< A-Alex io... io ho... >
inizio a spiegargli la situazione, tutto quello che è successo, stranamente la sua espressione rimane fredda, calma e distaccata . Quando finisco di raccontare le dico:
< Ecco, adesso sai tutto. >
< Nicolas, apprezzo la tua sincerità, ma... ti confesso che sapevo già tutto, ma... sono contenta che tu mi abbia detto il vero > dice con un sorriso, ma i suoi occhi non potevano nascondere la sua tristezza, erano lucidi e... vuoti
< A-adesso scusami, ma, ma  devo andare a fare colazione, vieni con me ? >
< N-no, prima devo andare i-in bagno > vorrei dirle di sì, ma... penso che lei non voglia davvero che venga con lei.



Vado in bagno, mi sciacquo la faccia, e sento la porta aprirsi
< Ciao Nicolas … >
< Oh, ciao Peppe >
< Senti Nicolas, posso parlarti ? >
Cazzo, anche lui sa cosa ho fatto, e vorrà cacciarmi
< Volevo parlarti... di ieri... >
ecco...
< So cosa hai fatto, lo sappiamo tutti... >
chiudo gli occhi per prepararmi alla botta
< E... vorrei farti sapere, che... sono con te amico, so che quello che hai fatto non lo hai fatto apposta, anzi, penso che tu sia stato drogato, purtroppo non penso però che gli altri siano così propensi a perdonarti, ma... vedremo...  >
ah, questo me lo aspettavo, non mi aspettavo invece di avere ancora un alleato ( adesso devo smetterla di farmi paranoie )
< E quindi cosa mi consigli di fare ? > chiedo al mio amico
< Beh, penso che per prima cosa, tu debba scusarti, quello che devi fare poi sta a te decidere >
< Grazie amico, senti, puoi radunare tutti nel salone ? >
< Certo, ma prima... ero venuto qui anche per un altro motivo... > dice Peppe imbarazzato
< Oh, scusa, esco subito >
esco dalla stanza, e mi preparo quello che devo dire …



Una volta che tutti sono seduti nel salone, io mi prendo parola, ma prima di farlo volgo uno sguardo ai volti sconvolti, arrabbiati e iracondi dei miei amici ( aspetta, ma iracondi e arrabbiati non è la stessa cosa, oh beh )
< Ragazzi, ci sono ante cose che vorrei dire, ma non esprimerebbero come mi sento in questo momento … >
sento loro sbuffare, alche mi mordo il labbro per trattenere la tristezza
< Ma... penso che l'unica parola in grado di esprimere tutto il mio dispiacere sia... scusate, scusate per quello che ho fatto,  non ero in me, vi prego, perdonatemi > dico ad occhi chiusi tutto d'un fiato.

Silenzio, altro silenzio, finché poi non sento un abbraccio, è Toy bonnie, che dice
< Capisco la tua situazione Nicolas, non eri in te, e chiedere scusa è stato un atto nobile, si vede che ci tieni alla nostra amicizia, quindi ti perdono >
piano piano anche gli altri mi abbracciano, e mi perdonano, mi sento... felice, purtroppo la mia felicità viene interrotta da un suono, un suono molto basso, facilmente coperto dal suono delle risate dei miei amici, ma è l'unico suono che è capace di smontare il mio entusiasmo, e rendermi triste.
Il suono del pianto di Alex, lontano dal gruppo di amici che mi abbracciano c'è Alex, triste, che piange, cercando di non farsi vedere, allora in quel momento prendo una decisione...
< Scusate ragazzi, ma ho un'altra cosa da dire, per il momento... andrò a vivere da qualche altra parte > sì, questa decisione mi sembra perfetta, permetterò a Alex di stare da sola, e di riuscire a perdonarmi. Finito l'abbraccio, vado a prendere le mie cose, ed esco, saluto i miei amici, e cerco dimora, per fortuna c'è un posto libero negli accampamenti dell'università, mi basta solo compilare i moduli, e il gioco è fatto, porto tutta la mia roba nella mia nuova camera, e, dato che si è già fatto tardi, vado a scuola, ma durante il tragitto sento una voce familiare
< E' andata tutto come ci aspettavamo >
< Sì è separato dai suoi amici, e adesso è solo >
< Eccellente miei diletti, LUI sarà felice di sapere che il piano sia andato a buon fine >
< E ci è bastato solo drogarlo AHAHAH >
< AHAHAHA >
mi sporgo dal vicolo e vedo Jessica e Seth che parlano ad una figura scura, molto alta, non riesco a vederla bene, ma a giudicare dall'aspetto deve essere grande quanto un armadio. Finito di parlare l'armadio svanisce, mentre gli altri due escono dal vicolo …
< VOI DITEMI SUBITO COSA MI AVETE FATTO >
gli urlo in faccia con tutta la rabbia che ho in corpo
< Ah, Nicolas, hai sentito tutto.... beh, ti abbiamo drogato per farti passare da stronzo agli occhi dei tuoi amici > dice Jessica
< NON LA PASSERETE LISCIA >
< Allora fai quello che vuoi, raccontalo a chi vuoi, tanto chi ti crederà >
i due se ne vanno mettendosi a ridere, hanno ragione, chi mi crederà, non ho prove, tutto quello che posso fare è arrendermi... PER ORA.



