quella ragazza, sarebbe esplosa a breve.
“Oh, no. Purtroppo, non ho viaggiato molto, ho avuto poche occasioni, e tutte poco lontano dal luogo in cui abitavo. Ho vissuto quasi sempre tra le stesse pareti, ho visto ben poco. Anch’io credo che piaccia a tutti, o, almeno, non posso escludere me da quelli a cui piacerebbe. Ho sempre sognato terre lontane, di quelle che si leggono nei romanzi di avventura, la mia mente è sempre fuggita in luoghi che non sono neanche sicura che esistano.” Lo sguardo di Regina era perso nel vuoto, mentre parlava, ma su quelle ultime parole si rivolse, improvviso e spaventato ad Emma. Come aveva potuto farsi sfuggire un dettaglio tanto importante della propria vita?
“Tu, sai leggere?”
“È una cosa tanto grave?”
“Oh, no, assolutamente, solo non molto diffusa, soprattutto da queste parti. La maggior parte della gente che vive qui non conosce neanche le basi della matematica, non avevo ancora incontrato qualcuno che fosse capace di leggere. Io stessa, mi spiace doverlo ammettere, sono un completo disastro. Non ho mai aperto un libro. Conosco cinque o sei alfabeti e le corrispondenti lingue, ma non sono capace di leggere più di un paio di righe, giusto quel che può servire in un annuncio appeso su qualche albero, o per qualche mappa, giusto per sapere dove andare.”
“Cinque o sei alfabeti? Dev’essere…meraviglioso, conoscere così tante lingue. Sono certa che non hai mai avuto problemi a capire qualcuno” Un sorriso dolce e carico di ammirazione comparve sul volto di quella giovane ragazza, il sorriso che caratterizzava i giorni in cui era più desiderosa di apprendere, in cui faceva scoperte chela affascinavano molto più della magia, un’arte che tutti amavano, temevano, ma della quale non sembravano notare i mille e più difetti.
“È, sì, stupendo. Ho sentito i più differenti racconti e scoperto le più diverse tradizioni con queste lingue.” Emma sembrava pensierosa, ma forse era solo un po’ di stanchezza, dovuta alla serata di lavoro e al fatto che ormai fosse già mattina, da alcune ore.
“Posso…essere un po’ indiscreta?” Regina si sorprese ancora per la confidenza che si stava concedendo nei confronti di Emma. La bionda mosse appena la testa in un cenno di assenso. “Di tutte queste storie, quale ti è piaciuta di più?”
“Facciamo un patto: io ti racconto la mia storia preferita, e tu mi racconterai una storia, una qualsiasi, a tua scelta.” Un sorriso timido e imbarazzato accompagnò il movimento titubante della testa di Regina nell’accettare. “ Ho sentito questa storia viaggiando verso Oriente, anche se non sono mai arrivata nei territori da cui la storia proviene. C’era una volta un anziano saggio, un uomo di cui tutti avevano sentito parlare, molto ammirato e noto anche a miglia dalla montagna sulla quale abitava. Sin da quando aveva iniziato a predicare, molti -giovani, anziani, uomini adulti che avevano abbandonato la propria vita quotidiana per cercare di capire i misteri di quell’uomo, e persino qualche bambino- avevano iniziato a seguirlo, fino a quando aveva deciso, ormai avanti con gli anni, di vivere in una capanna su un lato di una montagna. Gran parte dei suoi seguaci aveva raccolto materiali e aveva costruito una dimora gigantesca, riservandogli molte stanze e occupando un’altra area del palazzo che era sorto. Un giorno il maestro chiamò tutti e li fece raccogliere nel cortile. Quel giorno aveva nevicato, lui sedette in fronte a loro, osservò il manto bianco che ricopriva il terreno, lo sollevò con una mano, ci giocò, poi alzò lo sguardò e annunciò che avrebbe rivelato loro il suo più importante insegnamento, ma che avrebbero dovuto aspettare fino a quando lui non avesse ritenuto che fosse il momento adatto. Li tenne lì, ad aspettare, per un tempo che a tutti sembrò l’eternità, e il numero di quelli che rinunciavano a conoscere questo mistero cresceva ogni ora, molti lasciavano addirittura la casa del maestro, per ritornare alla vita che avevano fatto prima di averlo conosciuto. Dopo due giorni, seduti nella neve erano rimasti solo il saggio e un ragazzo giovane, che lo aveva seguito sin da quando era bambino. Il giovane si avvicinò al proprio maestro e lo guardò negli occhi, poi gli disse Era questo l’insegnamento, vero? Dovevamo capire che se si vuole ottenere una cosa non bisogna rinunciare al proprio fine, non bisogna cedere. Un sorriso illuminò quel viso anziano, mentre diceva al ragazzo che in quel giorno aveva capito qualcosa che gli sarebbe servito per tutta la vita, e che mai sarebbe stato sconfitto, perché il suo spirito era forte e la sua mente conosceva la strada per raggiungere la propria meta. E il ragazzo crebbe, tenendo quelle parole nel cuore, come guida in ogni momento della propria vita.” Gli occhi della giovane ragazza mora che aveva conosciuto quel giorno si stavano chiudendo per la stanchezza, ed Emma le sorrise, dandole la buonanotte.


***

[N.d.A. "Personaggi, luoghi, nomi e tutto ciò che deriva dalla trama ufficiale da cui ho elaborato la seguente storia, non mi appartengono ma sono di proprietà della ABC che ne detiene tutti i diritti. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro e, viceversa, gli elementi di mia invenzione appartengono solo a me.”
Ecco il capitolo! Un po’ in anticipo risetto ai miei piani iniziali, ma devo avvisare che non so quando arriverà il prossimo, perché un’altra settimana infernale sta per cominciare. Grazie a tutti quelli che stanno leggendo, seguendo, aggiungendo alle preferite e alle seguite e recensendo questa storia, vi adoro.
Ci tengo a specificare, nel caso qualcuno abbia notato che ho cercato di tenere un linguaggio più sofisticato per Regina nei capitoli precedenti, e uno meno elegante per Emma, che qui ho dovuto mischiare i due stili, ma che sono stata ben felice di farlo, perché mi sembra di far notare il loro ingresso in contatto…magari è solo follia.
Per ogni recensione / critica / insulto / invito a ritirarmi / pomodoro da lanciare, la casella è sempre quella in fondo alla storia. Mi fa sempre piacere sapere cosa ne pensate. Se vi va, apprezzo molto anche suggerimenti riguardo la storia da far raccontare a Regina….
Buona domenica
A presto (spero)
•Sofia]

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: SofiFlo