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Autore: SSJD    08/12/2015    8 recensioni
Questa raccolta è il seguito di ‘Supplenze’. Ѐ assolutamente necessario aver letto il primo, per capire quest’altro. Vi chiederete come mai non li ho messi assieme. Bhe, ecco… Era solo per occupare la posizione 6500 di racconti pubblicati di questo Fandom!
Cmq, visto che bisogna scrivere qualcosa in più che questa idiozia di introduzione, per invogliarvi a leggere, vi lascio l’inizio del primo capitolo...
Dal testo:
“…mhmm… mhmm… Aaahhhh…
“Cosa succede, Trunks? Perché non entri in casa?” mi chiede la voce di Goten che, come ovattata, giunge al mio orecchio dal giardino che, buio e desolato, si estende alle mie spalle.
“SSSSSHHHH” gli intimo voltandomi e tendendo il dito indice all’inverosimile, davanti alle mie labbra.
“…AAAAHHH… sìììì… sìììì… Trunks… AAAAHHH… ancora… ancora!!!...
E ora... I titoli dei vari capitoletti:
1. La vendetta
2. La paura
3. Il terrore
4. Incubi e deliri
5. Speciale 8 marzo
6. La follia
7. La rabbia
8. 8 marzo: lo snervamento
9. La frutta
10. Il dolcetto
11. Il dolcetto, 2
Genere: Commedia, Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bra, Goten, Mirai!Trunks, Pan, Trunks | Coppie: Bra/Goten, Bulma/Vegeta, Pan/Trunks
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Threesome
Capitoli:
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INCUBI E DELIRI








“Trunks! Tutto bene? Dimmi!”
“Pan…è meglio che tu venga qui…Credo che tu sia l’unica che possa calmarlo…”
“Ma chi?”
“Mio padre, no? Vieni in fretta e passa a chiamare tuo zio…’sta volta l’ha combinata davvero grossa…”
Click.
“Trunks? Truuunks?”
Niente, nessuna risposta.
‘Ma cosa diavolo…’ penso infilandomi velocemente la tuta e volando fuori dalla finestra in direzione Capsule C.
‘Cosa avrà combinato ‘sta volta? Si è pure ricordato dell’allenamento di Trunks…’ mi chiedo avvicinandomi alla mia tappa intermedia e percependo sempre di più quella che mi sembra essere un’aura immensa.
Atterro poco dopo nel giardino della casetta in cui Goten starà sicuramente…ecco, appunto…
Bra è ssj…mi tocca aspettare…
Attendo circa cinque minuti e poi suono il campanello. Mi viene ad aprire proprio lui, Goten, che mi apre la porta con un allegro sorrisone e…COSA?? Ѐ completamente nudo!
“Panny!! Tutto bene? Qual buon vento?” mi domanda allegro.
“Goten! Per amor del cielo, copriti! Ma possibile che tu non abbia il minimo pudore? Se fossi venuta con qualcuno?” gli domando portando le mani davanti agli occhi e alla faccia, più per coprire l’acceso rossore che dev’essere comparso sulle mie gote, che la vista di ciò che una nipote non dovrebbe mai vedere di suo zio.
In tutta risposta lo sento sbuffare e, dopo qualche secondo, sentenziare:
“Ok, ok! Mi sono coperto. Allora? Cosa volevi?”
Torno ad osservarlo e scoppio a ridere.
Mai vista una vestaglia da camera più brutta di quella che si è sforzato di indossare.
Rosa, con piumaggio ornamentale dei bordi e delle maniche di un terribile colore lilla leopardato.
“Ma dove l’hai presa quella?” domando non riuscendo a trattenere le lacrime.
“Me l’ha regalata C17. Perché?” risponde facendo spallucce.
“No, niente…Comunque…devi venire con me. Sento aria di tempesta” dico seriamente.
“Ma quale tempesta, Pan? Ci sarà una temperatura al suolo di 28°C… Hihihihi… non c’è nemmeno una nuvola in cielo! Hai mangiato per caso la torta fatta dalla signora Brief?” mi interrompe.
“Cosa? Ma quale torta? Nooo! Mi ha chiamato Trunks e…
“Quale?” mi interrompe.
“Qualeee?” chiedo smarrita, non avendo capito il senso della domanda.
“Sì, quale dei due ti ha chiamato?” spiega.
“Ma…non lo so…Cosa importa?” domando irritata.
