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Autore: Domi_chan    03/03/2009    6 recensioni
Era tutto sbagliato. Tutto.
Era lui il traditore. Era lui a dover morire durante la sua ultima dignitosa missione da shinobi della Foglia. Era lui quello che si sarebbe dovuto sacrificare per il bene del villaggio.
Io. Io. Io. Solo io.
Che senso aveva essere riuscito a sconfiggere Madara Uchiha se adesso loro non c’erano più?
Che senso aveva aver tentato di far rivivere il team seven se era rimasto l’unico superstite della formazione originale?
Sarebbe dovuto morire lui.
[SasuSaku, of course]
Genere: Triste, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Too Late

.

.

-Sakura- chiamò pacato un uomo sulla trentina,
sistemando con movimenti lenti ed attenti la katana tra le spire del cordone viola
-Sei pronta per andare? Non possiamo più stare qui… Lo sai-
-Si- una donna, sua coetanea, entrò nella camera da letto improvvisata,
tastando le basse pareti come punto di riferimento.
-Sono pronta- sorrise mite, poggiando le spalle sottili contro la porta.
-Sasuke-
kun?- l’uomo si voltò, puntando lo sguardo onice
su quelle palpebre perennemente chiuse nella speranza
[vana]
di rispecchiarsi in quel verde che non vedeva ormai da anni.
-Mh- si limitò a rispondere come suo solito -Dimmi-
-Credi che pioverà oggi? Sento uno strano odore nell’aria-
-Forse-

.

-Non doveva andare cosi. Cazzo- sussurrò inviperito, scuotendo il capo con vigore, gli occhi nero pece ridotti a fessure -No… No, no-
Era tutto sbagliato. Tutto.
Era lui il traditore. Era lui a dover morire durante la sua ultima dignitosa missione da shinobi della Foglia. Era lui quello che si sarebbe dovuto sacrificare per il bene del villaggio.
Io. Io. Io. Solo io.
Che senso aveva essere riuscito a sconfiggere Madara Uchiha se adesso loro non c’erano più?
Che senso aveva aver tentato di far rivivere il team seven se era rimasto l’unico superstite della formazione originale?
Sarebbe dovuto morire lui.
Non Naruto, che poche ore prima l’aveva riaccolto con le lacrime agli occhi come il fratello che non aveva mai avuto. Non Naruto, che aveva deciso di sacrificare la sua stessa vita piuttosto che consegnare il Kyuubi all’Akatsuki. Non Naruto, che mentre se ne andava divorato dal chakra rosso sangue della volpe continuava imperterrito a sorridere, sicuro di aver finalmente liberato il Villaggio dal più grande dei pericoli. Non Naruto.
Non Kakashi sensei, perito nell’intento di proteggere ciò che gli era rimasto di più caro: i suoi allievi. Non il suo unico, vero maestro. Non la sola persona ad aver tentato di capire il suo dolore, senza però provare ad eliminarlo. Non Kakashi.
E soprattutto non lei. Non Sakura, cazzo.

Sakura non poteva saperlo, ma lui… lui sarebbe tornato. Sarebbe tornato per Itachi, per gli Uchiha, per Naruto, per Kakashi, per lei.
Sarebbe tornato, e insieme avrebbero tentato di ricostruire quel poco rimasto della vita dell’ultimo degli Uchiha, pezzo per pezzo, frammento su frammento.
Ma adesso? Adesso che senso aveva essere tornato?
Loro [lei] non c’erano più.
Che senso aveva essere vivo?
Loro [lei] erano tutti morti.
Fissò il corpo macchiato di sangue riverso ai suoi piedi, il volto trasfigurato de quel dolore che nel corso degli anni aveva sempre celato, evidente come mai prima d’allora.
-Sakura- sussurrò inginocchiandosi accanto a lei, gli occhi lucidi -Sakura…-
Lentamente allungò la mano verso il viso della ragazza, mai cosi pallido, sfiorandone con delicatezza la guancia ancora calda.
Tutti, ma non Sakura.

Stupido Naruto. Stupido Kakashi. Stupida Sakura.
Forse adesso, da Lassù, sarebbero riusciti a capire veramente il perché del suo abbandono. Non voleva legami. Perché avere legami -di qualsiasi tipo- significa inequivocabilmente soffrire. E lui non voleva più soffrire. Mai più.

