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Autore: lauren_reid    09/12/2015    0 recensioni
Sin dai tempi più remoti il dovere faceva parte della vita di ogni essere vivente.
Preciso, vago, deviabile, arduo a volte persino un obbligo per la sopravvivenza.
Per un Esorcista, un Bookman, un Noah, un Akuma era invece lo scopo dell'esistenza stessa.
Un dovere che non prevedeva affatto l'uso del cuore se non quello di chiuderlo in una scatola destinata a dimorare dimenticata nei meandri più infimi del loro essere, perchè i sentimenti ostacolavano il raggiungimento dell'obiettivo con la lucidità e l'oggettività necessarie.
Bastava quindi ignorarli, sopprimerli, e andare avanti era più semplice.
Era questa l'unica certezza che avevano Kanda, Lavi, Komui e Tyki Mikk prima di rendersi irrimediabilmente conto che, col tempo, era destinata a cadere.
[Pairings: Kanda x NuovoPersonaggio MASCHILE; Lavi x NuovoPersonaggio FEMMINILE; Komui x Bak]
[Accenni: Allen x Linalee; Marie x Miranda]
Genere: Avventura, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Allen Walker, Nuovo personaggio, Rabi/Lavi, Tyki Mikk, Yu Kanda
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Un saluto a tutti voi!

Proprio perché non voglio affievolire la curiosità che vi ha spinto ad aprire la mia fanfic, l'unica premessa che per ora ritengo opportuna fare è quella di indicarvi che il periodo di riferimento è successivo all'ultimo volume del manga.
Troverete infatti strana la presenza di Kanda, Lavi, Bookman e Allen all'Ordine a questo punto della storia, ma non temete: i misteri arcani saranno svelati man mano che la narrazione procede.

Detto questo... vi auguro un buon inizio!


 

Immagine di presentazione alla fanfiction | CLICCA QUI per visualizzarla meglio♦

D Gray Man CHECKMATE image



















 







Capitolo 1

~ Karin Hope ~




 

Erano le ultime luci del dì, lo spettacolo sempre nuovo con cui il giorno cedeva il passo alla notte.

Tondo, pacificato, fra l'oro cupo e il rosso, il sole calava all'orizzonte. Mentre l'orlo più basso del disco si posava sui monti, che ne avevano le cime arrossate, il rosso del tramonto saliva alto nel cielo a occidente e il viola della foschia sembrava quasi una striscia di nuvole tanta era l'intensità del suo colore.

Illuminate dai raggi allungati del sole le mura della cittadina ne riflettevano il colore ramato diffondendolo nella parte superiore del caseggiato, mentre le ombre che sorgevano con forme pittoresche ne ricoprivano pian piano quella inferiore.

A uccidere la pacificità e la quiete del posto era stata una delle minacce che da diverso tempo a quella parte bramavano il dominio del mondo in cui vivevano: gli Akuma.

Ed era proprio in perfetto equilibrio, sulla sporgenza più alta della facciata della maestosa Chiesa a nord, che Marie proteggeva i pochi abitanti del villaggio rimasti servendosi della sua arma anti-akuma: rifugiati all'interno di quelle mura, erano gli unici sopravvissuti all'improvvisa invasione da parte di una cinquantina di Bambole di Secondo e Terzo Livello quando il cielo aveva cominciato a tingersi delle prime sfumature rossastre.

Queste infatti, come consuetudine, intendevano impadronirsi del frammento dell'Innocence oggetto della missione, nonché causa dell'incessante temporale nel caseggiato e nelle zone limitrofe da diverse settimane, recuperato dagli Esorcisti dopo lunghe ricerche e che il tedesco stava momentaneamente custodendo.

Contemporaneamente, tra le strade verso il centro della cittadina, anche Allen era intento a occuparsi di diversi demoni dove nel mentre si ritrovò a dover riconoscere che, nonostante sia lui che gli altri Esorcisti erano ormai da tempo in grado di affrontare senza alcun problema gli Akuma di Livello 1 e 2, quelli al Terzo Stadio non erano invece per nulla da sottovalutare.

L'abilità speciale che ognuno di quelli possedeva era in effetti piuttosto scomoda, per non parlare dei demoni evoluti al livello successivo di cui fortunatamente al momento non ve ne era alcuno, e il fatto che erano costretti a combattere sulla difensiva non li aiutava a sbarazzarsene in tempo breve.

“Alleeeen!”

Improvviso, un grido si levò alto dal trasmettitore che portava all'orecchio contrastando di poco il trambusto ormai monotono della battaglia.

Allarmato da quel richiamo che non presagiva nulla di buono l'inglese non indugiò un solo istante a prendere contatto con Karin, Esorcista dell'Ordine Oscuro.

“Rin!” replicò preoccupato il sedicenne mentre ricorse a Crown Edge contro due Macchine assassine “Stai bene?” la sua premura nei confronti di ciascun compagno era sempre stata una delle sue qualità più grandi, non si spegneva nemmeno nella peggiore delle situazioni.

“Un gruppo di Akuma a ovest!” si affrettò a dire la ragazza, in sottofondo si udì la confusione provocata dal combattimento “Si dirige verso la Chiesa!”