“Non lo so. Se non lo sai tu…per me è indifferente…Sei tu che devi prendere quello giusto per andarci a letto…Nel dubbio non vorrai mica farteli tutti e due, no? Altrimenti pretendo di essere messo anch’io in una Threesome a rating rosso” scherza. Povero cucciolo. Non sa che la cosa è già successa, mentre a lui è toccata una misera OS in cui sognava solamente di farsi Bulma…
Comunque. Mi ripiglio dallo sconforto di dover applicare la maggior parte delle nozioni che sto studiando per l’esame di psicologia infantile e continuo:
“Goten, mettiti la tuta. Trunks… uno dei due… mi ha chiamato dalla CC e mi ha detto di andare là immediatamente”
“E perché? Io stavo scopicchiando…” dice sconsolato.
“Scopicchiando?” chiedo interdetta.
“Sì… insomma… sai… facendo… cose… con Bra…” spiega imbarazzato.
“So cosa vuol dire, idiota! Mi chiedevo solo quando tu fossi diventato così rozzo. Muoviti che la situazione credo sia grave. La senti l’aura di Vegeta?” insisto.
In tutta risposta lo vedo sporgere un orecchio fuori dalla porta, come se per ‘sentire’ avesse bisogno di una maggiore esposizione del padiglione uditivo.
“Mhmm. Già…sembra davvero arrabbiato…L’avevo detto io che mandare tutti e due i Trunks non gli avrebbe fatto piacere…Adesso sarà confuso… poverino… Come non capirlo?” dice scuotendo la testa e inarcando le sopracciglia in uno sguardo di compassione.
“Ma quale confuso, Goten!! Mi ha detto Trunks che è colpa tua! Sei tu che hai combinato qualcosa di grosso! Dai sbrigati, che dobbiamo andare!” insisto innervosita.
“Mia? Ma come? Cosa c’entro io?” mi chiede afflitto.
“Non lo so. So solo che dobbiamo andare. Muoviti! Più aspetta e peggio è! Non senti?”
“Ma certo che sento, sai!? Non ho mica ancora bisogno dell’apparecchio uditivo! Aspettami che finisco una cosa con Bra, mi infilo la tuta e arrivo” mi dice chiudendomi la porta in faccia e facendomi perdere totalmente le staffe.
Come sarebbe a dire: ‘finisco una cosa con Bra?’. Ma non l’ha capito che dobbiamo andare in fretta? Adesso mi sen…
“Ok, andiamo” mi dice uscendo di casa con la tuta fresca di bucato, appena indossata.
Mentre voliamo lo osservo attentamente e, solo per soddisfare la mia curiosità e giusto quella del centinaio di lettori gli domando:
“Goten, sai, prima ho temuto che dovessi finire con Bra ciò che ho probabilmente interrotto…Mi dispiace…”
“E di cosa? Quando sei arrivata avevo già finito. Certo il secondo round è durato un po’ poco, ma d’altra parte…avevo bisogno anche un po’ di tempo per indossare la tuta…” mi spiega con indifferenza, come se fosse normale avere un rapporto completo in 15 secondi.
Mah…
Scuoto la testa e faccio rientrare le palle degli occhi sgranati nelle loro orbite. Giusto in tempo per atterrare, poco dopo, nel giardino della CC.
Immediatamente ci vengono incontro mio marito e la sua perfetta copia dicendoci di azzerare l’aura e di nasconderci con loro dietro la GR.
Eseguiamo il loro ordine e ci accovacciamo, come quattro scagnozzi che stanno elaborando un piano, sull’erba nel posto che i due ci hanno indicato.
“Cosa succede, Trunks?” chiedo a voce bassissima.
“Eh… succede… succede che tuo zio è un cretino! Ecco cosa succede!” mi spiega il mio compagno sempre sottovoce, dando uno scappellotto dietro la nuca di Goten.
“AHIO! Ma perché? Cos’ho fatto?” domanda il malmenato alzando un po’ troppo la voce.
“SSSHHHHH!!! Goten! Parla piano!” interviene l’altro Trunks mettendosi un dito sulla bocca, per rendere la sua richiesta di abbassare i toni più esplicativa.
“Cos’hai fatto, Goten? Possibile che non te lo ricordi?” gli chiede di nuovo Trunks innervosito.
“Noo! Cos’ho fatto?” domanda ancora mio zio.
“Dannazione, Goten! Chi hai incontrato ieri?” insiste mio marito.
