Quando Kurt si risvegliò il giorno dopo, restò delusissimo nello scoprire che Sebastian non era più accanto a lui.
Allungò braccia e gambe per stiracchiarsi e sentì che la parte di letto accanto a lui, quella occupata il giorno prima da Sebastian, era ancora tiepida, segno che si fosse alzato da poco. Si rotolò nelle lenzuola fino a cadere a terra con un sonoro tonfo.
Ancora indolenzito per la botta al sedere, si alzò zoppicando e si diresse in bagno per il suo solito rituale idratante per la pelle. Spalancò di getto la porta e si ritrovò davanti la più bella visione della sua vita.

Sebastian era lì, proprio di fronte a lui con solo un misero asciugamano legato in vita, che sembrava sul punto di scivolargli di dosso da un momento all' altro. Il suo torace scolpito era attraversato da tante goccioline d' acqua che sparivano lentamente all' interno della stoffa dell' asciugamano, rendendo tutto incredibilmente erotico ed eccitante.
Deglutì rumorosamente e chinò subito la testa imbarazzatissimo (senza fissare quel corpo divino di nascosto, assolutamente no!) sentendo le guance prendere fuoco. Sebastian era lì con un sorrisetto incerto sulle labbra, anche lui con la testa bassa, incredibilmente imbarazzato dalla situazione che si era appena creata. Si sentiva incredibilmente vulnerabile al momento, mentre Kurt, pensando che lui non se ne fosse accorto, lo squadrava da capo a piedi con sguardo critico. Questo silenzioso scambio di sguardi venne interrotto improvvisamente dalla voce possente di Burt che fece irruzione improvvisamente anche lui nella camera di Kurt:

"Hey ragazzi! L' aereo parte tra tre ore siamo in ritardo, avanti preparatevi! Hey ma dove siete? Kurt? Sei in bagn- oh! Emm… ciao figlioli, che succede qui? Emm… non fa niente non lo voglio sapere. Io- ora forse dovrei andare a- umm- preparare… la macchina, si em… già, vado a caricare le valigie ma voi be, fate in fretta… quello che dovete fare okay? Io emm… vi aspetto per partire, per la vostra vacanza…. Okay sì credo che ora andrò… a dopo"

Kurt non ebbe il tempo di aprire bocca che suo padre si era già chiuso la porta della sua stanza alle spalle, lasciandolo lì, imbarazzatissimo, insieme ad un divertitissimo Sebastian, che non è riuscito ad evitare di farsi uscire un lieve risolino.
Kurt sentiva l' eccitazione già crescergli tra le gambe, e Sebastian se ne accorse, eccome se se ne accorse. Con uno scatto felino Kurt gli si getta addosso spingendolo con il bacino contro al lavandino e scontrando le loro erezioni, strappando ad entrambi un gemito frenetico ed eccitato; il soprano si avventò famelico sulle labbra dell' amico, coinvolgendolo in un bacio bisognoso, passionale e pieno di parole non dette. Una spinta di bacino più forte delle altre da parte di Sebastian costringe Kurt ad iniziare ad emettere dei molto poco casti gemiti eccitati.
Le mani tremolanti di Sebastian si dirigono lente e quasi incerte  verso il perfetto, tondo e sodo fondoschiena del soprano, stringendolo poi in una stretta e famelica presa, che aumentò soltanto l' eccitazione di entrambi. Tutto quello strusciarsi, sommato al vapore uscito dalla doccia appena fatta da Sebastian, accrebbero  il calore della stanza, facendo sentire ulteriormente a Kurt il fastidio del pigiama che stava ancora indossando.

"S-Sebastian…mmh- Sebastian, toglimeli, toglimi i vestiti ti pre-prego! Sebastian- ah! Ti devo sentire Bas ne ho così tanto bisogno aah!" disse Kurt appoggiando la testa sulla sua spalla, per mordicchiargli e succhiargli incessantemente una buona porzione di collo.

"Oh Kurt!" ansima Sebastian, "N-non posso, io non… mmm Kurt… forse noi non, tu e Blaine avete appena rotto, tu sei ancora triste per quella cos- HA!" Sebastian non potè trattenere gli innumerevoli versi che emise quando una mano di Kurt prese un suo capezzolo e lo massaggiò con foga, fino a farlo diventare turgido e sensibile, mentre l' altra si dirigeva imperterrita tra l' asciugamano che teneva in vita, facendolo scivolare un pò più in basso sul punto di cedere, e crollare a terra. Fu quello che dette un improvviso moto di lucidità a Sebastian, permettendogli di allontanarsi da Kurt quel tanto che gli bastava per poterlo guardare in viso. Era bellissimo, le labbra gonfie, gli occhi oscurati dalla lussuria, le guance arrossate e il fiato corto. Kurt cercò di riavvicinarsi a lui ma questi glielo impedì poggiandogli una mano sul suo petto ansimante:

"Kurt no, non-non posso. Non voglio diventare un ripiego, uno sfogo s-sessuale solo perché ora non hai più Blaine. Non voglio che ci spingiamo oltre perché non voglio che tu ci ripensi e provi rimorso. Tu sei il mio migliore amico Kurtie, non ti posso perdere così." nel mentre pronunciava queste parole i suoi bellissimi occhi verdi si riempivano di lacrimoni che non riusciva a trattenere.

"Okay, non… non ti preoccupare Seb, ti capisco. Ora, ora è meglio se ci prepariamo, dobbiamo andare a Parigi ricordi? Forza papà ci starà aspettando e sembrava già abbastanza scandalizzato prima, se no ci sbrighiamo potrebbe seguirti con un fucile!"

"Okay andiamo Kurtie, ti porto io la valigia" disse Sebastian con un sorriso triste sul volto, uscendo dalla stanza di Kurt e dirigendosi da solo verso l' uscita.