Senza esitazione l'Esorcista dai capelli grigi si disfò di diversi demoni con un fendente orizzontale del suo spadone, in modo che l'esplosione di quelli rallentasse le Bambole retrostanti, e sfruttò una delle abilità di Crown Clown per allungare il suo mantello il tanto che bastava per portarsi subito sulla sommità dell'edificio adiacente.

Gli fu sufficiente dirigere lo sguardo dinanzi a sé per notare le suddette Macchine dirigersi in volo verso l'edififio dedicato al culto e rischiando quindi di oltrepassare le difese di Marie, impegnato nel frattempo a distruggere una ventina di quelle e un Akuma gigante che doveva essersi formato diversi istanti prima dalla fusione di una moltitudine di Livello 3.

Sapeva che non era affatto per uno scarico di responsabilità che Rin aveva chiesto il suo intervento, bensì perché tra i due Allen era decisamente più vicino: la zona a sud verso il confine dove ella stava combattendo era in effetti piuttosto distante da quella in cui si trovava il tedesco.

Nel tentativo di raggiungere le Bambole nel minor tempo possibile l'inglese optò per un percorso in diagonale e nel mentre, nonostante l'andamento a velocità sostenuta unito ai continui balzi da un tetto all'altro ad ogni interruzione del calpestabile, riuscì a focalizzarsi con poco più della coda dell'occhio sulla situazione della battaglia nella parte meridionale del villaggio.

Mentre la propria arma anti-akuma e quella di Marie permettevano di far fuori più nemici in un colpo solo, Karin al contrario poteva eliminarne – nella maggioranza delle volte - uno per volta ma la cosa non sembrava affatto crearle grossi problemi: munita di una spada interamente scarlatta, sulla vetta di un'abitazione, riservava ai demoni l'unico trattamento privo di gentilezza che accomunava tutti gli Esorcisti.

Più bassa di lui di un paio di centimetri, malgrado la distanza di circa un miglio che li divideva e gli Akuma che la attorniavano, Allen poté comunque scorgere parte della sua figura muoversi a destra e a manca suggerendo il ritmo solerte con cui si muoveva. La luce arancio del sole rendeva quasi ramato il colore castano chiaro della sua lunga chioma, spesso legata in una coda alta e laterale sulla destra.

La vide improvvisamente avvicinarsi verso il bordo del terrazzo dove c'era un Livello 2 che pugnalò prontamente allo stomaco, adagiare poi il piede con poca delicatezza in un punto poco vicino alla ferita inferta e aiutarsi con la pressione dell'arto per estrarre l'arma, facendo inevitabilmente perdere l'equilibrio al nemico che precipitò al suolo un attimo prima di andare in mille pezzi.

Forse perché Kanda era l'unico a disporre di un'arma simile a volte succedeva che gli veniva in mente il suddetto mentre osservava la compagna combattere, al di là del fatto che per quanto se la cavasse egregiamente la sua maestria non era comunque del tutto paragonabile a quella del samurai con la katana.

Fu quando ella indirizzò lo sguardo verso il sé, un frangente prima di tornare a occuparsi delle altre Bambole, che le iridi argentee di Allen incrociarono quelle smeraldine della ragazza; le sopracciglia sottili erano messe poco in risalto per via della frangia e di tutte quelle ciocche che a causa della corta lunghezza non riuscivano a raggiungere l'elastico, ma che con leggiadria incornicivano il viso dalla pelle chiara.

Se come prerogativa dell'Ordine la parte superiore delle uniformi era comune per tutti gli Esorcisti, a partire dal busto il resto della divisa di Karin era più un unico pezzo anziché giacca e pantaloni: i bottoni e la rifinitura rossa scendevano fino ai fianchi, circondati da una cintura alta dove sulla destra pendeva il fodero della spada e sulla sinistra c'erano due piccole custodie che nemmeno lui sapeva cosa contenessero esattamente, forse accessori da battaglia, magari fasciature.

Dal fisico normale e dalle forme appropriate alla sua altezza la stoffa dell'intero indumento aderiva al corpo come una seconda pelle e mentre la stigmate dell'Innocence sull'epidermide all'altezza dello sterno era nascosta dall'uniforme, dalla cintura in giù non c'erano altro che tessuto nero ad avvolgere le gambe e ai piedi degli anfibi simili a quelli dei suoi compagni.

Ormai giunto in prossimità della sua meta Allen staccò le proprie iridi dalla compagna e le indirizzò verso gli Akuma che stava inseguendo, avanzò ancora per un breve tratto e soltanto quando fu abbastanza vicino compì un salto impiegando una spinta decisamente superiore alle precedenti, così da ritrovarsi momentaneamente sospeso nel bel mezzo del gruppo nemico.

“Crown Belt!” ordinò in quell'esatto istante approfittando infatti della loro improvvisa confusione per colpire ciascun demone con la ragnatela formata dal bordo del suo mantello, distruggendoli all'unisono in un unico attacco che provocò diverse esplosioni tutt'intorno alla sua persona.

