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Autore: amoifandom    07/12/2015    0 recensioni
non so che introduzione fare ma..ci proverò. la mia storia parla del ritorno di Mortmain.
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: James Carstairs, Magnus Bane, Nuovo personaggio, Theresa Gray, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1 – vecchia amica Magnus pov Ormai lo stregone si era stancato di sentire Marise e gli altri shadowhunters dell’istituto di New York per parlare di come risolvere i problemi legati a un gruppo di vampiri che da qualche settimana andavano in giro per la città di notte a terrorizzare e uccidere i mondani quando sentii una voce nella sua testa che pensava non avrebbe più sentito per molti altri anni. –Magnus ho bisogno di parlarti; ci vediamo nel tuo appartamento a Brooklyn tra 5 minuti è importante- la voce di ragazza era spaventata e Magnus preoccupato da quello che gli aveva chiesto si alzò di scatto dal tavolo nella biblioteca senza tener conto che il suo comportamento avrebbe potuto suscitare curiosità. –stregone non sei d’accordo a proposito di quello che abbiamo detto?- Marise Lightwood si riferii a lui con voce gelida come al solito –no signora mi sono ricordato…di aver una cosa…da fare molto urgentemente- - e di cosa si tratta?- -non credo siano affari tuoi Herondale ora se permettete devo andare tra 4 minuti devo essere a un appuntamento…di affari; se vi servirà il mio aiuto vediamoci al mio appartamento non tanto presto però- e con queste parole in uno sbuffo di fumo e scintille blu sparii per ritrovarsi un attimo dopo nel suo salotto oggi arredato in modo minimalista. Dopo qualche minuto sentii suonare alla porta e andò ad aprire sentendo l’urgenza della persona che si trovava dall’altra parte –ehi calmati dolcezza non vorrei che buttassi giù la porta-. Ma di certo non si aspettava di vedere Sirin, nel suo metro e settanta e l’aspetto di tutti gli albini, in quelle condizioni: con i pantaloni di jeans strappati, una maglietta sporca, tutti i capelli scompigliati e gli occhi che sembravano aver appena visto un fantasma. –è tornato lui è tornato- disse quasi urlando la ragazza –ehi calmati Sirin fai un respiro profondo e parla- la strega fece comparire una tazza di cioccolato e un pacchetto di fazzoletti con cui si soffiò il naso prima di cominciare a parlare. –era a Londra ma forse questo lo sapevi quando camminando per le strade ho visto una persona che mi sembrava famigliare allora mi sono avvicinata per seguirlo poi lui si è girato a guardarmi e allora l’ho riconosciuto…- -e? chi era?- la ragazza fece un sospiro profondo prima di rispondere –era Axel Mortmain-. Di tutte le cose che Sirin poteva avergli detto questa di sicuro non se la sarebbe aspettato. –gli hai parlato?- -ha detto che è tornato per finire quello che ha cominciato nel 1800- -ok dobbiamo sistemarlo senza allarmare nessuno ce la potremmo fare- -non ce la faremo mai da soli e poi ho avvertito già Tess e Jem- si vedeva che era molto preoccupata per quello che avrebbe potuto accadere se avessero fallito. –perché lo hai fatto? Non dovevi farli preoccupare per questo- -ne avevano il diritto soprattutto Tessa- Sirin cominciò ad arrabbiarsi causando la conseguente arrabbiatura anche di Magnus –tu non avevi il diritto di parlargliene- -io ne avevo invece, tu non puoi impedirmi di parlare a delle persone che conosco di qualcosa che potrebbe nuocere a loro stessi; e visto che Mortmain ha causato già abbastanza dolore a tutti mi sembrava anche piuttosto appropriato non credi?- disse alzandosi furiosa. –è morto il tuo ultimo fidanzato, dolcezza?- le rispose lui con voce di scherno –si esatto e prima o poi moriranno anche gli altri uno dopo l’altro in una lenta agonia per noi causata dalla nostra immortalità e finirà che rimarremo solo noi…gli unici sopravvissuti ai loro amori- ormai tutta la furia e la forza di carattere avevano abbandonato la voce da diciassettenne della strega e una lacrima le scivolò lungo la guancia. –sopravvivremo e riusciremo a trovare una persona da amare esattamente come noi con cui passeremo il resto della nostra vita- -avanti sappiamo entrambi che vorresti che quella persona fosse l’ultimo Lightwood- lo canzonò lei con sguardo furbo. –e sappiamo entrambi che morirà anche lui come William e tutti gli altri e le altre- -non fare il duro so che ne sei veramente innamorato è il tuo grande amore e non lo scorderai facilmente. Il tempo guarisce ogni ferita o quasi ho ancora un po’ di dolore alla spalla, dove mi hanno inciso durante la cerimonia per diventare sacerdotessa di Horus-. –abbraccio consolatorio?- in contemporanea si alzarono dai loro posti sulle poltrone e si buttarono tra le braccia dell’altro in un abbraccio che serviva a riparare le ferite del cuore anche se sembrava che si stessero spezzando le ossa. –non è che se il tuo ragazzo entrasse in questo momento penserebbe male?- questa frase causò una risata allo stregone ancora stretto a lei e servii a tirare su il morale a entrambi. –immagino che avrei delle spiegazioni da dare; ma sei la mia migliore amica e sei stata la mia insegnante e non c’è nessun altro con cui vorrei passare del tempo se non te- -te lo ha mai detto nessuno che sei un romantico senza speranza?- -poche persone ma tu sei l’unica di cui mi interessi.-. in quel momento la porta del loft si spalancò e nel salotto entrarono Alec, Jace, Clary, Isabelle e Simon. –Magnus potresti spiegarmi?-
   
 
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