Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Aletorre22    06/12/2015    0 recensioni
Una ragazza bloccata dalla timidezza..e se dovesse arrivarle un'opportunità?
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

~~Dopo infinite ricerche per trovare l'aula delle lezioni, finalmente capii dov'era perché vidi alcuni colleghi dirigersi verso destra e salire le scale; decisi di seguirli e così entrai. Ero agitatissima, mi vergognavo, ma non sapevo neanche io di cosa. Perché dovevo sentirmi in quel modo? In fondo la maggior parte dei ragazzi non sapeva neanche chi fossi, avevo passato un anno cercando di nascondermi e di non apparire, volevo mimetizzarmi nella folla, anche se non ero sicura di esserci riuscita alla perfezione, perché ero convinta che qualcuno  mi trovasse carina. In fondo lo ero..e mia madre non perdeva tempo a ripetermelo ogni giorno. Le sue amiche e qualche commessa dei negozi le dicevano sempre :"che occhi belli che ha tua figlia, così scuri e intensi, da orientale". E non mancava mai la fatidica domanda:" e come mai non ha un fidanzatino? Deve fare per forza strage di cuori". Ero contenta che mi reputassero carina, ma di  loro non mi importava molto, preferivo di gran lunga sapere il giudizio dei ragazzi, ma soprattutto quello di Antonio.
Antonio, Antonio...ma dove caspita era? Lo cercai con lo sguardo ma non lo vidi. Scorsi qualche suo amico, ma di lui nessuna traccia.
Nel frattempo entrò il professore di Biochimica con il suo computer e iniziò a sistemare le proprie cose sulla cattedra.
Fu in quel momento, che mi voltai a sinistra, così dal nulla, e lo vidi. Stava entrando proprio in quel momento insieme a Luca, un ragazzo di Torino.
I miei occhi rimasero per qualche secondo fissi dentro ai suoi, poi mi girai di scatto dall'altro lato, guardando fisso un punto della parete. Ero rimasta pietrificata. Non sentivo più il sangue scorrermi nelle vene. Lui stava guardando proprio me? Non potevo crederci, sicuramente mi ero sbagliata.
 In quel momento dovevo avere per forza un sorriso da ebete, perché Laura, la mia amica, mi strattonò forte il braccio :" Paola ci sei? Perché stai sorridendo? " chiese divertita. "Sei contenta che sono ricominciate le lezioni? Io per niente!  Sto morendo dal sonno" disse sconsolata. Stavo per risponderle, quando rimasi di nuovo imbambolata. Eh si, perché proprio Antonio e Luca si erano seduti davanti a noi? Perché? Così non avrei potuto neanche guardarlo in faccia, ma solo di spalle. Forse era meglio però..sarei stata più attenta alle lezioni, senza preoccuparmi di guardare dal suo lato per vedere cosa stava facendo, ora era proprio sotto ai miei occhi.
Peccato che ero lo stesso agitata per quella presenza. Mi sentivo sudare, il cuore battere all'impazzata e morivo dal caldo. Ero diventata sicuramente tutta rossa, solamente pensando al fatto che lui fosse seduto davanti a me, dandomi la spalle. Ma come poteva, un ragazzo che neanche conoscevo, farmi questo effetto? Dovevo calmarmi e concentrarmi sugli amminoacidi. Il professore stava spiegando proprio quelli.
 Deglutii, presi penna e quaderno e iniziai a scrivere. Solamente che ogni volta che alzavo gli occhi dal foglio e vedevo la sua testa mi sembrava di impazzire. Il problema non era la sua testa, ma soprattutto le sue spalle larghe e il suo collo, che era come se dicesse "baciami". Ero proprio pazza se avevo una voglia matta di baciargli il collo.
Lo guardai con attenzione, lo studiai meglio. Scriveva con la mano destra, lasciava pochi spazi tra una parola e l'altra e non si capiva molto bene la sua scrittura. Teneva sul banchetto un correttore e lo usava ogni volta che sbagliava a scrivere e un evidenziatore verde per sottolineare le cose più importanti. Era un tipo ordinato. Ogni tanto apriva lo zaino grigio per prendere la bottiglietta e bere, poi si arrotolava le maniche, perché forse sentiva caldo.

Un lampo di genio mi venne in mente. Avevo trovato il modo per rivolgergli la parola. Dopo le prime incertezze attuai il piano: dovevo far cadere la penna vicino a lui e poi chiedergli se me la poteva prendere.
Lo feci. Lasciai la presa della penne e sentii un leggero rumore quando arrivò al suolo. Primo passo fatto.
Ora, però, arrivava la cosa più difficile: parlargli.
Lasciai passare un' abbondante mezz'ora e mentre stavo per toccargli la schiena con un dito per chiamarlo, d'impulso toccai il ragazzo accanto a lui, Luca. Gli chiesi se per caso c'era una penna nera a terra e se poteva ridarmela. La prese, me la diede e lo ringraziai. Tutto qui. Che stupida ero stata! Arrivata ad un passo dal rivolgergli la parola, mi ero tirata indietro. Ero veramente pentita. Se neanche riuscivo a chiedergli di prendermi la penna, come avrei fatto a conoscerlo? Ero proprio senza speranze. Non sarei riuscita mai nel mio intento.  Ma anche se un giorno ci fossi riuscita, poi avrebbe scoperto della mia fottuta timidezza e sicuramente mi avrebbe lasciato stare.

Al termine della lezione mi alzai e mi diressi fuori nel cortile. Avevo bisogno di prendermi un caffè. Peccato che la macchinetta in cui avevo infilato i soldi, non aveva nessuna intenzione di fare uscire il caffè! Tirai uno, due calci, ma niente. Bene, niente caffè per oggi. L'unica moneta che avevo era quella.
"Ormai quei 50 centisimi li hai persi, se vuoi ti offro un caffè al bar. Ed è anche più buono di quello della macchinetta", disse qualcuno dietro di me. Mi girai per vedere chi mi stava parlando..
Non riuscivo ancora a crederci: era ANTONIO! Proprio lui in persona.
Lo ringraziai ed accettai, sicuramente con il viso in fiamme.
Era la mia occasione? Non dovevo sprecarla. Dovevo parlare con lui senza imbarazzo, senza bloccarmi e senza arrossire. Era stato così gentile e carino..non potevo rovinare tutto come al mio solito. E se non ci fossi riuscita? Sarebbe stato un disastro..

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Aletorre22