07/12/2015
0 recensioniSemplicemente Neville
Neville stava camminando avanti e indietro lungo il corridoio delle cucine incurante dello scorrere del tempo. Lungo la parete alla sua sinistra c’erano tutta una serie di botti ed era all’interno di una di esse, in cui era nascosta l’entrata della Sala Comune dei Tassorosso, nonché la persona che stava sperando di incrociare. Quale fosse quella giusta però Neville, non essendo un Tassorosso, non lo sapeva. E pensare che era proprio quella la casa in cui aveva sempre creduto di essere destinato. Stanco di girare in tondo egli si appoggiò ad una delle botti, commettendo un grossissimo errore. Il coperchio di questa si ruppe inondandolo di un liquido dall’odore molto forte, che il ragazzo in seguito appurò trattarsi di aceto.“Complimenti per l’ennesimo tuo disastro, Neville! Proprio bravo!” Disse a sé stesso imitando la voce stridula di sua nonna, mentre l’odore acre si imprimeva nelle sue vesti.
“Neville.” Lui si voltò, trovandosi di fronte proprio colei che stava aspettando. Il cappotto già indosso, il baule alle sue spalle. Tutto era pronto per la sua partenza.
“Hannah ciao.” Disse lui, pregando che lei non abbia assistito a tutta la precedente scena.
“Che ci fai qui?” Chiese Hannah con voce flebile e gli occhi ancora rossi dal pianto.
“Ecco io…” Coraggio Neville puoi farcela. “Io ho saputo di tua madre e volevo solo dirti che mi dispiace.” Con un gesto istintivo ella gli si gettò addosso e Neville un po’ goffamente l’abbracciò stretta a sé. Un leggero profumo di vaniglia si mischiò a quello d’aceto.
“Grazie.” Fu tutto quello che lei riuscì a dire, un po’ per l’imbarazzo di quel suo inaspettato slancio, un po’ per le nuove lacrime pronte a bagnarle il viso. Lui la tenne stretta tra le sue braccia finché ella non fu nuovamente pronta a parlare.
“Devo proprio andare adesso.” Neville annuì interrompendo l’abbraccio. Hannah si trovava già in fondo al corridoio, quando decise di voltarsi per un’ultima volta. “Neville?”
“Si?”
“Me la fai una promessa?”
“Certo. Tutto quello che vuoi.”
“Ecco magari prima di tornare a lezione. Fatti un bagno.”
“Promesso. Mi mancherai lo sai?” Aveva pronunciato quell’ultima domanda in maniera così veloce da riuscir persino a strapparle un sorriso.
“Anche tu.” Le rispose lei prima di sparire al di là della grande natura morta. Togliere l’odore forte di aceto si rivelò una cosa facile. Molto più difficile fu invece cancellare l’espressione da ebete innamorato dipinta sul suo viso. Quella Neville la portò con sé per tutto il resto della giornata.
Hannah non tornò più a scuola quell’anno. Svariate volte Neville provò a scriverle una lettera, senza mai trovare la forza di spedirla. Un po’ per la sua innata timidezza, un po’ perché ormai non c’era lettera che non venisse intercettata. I due non si rividero fino all’1 settembre dell’anno successivo. Neville si trovava al binario 9 e 3/4 in compagnia di Seamus, Luna e Ginny, quando i loro sguardi si incrociarono di nuovo. E prima di lasciare che tutte le sue insicurezze riaffiorassero, Neville l’era andato incontro e tra uno sbuffo del terno e un altro l’aveva baciata, poggiando delicatamente le sue labbra alle sue.
“Sono felice che tu sia tornata.”
“Si, anch’io, ma Neville per quanto io desideri tutto ciò che è appena successo, forse è meglio se…”
“Ehi tu cosa credi di fare con mia figlia?” Disse una voce maschile comparsa al fianco di Hannah. Neville immediatamente la lasciò andare diventando color cremisi, mentre risate difficili da trattenere, da parte degli amici esplosero in sottofondo.
Note Autore: Ho già provato a scrive altre storie, ma questa è la prima volta che mi decido a pubblicarne una. Essendo la mia prima FF qualsiasi tipo di commento è più che gradito. Come avrete già appurato io non sono una fan della coppia Luna/Neville, ma non perché non mi piaccia Luna, semplicemente perché li ho sempre visti solo come due grandi amici. Tutte le informazioni sull'entrata per la Sala Comune dei Tassorosso non sono di mia invenzione, ma tratte da uno scritto che J.K. Rowling ha inserito sul sito Pottermore.