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Autore: DeatEaten    08/12/2015    1 recensioni
9 gennaio 1979. Severus Piton, tranquillamente intento a leggere 'Il segreto del Pozionista perfetto' nella sua stanza, si ritrova in una situazione che mai si sarebbe aspettato. Ah, il vecchio Lucius...
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Avery, Lucius Malfoy, Mulciber, Narcissa Malfoy, Severus Piton | Coppie: Lily/Severus, Lucius/Narcissa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Un compleanno da ricordare.

“ SEVSEV! RAGGIUNGIMI IMMEDIATAMENTE, PER SALAZAR!”
L’urlo echeggiò per qualche secondo nella casa vuota, prima che Piton potesse percepirlo.
SevSev? Odiava quando Lucius lo chiamava SevSev, e in genere questo succedeva solo quando il numero delle scorte di Whisky Incendiario in casa Malfoy diminuiva considerevolmente in poco tempo. Festino alcolico con gli altri? Non lo sapeva, e soprattutto non voleva saperlo.
Da quando Severus Piton si era stabilito a Villa Malfoy, per evitare i genitori a Cokeworth, aveva deciso di uscire dalla propria stanza (o appartamento? Le dimensione erano almeno il triplo di quelle di Spinner’s End) solo quando ce ne fosse stata davvero la necessità. Non che Lucius non gli stesse simpatico, anzi… Ma il problema era Narcissa.
I due solevano lasciarsi… trasportare dalla passione un po’ troppe volte secondo i gusti di Severus, e di certo sarete a conoscenza dell’avversione di Piton per tutto quello che comprende il contatto tra due corpi, a meno che uno di questi non abbia i capelli rossi, gli occhi verdi e un sorriso che…
… ma questa è un’altra storia.
Severus, ostendando la solita smorfia che tanto lo caratterizzava, chiuse con un tonfo il libro che, fino a qualche secondo prima, era intento a leggere. Avvicinandosi alla porta, poggiò una mano sul pomello per, appunto, capire che diamine aveva Lucius da urlare così tanto. A quell’ora, poi. Quando…
Pop.
Una piccola creatura vestita con un lenzuolo lercio apparve a pochi centimetri da Severus, facendolo sussultare.
“ Dobby è stato mandato dal padrone, signor Piton. Il padrone voleva che Dobby accompagnasse il signor Piton da lui, nelle segrete  ”.
“ Nelle segrete? “ Piton alzò un sopracciglio, abbassando la mano.
“ Si, signore. Segua Dobby  ” e detto questo, l’elfo, sgattaiolando tra le gambe di Severus, si mise sulle punte dei piedi nudi e aprì la porta, aspettandosi che il pipistrel… l’uomo lo seguisse. Cosa che lui non fece.
“ Perché Lucius Malfoy dovrebbe aspettarmi nelle segrete, elfo?  ”
“  Dobby non è tenuto a saperlo. ” 
Sapeva a cosa andava incontro. Lo sapeva.
Era il 9 Gennaio e lui aveva sperato che Lucius dimenticasse, ma evidentemente si sbagliava. Per tutto il giorno aveva creduto di poter scappare dalle circostanze. Ma infondo Malfoy lo sapeva.
Cocciuto.
Severus Piton odiava festeggiare i suoi compleanni. Preferiva di gran lunga celebrare i buoni risultati, ed essere espulsi dall’utero non era un buon risultato. Aggiungendo il fatto che alla sua famiglia non fosse mai interessato festeggiarlo… non fosse mai interessato praticamente niente, di lui… i suoi precedenti compleanni erano stati un misto di malinconia e disprezzo. E gli andava bene, eh. Non ci teneva a far cambiare le cose.
Dobby sembrava sul punto di scoppiare. Evidentemente i cinque minuti buoni in cui Piton si era messo a fissare il pavimento meditando sul da farsi, gli impedivano di portare a termine il suo compito.
“ Il… Padrone… voleva… che Dobby… la portasse da lui… signor Piton…”
Lo scatto delle testa di Severus parve scacciar via una mosca molesta.
Oh, ci sarebbe andato. E gliel’avrebbe fatta pagare mettendo in atto una serie di commenti ironici e provocatori. Insomma, era la sua specialità.
Senza dire una parola, varcò la soglia della porta e raggiunse Dobby, che riacquistò improvvisamente colore.
I due camminarono in completo silenzio fino a quando, scese almeno tre rampe di scale, Dobby sentenziò “ Qui è dove il padrone la voleva ” indicando una spessa porta in legno scuro, mogano, forse.
Piton fece ancora qualche passo avanti verso il portone. 
Da qualche parte lì dentro, Lucius, Mulciber, Avery, Wilkes e forse altri lo stavano attendendo per urlare tutti in coro “SORPRESA!”, ma lui, quella soddisfazione non gliel’avrebbe mai data.
Così, spalancò la porta velocemente e fece per aprire bocca quando, guardandosi attorno in cerca di quegli scocciatori, la sua attenzione fu attirata da un figura intenta a osservare le braci del focolare.
C’era un divano e del vino rosso. Rosso. Come i capelli di colei che, in quel preciso momento si trovava davanti a lui, voltata di spalle.
Rimase immobile, paralizzato.
Dietro di lui la porta si chiuse, facendo notare a Lily la sua presenza.
“ Eccoti, finalmente! ” sorrise lei, guardandolo in faccia. Ma visto che il volto di Severus era diventato bianco, più bianco del solito, si affrettò ad aggiungere: “ Mi ha invitata Malfoy. Non ci vediamo da… ”
“ … due anni ”
“ Mi sei mancato ”.
E detto questo, Lily si gettò tra le sue braccia, appoggiando la testa sul suo petto.