“Ehm… lui… che era appena arrivato con la navicella… dal futuro…” spiega indicando il Mirai.
“E di grazia, con chi era lui, quando l’hai visto arrivare ieri?” prosegue con l’interrogatorio il mio Trunks.
“Chi è questa grazia?” chiede Goten smarrito.
“Ma no, Goten! Ѐ un modo di dire…” intervengo per cercare di non far innervosire Trunks ancora di più.
“Aaaah! Capisco… lui era… era… beh… era con sua madre…” aggiunge mio zio timidamente.
“Cosa? Tua madre è qui?” chiedo con un tono di voce misto tra felice e stupito.
“Sì, è venuta con me… per gli stessi miei motivi… Sai, nel nostro tempo non c’è molto da divertirsi… Voleva rivedere i suoi vecchi amici e anche… insomma puoi immaginare, mio padre…” mi spiega il Trunks venuto dal futuro, rattristandosi un pochino.
“Ma dai! Beh, hai fatto bene a farla venire! Si starà divertendo anche lei, no?” chiedo ingenuamente.
“Si stava…divertendo anche lei… per la precisione…” aggiunge abbassando lo sguardo.
“Stava?” chiedo non comprendendo l’uso del passato.
“Sì… Avrebbe continuato volentieri se qualcuno, di cui non faccio nomi, ci avesse avvisato, come doveva, che oggi l’allenamento non si sarebbe tenuto…” conclude mio marito calcando nervosamente il tono sulle parole ‘qualcuno’ e ‘faccio nomi’ e indicando su di esse Goten.
“Ah, non date la colpa a me! Se cambiate i turni degli allenamenti non è certo colpa mia , no!” si giustifica mio zio facendo spallucce.
“Non abbiamo cambiato i turni, Goten! Ieri, quando sono arrivato, tu hai detto a mia madre che le avresti fatto fare un giro per la CC. Poi avete incontrato mio padre e lì, dillo tu cosa è successo! Perché ancora io non riesco a capacitarmi di come stamattina, Trunks e io siamo venuti a disturbare la Threesome a luci rosse che mio padre stava vivendo con le nostre due madri assieme!” spiega il Mirai visibilmente contrariato.
“Hihihi…una Threesome? Che figata! Con le due Bulma? Hai capito Vegeta? Ti stimo, fratello!” afferma mio zio facendo perdere la pazienza a tutti.
“GOTEN!” esclamo nella speranza di ricevere una qualsiasi spiegazione.
“Sì, sì… ora ti spiego… Ieri abbiamo fatto un giro, è vero. Poi abbiamo incontrato Vegeta. Tua madre, nel vederlo, è svenuta ed è caduta tra le mie braccia. Il che ha risvegliato il mio amichetto in un modo che non dovrei nemmeno osare dire… visto che state aumentando la vostra aura così… finisce che Vegeta ci scopre…
Si interrompe scostandosi leggermente dai due Trunks che lo stanno davvero fulminando con due occhi severissimi, per poi proseguire:
“Ad ogni modo… Lui mi ha chiesto che diamine stesse succedendo e cosa ci facessi in giro con sua moglie e soprattutto perché mi stavo eccitando tenendola in braccio e blablalba blablalba… uff… una serie infinita di domande, tutte assieme…
“GOTEN!” lo richiamiamo ancora ad una realtà che sembra continuamente sfuggire dal suo improbabile controllo.
“Sì, beh…comunque… lì ho pensato che fosse miope e che, se aveva scambiato la Bulma del futuro per sua moglie, avrebbe scambiato anche voi due… Ѐ per quello che stamane, avevo suggerito di scambiarvi…non mi avete ascoltato… Ad ogni modo… L’ha presa e se l’è portata in camera. Poco dopo, mentre ero nella serra con Bunny, è arrivata tua madre e mi ha detto una cosa stranissima…” si interrompe indicando mio marito, per far capire che la madre era, ‘sta volta, la sua e mettendosi a pensare in una posa che, come sempre, non è da lui.
“Cosa?” chiedo incuriosita.
“Mi ha detto: - Goten, avvisa Trunks: domattina niente allenamenti, non ci siamo per nessuno… Ѐ chiaro?- poi mi ha fatto un occhiolino strano, ma proprio strano, più strano anche di quello che hai fatto tu stamattina a loro due… anzi, ora che ci penso…era abbastanza stranamente simile…
“GOTEN! Non continuare a perderti, altrimenti non si capisce più nulla! E sentiamo, cosa ti è sfuggito del: ‘avvisa Trunks: domattina niente allenamenti, non ci siamo per nessuno’? Perché non ce lo hai detto?”
