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Autore: itachiforever    06/12/2015    2 recensioni
Dal capitolo 1
“Sono già passati mesi dal mio arrivo, ma ricordo ogni singola cosa sia successa da quel giorno come se fosse passato solo qualche minuto. Non so ancora come andrà a finire questa storia. Ho deciso di scrivere tutto dal principio, non si sa mai dovessi fare una brutta fine…magari qualcuno troverà questo libro e cercherà di portare avanti la mia causa. Mi chiamo Sasha, ho 17 anni e questa è la storia di come sono arrivata qui, a Minecraft, e di come sono diventata “Colei che porterà l’ordine”.”
Genere: Avventura, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Capitolo 6

-Sto dicendo che, se quello che hai raccontato è vero, tu – prese un rotolo di pergamena che sembrava piuttosto vecchio e mi guardò, con espressione molto seria – sei colui, o meglio, colei che riporterà l’ordine a Minecraft.
Credo di essere rimasta a fissarlo senza respirare per almeno due minuti buoni.
-Ehm…cosa?- me ne uscii alla fine.
-Hai capito bene- mi disse con tono serio – leggi questa e ti sarà tutto chiaro- mi porse la pergamena.
La aprii delicatamente e iniziai a leggere. Sembrava tanto una profezia…
“ Il Divino Notch manderà dall’Aether colui che riporterà l’ordine su Minecraft, che con una spada di diamanti sconfiggerà l’Oscuro Dominatore del Nether e ci salverà. ”
“L’Oscuro Dominatore del Nether?” quelle parole mi fecero ricordare le tante storie che giravano sul mondo di Minecraft su un’entità che raramente era stata avvistata e che era sinonimo di grossi guai.
Solo uno era l’essere che poteva rispondere a tale epiteto.
-Sono appena arrivata e già mi dite che io – sottolineai bene quel pronome – dovrei sconfiggere Herobrine?!-
Il vecchio saggio mi guardò terrorizzato, forse non avrei dovuto pronunciare quel nome così forte…
-Silenzio! Non pronunciare mai quel nome! – Sembrava parecchio agitato, evidentemente i villager sono parecchio superstiziosi. – Cose orribili possono accadere se qualcuno lo dice… - pronunciò l’ultima frase con un tono molto basso, quasi un sussurro, guardandosi intorno allarmato.
- Ma… è solo una leggenda – provai a tranquillizzarlo dicendogli così.
- Mia povera ragazza… è molto più di una leggenda, qualcosa di ben peggiore… -
Lo guardai dubbiosa, decisa a chiudere lì quella discussione. Leggenda o verità, non potevo certo essere io la persona che cercavano.
-C’è una persona che ti potrebbe aiutare nel percorso che dovrai intraprendere – stavo per ribattere, ma mi precedette – Charlie Gravel è il benefattore di questo villaggio, nonché suo protettore. E’ un ragazzo sveglio e, insieme a me, ti spiegherà tutto ciò che c’è da sapere sul nostro mondo. –
Ormai mi ero rassegnata, era troppo convinto, ma si sarebbero accorti presto che “la prescelta” non potevo essere io. Sospirai e gli chiesi dove avrei potuto trovarlo.
-Abita in questo villaggio, ma un paio di giorni fa è uscito per andare in miniera, non dovrebbe tardare ad arrivare. Potresti aspettarlo a casa di Frank, il contadino, abita proprio vicino a lui. Ti ha ospitato mentre dormivi, non avrà problemi a continuare a farlo.
-Ehm…va bene, se per lui non è un disturbo –
Il vecchio saggio mi accompagnò fuori dalla porta. La casa accanto alla sua era quella di Charlie, che dava su un campo di grano, accanto al quale sorgeva la casa di Frank, che stava uscendo proprio in quel momento.
-Non dirgli di cosa abbiamo parlato per ora, lo diremo a tutti quando sarà il momento opportuno- mi sorrise. Era proprio convinto che li avrei salvati tutti? Frank ci venne incontro, salutandoci.
-Quindi starai da me? Che bello, mi fa piacere avere compagnia- Neanche mi conosceva ed era così felice di vedermi? – va pure a casa a sistemarti, io sono qui nel campo, se hai bisogno di qualunque cosa chiamami. – Detto questo andò nel campo a raccogliere grano e il vecchio saggiò mi portò a casa sua.
- Non stupirti troppo, è sempre così allegro. E’ un po’ sciocco, ma è una bravissima persona. – credo che avesse notato la mia sorpresa… certo che non è stato molto carino a dargli dello sciocco davanti ad un’estranea…
Un po’ indispettita, ma senza farlo notare, lo ringraziai per avermi accompagnato e lo salutai, entrando nella casa e chiudendo la porta dietro di me. Le persone che parlano male di altre alle loro spalle non mi sono mai piaciute, anche se poi dicevano la verità.
Presi dal mio zaino il letto, posizionandolo in un angolo della casa, e una chest, mettendo dentro tutto quello che avevo nello zaino. Poi uscii e andai nel campo, dove Frank aveva appena finito di raccogliere le spighe.
-Posso aiutarti?- gli chiesi, volendo sdebitarmi con lui in qualche modo.
