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Autore: ShiNear    07/12/2015    1 recensioni
[Fanfiction Interattiva] [ISCRIZIONI CHIUSE]
Finita la guerra civile, con Norman Osborn (il Goblin) a capo dello SHIELD, New York è in preda al panico a causa dei Thunderbolts e dei Supercriminali. Inaspettatamente, nascerà proprio dalle ceneri di un gruppo di Supercriminali un pugno di eroi che sfiderà gli Stati Uniti e il direttore più potente del mondo per ottenere la libertà. Al capo dei quali c'è proprio... un Goblin.
Genere: Azione, Guerra, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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2. FALLIMENTO IN BANCA(?)

 
Armeggiare al buio su una serratura forzata non era mai stato il massimo, specie se oltre al buio ti trovavi in una banca di New York, la metropoli per eccellenza, con il rischio di far scattare tutti gli allarmi possibili in quell’ecosistema. Sorrise, la donna, al pensiero della fatica passata per oltrepassare ogni striscia d’infrarossi e contrappesi a pressione nel pavimento, localizzati grazie ai suoi poteri, e il sorriso si allargò ancora di più pensando ai miliardi nascosti lì da quel figlio di ******** di...
CLACK!
Sì! Finalmente! La cassaforte della West Bank s’aprì con un colpo secco, accompagnato dal gesto delle sue mani e delle sue braccia. Si sentiva stanca, certo, ma solo per colpa della sua capacità sovrannaturale di vedere al buio anche i dettagli più nascosti e introvabili.
Arrivata, però, al centro della sala-cassaforte, si trovò solo una zona... vuota!!! Ma che cavolo...?
Avvertì un brivido lungo la nuca, come una presenza ostile, e si scansò all’ultimo per evitare uno sparo, andando a sbattere involontariamente contro il mobile lì vicino, sentendo una fitta orribile lungo il fianco; strinse i denti, maledicendo la sua debolezza collegata alle sue capacità usate prima. Volendo, avrebbe preferito risparmiarle, con il senno di poi, ma ormai era nella frittata e fissò il soffitto, decisa, alla ricerca dell’avversario.
Appeso con dei magneti al soffitto, il corpo protetto da una giubba di cuoio, le braccia scoperte, i capelli marroni sparsi sulla testa (anche se a testa in giù restavano semplicemente in piedi), il viso protetto da una bandana rossa, tranne gli occhi verdi, con una cicatrice vermiglia sotto quello destro.
Commentò:- Rumh. Notevole. Non sono in molti quelli che possono schivare i miei spari con quest’anticipo. Ma questo non cambia la tua posizione. Hammer mi ha pagato per ucciderti e se lo faccio prima della polizia, farà sparire i miei file dallo SHIELD. Non ho molta scelta e spero tu possa capirmi se non mi farò scrupoli a farti fuori... Kelly Boston.-
Nello scendere con un’agile capriola, la ragazza non poté fare a meno di notare un tatuaggio abbastanza visibile, anche se sbiadito.
Cercò di favorirselo con un sorriso carismatico, sempre restando in posizione accovacciata:- Strano. Da quando un assassino professionista dell’HYDRA... chiede aiuto a un verme doppiogiochista come Hammer?-
L’uomo sorrise, sotto il suo fazzoletto rosso:- Fidati, se sapessi delle mie difficoltà, ti verrebbe il mal di testa.-
- Ho capito abbastanza per presumere che entrambi abbiamo dei grossi problemi con lo SHIELD. Permettimi di aiutarti, con le nostre abilità unite potremo fare faville, letteralmente.-
- Prospettiva interessante, mia cara, ma abbiamo davanti un divario: io uccido per sopravvivere, mentre, a giudicare dal tuo curriculum, uccidere è eliminato a prescindere dal tuo codice morale; lavorare insieme non sarebbe affatto semplice, non in questi termini. Inoltre, una ladra in fuga da uno dei pezzi grossi dello stato, a parer mio può darmi ben poco aiuto. Ora, se volessi essere così gentile da farti ammazzare, mi faciliteresti il compito.- Detto questo puntò con nonchalance la pistola Magnum 44 su Kelly.
La ragazza si mise lentamente la mano nel fodero dello stivale, dove teneva nascosto il suo kukri, arma utile nel corpo a corpo. Non sapeva quanto sarebbe durata in quello stato, ma non si sarebbe lasciata uccidere come se nulla fosse.
Sorrise suo malgrado:- Spiacente, sei molto gentile, ma temo di dover rifiutare.-
Lui inarcò un sopracciglio, sfiorando il grilletto:- Me l’aspettavo, come risposta.-
Prima, però, che potessero attaccarsi, una voce partì dal microfono della cassaforte, facendoli sussultare:-
Dlin Dlon. Alt. Stop. Potrei avere la vostra attenzione, prima che vi pugnaliate come animaloni, per proporvi una terza più allettante proposta? Entrambi ne trarreste beneficio e non verreste braccati dalla polizia. Sempre che non finiate nel programma “recupero” di Osborn, non so se mi spiego!-
Kelly sputò a lato, sbottando:- Che vuoi dire? E chi sei tu?-
L’uomo si voltò, come se lo cercasse con lo sguardo:- Dimmi dove ti nascondi, verme, e t’infilerò volentieri un coltello nel petto!-
-
Per rispondere alla prima domanda di Kelly Boston, Hammer si fida solo di una persona: Hammer. Infatti, tra tre minuti, gli sbirri del Branco Selvaggio arriveranno avvisati della vostra locazione grazie a sentinelle con precedenza nella “Mano” assoldati dallo SHIELD che hanno seguito te, mio caro Piovra Rossa, per togliere due mocciosi ficcanaso in un solo colpo. E non mi stupirei se ci fosse qualche agente infiltrato dell’HYDRA infiltrato apposta per “accompagnarti” dal loro capo, amico Sam. Ora, io sono la vostra migliore prospettiva, e vi assicuro che non avrete né polizia, né SHIELD, né HYDRA, et similia. Anzi, se tutto va come previsto, vi sbarazzerete delle ultime tre. Ora, che ne pensate?- La voce, pur appartenendo chiaramente ad un individuo maschio, ma acuta, quasi metallica, e difficilmente uno si sarebbe fidato di questo tizio solo dal tono.
Piovra Rossa e Kelly si fissarono con astio e perplessità, chiedendosi dove poteva nascondersi il trucco.
La donna chiese, perplessa:- E se ce la svignassimo e basta?-
-
Se aveste cinque minuti e un mezzo per svignarvela, non potrei dissentire, ma i mezzi sono mirati dai cecchini, e, ahimè, avete a malapena due minuti e mezzo... anzi, facciamo due, sento già le sirene.-
Piovra Rossa pensò: “Cazzo!”
La ragazza: “Porca...”
Entrambi urlarono furenti:- Accetto!-
La parete alle loro spalle si ruppe, con uno schianto fragoroso, mentre una figura emergeva dal buio, esclamando:- Allora venite con me, colleghi.-
 