A lezione la situazione è... strana, accanto ad Alex non parliamo più, c'è uno strano silenzio e una brutta tensione.



E non posso di certo dire che i giorni successivi migliorarono la situazione, finché...

< Ehi Nicolas . >
cosa ? Alex mi parla di nuovo ?
< S-s-sì Alex ? >
< Niente, volevo solo parlare >
iniziamo a parlare per  tutto il giorno, ma sento ancora in lei la tristezza, e... non parliamo come facevamo prima, parliamo … come amici.


A fine delle lezioni
< Senti Alex, ti prego perdonami, sento ancora in te tanta tristezza, e... io non voglio che tu sia triste, io... voglio tornare a come eravamo prima. >
< N-Nicolas, senti io vorrei perdonarti, ma per ora... non ci riesco, mi dispiace . >
dice prima di andarsene...
BIP BIP BIP BIP
oh, il mio cellulare...
Peppe: Ehi Nicolas, ti scrivo solo... per ricordarti che hai ancora un lavoro, e dovresti presentarti al locale alle 23:40 ^^.
E' vero, il mio lavoro, devo ancora fare la guardia notturna...
all'orario mi presento al locale, apro con le mie chiavi e mi apposto nella postazione di guardia.
La notte fila liscia, finché, alle 2:27...
< Chi va là > dice una voce severa, una voce che a me suona come un canto.
Non rispondo, sento avvicinarsi dei passi, poi, quando sento il suo fiato vicino a me accendo la torcia …
< Nicolas? Che ci fai qui ? >
< Faccio il mio lavoro di guardia notturna … >
< Ah, allora scusa, perdonami. > dice con freddezza prima di andarsene, ma io la prendo per mano e non la lascio andare...
< Nicolas, che fai ? Lasciami >
< No, non ti lascerò mai andare, fino ad oggi ho tentato di farmi perdonare, e non ci sono riuscito, adesso voglio provare il tutto e per tutto, non voglio lasciare niente di intentato > la avvicino a me fino ad abbracciarla, le alzo il mento, e la bacio, all'inizio lei è titubante, insicura, poi si scioglie, e ricambia il bacio, è un bacio diverso da quelli che ci siamo dati fino a ora, era passionale, talmente tanto che il fuoco della passione del nostro bacio avrebbe potuto incenerire tutto il locale, era come... il nostro primo bacio.
Ci stacchiamo l'uno dall'altra e le dico:
< Ti amo >
< Ti amo > dice lei con sicurezza
< Adesso puoi perdonarmi ? >
< Nicolas... >
Non riesco a sentire la fine della frase, perché mi ritrovo trasportato.... in un luogo... scuro e tetro....




ANGOLO DELL'AUTORE ( Attenzione, la pubblicità di oggi sarà sostituita da un lungo angolo dell'autore )
Salve a tutti, mi spiace chiudere qui il capitolo ma... sono stronzo, vi annuncio che la vostra scelta è stata la più giusta, perché se Nicolas avrebbe incolpato Alex per il presunto bacio con Seth, lei si sarebbe molto arrabbiata, perché questo bacio non è MAI avvenuto, e la loro relazione sarebbe cessata, PER SEMPRE . Se invece Nicolas avrebbe nascosto la verità non si sarebbe mai scusato, le cose sarebbero andata avanti per un po', ma...  poi la tensione accumulata si sarebbe scaricata, Nicolas e Alex si sarebbero presi una pausa ufficiale dal loro rapporto e... le cose sarebbero potute andare in rovine. Grazie a voi le scelte fino ad ora fatte con molte probabilità porteranno la storia al good end. Già ragazzi, ci sono più finali, ( sette compreso il good end ), ma non vi preoccupate, ve li mostrerò tutti finita la serie. Okay, detto questo vi saluto, alla prossima, Bye
                                                                                                                 - Peppe see you soon ^^