EH? LILY EVANS. LILY. DAVANTI A LUI. LA SUA VOCE. I SUOI OCCHI. IL SUO DOLCE RESPIRO. A proposito di respiro…

Severus aveva smesso di respirare, o forse stava andando in iperventilazione, questo non lo sapeva nemmeno lui. Per quattro anni aveva sognato un’occasione per poter riallacciare i rapporti con Lily. Per quattro anni i suoi incubi lo riportavano a quel pomeriggio. Le parole che vorticavano…

Sanguemarcio.

Era il momento giusto? Poteva dirglielo? Potter? Aveva sentito che quei due avevano deciso di… spo-sposarsi. Magari erano solo voci. La Black aveva detto… Dorea, la madre di Potter… infangare il buon nome della famiglia con una Nata Babbana…

“ Buon compleanno, Sev  ” La voce di Lily lo riportò alla realtà.
Lei si staccò dall’abbraccio, continuando a sorridere nel suo tipico modo tanto… magnifico, perfetto, magico… dannazione, doveva controllarsi dal sorridere come un ebete, e  lui era un esperto riguardo al celare i propri sentimenti o le proprie sensazioni. Ma non con Lily. Lei era diversa.
Così, si mise a sorridere come un ebete.
Ah, l’amore.

Lei non riuscì a trattenere un piccola risatina.
Era così bella quando rideva, così… DANNAZIONE, LILY. NON AIUTI.
Continuò a osservarla mentre si andava a sedere sul divano davanti al camino, invitandolo a imitarla.
Non se lo fece ripetere due volte. In meno di tre secondi era al suo fianco pronto a versare il vino nei due bicchieri di cristallo.
“ E così sei venuto a vivere qui. Suppongo sia per via dei tuoi…”
Lui le passò il suo bicchiere, annuendo appena.
“ Grazie. Mh, mh. Dimmi, hai già trovato un lavoro? Io ho iniziato solo qualche mese fa l’addestramento da Auror. E’ molto impegnativo, sai? ”
Il vino andò di traverso a Severus, che iniziò a tossire.
AUROR? LEI AVREBBE FATTO L’AUROR? NO. NO. NO. NO. NO. NON POTEVA… INSOMMA… LUI…
“ Tutto bene, Sev? ”
“ S-sì… tutto bene… dicevi? ”
“ Toccava rispondere a te ”
“ Oh, sì. Io ho de-deciso di fare il… p-pozionista a tempo pieno ”.
Non poteva certo urlare in faccia ‘HEY, LO SAI CHE LAVORO PER QUELLI CHE CERCANO DI STERMINARE I MAGHI IMPURI COME TE? HEY, LO SAI CHE SE TU OTTERRAI IL POSTO, CI RITROVEREMO A COMBATTERE L’UNA CONTRO L’ALTRO?’
“ Uhm? Dici sul serio? Ne sono felice. Credevo…”
“ Stai ancora con Potter? ” le parole gli uscirono così dalla bocca, senza che potesse controllarle.
“ Teoricamente, sì… ” il cuore di Severus mancò un colpo “ Ma nel pratico… ” Lily fece una smorfia e affondò il volto nel bicchiere, prendendo un lungo sorso di vino.
“ Cosa… intendi dire? ” sussurrò lui, le sopracciglia alzate.
“ James sembra più interessato al Quidditch che a me, tutto qui ” lei scrollò le spalle.
La bocca di Piton si aprì in una chiara espressione sorpresa che reprimeva gioia. La gioia che cresceva piano piano nel suo petto.
Lily continuò sospirando.
“ Sembra che quasi non mi sopporti più. Ho deciso di rompere il fidanzamento, ma non ne sono sicura ”
“ Sì! ” urlò Piton, ma quando si accorse che l’espressione di Lily stava assumendo un'aria inquisitoria, si schiarì la gola e riprese. “ Se Potter ti fa stare male, dovresti provvedere a seguire quello che dice… il tuo cuore ”
Salazar, non era assolutamente una frase da Severus Piton.
“ Perché stai sorridendo così? ”
“ Non… sto sorridendo…  Io, Lily devo dirti… ”
“ Non sono venuta fin qui per parlare di James, Sev, ma di noi due… ” ad un tratto, Lily appoggiò il bicchiere di vino sul tavolino e si protese verso Severus, sfiorandogli una mano e avvicinandosi al suo volto.

