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Autore: LiliumInterSpina    05/03/2009    2 recensioni
… e quando si spegne il clagore della battaglia,
ciò che resta sul campo sono solo i resti di una vita
spezzata! Scende rapida la notte ad avvolgere nel suo manto fatto di
oscurità lo scempio dell’uomo e a custodire nel
suo silenzio il mormorio dei morenti…
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Che dire?? Forse l’unica introduzione che posso dare a questa “storia” è la seguente…
Qualcosa mi dice che ho guardato “300” una volta di troppo!
Ho deciso di smettere di chiedermi da dove arriva quello che scrivo… arriva e basta!
Non so quanto queste righe possano piacervi, posso solo dire di aver provato sensazioni molto forti scrivendole e proprio per questa ragione il vostro parere per me significherebbe davvero molto!
Se avete un minuto di tempo… donatemelo e ditemi cosa Vi ha fatto provare… cosa Vi ho fatto provare!
In anticipo… grazie a tutti Voi che leggerete e apprezzerete.





IL RIPOSO DEL GUERRIERO



Cade.
Cade a terra ormai sconfitto quel corpo imponente che mai si è piegato al volere e alla forza del nemico.
Il clagore della battaglia è ormai sopito e il vento del crepuscolo porta con sé il profumo dolce della sera e l’odore acre della morte.

“Riposa Guerriero.
La battaglia è conclusa…”

Regna intorno a te un silenzio immobile.
Su quel campo che è stato teatro della tua ultima vittoria l’unico suono che infrange la quiete è il grido nefasto del corvo che plana giù a spirale e si posa sulla nuda terra, fissandoti coi suoi occhi gialli.
Sorridi.
Prima del calar delle tenebre il tuo corpo diverrà il suo banchetto.

“Non temi la Morte Guerriero?”

Troppe volte l’hai incontrata sui campi delle tue battaglie per non riconoscere il suo tocco.
L’hai vista sui volti cinerei dei tuoi nemici, nei loro occhi ormai spenti, nei loro corpi esanimi.
L’hai inseguita e rifuggita per tutta la vita… ed ora eccola arrivare!

“Era così che te l’aspettavi Guerriero?”

Lo sapevi.
Lo hai sempre saputo.
Questa era l’unica sorte possibile.
Chi vive impugnando la spada non può che venirne trafitto alla fine del tempo che gli è concesso.
Eppure…
Eppure ti trovi a chiederti se avrebbe potuto essere diversa la tua fine.

“Rimpiangi le tue scelte Guerriero?”

Hai avuto la vita.
Hai avuto la gloria.
Hai avuto la fama.
Hai avuto il potere.
Hai avuto la vittoria.
Ma ora disteso su quel suolo vorresti avere una cosa soltanto.
Una volta ancora.
Un’ultima volta.

“È a lei che stai pensando Guerriero?”

Lei.
Sentire la dolcezza delle sue labbra sulle tue.
Guardare in quegli occhi dello stesso colore della notte più buia.
Sentire la morbidezza della suo corpo di raso.
Respirare il profumo della sua pelle.
Accarezzare il manto vellutato dei suoi capelli .
Perderti nel calore del suo abbraccio.
 
“È troppo tardi Guerriero… Troppo tardi.”

Senti la vita fluire lentamente dalle ferite che lacerano il tuo corpo.
Scivola via silenziosa ed inesorabile lasciando dietro a sé quel che resta dei giorni della gloria e del trionfo.
Si allontana.
Ti abbandona.
Ti compiange… facendosi beffe del tuo desiderio di legarla a te.

“È amara la sconfitta Guerriero?”

No.
Non c’è amarezza nella tua morte.
Senti sulle labbra il sapore della terra bagnata di pioggia, sangue e sudore.
La tua terra.
Quella terra per cui hai vissuto.
Quella terra per cui stai morendo.

“È per questo che hai dato la vita Guerriero? Per… la terra?”

Non è la terra ciò per cui ti sei battuto…
È per ciò che essa rappresenta che sei stato disposto a morire.
Quella terra che ora sporca le tue labbra ha il sapore evanescente di un sogno.
Il sapore dolce dell’amore.
Il sapore forte dell’onore.
Il sapore aspro del dovere.
Il sapore inebriante della libertà.  

“Cessa di combattere Guerriero… sei libero ora! Lascia ch’io ti porti via con me!”

I tuoi occhi fremono.
La mano striscia nel limo e trova ciò che stava cercando.
Accarezzi con mano leggera l’elsa della tua spada.
“Addio fidata compagna…” mormorì nel silenzio.
Sorridi una volta ancora.
Avresti voluto vedere il cielo mentre morivi e invece sei riverso nel fango.

“Non temere Guerriero! Il cielo ti attende! Lo rivedrai!”

E lei?
Rivedrò lei?

“Un giorno… la rivedrai Guerriero!”

“Arrivederci amore mio…”
Sussurra il guerriero mentre sul suo campo di morte discende la notte.
Il corvo lancia il suo richiamo e invita i compagni ad unirsi al suo banchetto notturno.

“Shhhhhh…”
“ Ora il Guerriero riposa!”
  
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