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Autore: Nichi824    04/03/2009    1 recensioni
Ambientata nel mondo di Death Note ma con una storia alternativa,ad esempio un kira quindicenne che viene arrestato all'inizio della sua carriera da un altrettanto giovane L. La storia è però particolarmente incentrata sulla relazione tra Matt e Mello. E' la mia prima fic su DN spero vi piaccia ^-^
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Matt, Mello
Note: Lemon, What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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mattxmello capitolo 2 Eccomi di nuovo qua con il secondo capitolo ^-^ spero k il primo vi sia piaciuto e ringrazio k ha lasciato una recensione ^-^
Sapete, da quando ho iniziato a guardare DN ho sempre pensato k Matt e Near dovessero chiamare Mello, Mel. Penso k lo metterò ank nella fic, ma non quando sono piccoli ^-^ Nn c'è una ragione particolare x cui mi piaccia, ma mi sembra un soprannome kawaii, e credo k se conoscessi Mello io lo chiamerei subito così XDXD (A noi cs ce ne frega? nd:Tutti)
Ok basta chiacchiere! Ora inizio a scrivere ^-^

Capitolo 2 =un bambino antipatico che sa anche essere dolce=

Era mattina, la prima mattina che passava alla Wammy's House. Ormai aveva superato la fase del pianto isterico ed era arrivato a quella della depressione.
Si alzò e constatò che Mello non era nella stanza e, uscito a sua volta, seguì il primo ragazzo che vide, ritrovandosi così alla mensa dell'istituto. Li tutti gli ospiti erano riuniti per la colazione, divisi in gruppi, chi per età, chi per sesso, chi per amici. Solo un bimbo se ne stava seduto per conto proprio. Un antipatico bimbo biondo. "Gli sta bene di starsene da solo, è antipatico! Però... mi fa un po' pena."Così decise di andarglisi a sedere accanto ma qualcuno lo afferrò per una manica.
"Io non lo farei..." gli disse un altro bimbo, circa della sua età, forse un po' più piccolo, pallido e con i capelli bianchi. Faceva un po' paura.
"...se fossi in te." Il tono della sua voce, freddo e apatico, lo colpì, così decise di starlo a sentire, anzi decise di chiedergli informazioni sul suo compagno di stanza, infondo ormai la sua vita era finita, aveva perso tutto, cosa poteva rimetterci a fare qualche domanda ad uno spaventoso bimbo che sembrava un fantasma?
"Perché?"
"Chiunque abbia tentato di sederglisi vicino si è preso un pugno, anche se a dire il vero ci ho provato solo io qualcosa mi dice che farebbe lo stesso con te..." La minaccia di prendersi un pugno sembrò convincere Matt che andò a sedersi apaticamente di fianco a Near, con lo sguardo basso.
"Senti... Ma tu lo conosci bene questo Mello?"
"Più o meno... Ma nessuno lo conosce bene davvero."
"Perché è così scontroso?"
"Bè vedi, è che lui non è come noi, lui non li ha mai avuti i genitori. Lo hanno abbandonato qui davanti quando era appena nato, con solo quel ciondolo a forma di crocifisso addosso. Così tutti lo evitano perché dicono che porti sfortuna e lui per reazione è diventato aggressivo e scontroso... Un po' lo capisco... Anche io non è che abbia molti amici, a causa del colore dei miei capelli. Ma questo non centra."
"E com'è che se non si fa avvicinare da nessuno tu lo conosci "Più o meno" bene?"
"Io e lui siamo stati designati per essere gli eredi di L, facciamo spesso lezione da soli ad un livello più alto degli altri."
"E... Chi sarebbe questo famoso L?"
"L è il più grande detective del mondo ed è il senpai di Mello, come di tutti noi, d'altro canto, è cresciuto qui. Sembra che di recente abbia arrestato un pesce molto grosso, è questo il motivo per cui verrà qui a tenere una conferenza."
"Scusa se ti ho fatto tutte queste domande. Grazie per avermi risposto."
"Figurati."