“Beh, prima di tutto non sapevo quale dei due dovevo avvisare, di Trunks, intendo e poi non avevo con me i post-it e non potevo prendere l’appunto per ricordarmelo, ma poi… anche se l’avessi avuti, cosa potevo scrivere? ‘Bulma non c’è per nessuno’? Già, così poi mi avreste chiesto: - Ma se non c’è per nessuno, come ha fatto a lasciarti questo avviso? -. Avreste pensato che ve lo dicevo per farvi saltare l’allenamento con Vegeta, no? Guardate che io rifletto sulle cose, mica come voi, eh!” dice alzando pure gli occhi al cielo, come per farci capire che gli stupidi siamo noi.
Non ho parole…
Credo che il mio ‘non avere parole’ si rifletta tutto nell’espressione da pesce lesso che mi deve essere comparsa in viso: bocca spalancata e occhi sgranati.
La bocca si spalanca ancora di più e gli occhi escono totalmente dalle loro orbite quando, alle mie spalle, sento la voce giustamente incazzatissima e famigliarissima di Vegeta che tuona:
“Cosa diavolo state combinando?”
Tutti ci voltiamo verso la sua statuaria figura e, facendo un risolino imbarazzato, gli dico:
“Buongiorno, Vegeta…stavamo… ehm… in effetti stavamo per levare il disturbo… Goten ci ha appena informati che per oggi… ehm… niente allenamento, giusto?”
“Un’ora fa, era niente allenamento, ma ora siete qui tutti e quattro ed è scattata l’ora del divertimento per Vegeta…” risponde lui spantegandosi in volto un sorriso sadico.
“Ma come? Non ti sei divertito già abbastanza con le due Bulma? Guarda che questa non è una yaoi e, comunque, io non ho la minima intenzione di concedermi ancora a Trunks, ce ne sono già abbastanza scritte su di noi e indovina un po’: chi fa sempre la parte peggiore? E no, caro mio. Anche se l’idea di accoppiarmi con Bulma me la sogno anche la notte, non credo di poter correre il rischio di dovermi guardare le spalle da ben tre principi dei sayan…” afferma mio zio facendo crescere l’aura di tutti in modo esponenziale.
“Hai finito? Nemmeno tuo padre arrivava a livelli di demenza così elevati, sai? Avanti, tutti nella gravity room. E guai se voi due fate la fusione. Chiaro?” ci intima Vegeta con un tono che non da spazio a repliche, se non a quella di Goten che, come al solito, sentendosi in dovere di sparare qualche altra idiozia, conclude:
“Ma se mi alleno oggi, poi si sballano tutti i turni…Domani devo venire, per esempio?”
“Preoccupati di arrivare a stasera e reggerti ancora sulle tue gambe…Poi domani ne riparliamo… Cosa stai facendo?” chiede Vegeta facendo una faccia perplessissima.
“Aspetta… do.ma.ni ne ri.par.lia.mo… Ok. L’ho scritto sul post-it… Così non me lo dimentico… Hey, ma… un momento… stasera c’è la partita di calcetto… se non mi reggo sulle gambe come faccio a giocare?” dice rimettendosi in tasca il blocchetto con i famosi bigliettini gialli e una delle matitine che l’ultima volta ha rubato a Ikea.
“Ѐ semplice, manda Gohan, senza occhiali e con l’opportuno taglio di capelli, siete praticamente uguali” sentenzia Vegeta prima di entrare nella GR e prepararsi a far pagare a tutti l’interruzione della sua mattinata godereccia.
“Giàààà! Ѐ vero! Anche io ho chi mi può sostituire!! Forza, ragazzi! Andiamo a farci spaccare qualche osso!” esclama felice senza notare gli sguardi truci di noi altri.
Ci alziamo rassegnati e, prima di entrare nella GR, sento mio marito che si avvicina a mio zio e gli sussurra all’orecchio:
“Guardati le spalle, Son. Sia mai che l’autore decida di introdurla, la dicitura yaoi…”
Poi gli fa un occhiolino.
Uno strano occhiolino.
Ma proprio strano strano strano…




 



CONTINUA...




   
 
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