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Autore: StewyT    08/12/2015    7 recensioni
“Alec” sussurrò Magnus, stendendosi al fianco del suo amato “Alexander, ti amo”.
L'ennesima notte d'amore meravigliosa. L'ennesimo ti amo. E ogni volta che dalle labbra di Magnus uscivano quelle parole il cacciatore, ormai non più così tanto giovane, faticava a non emozionarsi; fece fatica a trattenere una lacrima che voleva proprio scivolare via, e non ci riuscì. Cadde, e si mischiò alla dolcezza della pelle di Magnus.
Era tutto perfetto; la forza che era riuscito ad acquistare, l'amore per sé stesso, il rispetto di tutti quelli che gli stavano attorno, l'amore di Magnus, l'amore del piccolo -non tanto più piccolo- Max. C'era solo un fardello che continuava a pesare su Alec: un grosso macigno che ogni giorno aumentava sempre di più: il tempo.
“Alec! Piangi.” sussurrò Magnus sfiorandogli uno zigomo con le labbra “Perchè?”
Songfic ispirata da Mourning Doves di Mikky Ekko.
Genere: Angst, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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Mourning doves.

(La lettura è vivamente consigliata con l'ascolto di Mourning Doves di Mikky Ekko!)
 
Look at how far we’ve come
Look at this mess we’ve made
I’m still praying at the sun
Tears my body from the shade
Tell me that we’re too far gone
Tell me that we’ll be ok
Sweet, I’ve got to leave right now
Heaven wasn’t so far away


Le labbra di Alec si staccarono solo un secondo da quelle di Magnus; si inarcarono in un grosso sorrisero, e poi ripresero a fare quello che più amavano: sfiorare quelle calde e morbide del suo uomo.
I loro corpi si muovevano con una sincronia perfetta.
Erano arrivati lontani, e pensare che Alec era stato così tanto timido in passato da aver avuto persino paura di fare l'amore con Magnus, invece non esisteva niente al mondo di più bello, gratificante, forte.
“Alec” sussurrò Magnus, stendendosi al fianco del suo amato “Alexander, ti amo”.
L'ennesima notte d'amore meravigliosa. L'ennesimo ti amo. E ogni volta che dalle labbra di Magnus uscivano quelle parole il cacciatore, ormai non più così tanto giovane, faticava a non emozionarsi; fece fatica a trattenere una lacrima che voleva proprio scivolare via, e non ci riuscì. Cadde, e si mischiò alla dolcezza della pelle di Magnus.
Era tutto perfetto; la forza che era riuscito ad acquistare, l'amore per sé stesso, il rispetto di tutti quelli che gli stavano attorno, l'amore di Magnus, l'amore del piccolo -non tanto più piccolo- Max. C'era solo un fardello che continuava a pesare su Alec: un grosso macigno che ogni giorno aumentava sempre di più: il tempo. Sentiva che il suo tempo stava per terminare. Sfuggiva via dalle sue dita, così come la sabbia in una clessidra. Veloce, imperturbabile, finito.
Ogni volta che baciava Magnus se ne rendeva sempre più contro.
E ogni mattino, Alec si ritrovava poggiato ad una spalla di Magnus a guardare il suo viso giovane, bellissimo, perfetto, con i raggi del sole che bagnavano leggermente la pelle calda, e si ritrovava a pregare, e chiedere chiunque fosse lì su di avere altro tempo; non chiedeva l'eternità. Voleva solo altro tempo.
“Alec! Piangi.” sussurrò Magnus sfiorandogli uno zigomo con le labbra “Perchè?”
“È okay” rispose il cacciatore sorridendogli, ma lo stregone poteva ben vedere che non era 'okay'.
“Cosa succede?”
“Ti amo” disse in risposta occhi blu; quante ne avevano viste quegli occhi in tutti quegli anni! Quante ferite, lacrime, perdite. Magnus era stato al suo fianco in tutto quello; era stato il suo braccio destro, la sua spalla su cui piangere, la persona a cui affidarsi in ogni situazione.
Quando era con Magnus era in paradiso.
Alec si girò su un fianco e lo guardò “Il mio tempo sta per finire” sussurrò.
Magnus lo guardò ad occhi spalancati. Non era così. Non stava per finire tutto, aveva ancora bisogno del suo Lightwood! Lui e Max avevano ancora così tanto bisogno di Alec!

 
But this is not an exercise
And nobody can save our lives
Stop! wanna fight, wanna fight!
Stop!