-C-cosa …- un sospiro, un rantolo a metà tra il dolore e le lacrime, richiamò l’attenzione di Sasuke, riportandolo a quella dura realtà che aveva tentato, anche solo per pochi secondi di evadere -C-chi...?-
-Sakura…?- sussurrò confuso e felice, chinandosi su di lei.
E la vide. Per la prima volta la vide veramente. Attraverso quegli smeraldi intenti a focalizzare con difficoltà la realtà, riuscì a vedere la bambina timida e bisognosa di protezione che era stata, la ragazza matura e intraprendente che era diventata e la donna forte e autoritaria che sarebbe potuta essere.
-Sasuke-kun- sussurrò riconoscendone la voce all’istante -Che cosa s-sta…?-
-Tranquilla Sakura- le disse serio, poggiando la mano destra sulla ferita che le squarciava il petto, nel tentativo di bloccarne l’emorragia, mentre con il braccio libero le circondava le spalle sottili, avvicinandosela ulteriormente.
Forse non è troppo tardi.
-Sas’kè…- mugugnò, chiudendo gli occhi per il troppo dolore -Io…io…-
-Shhh. Non ti affaticare- le passò un braccio sotto le gambe insanguinate, sollevandola di peso da terra.
Karin. Mi serve Karin.
-Sas’kè…io…io non ti vedo…-

.

-Piove!- annunciò soddisfatta, coprendosi con il cappuccio
del mantello blu notte il capo rosato con un gesto secco -L’avevo detto io-
-Io non ne sarei cosi felice- borbottò in risposta l’uomo, mentre si lasciava prendere sottobraccio
per poterla guidare meglio attraverso la fitta vegetazione -Renderà tutto più difficile-
-Ti preoccupi per un po’ d’acqua, Sasuke-kun?- rise debolmente -Mi sono abituata ormai-
E sorrise, per nulla spontanea, nascondendo dietro
quell’espressione fintamente tranquilla tutti i suoi timori.
La consapevolezza che, al contrario, lui non si sarebbe mai abituato.
La consapevolezza che avrebbero passato il resto della vita da esuli.
La consapevolezza che, nonostante tutte le cure
che Sasuke-kun l’aveva e l’avrebbe costretta a fare i suoi occhi non l’avrebbero mai più visto.
Troppo tardi, ormai, per tornare indietro e rimediare agli errori del passato.
-Andiamo?-
-Andiamo.-

.

.

.

-.

N/a

Triste. Introspettiva. Nonsense [forse]. SasuSaku.

Che cos’è ‘sta cosa?
Non lo so.
So solo qualche giorno fa -diciamo pure mesi, va XD- mentre ascoltavo l’mp3 sul bus, ha cominciato a piovere.
E… BANG! L’ispirazione!

Dopo gli ultimi avvenimenti si da quasi per scontato che sarà Sasuke a restare gravemente ferito o addirittura a rimanerci.
Ma se non andasse cosi?
Partendo da questi presupposti ho raso al suolo il villaggio, sterminato la popolazione e reso Sakura cieca. E nonostante tutto i due (due *_*) non sono tornati al villaggio. Sono in vena di cattiverie *ghigno malefico*
E dulcis in fundo Sasuke che pur di salvare Sakura sceglie di fuggire di nuovo dal villaggio per poter chiedere aiuto a Karin. *_* Mi sciolgo anche solo all’idea!
Cosa volere di più? XD

Prima che mi dimentichi *coff coff* la storia è dedicata alle Black Panthers che, nonostante tutti gli ostacoli, continuano a tifare nero e a ruggire nella notte XD
E a tre in particolare: a Terra_chan e Black Panther, che l’hanno letta in anteprima. Grazie ragazze *_* le vostre belle parole mi hanno riempito di gioia.
…la terza? La terza sono io XD oggi festeggio il mio primo anniversario su EFP u.ù

Spero abbiate apprezzato il tentativo di immedesimarmi negli ipotetici pensieri di un Sasuke post ritorno e post distruzione di Konoha.

Fatemi sapere :)

Ps.: per chiunque se lo stesse chiedendo No! la raccolta “College Moments” non è stata interrotta, anzi… sto lavorando alla prossima Oneshot. Scusate per il ritardo, ma tra l’ispirazione ormai in latitanza da qualche tempo e gli esami in arrivo, non ho avuto molto tempo da dedicare alla scrittura. La prossima storia arriverà presto, promesso ^^

Domi_chan

  
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