Costretto subito dopo dalla forza di gravità a tornare a terra il sedicenne evitò l'impatto, che sarebbe stato piuttosto indelicato a quell'altezza, aggrappandosi prontamente alla prima materia solida che riuscì ad afferrare.

“Quell'attacco mi sorprende ogni volta!” esclamò Rin compiaciuta in seguito all'attacco dell'inglese.

Anche per lei era una consuetudine focalizzare i propri sensi sulla situazione circostante e certo non mancavano le volte in cui ciò alimentava distrazioni, come successe in quel momento: intercettò infatti troppo tardi il Livello 3 che l'assalì alle spalle scagliandola come un missile contro la facciata dell'abitazione al fondo di un vicolo adiacente prevalentemente distrutto.

La forza che usò la Bambola fu tale da farle trapassare il muro pieno di crepe divenuto fragile come una crosta di pane per via degli urti circostanti, innalzando un gran polverone che ciò nonostante si diradò pochi istanti più tardi.

“Diamine, diamine” mormorò la castana indolenzita, distesa su alcuni blocchi in pietra nella parte più bassa delle macerie, provocate dalla caduta di una buona parte del soffitto a causa dell'impatto “È stata davvero una bella botta” considerò.

Nel momento in cui si mise a sedere diede qualche copo di tosse, per via della terra che la ricopriva, e non tardò molto a realizzare che a intrappolarle la gamba sinistra in una stretta morsa non era altro che uno dei tanti macigni appoggiato con grazie all'altezza del femore.

“Sei maledettamente resistente” avanzando verso di lei l'Akuma l'aveva seguita fin nell'edificio per portare a termine il lavoro iniziato “Esorcista”

“Lo prendo come un complimento” esclamò Rin sarcastica mentre con lo sguardo cercò la spada nell'abitacolo, in effetti l'unica spiegazione perchè avesse le mani libere era che le fosse sfuggita di mano nella collisione.

“Cerchi questa?” chiese altezzoso il Livello 3, fermatosi apposta a una decina di metri dalla castana per farle notare che ciò di cui aveva bisogno per distruggerlo era proprio accanto ai propri piedi “Senza questa sei come un uccellino con le ali strappate” prese a sfotterla mentre riprese il cammino verso l'Apostolo, ignorando quindi l'arma.

Il fatto che fosse incastrata lo considerò un punto decisamente a proprio favore.

“Lo credi davvero?” lo contraddì l'altra, sorrise di sfida un istante prima di portare la mano destra sul blocco di pietra che la bloccava.

Nello stesso frangente sia quello che tutti gli altri adiacenti presero ad amalgamarsi l'un l'altro come un impasto finchè grande parte di quest'ultimo non si scagliò improvvisamente verso l'Akuma, nel mentre che solidificandosi assunse la forma di massicci rami in pietra, che colto di sorpresa venne perforato in diversi punti del corpo bloccandogli qualsiasi movimento a causa del dolore dovuto dalle profonde lacerazioni.

Il tutto avvenne in una manciata di secondi.

“Maledettaaa!” urlò la Macchina del Conte.

Rin, che nel frattempo si era liberata dalla morsa grazie alla momentanea consistenza pastosa della pietra, era subito scattata a recuperare l'arma e non concesse al demone più di diversi attimi di vita: gli trapassò il lato sinistro della gabbia toracica da parte a parte e si allontanò con un balzo un istante prima che quella esplodesse.

Con la spada in mano la castana rimase lì ferma e osservò come ipnotizzata le fiamme che, sebbene man mano diminuirono, si rifletterono nelle sue iridi smeraldine.

Poco dopo spostò gli occhi su ciò che rimase dei rami in pietra “E dire che avrei potuto eliminarti semplicemente con questi, sarebbe stato più facile e immediato”

Successivamente volse lo sguardo via via verso quel pezzo di cielo ormai scurito che si intravedeva dal buco del soffitto “Tuttavia sarei rimasta col senso di colpa che la tua povera anima non avrebbe trovato pace" aggiunse mesta "In fondo hai tutto il diritto di tornare dalla persona che ti ha amato a tal punto da riportarti qui, dico bene?”

“Riiiin!”

Il richiamo di Allen fece bruscamente tornare la ragazza a focalizzarsi sul presente e, proprio mentre cercò di capire da dove provenisse la voce del compagno, quasi sobbalzò nel vederselo piombare davanti grazie al soffitto improvvisato come scorciatoia.

“Stai bene?” le chiese il sedicenne, preoccupato.

“Certo” gli sorrise la castana.

“Torniamo da Marie” l'inglese abbozzò un sorriso tirato “Sembra che in giro non ci siano più Akuma”

Convinta che ci fossero altre Bambole da distruggere Rin apparì smarrita in un primo momento, rinfoderò poi la spada e annullò la sincronizzazione con l'Innocence “D'accordo”

 



 

Continua nel prossimo capitolo

Pubblicazione prevista nei prossimi giorni.
Nel frattempo... non perdetevi la SALA DEI CURIOSI domani 12 ottobre, sempre qui su D.Gray-Man Checkmate!

Grazie per la lettura!
 




 
   
 
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