DANNATO POTTER
Hola…che
bello siete di nuovo qua per leggere una mia fic!!! Come? Lo fate per pietà, perché non volete
vedermi piangere e pensate che io sia potenzialmente pericolosa…? FATE
BENISSIMO!!!
Questa volta vi stupisco proponendovi una James/Lily.
E’ la prima volta ma non mi sembra da buttare
via…! Mi sono sentita un po’ triste scrivendola, ma se mi conoscete
sapete come sarà la mia storiellina(un giorno
o l’altro scriverò una ficciona intrisa
di sesso, morte, distruzione e avventura… “Si, ma quando mai!!”NdTutti!)!!!
Arrivati
a questo punto non mi resta che augurarvi buona lettura e INTIMARVI di
recensire!!!!!!
“Fottiti Potter!”
“Ma come siamo scurrili Evans! Non
è da te…”
“Invece è perfettamente nelle tue corde comportarti
come un bastardo!”
“E sei pure recidiva, da te proprio non me lo
aspettavo!”fece lui accompagnando la battuta con un sorrisetto
derisorio.
“Scusa
tanto per la reazione ma sai…”fece lei
ricambiando lo stesso ghigno stampato sulla faccia del suo interlocutore
“…non è piacevole essere presi alla sprovvista da un
vigliacco che ti ruba qualcosa più o meno simile ad un bacio!”
James
aggrottò le sopracciglia e la fisso con aria
poco convinta.
“A
parte il fatto che se tu avessi collaborato il bacio sarebbe stato alquanto,
per non dire molto, piacevole per entrambi. Cos’ è questa storia
che io sarei un codardo? Anzi, io mi definirei uno dei ragazzi più
coraggiosi qui dentro, e credo di averlo anche dimostrato!”
Lily rise appena.
“A si? E quando l’avresti fatto?
Tra una scorrazzata notturna, un giro per le classi
abbandonate e una visita alle cucine deserte nel cuore della notte?”
Lo
guardò negli occhi di un nocciola incredibilmente intenso con aria di
sfida per aggiungere.
“O mentre baci una ragazza senza che lei lo voglia?”
Gli
riservò un’occhiataccia, girò sui tacchi e si recò
alla lezione successiva.
Ma
cosa diavolo era preso a Lily, anzi…cosa diavolo era successo a lui?
Come
aveva potuto farlo? Come aveva potuto compromettere tutto con la ragazza che
gli piaceva di più in assoluto?
Ma
l’immagine di lei sorridente con le amiche,
mentre si attorcigliava una ciocca ramata intorno al dito in quel modo che lo
faceva impazzire, si affacciò nella sua memoria e gli ricordò
semplicemente che non ci aveva visto più.
Con due
falcate l’aveva raggiunta e baciata proprio davanti all’aula di
Trasfigurazione.
“Merda!” disse entrando nella sua stanza, ma ancora
visibilmente fra i suoi pensieri.
“Che c’è?”
Quasi come per riflesso incondizionato rispose con un secco:
“Niente!”
Ma
quando si sedette accanto a Moony sul letto, fece un
gran respiro e aprì la bocca per raccontargli tutto.
“Centra
qualcosa il fatto che hai appena baciato Lily Evans
sotto lo sguardo impietrito della McGranit?”chiese
una voce molto bassa ed ironica.
“Padfood! Già lo sa tutta la scuola?”
“In
pratica si, ora…non è che tu sia stato il
massimo della discrezione a quanto ne so!”
“Che
diavolo hai fatto?”si intromise l’amico
dall’aria perennemente malaticcia.
“Rem non guardarmi così! So che non avrei dovuto ma…”
“Meno
male che lo sai! Se non chissà cosa sarebbe successo!”
“Io
un’idea ce l’avrei…”
“Zitto
Sirius!”lo riprese prontamente James prima che l’altro si lasciasse
sfuggire qualcosa che avrebbe dato il via ad una serie di ramanzine a catena.
Se la
cavarono entrambi con uno sguardo truce.
“E lei cosa ti ha detto?”
A quel
punto il moro cercò nel suo repertorio la faccia più
menefreghista che possedesse, per poi alzare le spalle
e ammettere: “Che il bacio le ha fatto schifo e che mi considera un
vigliacco! Ma non ho capito perché!”
“Eh,
sei messo proprio male!”gli disse il suo ‘supposto migliore amico’ battendogli fraternamente una pacca sulla
spalla.
“Almeno
le hai chiesto scusa?”
“Rem come accidenti avrei potuto, dopo avermi rivolto uno
sguardo glaciale si è girata ed è
sparita dietro l’angolo!”
“Porca
miseria James! Valla subito a cercare e chiedile
scusa, se sarai abbastanza fortunato ti spiegherà anche il perché
dell’ appellativo vigliacco!”
“Ma…”provò a protestare.
“Niente
ma!”
Fece
l’altro indicandogli con un dito la porta.
“Ora!”
“Schifoso,
presuntuoso, arrogante, imbecille di un dannato Potter!”
“Non
pensi di stare esagerando un tantino?”
Si
voltò di scatto e notò la sua amica Hanna
che la seguiva con il fiatone per il corridoio.
“Esagerando?
Esagerando?”chiese con voce a dir poco incredula.
“Dico, c’eri anche tu vero? Hai visto cosa ha osato
fare quell’idiota!”
“Concordo
sul fatto che non sia stata una cosa carina, che il modo non è certo stato dei migliori, e forse il luogo anche meno ma…da
qui ad essere sul punto di lanciargli una fattura!”