 
“Smettila, Alec” Magnus gli accarezzò una tempia e gli sorrise “Resterai con noi per ancora tanti anni. Come faremmo io e Max, eh? Abbiamo tutti bisogno di te. Io, Iz, Simon, Lily, Maia...E hai pensato al piccolo Jonathan e Clary? Hanno già perso Jace, non possono perdere anche te”.
Alec sbuffò; ogni volta che sentiva ripetere quel nome il suo cuore si fermava per un secondo. Il suo Parabatai era svanito nel nulla, proprio come era arrivato.
Era passato così poco dalla sua morte, solo due anni; riusciva ancora a sentire la sua voce fiera e soddisfatta che sussurrava un tremante “Sono morto combattendo per la mia famiglia. Ho sempre voluto morire combattendo”.
Alec aveva sempre pensato che sarebbe morto prima di suo fratello, ma non era stato così. Aveva perso anche lui, ed era stato orribile; era stato come se qualcuno gli avesse strappato il cuore dal petto e lo avesse fatto a pezzettini. Era come se qualcuno gli avesse gridato in faccia che il tempo esisteva davvero, che nessuno poteva salvarli: le loro vite erano in pericolo, ed erano esposte sul grosso bancone della morte, libera di prendere quella che più la stuzzicava.

 
Mourning doves need me on the morning
Love wanna fight, wanna fight
Is that before you wake
Promise I, promise you, lean on me
Lean on me
I can be your soldier
Destined for war when is over
But we can’t stop someone we love
We can be together like mourning dove
s


Un'altra lacrima si buttò giù dagli occhi del cacciatore; era stato tanto forte in quegli anni. Si era sempre dimostrato una spalla su cui piangere, per tutti.
Sua madre aveva potuto contare su di lui alla morte di Robert; Clary e il piccolo Jonathan erano stati presi sotto la sua ala protettiva; Lily e Maia ancora non avevano imparato ad affrontare i problemi senza prima rivolgersi al più gentile dei Lightwood; il piccolo Max aveva pianto abbracciato a lui, la prima volta che aveva visto il suo cuore sgretolato, e Magnus aveva imparato ad avere bisogno di lui, sempre.
Alec era riuscito a tenere ogni paura dentro, a dimostrarsi sempre forte, ma quella volta era impossibile. Aveva paura, una grande paura di dover andare via e lasciare tutti. Non aveva paura della morte, no, quella l'avrebbe riunito col fratello; aveva paura di lasciare tutto, e di non poter più aiutare le persone che amava.
Aveva paura di non potersi più svegliare al fianco di Magnus, di non poter più combattere per lui, e la loro famiglia, di non poterlo più baciare e di non potergli più dire che lo amava.
Lo spaventava saper di dover lasciare la sua famiglia sola, senza il suo appoggio.
Lo spaventava sapere di non poter mai più rivedere l'uomo della sua vita, perché lui non lo avrebbe mai raggiunto. Per loro non ci sarebbe mai stato un 'per sempre' ultraterreno.
Tutto quello che aveva potuto fare in quegli anni era stato promettergli che sarebbe stato al suo fianco, mantenere quella promessa, e combattere per essa.
Ma sentiva sempre più vicina la fine di tutto quello.


 
Eh, realize there’s no escape
Realizes you from your mistakes
This is not what I wanted
But when the senses are calling
And the senses is a fallen embrace


“Non c'è via di fuga, Magnus. Realizzalo, ti prego. Non lo voglio. Vorrei restare per sempre qui con voi ma non posso. Sono uno stupido, maledetto mortale, e dovrò lasciarvi”
“Lo so” sospirò Magnus “Dovrai farlo ma non ora. Non ora. Mi servi, Alec. Senza di te nulla avrà più senso”
“Non sono il primo che ti lascia” Alec sorrise e strinse una ciocca di capelli di Magnus tra le sue dita “Né il primo né l'ultimo”
“Sei tante delle mie prime cose, Alec Lightwood”. Sul viso di entrambi si dipinse un grosso sorriso ricolmo di ricordi.
“Non in questo caso”
“Invece sì. Sei il primo con cui ho deciso di avere una famiglia, il primo che ho deciso di sposare, il primo che...il primo che amerò per sempre in quel modo tanto forte e folle da stare male. Sei il mio primo e ultimo grande amore, Alec, così come io sono il tuo”.
I loro sguardi si incrociarono per la millesima volta, e strinsero tra di loro un patto d'amore eterno.