-Ma no, grazie, ho quasi finito, devo solo piantare i semi-
-E non posso farlo io? Dai, voglio sdebitarmi con te in qualche modo-
-Bhe…d’accordo, se ti va- mi porse i semi – io preparo il terreno e tu li pianti allora- mi sorrise di nuovo. Era bello avere qualcuno così allegro vicino dopo essere stata sola per tutto quel tempo.
Lo aiutai con il suo lavoro e poi gli chiesi se aveva voglia di una passeggiata intorno al villaggio, tanto per fare qualcosa.
Mi parlò dei vari villager, dicendomi i loro nomi e di cosa si occupavano, anche se dimenticavo i nomi con una velocità impressionante.
Non potevo certo immaginare che in quel momento così tranquillo qualcuno, all’ombra dei grandi alberi di mogano della foresta vicino a Durin, mi stava osservando con attenzione.
-E che mi dici invece di questo Charlie Gravel?- gli chiesi
-Charlie ci ha aiutato a sistemare il villaggio dopo l’attacco di un gruppo di creeper. Era qui in zona in esplorazione, alla ricerca di qualche miniera e una notte ha trovato il nostro villaggio. Ci stava aiutando con gli zombie prima che i creeper attaccassero. Lui decise di trasferirsi qui e migliorò tutti gli edifici.- mi spiegò.
-Sembra proprio una brava persona da come ne parli-
-Oh sì, lo è- al suono di quella nuova voce mi girai, trovandomi davanti un ragazzo con gli occhi azzurri che indossava un’armatura di ferro.
-Charlie! Stavamo parlando proprio di te- gli sorrise il villager.
-Si Frank, ho notato. E con chi stavi avendo il piacere di parlare?- mi guardò, sorridendomi.
-Lei è Sasha, è appena arrivata, il vecchio saggio vuole che andiate da lui subito.
-Il vecchio saggio?- chiese il ragazzo.
-Si, mi ha detto di dirtelo appena saresti tornato e con te deve venire anche Sasha.
-Perché a me non ha detto niente?- chiesi ad alta voce, più a me stessa che a loro.
-Il vecchio è di poche parole- disse Charlie- dice solo il necessario. Allora andiamo subito, poso solo alcune cose a casa. Vieni con me Sasha? Così ci presentiamo meglio.-
-Si, ok. A dopo Frank, è stato bello passare del tempo con te- gli sorrisi, mi era davvero simpatico. Credo anche che arrossì leggermente alle mie parole.
-Oh…g-grazie, per me è stato un vero piacere.- Lo salutammo e Charlie mi invitò ad entrare a casa sua.
Era una costruzione di cobblestone a due piani, con dei pezzi di tronco e delle assi di legno che decoravano il tetto e i contorni delle finestre. Appena si entrava dalla porta si poteva notare il pavimento in mattoni di pietra cesellati, una parte dei quali, a destra, era coperta da un grande tappeto di lana blu. Attaccato al muro vi era un divano di legno a tre posti. La sala era ampia, con una fornace, un tavolo da lavoro, varie chest e un blocco di lapislazzuli sotto una finestra. Una scala a pioli portava al piano superiore.
Charlie mise nella fornace alcuni blocchi di ferro e posò in una chest alcuni blocchi d’oro, un po’ di redstone e un piccone mal ridotto di ferro.
-Bene, questa è casa mia. Posso offrirti qualcosa?-
-No grazie, sono apposto.-
-Ok, allora ti faccio vedere il piano di sopra, così mi levo l’armatura, e poi andiamo dal vecchio saggio.-
Mi fece salire la scala, portandomi in quella che doveva essere la sua camera. La stanza era una mansarda, con due grandi finestre che davano sulla parte anteriore e posteriore della casa. Un piccolo stanzino era il bagno. La parte sinistra della parete era occupata da alcune librerie e davanti una delle vetrate c’erano un letto a due piazze, un’armatura dorata da un lato e una chest dall’altro. Stavolta era l’intero pavimento ad essere ricoperto da un tappeto blu. I casi sono due: o il ragazzo è fissato col blu, o coi tappeti.
Charlie si levò l’armatura e la mise nella chest, rivelando dei corti capelli biondo scuro, una maglietta bianca e azzurra, pantaloni beige e scarpe rosse. Posò sul letto una spada di ferro e scese giù, seguito da me.
Uscimmo di casa e ci dirigemmo in biblioteca.
-Allora, da dove vieni di bello?-
-Ehm…credo sia proprio di questo che ti voglia parlare il vecchio saggio…- gli dissi, un po’ nervosa.
-Cosa? E perché?-
-Non ne so molto neanche io sinceramente…-







Angolo Autrice:
Ciao a tutti!
Eccomi qui con un nuovo capitolo…cosa succederà alla dolce Sasha?
Ringrazio Lux in Tenebra per avermi consigliato il nome del villager Frank. Mi piace troppo come nome per un villager XD
Per finire vi lascio con un’immagine di Charlie. La skin non è mia, l’ho trovata su skindex e l’ho presa in prestito u.u
Alla prossima!
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