Vi ricordate un attimo fa, quando Piton credeva di star per andare in iperventilazione? Ecco, si sbagliava. La vera iperventilazione era peggio.

“ Ti ho portato un regalo molto speciale. Ho parlato con Lucius, sai? Mi ha detto quello che più desideravi… ti sente borbottare, la notte. I tuoi sogni… ” sussurrando sensualmente, Lily chiuse gli occhi e si avvicinò alle labbra di Severus “  ‘Lily’ … Sente il mio nome. Sei così dolce, Sev… ”
E detto questo, lo baciò.
Piton sbarrò gli occhi per la sorpresa e, diciamocelo, l’eccitazione.
Aveva o non aveva sognato quel momento da tutta la sua misera esistenza?
Non poté far altro che rispondere. Con passione.
Non aveva mai dato il suo primo bacio, inesperto, si basava sui racconti di Lucius…
Lucius. Salazar, non aveva idea di come ringraziarlo.
Lily gli prese le mani e le avvicinò ai bottoni della sua camicetta, come a invitarlo a sbottonarla, cosa che il povero Severus non comprese.
“ Vuoi… Che ti allacci l’ultimo bottone? ”
“ Ma no, idiota! Sbottonala! Spogliami! ”
“ Eh? ”
“ Severus… Ora ”
“ Perch- Perché? ”
“ Non c’è un perché. Spero non ti dia fastidio il divano. Sai, Malfoy è uscito: potremmo andare in camera sua…”
“ Oh… C-certo…  Ma Lucius?”
“ Non c’è bisogno che lui lo venga a sapere, no? ”
“ S-sì…”
Era strano. Lily era sempre così… innocente. Di certo non se l’aspettava pronta a… be’…

In quel momento, delle risate fragorose li interruppero. Lucius e Mulciber, all’angolino, erano piegati in due dalle risate. Avery ostentava un sorrisetto sadico. Evidentemente, l'effetto dell'incantesimo di Disillusione era finito.
“ L’hai sentito? ‘Vuoi che ti allacci l’ultimo bottone?’ ” La voce di Mulciber, più bassa a imitazione di quella di Piton, sovrastò le risate.
“ ‘Perché?’ ” Anche Lucius, con un tono che sottolineava l’idiozia della domanda, si era dato alle imitazioni.
Piton li guardava, boccheggiando, senza capire.
Lucius tese una mano verso Lily, la quale si alzò ridacchiando, afferrandola. Solo che quella non era Lily. Le iridi, da verdi, diventarono piano piano azzurre. I capelli rossi lasciarono spazio a delle ciocche bionde. I morbidi lineamenti di Lily si trasformarono in zigomi ben delineati. Belli, per carità, ma tipici dei Black. Al fianco di Lucius era appena comparsa Narcissa Black. Che se la rideva di gusto insieme al promesso sposo.
“ Avresti dovuto vedere la tua faccia, Severus…  Merlino, se solo avessi fatto una foto! ”
“ Tu dici? ” Avery fece qualche passo in avanti facendo vedere lo scatto incriminante agli altri, la macchina fotografica magica appesa al collo.
“ Ma… voi… ” il povero Severus, confuso e spaesato, faceva vagare lo sguardo da Lucius a Narcissa.
“ Buon compleanno, Piton! ” Mulciber gli porse la fotografia di Avery.
Lui gliela strappò di mano, osservandola per qualche secondo. Si poteva benissimo distinguere la sua espressione estasiata davanti al volto di Lily. Lily, che poi era Narcissa, che in quel momento si stava pulendo la bocca in un fazzoletto di pizzo.

Salazar, lui odiava i compleanni.
   
 
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