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Autore: Iaia_Tvb    09/12/2015    2 recensioni
A tutti noi nella vita capita di sbagliare. C’è chi fa sbagli grossi. E c’è chi fa sbagli piccoli. Ma tutti sbagliano. Hyeri, una semplice ragazza, ha commesso un errore che a tutti può accadere. Non è riuscita a passare l’esame per il college al quale sognava di entrarci a far parte. E’ lontana dalla città in cui è nata e crescita. I suoi genitori le hanno donato tutti i loro risparmi per permetterle di studiare in quella scuola. Ma lei non è riuscita nemmeno a superare l’esame iniziale, e non può ritornare a casa così, non può dirlo ai suoi genitori. Ma c’è una possibilità? Sì. C’è. Ma è una possibilità molto, molto pericolosa per la nostra Hyeri che la porterà a ritrovare vecchie conoscenze e nuovi incontri.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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-Bellissima.- dico tra me e me. -Una bellissima giornata.- sospiro tirando fuori l’ombrello color celeste dallo zaino. E’ in corso un diluvio universale. Credo che domani andremo in giro con delle barche e non più con le macchine. Ma in effetti la pioggia è normale nel mese di autunno, anche se questa è una cosa alquanto inaspettata visto che ieri faceva un caldo tremendo. Molti ragazzi ho notato che erano felici nel vedere un po’ di pioggia. Io no. Già sono una persona depressa di mio, poi ci si mette pure il tempo. Altro che tristezza e malinconia!
Apro l’ombrello e mi dirigo verso l’uscita del dormitorio. Guardo a terra pensierosa senza dare molta attenzione a dove stessi andando.
Sento delle persone discutere tra di loro, allungo l’orecchio e sento dire da una di esse:
 
"Cerca di starle acanto il più possibile. Potrebbe essere una potenziale vittima di … beh, sai di chi sto parlando no?"
"Farò il possibile. Ma se lei non- "
 
Qualcuno le blocca all’improvviso. Alzo il capo e vedo che quelle due persone sono Mark e JB. Continuai a camminare con il loro sguardo addosso.
 
"Oh! Shin!" JB mi salutò subito dopo avermi notata.
 
Sorrido e mi fermo su due piedi aspettando che mi raggiungessero. -Aish! Perché a me!- Feci un piccolo inchino quando mi giunsero tutti e due davanti.
 
"Hey! Perché così formale!?" dice JB mettendo il suo braccio intorno alle mie spalle. "Ci conosciamo ormai da un po’!" esclamò amichevolmente.
 
Possibile che questo ragazzo è così sempre solare? Come fa? Deve insegnarmelo!
 
"Come mai il tuo viso inizia a prendere un colorito rossastro?" chiede mettendosi a ridere e coinvolgendo anche Mark.
 
Ovvio! Secondo te? Sono in imbarazzo davanti a loro due, faccio un sorriso sforzato cercando di allontanarmi e di togliere le mani di JB sulle mie spalle senza che lui se ne renda conto.  In più, mi sento lo sguardo di Mark addosso, che se ne sta in silenzio ad osservarci senza dire una parola.
 
"Scusate … io … Io d-dovrei andare." Dico togliendo definitivamente il braccio di JB.
"Dove?" chiede Mark che non aveva parlato fino ad ora.
"Il progetto di scienze della terra. Io e mist- e Jackson dobbiamo ancora concluderlo." In effetti non avevamo neanche iniziato! Grr­~ Quel ragazzo!
"Veramente!? Io e Youngjae l’abbiamo già finito!" Dice JB.
"Lo stesso vale per me e Junior." aggiunge Mark un po’ sorpreso. "La consegna è per settimana prossima, lo sapete?"
 
Lo so, lo so. Ma non è colpa mia! E’ tutta colpa di Jackson, lo ha rimandato per tre settimane di continuo e ora dobbiamo finire tutto entro sette, SETTE, giorni.

"Beh, buona fortuna!" dice Mark iniziando a camminare, allontanandosi da noi due.
 