 
Cause we both know we’re running out of time
We’re running out of time
We’re running out of time
We’re running out of time
Listen, we’re out of time
Listen
Listen
Listen

Si abbracciarono, e restarono stretti per un tempo indefinito.
Entrambi sentivano il peso degli anni, ormai. Magnus era ricco di esperienze e dolore. Alec era tanto più giovane, eppure aveva provato ancora più dolore. Era difficile la vita di un cacciatore; sempre a rischio, sempre a beffeggiare la morte, sempre a doversi chiedere quando sarebbe arrivato il proprio turno.
Sempre a dover correre via dal tempo, che inevitabilmente ad un certo punto finisce.
“Il tempo è sempre stato nostro nemico” sussurrò Alec contro il suo collo “Ma lo abbiamo sempre usato nel modo migliore. Non sono pentito di niente. Ringrazierò per sempre Presidente per quella festa, e Clary per averci trascinati qui, e te; i tuoi bellissimi occhi, la tua storia, la tua voce, la tua magia. Quella canzone ridicola in metro la ricordi ancora? Ognuno dovrebbe avere un primo appuntamento come quello” entrambi sorrisero: quante ne erano successe quella giornata; Magnus ricordava ancora perfettamente cosa aveva pensato trovandosi un cacciatore mezzo nudo in salotto, dopo neanche cinque minuti che era arrivato.
“Ho ringraziato il tuo angelo, per i tuoi addominali quella sera, lo sai?”.
Risero entrambi.
“Io l'ho ringraziato per avermi fatto incontrare te. che mi hai dato la forza per essere quello che sono, per amarmi, per scoprire un mondo nuovo. Ringrazio ogni lacrima gettata, ogni sorriso esistito, ogni bacio, ogni sospiro. Tutto. Sappi che sei la cosa migliore che sarebbe potuta capitarmi in questa breve vita da mortale, Magnus Bane.”.
Magnus sospirò e si asciugò una lacrima; il sommo stregone di Brooklyn poteva ancora piangere, sognare, amare, vivere e tutto grazie a quel bellissimo giovane, diventato ormai uomo, dai capelli neri spruzzati di bianco e gli occhi blu, ormai colorati di esperienze.
Piangevano, piangevano entrambi assaporando le lacrime dell'altro per un solo motivo: sapevano entrambi la verità, e cioè, che il tempo stava sfuggendo via incredibilmente veloce e inarrestabile. Stava scadendo.

 
Mourning doves need me on the morning
Love wanna fight, wanna fight
Is that before you wake
Promise I, promise you can lean on me
Lean on me
I can be your soldier
Destined for war upon is over
But we can’t stop someone we love
We can be together like mourning doves
We can be together like mourning doves
We can be together like mourning doves
Be together like, be together like
We can be together like mourning doves


“Ti amerò sempre, anche dal luogo in cui finirò, se vogliamo pensare che ne esista uno.”
“Anche io, Alexander. Anche io ti amerò sempre e giuro sul tuo Angelo che combatterò per tenerti quanto più possibile al mio fianco. Sconfiggerò demoni, angeli, tempo, e sofferenza per averti ancora con me, perché ho bisogno di te. Ho bisogno del mio soldato, del mio uomo”. Alec sorrise e annuì.
“Sarò sempre qui per te. Potrai contare per sempre su di me. Non ti lascerò mai, sarò sempre al tuo fianco anche se non potrai vedermi”
“No” la voce incrinata di Magnus fece salire un brivido lungo la schiena del cacciatore.
“Io potrò vederti perché sarò con te, al tuo fianco, in qualsiasi posto ci sia dopo questa vita. Aspettami Alec. Ovunque sarai non pensare che non proverò a raggiungerti. Aspettami e amami”
“Sempre”rispose “Ti aspetterò sempre. Lo giuro su noi.”.
Poche parole, una promessa che avrebbe rispettato per sempre.
Non stava giurando sull'Angelo perché aveva qualcosa di più importante, reale, forte su cui farlo: il loro amore. Niente avrebbe potuto sconfiggerlo, nemmeno il tempo, la morte, l'aldilà.
Sarebbero stati assieme per sempre.

 



Spazio autrice.
OKAY OKAY FERME NON UCCIDETEMI.
Non ho mai scritto una cosa così angst sui Malec e mi sento incredibilmente in colpa, soprattutto ad averlo fatto dopo aver visto quel po' di speciale che ci hanno regalato! *Dio mio, quanto sono perfetti Matt e Harry!*.
Una spiegazione a tutto questo c'è? Sì, no, boh. Mi sentivo malinconica, stavo sentendo questa meravigliosa canzone di Mikky Ekko-Mourning Doves, e niente, è nata questa songfic impregnata di lacrime e dolore. Dovrei andare a dormire prima, invece di fare queste cose...
Vabbè, vi lascio. PERDONATEMI.

StewyT~
  
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