“Niente
male come idea!”
“Allora
non hai minimamente ascoltato quanto ti ho detto!”fece con aria agitata
la bionda.
“Ma
si che ti ho ascoltato, anche se sinceramente non
capisco. Condanni tutto fuor che il fatto che mi abbia baciata.
”
“Se
sapessi che la cosa ti desse realmente fastidio, anch’io avrei usato
parole non esattamente comprensive!”disse con l’aria di chi sembra saperla lunga al riguardo.
“Cosa? Se la cosa non mi desse realmente
fastidio? Ma ti sei bevuta il cervello?”
“Non
provare a fare la finta tonta con me. Credi che non me
ne sia accorta di come non smetti un attimo di guardarlo a Difesa contro le
Arti Oscure, come sei tesa durante tutte le partite di quidditch
seppur l’unico che segui è il cercatore di Grifondoro,
o come cerchi di essere perfetta quando ti senti i suoi occhi addosso e li
ricerchi non appena lui volta lo sguardo? Dimmi, credi che io sia a tali
livelli di demenza?”
“No,
io…”cercò di formulare una frase di senso compiuto
ma al momento le era impossibile.
“Era
una domanda retorica!”la tolse dall’imbarazzo l’amica
sorridendole.
“E
poi non c’è bisogno che tu mi dia
spiegazioni! Basta che però ti decida ad ammetterlo almeno con te
stessa!”
Già,
ammetterlo con se stessa…non era per nulla semplice.
Anche
se in un certo senso lo aveva fatto, rivelando con quell’insulto
poco velato il dispiacere che le aveva causato James.
Giusto,
Remus aveva ragione. Doveva trovarla e chiederle scusa
e…com’era… ‘se sarai abbastanza
fortunato ti spiegherà anche il perché dell’appellativo
vigliacco!’.
Ma
che diamine significava?
La prima
cosa da fare era comunque trovarla e lui sapeva
esattamente dove andare.
La
sezione di Babbanologia era come di
consueto deserta. Non sapeva bene perché ma in quel posto si
sentiva un po’ a casa, nel suo mondo. Ci andava per studiare o più
semplicemente per riflettere. Ultimamente poi le capitava più spesso, e
la causa volente o nolente era lui: James Potter!
“Ciao,
ti ho trovata.”una voce conosciuta le arrivò alle orecchie.
Non si
degnò neppure di alzare lo sguardo per dimostrargli che ce l’aveva ancora con lui.
“Potter.”
“Vedo
che sei ancora arrabbiata.”
“Perspicace.”
Lui fece
il giro intorno al tavolo e le si sedette di fianco.
Lei,
d’altro canto, si irrigidì un poco ma con
decisione continuò a fissare il libro che aveva davanti.
“Lily
io…”
Un brivido le percorse lungo la schiena quando lui la
chiamò per nome e, seppure cercò di costringersi a non voltarsi,
lo fece.
L’inaspettato
incontro con i sui occhi gli fece perdere
momentaneamente il filo del discorso.
“…io
volevo scusarmi. So di aver fatto una cosa estremamente
cretina, che non ci sono giustificazioni o motivazioni plausibili ma, ti prego,
perdonami.”
Poteva
sentire rammarico e sincerità nelle sue parole, e legger frustrazione e
speranza nei suoi occhi.
Dio, come
poteva resistergli?
“Ok, ti perdono.”
Sorrise
senza rendersene conto.
“Davvero?
Mi perdoni? Ma è fantastico!”e nella foga
le strinse le mani.
Fece per
ritrarle, preparandosi a porgere nuovamente alla ragazza le sue scuse ma…lei gliele strinse a sua volta.
Calò
un silenzio imbarazzante.
Fu lui a
romperlo domandandole una cosa che da un paio d’ore lo assillava.
“Senti
Lily” la stretta sulle sue mani si fece più forte “volevo
chiederti, cosa intendevi con ‘sei un vigliacco’?”
Come se
l’avessero risvegliata da un bel sogno, scostò le mani e prese a
guardare interessata il grande tavolo della
biblioteca.
“Io…intendevo
dire che, beh volevo offenderti e…”
“Si…”
“Ti
ho detto quelle cose perché…”
“Perché…”continuò lui, stava
morendo dall’attesa.
“Perché, penso che tu lo sia! Penso che tu sia
incredibilmente codardo nell’ostinarti ad indossare una maschera da bel
tenebroso, nel mostrarti diversamente da quello che sei:
un bravo ragazzo con i suoi timori e le sue paure!”
Ecco,
aveva appena lanciato una bella bomba.
“Lo
sapevo, ora sarai tu quello arrabbiato con me!”aggiunse non sentendo
più nessun rumore provenire dalla persona sedutale a fianco.
Ma come per contraddire i suoi pensieri una risata fragorosa
uscì dalle labbra del ragazzo.
I loro
sguardi si incatenarono di nuovo e James
le rivolse un sorriso rassicurante.
“Ehi,
non potrei mai essere arrabbiato con te, la ragazza che mi ha fatto perdere la
tesa!”
Si
avvicinò al viso della ragazza e lei non si tirò indietro.
“Tu
invece ne avresti tutto il diritto!”
“Concordo ma, sei il ragazzo che mi ha stregata in
fondo!”
Non seppe
bene dove, ma il moro trovò il coraggio di unire le loro fronti.
Prese un
profondo respiro e le chiese…
“Posso
baciarti?”
“E’
una domanda così idiota che neanche ti rispondo!”e in un attimo si
zittirono entrambi.
FINE.