JB gli corse dietro ma non prima di salutarmi con un colpetto sulla spalla. Sbuffo. Per fortuna se ne sono andati, guardo l’orologio da polso … Sono le 15:40. LE 15:40!!! SONO MORTA DEFUNTAAA!!!
Cominciai a correre uscendo fuori dall’edificio senza nemmeno aprire l’ombrello del tutto, non mi riparai dalla pioggia che iniziò a cadere pure sulla mia testa. Dovevo essere in biblioteca già alle 15:30 e so che Jackson non è un tipo che aspetta a lungo quando c’è un ritardo, soprattutto da parte di una persona che odia. ME!
Mi ritrovai di fronte alla biblioteca. Sospiro di sollievo, ma cominciai a preoccuparmi di nuovo quando vidi che davanti all’edificio non c’era nessuno.
Cavolo! Se ne sarà già andato da un po’!
O forse … E’ entrato dentro per non prendere freddo …
Chiudo l’ombrello e giro la maniglia della porta di entrata. Entrando mi guardai intorno …

Una figura particolare attirò la mia attenzione …

Lui era lì

Con le spalle rivolte verso di me

A guardare l’orologio sul muro

Questo mi porta a dei ricordi …
 
FLASH BACK
Due bambini sui tredici anni corrono per i campi di campagna cercando riparo dalla furente pioggia che cade dal cielo grigio d’autunno. Quei due ragazzini siamo io e Mark.
 
"DAI HYERI! MUOVITI!" Urla Mark afferrandomi per il polso e costringendomi ad andare più veloce.
 
I nostri piedi vanno veloci, schizzando di qua e di là gocce di fango. Sono stanca, il mio respiro inizia a diventare sempre più pesante.
Oggi è il 4 Settembre, il compleanno di Mark, ed io devo tornare in città. Non voglio. Voglio restare qui con lui per tutta la vita,proprio come lui mi ha detto. Io ti cresco, io ti sposo. Ecco, proprio così!
Ho detto a Mark che oggi sarei ripartita, ma lui non ne ha voluto sapere, così mi ha proposto di scappare. A quest’ora ci staranno cercando tutti. Io ho accettato, ed eccoci qua.
Dopo minuti interrotti di corsa per sfuggire dalle persone che volevano dividerci, troviamo una vecchia casa abbandonata.
 
"Fermiamoci qui." Propone Mark.
 
Ci stanziamo sotto la cappotta della casa riparandoci finalmente dalla pioggia. Siamo entrambe bagnati fradici, ma ci scappa da ridere e non riusciamo a resistere dal non farlo.
 
"Siamo dei cretini." Dico cercando di far la seria.
"Lo sapevo già questo principessa!" risponde Mark facendomi l’occhiolino. "Hey, Hyeri, la sai la legenda di questa casa?" chiede poi d’un tratto.
"No … Perché?"
"Dicono che è infestata dai fantasmi! BUUUH!" Dice Mark facendomi sobbalzare in piedi.
"AAAH PABO! MI HAI FATTA SPAVENTARE A MORTE!" Rispondo io dandogli un spintone e rimettendomi seduta al posto di prima.
"Allora la vuoi sentire si o no la storia?"
"NO."
"Daaai Hyeri!"
"E va bene … Sentiamo."
"Perfetto. Allora …
Tanto tempo fa. Proprio tredici anni fa per essere precisi, qui, ci abitava una coppia di sposini. Lei era incinta del loro primo genito. Lo partorì proprio fra queste mura, pensa, era stata mia nonna quella che fece partorire la donna. Ella, mi raccontò che questa non riuscì a superare il parto, e morì a causa di un’emorragia …" 
"Oh … Mi dispiace … Ma il bambino?"
"Il bambino mia nonna riuscì a salvarlo, sembrava dovesse morire anche lui, invece riuscì a superare la notte. Era sano come un pesce. Pensa, credo che visse i primi due anni migliori della sua vita. Era molto legato al padre, che non lo lasciava nemmeno per un secondo. Giocavano, ridevano e scherzavano sempre insieme … Ma tutto finì in una sola notte …" 
 
 
   
 
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