Era un Goblin! Fu questa la conclusione quando Sam, scendendo dall’aliante e vomitando lo spuntino indigesto fatto al bar dal sesto piano, rifletté attentamente sul loro... salvatore. Era vestito di nero, da testa a piedi, in maniera leggera. Cappuccio e mantello nero, stivali neri, guanti neri, borsa nera, aliante nero... solo la maschera presentava un colorito verde, che aveva visto nelle foto riguardanti un altro tipo di Goblin, quello che dava la caccia a Spider-Man. I Goblin. Chiunque avesse avuto qualcosa a che fare con questi individui di solito non finiva bene e quasi sempre erano pagati da gente come Kingpin, o i Thunderbolts, per fare del male.
Anche la ladra fissava il Goblin, con aria diffidente, ma il loro individuo li calmò con un cenno, dicendo con la sua voce acuta:-
Calma, miei cari signori, calma. Prima spiego, poi siete liberi di provare ad ammazzarmi. Allora, vi chiederete perché vi ho fatto fare quel sali-scendi pazzesco su per i grattacieli di New York per salvarvi il fondoschiena. Mi sembra chiaro, volevo il vostro aiuto, ma ho i miei chiari motivi.
Ci rendiamo conto che New York, da quando Cap è morto e i Vendicatori sono finiti sotto la sorveglianza di Osborn, è ridotta alla ben e peggio. I Tunderbolts sono incontrollati, i criminali sono alla macchia quasi legale e la polizia, invece d’intervenire, arresta e spedisce nella “zona zero” gli eroi che si oppongono. Persino il più odi-amato eroe di New York è morto... E noi?! Resteremo a guardare come se nulla fosse? Mi spiace, ma io non la vedo così. Un Goblin, l’ordine, lo sceglie come gli pare. E se io rivoglio la New York com’era prima, noiosa e tranquilla, dove si può vivere, l’unica soluzione è fermare TUTTI quelli che si oppongono alla noia e alla monotonia, dove possiamo tornare per creare felicità ed eccitazione, com’era all’inizio, in cui un supereroe era una rarità, non un fatto di cronaca. Ma non posso farlo da solo, perciò vi chiedo, siete con me? Se accettate potrete contare sul mio aiuto, così come io sul vostro. Se rifiutate, vi saluto e le nostre strade si separeranno per sempre.
-
La donna rise:- Con tutta la fatica che hai fatto per convincerci, dovrei rinunciare?-
L’uomo rise:- Senza contare il sudore per procurarsi le nostre schede allo SHIELD. Io pure ci sto.-
Lui sorrise maligno e soddisfatto, voltandosi verso il portone dell’edificio, esclamando:-
Magnifique. Venite, vi mostro i vostri futuri colleghi!-
Boston fermò il suo polso ancora sulla maniglia, chiedendo:- Come, scusa? Colleghi?-
Lui sorrise di nuovo:-
Esattamente, cherì. Vedi, l’unico modo per ottenere la buona riuscita del mio piano è affidarsi alla nuova e invincibile formazione... dei SINISTRI SEI!-
 
Angolo autore: Rieccoci qua! Vi chiederete, “gli altri Sinistri Sei?” Semplice, boys and girls, finora gli unici a inviarmi le schede sono stati:... UNO. famousdrago, a cui faccio i complimenti: mi sono divertito a descriverli. Le iscrizioni sono ancora aperte fino alla prossima settimana, poi, se non arriveranno altre schede, i personaggi li metto solo io.
Beh, alla prossima e ricordate, per le schede vedere il capitolo precedente. Ciao!
   
 
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