Disse Near, ma Matt se ne stava già andando, senza aver toccato cibo.
Il rosso passò i giorni seguenti a giocare da solo al game-boy in un angolo, mentre di tanto in tanto osservava Mello fare il bullo con gli altri bambini, come al solito.
Una settimana e mezza dopo che era arrivato all'orfanotrofio Matt sembrava non essersi ancora ripreso dalla fase di depressione, anzi sembrava peggiorare a vista d'occhio. Questo dava non poco sui nervi al biondo, visto che essendo il suo compagno di stanza totalmente apatico, non solo non riusciva a farci un minimo di conversazione, ma nemmeno le sue provocazioni e dispetti sembravano avere successo e, questi erano gli unici modi che conosceva per tirare su di morale qualcuno, perché gli seccava ammetterlo ma gli dispiaceva un pochino vederlo in quello stato, forse perché gli ricordava se stesso i primi tempi in cui arrivò all'istituto.
Così, anche quel giorno, era seduto sui gradini dell'ingresso della Wammy's House, il game-boy però lo teneva spento sulle ginocchia e guardava tristemente il cancello d'ingresso. Rimase tutta la mattina fermo in quella posizione, lo sguardo perso nel vuoto. Molti avevano tentato di parlargli, Roger, Watari, persino Near, tutti preoccupati per la sua depressione, ma furono bellamente ignorati, uno dopo l'altro.
Non si mosse id li nemmeno per andare a colazione o a pranzo.
"Mello... ma che gli hai fatto oggi?" chiese sospettoso Near mentre erano in fila x prendere il pranzo.
"Ehi bambino sbiancato non guardare me! Io non gli ho fatto proprio un bel niente!"
"See.. è tutta la mattina che non si muove, non ha nemmeno acceso il game-boy."Ribattè un poco convinto Near, ma Mello lo ignorò e, preso da mangiare, andò a sedersi al suo solito angolo da solo.
Ad un certo punto però, approfittando del fatto che tutti erano distratti dal pranzo, sgattaiolò via e si apprestò a raggiungere Matt in cortile, cacchio quanto gli dava sui nervi quando faceva il depresso. Lui almeno i genitori, anche se per poco, gli aveva avuti...
Lo vide seduto sui gradini, gli arrivò da dietro e gli mise le mani sugli occhi.
"Mello... Lasciami in pace... So che sei tu... Profumi di cioccolato..." Il tono con cui lo disse fu talmente triste e depresso che Mello si spaventò un poco, però fece finta di non averlo neanche sentito e non gli tolse le mani da davanti agli occhi, ma si abbassò con il viso vicino al suo.
"Non guardare."Sussurrò piano all'orecchio del rossino.
"Eh? cosa vuoi dire?"
"Non guardare questo cortile, questo cancello, non guardare al tuo passato, alla tua casa, alla tua famiglia...Non guardare con gli occhi, ma guarda con l'immaginazione, immagina un futuro senza sofferenza..." Lo disse con un tono così dolce, ma in fondo con una punta di tristezza, che nessuno si sarebbe mai aspettato da Mello.
"Hai capito stupida New Entry?" concluse per sdrammatizzare la situazione.
"M-mello..." Disse sorpreso Matt, ma con un tono di voce un po' migliore rispetto a quello di prima. Si girò per guardarlo negli occhi ma il biondo era già sparito.

Matt si svegliò di nuovo. Basta, stavolta si sarebbe alzato, tanto dormendo così si riposava meno che da sveglio, e poi non poteva più di sognare.
"Mpf..." Sorrise.
Aveva di nuovo sognato di quel bimbo biondo così antipatico, che però sapeva anche essere dolce.
Si girò e accarezzò i capelli biondi di Mello, che dormiva al suo fianco nel letto di sotto. Si mosse lentamente, forse anche lui stava sognando...

Prossimo capitolo: "Non solo tu sogni."

(in origine, quando l'ho scritta a mano, il primo ed il secondo capitolo erano in realtà uno solo, ecco perché sono un po' cortini =-=''scusate d'ora in poi li farò più lunghi! nd:Me)
  
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